Attraverso le opere pittoriche di Carla Colombo il fruitore ha la possibilità di percorrere spazi infiniti, dove pensiero e fantasia hanno l'opportunità di liberarsi per entrare a contatto diretto con paesaggi che, attraverso il linguaggio cromatico, rappresentano il bello e l'armonia del creato. Una caratteristica, questa, che contraddistingue le opere della pittrice di Imbersago.
Nel suo linguaggio artistico vanno a confluire, infatti, colore e forma, spazio e prospettiva.
Il suo stile figurativo si snoda nella rappresentazione del linguaggio della natura, ora armonioso attraverso il rosso dei papaveri, il giallo oro del grano e l'azzurro del cielo e dell'acqua, ora riflessivo dietro l'input di paesaggi innevati e distese di prati. Possiamo affermare, quindi, che nelle sue tele c'è lo snodarsi di un linguaggio artistico che si pone in atteggiamento di ascolto per meglio trasformare, sotto l'impulso di pennellate vigorose, un verismo pittorico che racchiude motivi visivi e razionali, cioè segni onirici che trasformano le immagini in un dinamismo che colpisce il fruitore, in quella che si può definire "la poesia del paesaggio". Osservando le opere di Carla Colombo, non passa inosservato il suo essere artista che con innata trasposizione trasforma le forme e i colori in libertà di pensiero, nel quale lo spirito nasce e trova la sua facoltà d'espressione e trasforma i simboli in messaggi.
Importante è nel suo linguaggio artistico la visione individuale, sempre pronta ad aprirsi verso quel mondo osservabile che, nelle sue infinite varietà estetiche, conduce verso una dettagliata raffigurazione. E se i boschi, racchiusi in uno spazio ben definito, primeggiano nelle opere della Pittrice, essi spesso ci rimandano alla mitologia antica: alle muse e alle ninfe si contrappongono prati e i corsi d'acqua, che completano il messaggio raffinato d'un continuo movimento nel suo fluire, oltre a scansionare il tempo che riconduce alla ciclicità della vita. I prati, le distese di grano e le colline appaiono così manifestazione visiva della vita in tutta la sua ricchezza.
Enza Conti