foto di Carla Colombo
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carla_colombo@libero.it - 349 5509930 - In questo mio spazio desidero condividere le mie opere pittoriche, le mie poesie, foto, viaggi, ricette, letture...ACCOMODATEVI!
30 luglio 2017
Pescate ed il suo lago #pescatelago #pescateadda #pescate
Una solerte camminata lungo tutto il percorso che da prima di Pescate porta a Lecco. scorci interessanti ricchi di flora e fauna fluviale oltre naturalmente lo splendido paesaggio.
28 luglio 2017
Un giorno urlerò il tuo nome - di Bertie Wooster
ALIAS MARIO ALIPRANDI
la nuova fatica letteraria di Mario Aliprandi che ho gradevolmente ricevuto e che mi permetto di consigliare
MARIO ALIPRANDI ED IL “
NOME URLATO”
Ho conosciuto Mario, insieme all’amico comune Giovanni Conti
a seguito di un piacevole viaggio verso Arezzo per il ritiro di un gradito
premio ad un concorso al quale avevamo partecipato, ed a nostra insaputa,
avevamo ottenuto un validissimo piazzamento nelle diverse sezioni.
Già avevamo inteso che durante quel viaggio nascesse una sincera amicizia, ed infatti, tale si è
manifestata nel corso degli anni, che seppur non frequentatissima, ci avvolge
sempre di un bel stare insieme e non manchiamo mai, quando ci vediamo
soprattutto alle mie personale di pittura, di manifestare la nostra spontaneità.
Ho da subito intuito, ed il tempo me ne ha dato ragione, che
Mario è un culmine di sensibilità e di voglia di amore.
Ne ho avuto la certezza quando con estrema semplicità mi regalò la sua prima pubblicazione (stampato in proprio) de “La donna del Treno” e successivamente, edito da Montedit “Un cuscino per la buonanotte” ed ancora con la personale di poesie /da lui definite “bagatella”/ e foto sul mio blog che ho dedicato ad artisti vari (http://lavostraarte.blogspot.com).
Ne ho avuto la certezza quando con estrema semplicità mi regalò la sua prima pubblicazione (stampato in proprio) de “La donna del Treno” e successivamente, edito da Montedit “Un cuscino per la buonanotte” ed ancora con la personale di poesie /da lui definite “bagatella”/ e foto sul mio blog che ho dedicato ad artisti vari (http://lavostraarte.blogspot.com).
Con questa ulteriore fatica letteraria, che ho letto tutta
d’un fiato, così come si fa quando lo scritto prende..e prende… la mia certezza
sopra espressa è ormai consolidata.
Il titolo già acchiappa! “Un
giorno urlerò il tuo nome”, un brivido lungo tutto il corpo mi ha presa, per un attimo ho sentito il mio nome "urlato" lungo tutto il percorso della nostra penisola. Mi sono immedesimata in quella donna.
Sentire o sapere per certo che un uomo urla il tuo nome,
sentire l’eco della voce, laggiù in fondo alla valle, oppure sulla cima di un
monte, sentire il tuo nome sciogliersi al calar del sole o dileguarsi
nell’infinito orizzonte del mare...è una sensazione credo profondamente unica ed intima, particolarmente
“urlata” del proprio sentire.
Quale donna non vorrebbe che il proprio uomo lo facesse?
E così, con questa premessa, mi sono ritrovata a scorrere
riga dopo riga, pagina dopo pagina, senza rendermene conto...quella sera lo stavo letteralmente
divorando, tanto che, ad un certo punto ho detto basta perchè ormai l'ora era tarda.
Da subito, dalle prime pagine la curiosità di come continuasse,
o finisse o chissà che … questo amore … mi ha presa.
Superfluo dire come il linguaggio usato da Mario sia totalmente di dedizione assoluta per un amore che già dalle prime pagine comprendi che ha già il percorso/destino segnato.
Superfluo dire come il linguaggio usato da Mario sia totalmente di dedizione assoluta per un amore che già dalle prime pagine comprendi che ha già il percorso/destino segnato.
La protagonistra, una donna che può sembrare fredda ma che conosce bene la sua quotidianità di moglie e di mamma e di altro, e che, proprio per questa quotidianità non riesce a sciogliersi
completamente, o forse non lo vuole fare proprio per non illudere un uomo profondamente innamorato.
Attraverso la descrittiva che scorre velocemente fra le pagine, Mario mi ha permesso di conoscere ancora meglio l’Engadina, questa magnifica zona che avevo
visitato anni fa con la motivazione di voler approfondire i luoghi e le ispirazione pittoriche del maestro pittore
Segantini.
Mi sono immedesimata a volte in questa coppia magnificamente “unica” e tutto sommato “comune” di due amanti alla ricerca di un momento tutto loro, fatto di meraviglia, di spontaneità, di quotidianità, di un fuggi fuggi da ciò che un banale il giorno può stancamente offrire.
Mi sono immedesimata a volte in questa coppia magnificamente “unica” e tutto sommato “comune” di due amanti alla ricerca di un momento tutto loro, fatto di meraviglia, di spontaneità, di quotidianità, di un fuggi fuggi da ciò che un banale il giorno può stancamente offrire.
Lo ammetto, a volte mi sono sentita un’intrusa, come se stessi sbirciando
da una porta socchiusa, ma forse è proprio questo l’intento dell’autore? Farci
sentire partecipi, immedesimarci ed a volte anche renderci un po’ spioni di questa storia d’amore.
E’ bello pensare che anche gli amanti possano trascorrere
momenti loro e non per forza rubati alla giornata come clandestini sbarcati in
chissà quale mondo … che però in fondo non è altro che un mondo che sanno arricchire di fascino particolare, forse perché clandestino - trasgressivo , solo la parola incute
inquietudine mista a voglia di starci comunque
… e sempre.
Mario Aliprandi anche in questa nuova pubblicazione scrive
con la “tastiera del cuore” intrisa di passione e di poesia, due buone qualità
che secondo me, il poeta-scrittore non deve mai tralasciare, perché solo con
queste si arriva direttamente al cuore di chi sfoglia il lavoro prodotto magari
custodito da tempo nel cassetto della memoria o meglio ancora nel cassetto del cuore
adagiato sempre appunto sul “cuscino della
buonanotte”.
Non so se Mario grida ancora il nome di questo suo amore, ma
so per certa che a tutti noi è arrivato, sappiamo che esiste e che da qualche parte sta leggendo
un’ulteriore dichiarazione d’amore.
Noi invece la leggiamo
continuamente negli occhi e nel sorriso spontaneo di Mario Aliprandi.
Carla Colombo
22 luglio 2017
se volete conoscere altro di Mario:
per qualsiasi info sull'eventuale acquisto al costo di Euro 9,50 lo si può trovare presso l'edicola Passoni di Olginate oppure:
- contattatemi
- contattatemi
carla_colombo@libero.it
27 luglio 2017
#opera ad olio #adda #paesaggio #landascape
Sono un po' avanti con le stagioni.
Stiamo ancora godendo dell'estate ma io mi sono già immersa in un inizio autunno (fine estate) -
nuova opera "Il sussurro di inizio autunno (Adda) olio a spatola su tela. dim. cm. 70x50 - copyright -
tutte le mie opere sul sito www.artecarla.it
Stiamo ancora godendo dell'estate ma io mi sono già immersa in un inizio autunno (fine estate) -
nuova opera "Il sussurro di inizio autunno (Adda) olio a spatola su tela. dim. cm. 70x50 - copyright -
tutte le mie opere sul sito www.artecarla.it
26 luglio 2017
Lanzarote #fondazionecesarmanrique #elgolfo #lessalinas #puertodelcarmen #casamanrique
Proseguiamo le nostro escursione sull'Isola di Lanzarote.
Terzo giorno dedicato alla visita di:
FOTO di Carla Colombo
scritto da web
Pittore, architetto e scultore di Lanzarote
Terzo giorno dedicato alla visita di:
fondazione MUSEO CESAR MANRIQUE
scritto da web
Pittore, architetto e scultore di Lanzarote
La Fondazione César Manrique si trova al centro di Lanzarote, nella casa conosciuta come Taro de Tahíche. Pittore, architetto e scultore, Manrique si prefisse di trasformare quest’isola nella più bella di tutte. Questo edificio, costruito sopra cinque bolle vulcaniche riconvertite in abitazioni, è un esempio dell’architettura tipica dell’artista. Qui il visitatore potrà comprendere meglio il modo in cui trasformò Lanzarote, mescolando l’arte alla natura e rispettando il paesaggio e le tradizioni dell’isola.
Museo dedicato a César Manrique
Visitando la Fondazione César Manrique è possibile conoscere tanto l’opera rappresentativa di questo artista, uno dei più rilevanti delle Isole Canarie, quanto un’esposizione di arte contemporanea che formava parte della sua collezione. La riconversione della casa in un museo fu supervisionata dallo stesso Manrique alcuni mesi prima della sua morte. Si può visitare in qualsiasi giorno della settimana fino alle sei del pomeriggio.
EL GOLFO
Non lontano dalla spiaggia di Playa El Golfo, possiamo trovare una delle attrazioni più singolari di Lanzarote, isola straordinariamente ricca di peculiarità e di forti caratteristiche identitarie dal punto di vista naturalistico.
Si tratta del Lago Verde, un nome straordinariamente anonimo per un paesaggio così suggestivo.
Il Lago Verde è spesso definito come un simbolo di Lanzarote per il suo essere simbiotico nei confronti delle due forze naturali che hanno generato e scolpito l’isola nel corso dei millenni: il vulcano e l’acqua marina. La laguna è stata generata da un antico cratere vulcanico sprofondato sotto il suo peso, nella cui cavità è confluita acqua marina.
Organismi vegetali marini ed alghe hanno potuto prosperare nel pur ridotto spazio del lago grazie alla presenza dei sali minerali di origine vulcanica. Tale presenza vegetale ha donato al laghetto il caratteristico colorito verde intenso. Il contrasto tra la oscura roccia vulcanica circostante e il verde profondo del lago costituiscono quasi un’iride, un occhio verde che affascina e ammalia con il suo sguardo.
Il Lago Verde è spesso definito come un simbolo di Lanzarote per il suo essere simbiotico nei confronti delle due forze naturali che hanno generato e scolpito l’isola nel corso dei millenni: il vulcano e l’acqua marina. La laguna è stata generata da un antico cratere vulcanico sprofondato sotto il suo peso, nella cui cavità è confluita acqua marina.
Organismi vegetali marini ed alghe hanno potuto prosperare nel pur ridotto spazio del lago grazie alla presenza dei sali minerali di origine vulcanica. Tale presenza vegetale ha donato al laghetto il caratteristico colorito verde intenso. Il contrasto tra la oscura roccia vulcanica circostante e il verde profondo del lago costituiscono quasi un’iride, un occhio verde che affascina e ammalia con il suo sguardo.
A causa della delicatezza del luogo e dell’instabile equilibrio tra le due forze creatrici e distruttrici di origine vulcanica e marina, non è permesso fare il bagno nel lago, e neppure toccare l’acqua.
ALCUNE FOTO DELLA ZONA DE EL GOLFO
LES SALINAS
PUERTO DEL CARMEN
Puerto del Carmen (Pto. del Carmen) è la principale località turistica dell'isola di Lanzarote, nell'arcipelago delle Isole Canarie (Spagna); fa parte della municipalità di Tías. Più di 1 milione di turisti che ogni anno raggiungono Lanzarote scelgono Puerto del Carmen come destinazione: di conseguenza la maggior parte dell'economia è sostenuta dal turismo.
I ITINERARIO
II ITINERARIO
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