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29 novembre 2016

Aria di Primavera (I Ruderi di Pandino) e La Melodia del cuore a Francavilla Angitola VV

E' con immenso onore che posto questo articolo a penna dell'Ing Vincenzo Davoli e Giuseppe Pungitore quale ringraziamento alla donazione di una mia opera e della raccolta di poesie La MELODIA DEL CUORE.


L’ARTISTA CARLA COLOMBO DONA ALLA COMUNITÀ DI FRANCAVILLA ANGITOLA UN SUO DIPINTO E UNA RACCOLTA DI POESIE


La Signora Carla COLOMBO, illustre artista lombarda, in primis raffinata pittrice, ha voluto donare al Comune di Francavilla Angitola un suo dipinto ad olio, appositamente realizzato nel 2015 e da lei custodito nella propria collezione privata ad Imbersago (LC) prima di farlo pervenire alla Comunità francavillese, destinataria finale della sua generosa donazione. Insieme al quadro, Carla Colombo ha donato una copia della sua raccolta di poesie “LA MELODIA DEL CUORE”, Book Sprint edizioni 2012, con l’espressa intenzione che il volume venga custodito presso la Biblioteca comunale di Francavilla. Poiché finora non ci è stato possibile leggere ed assaporare i versi de “La melodia del cuore” riportiamo almeno quanto ne ha scritto nella postfazione Francesco Baldassi: 
“La sua arte e la sua poesia vivono della limpidezza e dell’immediato che scalfisce la superficie e penetra all’interno dell’anima con l’efficacia e la semplicità della luce”. 
Concentriamoci ora sul quadro, corpus principale della liberale donazione data da Carla Colombo al Comune di Francavilla, e lo presentiamo con le parole dell’autrice che a questa sua “opera unica” ha dato il titolo “ARIA DI PRIMAVERA (Ruderi a Francavilla)”. 
Il quadro, delle dimensioni di cm 60x80, è stato realizzato su tela, ad olio più tecnica mista con pigmenti MAIMERI serie A. L’opera è stata inviata con il corredo di:
- scheda delle note caratteristiche del quadro stesso;
- note biografiche dell’artista;
- garanzia dell’opera con dichiarazione scritta dall’autrice che ne attesta la totale creazione artistica avvenuta nel 2015. La stessa autrice dichiara altresì che l’opera, facendo parte della propria collezione privata, non è stata mai esposta in nessuna mostra. 
Dopodiché, avuta conferma con lettera prot. 2285 del 03-11-2016, emessa dal destinatario, del ricevimento e della presa in carico dell’opera, l’autrice Carla Colombo in data 04 novembre 2016 ufficialmente la cede a titolo gratuito al Comune di Francavilla Angitola.
Come indicato nel titolo, Carla Colombo ha dipinto sulla tela uno scorcio pittoresco di Francavilla con rovine di antichi fabbricati (corrispondenti a dei “ruderi” di Pendino) non ritratte però con realismo fotografico, ma immerse in un’atmosfera magica, così come le può immaginare e sognare un’artista che vive e opera a più di mille chilometri di distanza. Nello scenario di una mite mattinata, la primavera si presenta sotto un sereno cielo turchino; dai rami degli alberi prorompono i fiori, che con i loro colori vivaci incorniciano e avvolgono le pietre dei muri dei ruderi in una dolce aura primaverile.
Ottemperando alle precise indicazioni fornite dall’artista, la tela è stata incorniciata con un’acconcia cornice; è stata montata con passe-partout di tinta chiara, e senza vetro, poiché il vetro non s’addice alla pittura ad olio. Tutti quelli che a Francavilla hanno visto il quadro in anteprima, hanno ammirato la pregevole tela dipinta da Carla Colombo.
La Sindaca, avv. Antonella Bartucca, entusiasta per la perfetta riuscita dell’artistico dipinto raffigurante un angolo suggestivo della parte più antica del paese e profondamente grata all’artista lombarda per aver donato al Comune di Francavilla sia la raccolta poetica “Melodia del cuore”, sia l’opera unica pittorica “Aria di primavera”, volendo esaudire ben volentieri il desiderio espresso dall’autrice che il suddetto quadro avesse una dignitosa collocazione in qualche locale del Comune, ha voluto giustamente collocarla nell’ambiente più idoneo, ossia nella Sala del Sindaco della sede municipale di Palazzo Solari. 
La redazione del sito www.francavillaangitola.com, nelle persone di Giuseppe Pungitore e di Vincenzo Davoli, manifesta il più vivo apprezzamento per la qualità e il valore estetico delle opere che l’artista brianzola Carla Colombo ha voluto donare alla comunità di un piccolo paese di Calabria. Chi vuol conoscere la sua biografia e saperne di più sulle sue varie attività artistiche può collegarsi al sito www.artecarla,it . Invitiamo infine i francavillesi e più in generale i calabresi originari di altri paesi, operanti a Milano o nella zona di Monza-Lecco, a visitare l’atelier di Carla Colombo, sito in via Brianza 16 ad Imbersago (LC), ed anche la mostra personale della medesima artista, che sarà ospitata dal 3 dicembre 2016 all’8 gennaio 2017 nel centro florovivaista “LA GARDENIA DI IMBERSAGO, sito in via Provinciale di codesto comune brianzolo. LEGGI TUTTO CLICCA QUI 'http://www.francavillaangitola.com/

Ing. Vincenzo Davoli e Giuseppe Pungitore
© 2016 www.francavillaangitola.com di Giuseppe PUNGITORE

opera donata :
libera interpretazione su scatto fotografico di Franco Torchia 
opera : Aria di primavera - olio a spatola su tela - dim. cm. 80x60 - anno 2015 


opera appesa nella Sala della Sindaca Avv. Antonella Bartucca - 
palazzo Solari 


La mia raccolta per patrimonia bibliotecario di Francavilla Angitola
"La MELODIA DEL CUORE"


Presa in carico 


SUL QUOTIDIANO DEL SUD.






27 novembre 2016

Acquarello - fiori

Un esempio di come la carta possa cambiare il risultato di un lavoro ad acquarello.

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Con carta liscia - gr. 300 Fabriano

nuovo acquarello - il mio pensiero d'amore per te 2



con carta semiruvida gr. 300 Fabriano

il mio pensiero d'amore per te 3 



Personalmente preferisco il primo, perchè il liscio permette ai pigmenti acquarellati di correre sul foglio lasciando macchie spontanee e suggestive. 




26 novembre 2016

Collettiva "Ansia d'Artista" Muggio'


20/11-15/01/2017-collettiva "Ansia d'Artista" - MUGGIO'


E' in corso la collettiva presso Corte Briantea di Muggiò ed anche io partecipo con due opere a tema libero. La mostra è visitabile tutti i giorni fino al 15 gennaio.

 Purtroppo non sono riuscita a partecipare all'inaugurazione, che è avvenuta ieri,per impegni già presi, ma sono riuscita a scattare alcune foto quando ho consegnato le opere. E' solo un assaggio per cui non perdete l'occasione di vedere la mostra "completa"













25 novembre 2016

Eremo Santa Caterina del Sasso o Madonna del Sasso

Ho visitato l'EREMO DI SANTA CATERINA O MADONNA DEL SASSO 
bbarbicato su uno strapiombo di parete rocciosa a picco sul lago, l'Eremo di Santa Caterina del Sasso è senza dubbi uno tra gli scenari più suggestivi del Lago Maggiore.
La chiesa
testo - la chiesa
Alla Chiesa si accede attraversando un portico formato da quattro archi a tutto sesto, d'impronta rinascimentale. L'edificio attuale ha una struttura davvero singolare, frutto della fusione di tre cappelle, che erano originariamente distinte e che sono sorte in epoche differenti. Numerosi sono i cicli pittorici presenti all'esterno e internamente alla chiesa, che coprono un periodo che va dal XIV° al XIX° secolo. Arte e storia si integrano splendidamente in un quadro naturale tra i più suggestivi, quasi una balconata che si protende verso il golfo borromeo, Stresa e le isole.

Entrando nell'eremo, si incontrano dapprima il Convento meridionale (XIV°-XVII° secolo) con interessanti affreschi nella sala del camino, poi il Conventino (XIII° secolo) decorato, appena sotto le finestre del primo piano, da una lunga affrescatura secentesca ispirata alla Danza Macabra, ed infine la Chiesa, che ingloba al suo interno la cappella di Santa Caterina.

Nella parete del sottoportico è presente un altro importante ciclo di affreschi del Cinquecento, raffiguranti Santa Lucia, Santa Maddalena e Santa Caterina, così come altrettanti santi, tra cui si riconoscono Pietro da Verona e Nicola da Bari. All'interno della Chiesa, si sottolinea la presenza di un Cristo benedicente in mandorla, affiancato dai quattro simboli degli Evangelisti (Giovanni, Matteo, Luca e Marco) e che domina dall'alto l'altare della chiesa, mentre le due vele ai lati sono occupate dai Dottori della Chiesa in trono. Il cielo pittorico sembrerebbe alludere alla divulgazione della parola divina, ed è stato probabilmente eseguito da un artista identificabile con il Maestro di S. Abbondio. Sulle pareti della stessa cappella gli ultimi restauri hanno fatto riemergere i resti di un altro ciclo trecentesco di affreschi, dove spicca lo splendido frammento di una Crocifissione. Nei tre sottarchi sono invece dipinti il Re Davide con la cetra e il cartiglio, sul lato a monte, un angelo che sveglia il profeta Elia, sul lato interno, e Melchisedech sul trono, sul lato verso il lago.

Il presbiterio è, invece, di puro stile barocco (1610-1612) con affreschi di De Advocatis, tra cui spiccano un "Matrimonio mistico" di S. Caterina, e le figure ai lati dell'altare delle beate Giuliana da Busto e Caterina da Pallanza. Un altro rilevante documento figurativo dell'Eremo è rappresentato dalla Deposizione presente nella Sala capitolare. La cromia vivace e l'energia del dipinto (apprezzabile soprattutto nel gruppo degli armigeri, interessanti anche per la puntualità descrittiva delle armature) che porta a forzare le fisionomie, ne fanno un unicum di grande interesse per l'area varesina, da situare probabilmente attorno alla metà del Trecento.

La torre campanaria
testo - la torre campanaria
Per quanto riguarda la torre campanaria, la sua costruzione risale al Trecento, è alta 15 metri, comprese la cuspide e la croce, ed ha base rettangolare.
In origine la torre era stata costruita come campanile della chiesa di San Nicolao che aveva una sua entrata autonoma, oggi murata. Nel XVI° secolo, quando le chiese sono state conglobate nell'attuale edificio sacro, è stata aperta la porta d'ingresso che oggi permette l'accesso alla chiesa dal portico rinascimentale. Il materiale edilizio con cui è stata costruita la torre è di varia natura, per esempio negli spigoli le pietre sono più lavorate e squadrate.

La cella campanaria ha un'apertura su ciascun lato: si tratta di quattro feritoie sormontate da un'architrave di cui una (quella a nord) è stata murata, mentre le due visibili sono dotate di una colonnina che dà loro l'aspetto di bifore. Interessante è anche il sacello: è il cuore ed il primo nucleo del Santuario, la cui edificazione risale al 1195. Fu costruito su un livello più basso rispetto alle altre parti della chiesa, con le stesse dimensioni del sepolcro di Santa Caterina sul Sinai. Sulla parete esterna sopra la finestra è affrescato il trasporto del corpo di Santa Caterina sul monte Sinai da parte degli angeli; sulla facciata sono affrescate le nozze della Santa, fra S. Ambrogio, S. Gregorio Magno e S. Agostino (XVI sec.). All'interno del sacello si conservano, dal 1535, le reliquie del Beato Alberto Besozzi, e sulla volta sono affrescati una raggiera con lo Spirito Santo, sotto forma di colomba e circondato da angeli. Nel sottarco, un affresco del 1892 raffigura il Beato Alberto in preghiera. Nella sala capitolare è esposta una preziosa documentazione fotografica che illustra l'impegnativo intervento di restauro fatto dalla Provincia, la quale inaugura qui, ogni anno, il suo programma di concerti estivi.
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E' un angolo davvero delizioso che Vi invito a visitare, magari in una giornata serena

alcune mie foto 








foto di Carla Colombo 

22 novembre 2016

Riconoscimento poesia "Arcadia 2016"

Ho ritirato dal presidente dell'associazione ARCADIA DI MUGGIO' prof. Nazzareno Proietto il diploma e la medaglia quale riconoscienti di Merito rilasciato alla mia poesia: "... e ti porto con me" Il premio è stato accompagnato dalla recensione stilata dal prof. Medaglia Rosario

Recensione: A volte mentre si osservano dipinti si sente poesia. in altre mentre si leggono le rime, è coe trovarsi dinanzi ad un quadro dove colori, linee, sfumature creano immagini inconfondibili e di una dolcezza infinita. E quest'arte rapisce. Medaglia Rosario




la poesia risultata premiata

… E TI PORTO CON ME 

Nel mare dei ricordi
la ruga che solca la fronte
lentamente trascina
il tempo andato 
nella scia degli anni.

Sfoglio melanconica
il mio diario dalle pagine
ingiallite e ricamo 
nel cuore attimi immensi.

Lascia che ora stringa
la tua mano nella mia 
per lasciarti la leggerezza
dei giorni senza tempo.

Una sera di bruma
aprirò il mio diario 
a sarò di nuovo con te
e la mia ruga allora 
sarà un ricordo bellissimo.

Carla Colombo
11 novembre 2008 

copyright....tutte le mie poesie sul sitowww.artecarla.it

21 novembre 2016

DonnaArte - per FOndo Carla Zanetti - Lecco


Si è inaugurata la mostra collettiva DONNAARTE domenica 13 novembre presso la TORRE VISCONTEA DI LECCO - La mostra sarà visitabile fino al 4 dicembre 

Ho donato la mia opera "::ad un passo da...-tecnica mista su tela - dim. cm. 70x50 (scelta dalla responsabile) a sostegno del fondo " CARLA ZANETTI " , finalizzato a dare risposte concrete al problema della ricostruzione di una autonomia economica, attraverso il lavoro, a donne vittime di violenze. 110 opere donate di ARTISTI noti nella zona di Lecco sono quindi esposte fino al 4 dicembre con possibilità di acquisto























LA MIA OPERA DONATA