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15 febbraio 2018

Recensione di Mattia Cattaneo alla mia silloge

Ancora un graditissimo regalo dall'amico e bravo poeta Mattia Cattaneo. Mi è giunta la Sua recensione alla mia silloge "Ogni giorno è un nuovo sole" Mattia è un giovane poeta che si sta facendo strada per la Sua grande passione per la letteratura, in particolare per i grandi poeti classici e contemporanei. Vi invito a visitare il Suo profilo qui su facebook. Al Suo attivo due pubblicazione "Dritto al cuore" e La Luna e i suoi occhi" - Grazie mille Mattia...sei un portento!
RECENSIONE DI Mattia Cattaneo - 
"OGNI GIORNO E' UN NUOVO SOLE"

“Ogni giorno è un nuovo sole” è una ventata di versi che illumina e scald il cuore proprio come il Sole. Una raccolta di poesie in cui sono racchiusi istanti di vita che sfumano come colori sulla tela della vita: ci sono ricordi, malinconie, riflessioni raccontate, pensieri. Un turbinio di emozioni che arricchisce l’opera anche grazie ai dipinti dell’autrice. E’ l’arte che si erge a cattedrale di vita. L’emozione si fa pura e attraversa le corde dell’anima. Pittura e poesia formano un connubio celestiale e donano vigore al bosco creativo dell’autrice: l’amore, la melanconia e il dolore passando verso la forza della speranza. Passeggiamo tra i suoi versi, tra i suoi dipinti e un nuovo respiro rinfresca la nostra mente e il nostro cuore.


9 febbraio 2018

Recensione Mario Aliprandi alla mia silloge "Ogni giorno è un nuovo sole"

Ricevo oggi dall'amico poeta e artista fotografo Aliprandi Mario questa recensione sulla mia silloge "Ogni giorno è un nuovo sole" - Ringrazio moltissimo Mario per questo regalo


Mentre leggevo il libro di Carla mi è tornato in mente un pensiero che le avevo scritto in occasione di una sua mostra online e che recitava (lo riporto a memoria) più o meno così: “Carla è capace di scrivere con il pennello e dipingere con la penna”. Sarà per l’impaginazione, che vede appunto, l’alternarsi di versi e colore, sarà per una mia curiosità che mi porto dietro da sempre: sono le immagini che ad un certo punto si fanno parola o accade il contrario? Sta di fatto che in questo libro ho ritrovato le stesse suggestioni di allora. Cosi, mi chiedo se le emozioni si presentano nella mente di Carla sotto forma di luce/colore o di parola, se ciò avviene in modo automatico o se sia lei a veicolarle nella direzione che l’estro del momento le suggerisce. Poi, mai come in questo lavoro ho trovato tante sinergie fra questi due strumenti con cui ella si racconta. I suoi quadri raccontano del suo lago, della terra da cui trae le origini, le radici, l’infanzia. I colori, a volte violenti, decisi, si alternano a tinte più tenue, pastello, che ci rivelano, probabilmente, il suo umore, le emozioni di un attimo. Poi, la penna si sovrappone al pennello, continuando il suo lavoro descrittivo. Tra le sue righe, che si parli di emozioni intime, di affetti che sono sì ricordo, ma anche, ed ancora, sentimenti vivi, presenti, perenni, ci vengono descritti con l’alternarsi delle stagioni: le nuvole, le nebbie, lo scorrere dell’acqua (metafora del tempo che scorre?), la neve, un fiore o un alito di vento. Leggendo Carla a volte sembra di leggere, se non fosse per la metrica diversa, degli haiku messi in fila, in cui appunto, la luce di un istante, viene a fare da contrappunto alle sue emozioni interiori. Ma ecco che giro la pagina e le nebbie, le nuvole, la neve, l’acqua del suo fiume, il vento, da parola si fanno di nuovo colore, di nuovo tavolozza. Il dubbio è destinato a rimanere tale ma, supportato da una certezza, Carla ancora una volta, con questa sua opera, ha dimostrato di essere padrona eccellente di entrambe le tecniche con cui si esprime. Siccome poi io li amo entrambi, è stata una ulteriore piacevole sorpresa trovare tra le pagine, sia Bukowski con le sue folli deliranti allegorie, sia Gramellini con i suoi versi che raccontano di amori più sussurrati, ma non per questo meno intensi. Non ho la preparazione per esprimere giudizi professionali sulle sue opere di pittura, ma lei sa bene quanto apprezzi alcuni suoi lavori. Non che sia più preparato per esprimere un giudizio mirato sui suoi scritti, ma ne trovo alcuni davvero belli… Charles Caleb Colton diceva che: “L’imitazione è la più sincera forma di ammirazione” così, solo per citarne alcuni, se ripenso a: “I ricordi di allora”; “Un giorno di festa”; “Dialogo lento”; “Amore segreto”; “L’amore”, nella versione di pag. 66 e ad alcune frasi delle pagg. 86-87 ecco, se ciò può servire come sintesi, riflettendo sulla citazione riportata poc’anzi, posso affermare, senza ombra di piaggeria, che alcuni di questi versi avrei voluto scriverli io.
Con sincero affetto
9 febbraio 2018 

Mario


31 gennaio 2018

#ognigiornoèunnuovosole #recensione

- Luigina Salmaso di Corsico Mi, poetessa ed appassionata lettrice

"Cercami in un sogno" - Ecco una poesia davvero stupenda che esprime sentimenti d'amore puri e cristallini, una delle tante scritte nel libro 'Ogni giorno è un nuovo sole'.
Cara Carla le tue poesie accompagnate da stupende opere rappresentano perfettamente la dolcezza del cuore, anche le riflessioni sono sempre molto interessanti come 
' Nell'afa del pomeriggio,
Ho deciso di lasciare 
Al loro destino
Gli avanzi del giorno'
bellissima ...
Le tue poesie mi sono piaciute tutte, alcune in particolare, 'IL SI del "per sempre" dedicata a tuo figlio in un giorno importante,  e poi la poesia dolcissima 'Oh.. se potessi!', mi piacciono tutte .
Per quanto riguarda le tue opere sono tutte molto belle, per la verità tutti i tuoi dipinti sono sempre sempre molto belli, carichi di emozione e di passione, di colori e trasmettono sentimenti intensi.
Il tuo libro rappresenta proprio parte di te con tante poesie e tanti dipinti..
http://viaggionelvento.blogspot.it/2018/01/carla-colombo-ogni-giorno-e-un-nuovo.html

Luigina Salmaso

30 gennaio 2018 
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- Marina Salomone di Modena, dottoressa in farmaceutica ed esperta "olistica" nonchè artista scrive sulla mia silloge OGNI GIORNO E' UN NUOVO SOLE
.
Ho appena finito di leggere -ma che dico leggere: assaporare!- il recente libro di poesie di Carla "Ogni giorno è un nuovo sole".
È spontaneo per me fare confronti con il suo precedente "La melodia del cuore". Un volume che ho letto varie volte prendendo ogni poesia come una sorta di oracolo intimista.
In questo ritrovo molte note intime che comunque esprimono un sentire universale. Ho particolarmente apprezzato alcune poesie di cui cito solo i titoli: I ricordi di allora; Il viale dell’amore; Coriandoli di ferite: che mi propongo di illustrare; Lungo il fiume; Le tue parole; Raccontami ancora; Io continuo: splendida opera dialettale; E te ne stavi; Cercami in un sogno.
Ma c’è di nuovo, in questo volume, uno svolgersi del tempo fatto di rimandi tali da evidenziarne l’aspetto circolare! 
C’è di nuovo un esplosivo rapporto con i fatti del mondo, con i temi del femminicidio e del terrorismo. 
Ci sono le immagini di alcuni suoi capolavori d’arte che lo rendono assolutamente PREZIOSO !
Che dirti Carla, se non grazie grazie grazie per questa nuova perla!





24 gennaio 2018

#ognigiornoèunnuovosole #recensioni


- Vanna Laera artista di Putigliano così mi scrive dopo aver ricevuto la mia silloge.
La ringrazio infinitamente ed apprezzo molto per la bellissima persona ed artista che è  


Ho ricevuto la silloge dell’Artista Carla Colombo dal titolo:
Ogni giorno è un nuovo sole.
La ringrazio tanto del gesto con dedica e scrivo qualche riflessione

..Con le dita accarezzo l’immagine di copertina ..
i colori
stupendi
raccontano di Lei..
Carla dipinge le sue tele con i colori dell’Amore,
le sue liriche sono sussurri d’Anima,
mentre sfoglio le pagine del libro respiro la dolcezza del suo sorriso,
la vedo muoversi nei meandri della vita,
..c’è un filo sottile che congiunge tutta l’Arte e resta vivo nel cuore di ogni artista:
l’ho sentito nel nostro abbraccio Carla!
Ed ora..
ancora più vicino.
Grazie della tua Amicizia
Grazie della tua Arte.

Vanna Laera
24/1/2018



potrete visionare l'arte di VANNA LAERA QUI:


15 gennaio 2018

Recensione "Ogni giorno è un nuovo sole"

Ho ricevuto oggi la recensione dell'amica di Firenze poetessa e pittrice acquarellista MARIA BIGAZZI della quale avevo già parlato di Lei

http://artecarlacolombo.blogspot.it/2017/04/poesi-dipinte-di-maria-bigazzi.html

dopo aver letto la mia silloge "OGNI GIORNO E' UN NUOVO SOLE"


MARIA BIGAZZI di FIRENZE - POETESSA/ACQUARELLISTA
Ricevo con molto piacere dalla mia cara amica artista Carla Colombo la sua nuova raccolta di poesie " Ogni giorno è un nuovo sole" e m'illumino d'immenso soltanto leggendo il titolo e ammirando il dipinto in copertina "in attesa di te", dove la luce del sole del mattino che attraverso gli alberi rischiara le ombre della notte con una nuova emozione in una armonia costante di incontro tra mente e cuore.
La poesia di Carla è un susseguirsi di pensieri, ricordi ed emozioni, come il fiume della sua vita, che  ha diviso in cinque fasi simboliche in sequenza: ricordi=acqua; affetti=sole; amore=luna; riflessioni=aria; società= terra, quindi il cerchio della vita, con la bellezza della natura ed i colori dell'arcobaleno. La poesia di Carla è ricca di sentimento che viene dal cuore e quindi piene di emozioni e bellezza, che sembrano piccole pitture. Usa parole semplici, intervallate da silenzi per riflettere, intense, comprensibili e d'effetto immediato, perchè accarezzano il cuore delicatamente, in punta dei piedi senza far rumore, perchè anche il silenzio è musica e melodia del cuore. Il leit motiv che lega le poesie di Carla è l'acqua, dal fiume Adda, alle gocce di pioggia, alle lacrime versate, all'acqua di vita, all'acqua che rigenera la vita nella vita, da quando zampilla nella sorgente, al suo cammino che diventa acqua viva lungo il viaggio della vita: infanzia, adolescenza, primi amori, età matura, attese, primi dolori. Ecco anche il paragone fra le stagioni della natura che cambia e le stagioni della vita che muta giornalmente -- la barca lungo il fiume aspettata la sua primavera -- ed ancora -- come tu nel silenzio aspettavi il vero amore--- Ecco una nuova vita, giorni da amare, giorni da ricordare, luci, colori e musica per cantare l'inno alla splendida vita.
La vita è una favola bella scritta sulle pagine del cuore....e dipinta con i colori del sole perchè è viva e coronata di affetti. Alziamo lo sguardo alla luna che sta in cielo nella quiete della notte, il silenzio, la preghiera al creato. Tanti pensieri alle persone care con cui hai vissuto. La luna dona conforto con la sua luce nel silenzio della notte dove tutto tace, ma solo i pensieri volano leggeri al Sì del figlio per sempre insieme, e pesante per l'amico mancato, e al sorriso della mamma, che sorride per sempre nella rosa rossa che fiorisce anche fuori stagione ed è viva sempre, poi arriverà il profumo nell'aria e la realtà sarà più bella del più bel sogno.
Emblema della notte --la preghiera per il creato -- Com'è bello il cielo colmo di stelle. Vedo la luce intensa, è la luce del sorriso che ha il voto di te, e Dio allo stesso tempo. La ricerca dell'immenso, di Lui,....seguimi sempre ed ogni giorno sarà un nuovo giorno AMORE.
E il mondo continua a respirare nel vortice della solitudine "in attesa di te". 
Queste poche righe di poesie riportate qua e là sono quelle che mi hanno colpito e sia dal titolo della raccolta che dal titolo del dipinto, in tutta la poesia di Carla c'è una ricerca costante della vicinanza di Dio in tutti i suoi momenti del giorno, ma sempre nel silenzio, in punta di piedi, ma con tanto amore per la bellezza della natura che la circonda. Credo che  Ogni giorno è  un nuovo sole, è una preghiera di ringraziamento per la vita, il creato e la bellezza al Signore, che Carla con le sue poesia ha voluto dedicare a Lui.
Maria Bigazzi
15 gennaio 2018

ed una splendida poesia dedicata alla silloge:

"LE TUE POESIE......IN ATTESA DI TE"
Leggo e rileggo ancora le tue poesie,
che come riccioli al vento svolazzano,
si intrecciano, si prendono per mano,
ora sono vicini e poi lontani,
scintillano come raggi dorati
baciati dal sole,
che si nasconde dietro la collina
in un mantello verde ricoperto
di fiori, lasciando nell'aria
un arcobaleno profumato
d'amore e d'emozione
in attesa di te.

Maria Bigazzi - 16/01/2018 A Carla con tanto affetto.




28 marzo 2017

Recensione La melodia del cuore

Cav, Vincenzo A: Ruperto di Vibo Valentia 


poeta, appassionato d’arte, letterato, politologo

così i scrive, dopo aver letto le mie poesie tratte da "La melodia del cuore"



Ho letto le sue poesie, uno specchio della sua sensibilità interiore verso il bello, con qualche bianca nuvola che rende più suggestivo l'azzurro del cielo. Ho letto e guardato la sua immagine nella foto, nel volto, nel suo volto si legge tutto, è il vero specchio del suo essere interiore. Poesia e pittura, amore per il bello che sprigiona molteplici altre scintille d'amore. Complimenti e sincera ammirazione.
Ed ancora..

. Leggendo le poesie di Carla C, pigliavo qualche appunto dettato dalla mia fantasia di grande sognatore (questo si, lo riconosco), immaginavo Carla come fosse in compagnia di un compagno (il suo talento, tanto per intenderci) nella penombra di una stanza...mi scuserà Carla e, di più, gli amici


Il tuo sguardo s'incrocia col suo,
sono i silenzi parole e musica
d'un canto d'amore,
melodia che giunge dal cuore;
nella penombra dolce l'ascolti,
nella mente vi è un cielo sereno,
non più piogge o tempeste in arrivo.
Arriva la notte e col buio ti copre,
sono i tuoi sogni 
come uccelli che volano 
per raggiungere terre lontane,
dove bellezze ammirare
con la melodia che il cuore può dare.


13 febbraio 2017

Articolo sul periodico "Il Convivio"

Sul n. 67 del periodico culturale dell'accademia internazionale "Il Convivio" una mia opera con una splendida lettura a firma Adriana Rapaci. 



4 febbraio 2017

Poesia di Patrizia Acerboni ad una mia opera

Dopo aver visto l'inserimento di una mia opera in facebook, l'amica poetessa
 PATRIZIA ACERBONI 
ha scritto di getto questa poesia, di cui mi ha fatto regalo.
Grazie mille Patrizia.

L'opera "ispiratrice" è questa

Melanconia invernale - olio su tavola - dim. cm. 40x20 - anno 2009 - copyright 



RISVEGLIO

Ho lasciato la città
il suo traffico caotico
i passanti spazientiti
quel cielo carico di smog
e neve che candida non è.

Nella casetta sulla spiaggia
la calda coperta m’avvolge
scoppietta il ciocco nel camino
sentore d’arance e chiodi di garofano
ovattato arriva lo stridere
d’un gabbiano affamato.

Da dietro i vetri appannati osservo
mille stelline in silenziosa danza 
scender dal cielo
d’un luminoso grigio
e un mare calmo, assopito le attende.

Sulla riva solitaria
giaccion le barche dai sgargianti colori
nascosta è la rena sotto un candido manto.

Attenderò così
con un libro in mano
i primi raggi di sole
quei fiocchi sciogliersi ed abbracciare il mare
la brezza frizzantina
di una nuova primavera che s’avvicina
le grida gioiose di bimbi in festa
il pescatore alla sua barca
e quel gabbiano con la sua compagna.

Attenderò qui il mio risveglio.

Patrizia Acerboni 


e questo è ciò che ricevo da facebook a firma
di Enrico Ludovico Maria Strazzuso 



Quando la poesia si fonde con la pittura, si sostengono l’un l’altra ed il risultato
è un tripudio di colori e di sentimenti.
L’incontro di arti diverse conferisce maggior 
valore a ciascuna di esse, che, in ogni caso, nascono dalla visione interiore e 
personale della vita, nel suo alternarsi di sogni e realtà. 
Alla Pittrice Carla Colombo
sono bastate poche pennellate di colore per rendere leggibile la sua fantasia, 
con la “calligrafia artistica del sentire”. 
Ha creato, con evidente efficacia e perizia
una fonte di sensazioni e stati d’animo, che la Poetessa Patrizia Acerboni ha saputo
cogliere ed elaborare magistralmente. 
Ed ecco che dal pregevole quadro della Pittrice
Carla, nasce una meravigliosa poesia della Poetessa Patrizia, che dal quadro
trae sensazioni ed ispirazione. 
Traduce “il suo sentire “in una visione quasi
reale del suo pensiero. L’immagine della casetta sulla spiaggia, il profumo delle arance
e dei chiodi di garofano, la snella ed elegante figura dietro i vetri appannati, che
attende con un libro in mano la nuova primavera, appaiono vere e presenti.
Quanta sensibilità e arte poetica trapelano dagli ultimi versi, che si concludono
con l’attesa di un risveglio, che sempre si rinnova in tutti noi nell’approssimarsi 
della Primavera. 
Lungi da ogni presunzione di competenza artistica, considero,
a mio modestissimo parere, sia il quadro della Pittrice Carla Colombo e non meno
la poesia della Poetessa Patrizia Acerboni, degni della massima attenzione. 

Enrico Ludovico Maria Strazzuso



19 luglio 2015

Un omaggio poetico

Ricevo. a sorpresa , dalla poetessa Gianpiera Sironi due poesie, dopo aver visionato sul mio sito alcune opere pittoriche.
Mi piace condivederle con tutti Voi:



opera : il pensiero innevato . olio a spatola su tela - (collezione privata)


" IL  PENSIERO  INNEVATO "


Abbondante farina

Gettata nell'impasto della natura

Per colorare il grigio inverno.


Zucchero a velo

Spolverato su alberi spogli

Per insaporire il paesaggio.


Tracce di un recente passaggio

Per dare vita

Ad una apparente assenza.


Gianpiera Sironi
luglio 2015



opera ..e se tutto finisse qui...- olio a spatola su tela - dim. cm 40x30 - anno 2012


" E  SE TUTTO  FINISSE QUI "



Impetuosi mulinelli

Sembrano fondersi nel cielo

Mentre creste spumeggianti 

Fanno a lotta con scogli.

Tempestose sensazioni

Nascono e muoiono in me.



Gianpiera Sironi
luglio 2015



11 maggio 2015

gradita sorpresa - recensione dott.ssa Adalgisa Licastro

Sul periodico N. 60 de l'Accademia Internazionale IL CONVIVIO è stata inserita una splendida recensione curata dalla  dott.ssa Adalgisa Licastro sulla mia raccolta "LA MELODIA DEL CUORE"




- Adalgisa Licastro - poetessa, scrittrice saggista, critico letterario, recensione pubblicata sul periodico dell'accademia internazionale Il Convivio, n. 60 gennaio-marzo 2015-pag. 82

Quando la poesia incontra la pittura, iridescenti pennellate colorano le emozioni la mente e l'anima di chi s'imbatte in entrambe. La nostra Carla Colombo, poetessa e scrittrice, realizza il legame fra arti figurative e produzione letteraria e, dimostrando che poesia e pittura traggono linfa artistica l'una dall'altra, ripropone un tema dibattuto in tempi antichissimi e ancora oggi oggetto di opinioni contrastanti. Io non conosco la nostra poetessa come pittrice, la leggo la sua poesia che sa di cieli azzurri, di pensieri lieti e ameni, ma anche di profonde malinconie e di velati abbandoni. Il tono dolce e pacato che pervade ogni singola poesia non ha note disperate, ma esprime un'accettazione serena di un' ineluttabile realtà. Cogli con fiducia /il raggio di un sole cocente / e non cercare la nota stonata / di una melodia / che non conosciamo.
La presenza della persona amata a cui la poetessa rivolge i suoi pensieri, è racchiusa nei suoi versi spesso soffusi di rimpianto e immersi nel languore dolce e struggente dei ricordi ore/  e tienimi la mano.Ferma i pensieri stanotte / non volare via / ti farò compagnia se vuoi / … Riposa un attimo il tuo cuore/ e tienimi la mano.
Nell'evocare gli affetti perduti, la Colombo, ormai donna, torna bambina e guarda col "naso in su" il "bianco candore" delle nuvole, ammaliata dal loro incanto, a inglobata in una nuova, triste realtà. Chi come la nostra poetessa non ha vissuto la nostalgia della contemplazione del cielo con lo stupore fanciullesco di un gioco?
Il lettore de "La melodia del cuore" ritrova le Sue emozioni e, inconsapevolmente, vive il confronto con il Suo presente,  spesso assai lontano dalle primitive aspettative di vita.  Con "L'arcobaleno dai dieci colori" la Colombo pittrice prevale sulla poetessa che, cogliendo il magico gioco di luci, traduce in versi tanto splendore e recita : corro sui prati color verde primavera/odorosi d'erba tenera/ e raccolgo a frotte il violetto di fiori appena spuntati.
La poesia della nostra autrice dà serenità all'animo turbato che trova ne "La melodia del cuore" il giusto equilibrio tra quel che manca e quel che possiede. Ancora una volta è la bellezza della natura amica con i suoi: fiori arancioni … e  gialli/ e rossi  / e viola / e azzurri /… ad offrire al lettore la possibilità di un riscatto nella turbolenza della quotidianità. Vorrei che chi legge potesse esprimere il suo grazie alla nostra poetessa per averlo ricondotto dolcemente verso antiche emozioni, amori vissuti, mai dimenticati.
Io ho la fortuna di far sentire il mio plauso.




TUTTE LE INFO QUI:

http://www.artecarla.it  cliccando sulla voce "La melodia del cuore" 




18 novembre 2014

Grazie Romualdo

Non nascondo che è stata una bella sorpresa! MI sono trovata su facebook una mia opera con la bellissima recensione di Romualdo...del blog

http://discpellegrina.blogspot.it/2014/11/il-viaggio-dellarte-carla-colombo.html?spref=fb

che tra l'altro Vi consiglio di seguire (cosa che io purtroppo faccio poco, perchè corro corro e non arrivo mai abbastanza)

Così scrive Romualdo della mia opera

La strada è ancora lunga - opera olio a spatola dim cm. 70x30




Forse non è questa l'opera che, per prima, viene in mente quando si parla di Carla Colombo, ma è questo il dipinto che più di altri "racconta" il percorso artistico della pittrice.
Autrice di poetici acquarelli e paesaggi di estrema delicatezza che raccontano la sua terra e l’Adda l’amato fiume che lambisce il luogo dove è nata e vive attualmente.




Colombo spazia fra le varie tecniche pittoriche senza mai fermarsi. I paesaggi, i cui colori coprono il passare delle stagioni, lo scorrere delle ore del giorno, catturando il gioco di luci che le condizioni atmosferiche e il riflesso dal fiume proiettano continuamente e in modo sempre diverso.


Ma queste non sono che uno dei passaggi artistici di Carla, le opere “materiche”, informali, astratte, lasciano l’osservatore in uno stadio di sospensione, etereo, fluttuante, confondendosi con le forme espresse dalle tele, opere che trovano compimento nella serie “Costanti presenze aleggiano nel cosmo dell’invisibile”.


Questo dipinto racchiude il passaggio, in entrambe le direzioni del talento artistico ed emozionale di Carla Colombo, sia la tecnica, dove i “tratti” appaiono a volte delicati e nel contempo decisi e perentori, sia  metaforicamente (parere strettamente personale) la strada, tracciata con decisione, ma impervia e tutt’altro che di facile percorso, racconta il continuo viaggio nella pittura, quasi un portale che conduce ad esperienze artistiche sempre nuove, la possibilità di sondare nuove dimensioni, per poi tornare alle origini.

Nel totale silenzio che solo la neve riesce a creare, l’occhio dell’osservatore si perde con la via nella foschia che unisce la strada ai boschi innevati fino a raggiungere le cime delle montagne senza sapere cosa ci si aspetta ma consapevoli che il ritorno ci porterà nuove conoscenze.

18 novembre 2014 

15 febbraio 2014

Grazie Prof. Manitta -



Ringrazio il prof. Giuseppe Manitta per questa splendida recensione stilata alla mia arte  e pubblicata sul periodico n. 55 di dicembre dell'Accademia Internazionale IL CONVIVIO DI CASTIGLIONE DI SICILIA.


--
Carla Colombo offre un percorso artistico che affonda radici in un lirismo cromatico, cosa che molta pittura contemporanea ha dimenticato. Il suo fluire nella tessitura paesaggistica offre squarci di raro fascino, ma allo stesso tempo riesce a far percepire l'interiorizzazione del colore quale espressione  dell'animo. Nel suo percorso diacronico, l'arte della Colombo ha reso sempre più tenue l'incidenza disegnativa sino ad immergersi in un ductus a macchia e, di recente, come testimonia l'opera che ho analizzato (è d'arcobaleno il giorno), il cromatismo diventa più fluido e libero. Si ha l'impressione, osservando i suoi quadri, che voglia dipingere non soggetti, ma atmosfere. L'immagine, dunque, si erge a simbolo e l'opera rappresenta visioni dell'anima, lasciando massima libertà d'agire nella campitura e riflettendo un sicuro temperamento espressivo, caldo, coinvolgente e meditativo. 
La figurazione e contrassegnata dalla cromaticità dei sentimenti, ma anche della dimensione idilliaca della natura. I paesaggi, difatti, raramente vengono contaminati da incursioni di aree urbane o dalla presenza stessa dell'uomo che agisce. La presenza di quest'ultimo è sempre di scorcio, velato, per non violare i colori della natura che, indubbiamente diviene metafora di situazioni umorali, di momenti esistenziali, di desideri. Il quadro è il momento della traslazione estetica dell'interiorità. Carla Colombo costruisce delle trame formali che si librano per scioltezza, dosa sapientemente i timbri, i contrasti, le tonalità 
A ciò si aggiunge una solida compostezza  delle raffigurazioni, che calibrano bene il centro e le diagonali di rappresentazione.

prof . Giuseppe Manitta
presidente accademia internazione Il Convivio 
dicembre 2013 


6 gennaio 2014

Recensione prof. Manrico Zoli - Binago Co

NELL'AUGURARE A TUTTI VOI UNA BUONA EPIFANIA ( E TUTTE LE FESTE LE PORTA VIA) CONDIVIDO QUESTO SPLENDIDO REGALO.

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Ricevo oggi un bellissimo regalo che mi ha riempita di grande gioia, soprattutto perchè questo giudizio spassionato mi giunge inaspettato e da una persona autorevole nel campo dell'arte.


Una splendida recensione sulla mia arte da parte dell'esimio prof. Manrico ZOLI, filosofo e letterato nonchè grande conoscitore dell'arte. 
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Sono contento perché sono venuto a conoscenza che Lei signora Carla non è solo poetessa, ma anche una pittrice di grande talento. Infatti mi sono incuriosito ed entrato nel suo sitosono rimasto piacevolmente sorpreso ed affascinato per quanto vi ho trovato di interessante, per non dire di bello in quanto questo aggettivo, come ben saprà, ha perso le Sue connotazioni classiche e rischierebbe una conferenza per chiarirne i vari significati attuali. 
Mi ha piacevolmente sorpreso la sua versatilità e devo dire che in ogni sua tecnica, dalla grafica agli acquarelli, dall’olio al polimaterico, riesce a dare un’impronta personale e creativa soprattutto a livello coloristico, frutto di una ricerca continua di accostamenti cromatici che si impongono per la loro originalità su un impianto strutturale e formale tradizionale con risultati, soprattutto nei paesaggi, emozionalmente evocativi! 
Insomma  alcuni suoi lavori mi hanno spinto a dire sinceramente: “Peccato non li abbia realizzati io!” E ciò va a Suo maggior merito in quanto, essendo io entrato nella terza o quarta età o come le si voglia eufemisticamente chiamare, ed amante dell’arte si dalla giovinezza, posso affermare a pieno titolo di averne viste di tutti i colori!
Nonostante questo rischio di saturazione sensoria per fortuna sento ancora il desiderio di visitare, in aggiunta alle grandi mostre, soprattutto le esposizioni dei pittori locali che spesso, e questo è il Suo caso, regalano innumerevoli e piacevoli esperienze estetiche e tento in tutti i modi di valorizzarne le qualità, e devo dire che Lei ne possiede molte e ne fanno fede gli innumerevoli riconoscimenti meritatamente ricevuti!
Ho notato che nel suo atelier apre le porte ad altri artisti e pertanto ritengo ami discutere di pittura e confrontarsi continuamente, qualità questa che non tutti gli artisti hanno e che, pur valenti, tendono a rinchiudersi in torri d’avorio che il più delle volte portano all’esaurimento della vena creativa oppure alla ripetitività. 
Con la speranza di poterci incontrare personalmente Le rinnovo i complimenti e La saluto come novella amica in quanto ritengo che le amicizie migliori siano quelle conseguite indirettamente attraverso le proprie opere.

Manrico Zoli
Associazione culturale Dialogo . Olgiate Comasco. 


CHI E IL PROF MANRICO ZOLI


TUTTE LE RECENSIONE sulla mia arte sul mio sito
http://www.artecarla.it 

4 giugno 2013

Un gradito regalo - recensione LA MELODIA DEL CUORE

Mi entusiasmo sempre e sempre mi chiedo se davvero merito tutto ciò...soprattutto per quanto riguarda la poesia.
Nulla mi risulta banale e scontato, acchiappo con artigli tutto ciò che mi viene regalato, come con l'ultimo regalo dell'amico  poeta, autore, cultore ed  appassionato di tradizione e di storia
ALESSANDRO MONTALTO DI ADRANO - CT

Così scrive Alessandro della mia raccolta di poesie "LA MELODIA DEL CUORE" 




La melodia del cuore”,
il vigoroso battito del sentire.

Leggere “La melodia del cuore” di Carla Colombo (Book Sprint Edizioni) è voler vivere un’esperienza “di ritorno”. Un “ritorno” da intendersi in maniera duplice. Sì …, perché, se, da un lato, il lettore, amante della poesia, tende a “ritornare” sulle pagine della silloge (io, l’ho fatto più volte e mi è davvero piaciuto), dall’altro, “torna” e “ritorna” sul proprio trascorso, dal momento in cui l’autrice propone, “melodiosamente”, strumenti descrittivi e chiavi di (ri)lettura che evocano, dall’inconscio di ognuno e invocano da quelle che sono le “emozioni collettive”, un risveglio di quanto, magari, è stato sepolto o polverizzato nel dimenticatoio dell’Essere.
Carla Colombo è un’autrice (e un’artista) a tutto tondo. Fra le sue righe, scorgo la cultura “naif” e la semplicità sintetica che si alterna, senza contraddizione, al particolare denso e concentrato.
Colori, suoni, sapori, olezzi e percezioni tattili, sono (ri)proposti al lettore. Basti leggere con meticolosità e ci si intinge di sensazioni colorate, quasi come immergersi in uno dei suoi quadri ad olio.
Si (inter)pone fra le diversificate espressioni artistiche del suo vissuto, allo scopo di divenire, progressivamente, egli stessa, fautrice di un percepire e un manifestare ciò che è l’Arte, ma senza relativizzare tutto ciò che coniano i suoi analoghi di riferimento: è il caso della composizione, “Merletti di sogno”, dedicata alle sculture – merletto dello scultore Antonino Leone e della lirica poetica, “Le calle di Silvia”, dedicata alle calle pittoriche dell’amica artista Silvia Di Domenico, oppure, della poesia “Domenica pomeriggio” e, ancora, ne “La foglia”. In queste, percepisce il palese, capta il quasi impercettibile, lo fa suo e lo manifesta riesumando ciò che dal subconscio traspare.
Altre immagini, scagliate sul bianco della pagina dall'autrice, sono, sì, le consuete figure del quotidiano (la madre, il padre e gli affetti che non ci sono più, i colleghi di lavoro, la figlia Elisa, il figlio Massimo), ma, ora, incorniciate da un tempo e uno spazio che furono suoi e ben circoscritte da dettagli mnemonici irremovibili, e, ora, condotte all'apoteosi, quasi divinizzante, di chi ha vissuto “l’altro” e/o “l’altra” da figlia, amica e madre; volti della medesima poliedrica identità rinnovata da un percepire catartico crescente.
M’inchino al suo veder l’Adda come una “musa ispiratrice” per i suoi pennelli: in pochissimi, oggi, attingono da Madre Natura in maniera così ontica.
Le affinità analogiche non mancano e sono seriamente ingentilite dalla sua penna. Fra tutte, non posso non menzionare quella della “rosa eterna” – “figura materna” che è davvero un esemplare tocco di raffinatezza: una vita, a tappe scandite, che scorre, come fosse una pellicola, tutt'altro che alla moviola e che, una “carezza” o, forse, la sua onirica ambizione, demarca dal reale. In questa (“La rosa eterna”), come in altre sue composizioni, la mia psiche, da libero lettore, riconosce una così tale effervescente freschezza d’animo che, ad esser sincero, “pagherei in oro” pur di poterla far mia.
Complimenti e, dopo aver dispiegato le ali come già hai fatto, fa sì che battano sempre più per poter osservare l’orizzonte da ben altre angolazioni prospettiche.

Alessandro Montalto - maggio 2013 

Altre recensioni :



26 aprile 2013

Intervista

Sono stata interpellata qualche mese fa  dalla giornalista, nonchè poetessa
dott.ssa Katia Belloni, per un'intervista,
che è stata poi pubblicata sul periodico dell'accademia IL CONVIVIO - N. 52 del primo trimestre 2013. 


intervista 


Parla di te?

Sono una persona semplice e positiva e che ripone da sempre estrema fiducia negli altri. Nasco  in Brianza da famiglia dedita alla campagna, in uno splendido paesino  definito "la perla della Brianza" dove tuttora vivo e credo che vedrà anche la fine dei miei giorni. 
Nonostante  il mio desiderio fosse quello di continuare gli studi, per vari problemi e necessità familiari, e bisogna inoltre precisare che negli anni 70 era normale nei piccoli paesi acconsentire a  tutto ciò che i genitori decidevano per noi figli, dovetti iniziare presto il lavoro e contribuire con la mia modesta paga mensile a dare il  contributo in famiglia.
La  pittura mi piaceva talmente tanto che da adolescente con le piccole mance che mettevo da parte, pagavo una piccola quota per frequentare il sabato pomeriggio alla  scuola d'Arte Pura ed Applicata  di Merate. Successivamente, dopo il matrimonio avvenuto nel 1977 , la nascita dei miei due figli ed il lavoro di ufficio acquisti presso un'azienda del  milanese, dovetti abbandonare a malincuore tutto ciò che riguardava l'arte riservandomi solo dei piccoli ritagli di tempo per lavoretti "del fai da te". 
Mi dedicavo esclusivamente alla famiglia ed al sociale in particolare assumendomi nomine di rappresentanza sindacale e di responsabilità presso le varie scuole dei miei figli. 
Sono stati anni dediti a tanti doveri,  ma nel 1996 l'incontro con l'allora ottantenne maestro A. Beretta  risvegliò in me il desiderio di riprendere  i pennelli e da allora non ho più smesso …  continuo  con costanza a dipingere partecipando a mostre e concorsi.  
La  poesia, che io preferisco definire "i miei pensieri"  invece,  esplode nel 1997 dopo aver partecipato ad un concorso internazionale  ottenendo il secondo posto. Da allora la poesia è diventata "un affiancamento" alla mia pittura.   

Come tutti sappiamo hai avuto molti riconoscimenti e premi nel settore della poesia:  qual'è stata quella che ti ha emozionato di più, perché?

In effetti ho avuto diversi riconoscimenti,  sia in pittura che in poesia. Alla domanda rispondo citando  il primo, che  è stato nel 1997 presso la delegazione di Mattinata de Il Convivio, con la poesia "…e ancora ti parlo" .
Ricevere questo premio è stato molto emozionante, ma devo affermare che mi emoziono tutte le volte che ottengo un riconoscimento  … è sempre come la prima volta. 
Sarà banale o forse scontato, ma è davvero così.
Mi sto ancora emozionando tantissimo alla presentazione della poesia che ho dedicato a mio padre, che non c'è più  e la cosa che più mi tormenta è che quando si prevede di leggerla  alla premiazione io non ci riesco mai … a metà lettura mi emoziono e mi devo fermare. 

"LA MELODIA DEL CUORE": ultimo libro che hai scritto; che cosa significa il titolo?

Poiché ritengo che le poesie - pensieri da me scrittei sono dettate unicamente dal mio cuore, il titolo mi è venuto spontaneo. La  parola melodia mi regala un senso di serenità, di calma…ed allora perché non regalare tutto ciò già dal titolo? Spero che poi le poesie completino questa trasmissione di stato d'animo. 

Perché scrivi poesie?

Le poesie non sono prefissate, nascono così, in particolare nei momenti melanconici, oppure quando qualche ruga annebbia il nostro star bene. La poesia regala un senso di libertà, come se il foglio che sta raccogliendo le tue parole ti è complice , ti è compagno in un momento di condivisione.  Si ha  bisogno di raccontare, di manifestare, di  esternare, e non sempre si può o si deve farlo a voce..ed allora il foglio bianco diventa un valido strumento per raccogliere tutto ciò, il foglio di carta non ti tradisce mai. 
Il cercare di scrivere una poesia secondo me è come leggere la nostra mente, percepire le emozioni ed ascoltare la voce interiore, tutto questo viene raccolto e ragalato al foglio .

Che valore dai alla poesia?

Sono sincera, io nasco pittrice più che poetessa, sono nata con i colori negli occhi, sentirmi dire oggi poetessa, bhe ,ammetto, mi sento in imbarazzo , non ho la presunzione di sentirmi tale, anche se qualcuno afferma  che lo sono nel mio semplice modo di scrivere, uno scrivere che arriva dritto al cuore ed a chiunque legge. Un semplice ma corretto modo di esternare il proprio stato d'animo raccogliendo in poche righe gli affetti passati o presenti.
 Poiché la raccolta sta ottenendo un valido riscontro, probabilmente sono riuscita ad arrivare dritta al lettore.
Come ho affermato sopra non ho studi classici, non conosco nulla o quasi nulla  di metrica, di accostamenti, di figure retoriche, ecc ecc. che dire? Ecco si … mi imbarazzo.

Tu oltre ad essere poetessa, sei anche una pittrice. Quando hai cominciato?

Dipingevo da adolescente , imbrattavo tele di sera, rubando soldini alla paghetta settimanale (quando c'era) nel comprare tele, colori  e pennelli. A volte mi bastava un pezzo di cartone quale supporto per le mie esternazioni pittoriche, ma era bellissimo quando riuscivo a disporre  dei colori primari che potevo mischiare a mio piacere. Ancora oggi i regali che mi faccio da sola sono colori, tele, materiali innovativi per sperimentazioni varie. 

Quando finisci un quadro gli dai un nome?

Certamente si … anzi … da qualche anno a questa parte i titoli assegnati alla mie opere sono quasi sempre titolo poetici, che nascono da un'emozione. Mi succede spesso che alle varie personali che ho tenuto mi vengono esternati i complimenti per i titolo che assegno alle mie opere. Questa cosa mi piace molto … è come un proseguo delle  mie poesie nelle opere figurative..un connubio … che mi viene naturale e spontaneo. 

I colori sono importanti per una pittrice? Quali sono quelli che stimolano di più la tua mente?

Adoro i colori, li amo. Come rispondere…? Impossibile scegliere un colore. 
I colori per me sono fondamentali, io lavoro di cromia, guai se non fosse così per me. E' la mia assoluta necessità, non posso vedere due colori che non legano. Amo tutti i colori e lo stato d'animo del momento fa il resto, nei colori ripongo in quel momento tutta me stessa.  Non potrei mai dipingere di rosso se sono triste e melanconica, come non potrei mai dipingere di grigio se il mio cuore è sereno e gioioso , i colori rispecchiamo sempre l'artista ed il colore, come del resto lo scritto, ti è amico. 

Che cos'è per te l'arte?

L'arte è amore, amore per le cose belle, amore per la cultura, amore per la nostra storia, amore per il tanto impegno passato e presente, senza arte siamo un pochino più poveri tutti. L'arte parla di te,  da parte di te, e se cosi è, non puoi farne a meno.
 Io la chiamo bella-brutta bestia perché quando ti chiama ..devi correre..e non puoi farla soffrire. La devi soddisfare ed amare. Io amo l'arte in toto ed ammiro moltissimo le belle  opere di altri artisti, mi è successo davanti a lavori eccelsi di sentirmi cosi piccola da aver voglia di chiudere il cavalletto, ma poi, passato il momento si riprende e si cerca di riporre nella tela successiva ciò che hai magari hai tralasciato nella precedente.

La pittura secondo te si può unire alla poesia?

Assolutamente si (non mi piace la parola assolutamente … è abusata in questo periodo), ma la dico anche io in questo caso. La pittura si può unire alla poesie, come la poesia alla pittura, possono essere in simbiosi ed a me spesso succede.  Ho provato a scrivere poesie su immagini di opere, oppure da una poesia ricavare un dipinto. 
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Grazie moltissime alla dott.ssa Katia Belloni, alla redazione de IL CONVIVIO ed a Voi tutti per l'attenzione