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Le mie opere im vendita su ARTLYNOW

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29 aprile 2020

#recensioni

Presso il Museo dello Smalto di Ponte San Pietro Bg, sono esposte due mie opere per una collettiva dedicata a noi donne, che per ragioni Covid 19 è stata sospesa, ma la bravissima storica e critica dell'arte dott.ssa Chiara Medolago, si è prodigata tantissimo per dedicare a tutti noi un video regalando una sua lettura alle opere esposte.

Ecco cosa scrive dott.ssa Chiara Medolago
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L’artista Carla Colombo in occasione della mostra “Lo smalto delle donne” presso il Museo dello smalto di Ponte San Pietro (BG) espone due opere:
Non temere ci sono io e La dea greca e il suo mare.


NON TEMERE CI SONO IO (olio a spatola su tela) 70x50
Nel primo quadro due donne dai tratti orientali dal capo coperto si stringono in un abbraccio disperato e struggente. In questo gesto solidale si percepisce tutta la partecipazione emotiva dell’artista e di noi spettatori dell’opera, che ci sentiamo chiamati ad un coinvolgimento forte, doveroso e sentimentale, dal quale, però, è difficile sottrarsi.




LA DEA GRECA ED IL SUO MARE (olio su tela) 60x80
In La dea greca e il suo mare viene raffigurata una donna dal fisico atletico e perfetto, girata su un fianco e di schiena, in riva al mare. Ecco davanti a noi si manifesta la contemplazione di una visione divina. L’artista Carla Colombo in modo non convenzionale e in chiave moderna ritrae la dea Afrodite, appena nata dalla schiuma del mare in prossimità dell’isola di Citera.
Sulla spiaggia la giovane si abbronza, osservando le onde del mare, e intanto con mite calma si prepara per mostrarsi a noi ancora più bella.



Chiara Medolago
storica e critica d’arte

28 aprile 2020

#artecarla #silloge #poesia #frammentiemozionali

Una breve presentazione della nuova silloge a più mani a più cuori

FRAMMENTI EMOZIONALI - II EDIZIONE. 

Causa Corona virus, purtroppo i tempi si sono allungati, ma il risultato secondo me è validissimo.



26 aprile 2020

#artecarla #mandala

Una nuova esperienza pittorica, un altro tentativo di rilassamento in questo periodo di Coronavirus ch esige innanzitutto tanta calma e serenità, nonostante tutto.

Si può fare di meglio, ma questi sono i primi tentativi e quindi unici!

Il mandala è un simbolo spirituale e rituale che rappresenta l’universo. Non solo una forma d’arte, i mandala sono usati in numerose tradizioni spirituali, ma soprattutto nell’Induismo e nel Buddismo, per focalizzare l’attenzione, per definire uno spazio sacro e per aiutare la meditazione. Nella tradizione buddista i mandala vengono disegnati con sabbie colorate e poi distrutti, a simboleggiare l’impermanenza del mondo materiale.
Oggi il termine mandala è molto conosciuto anche in Occidente ed è entrato nell’uso comune per indicare motivi geometrici, diagrammi e disegni circolari che rappresentano simbolicamente un microcosmo dell’universo, usati in vari ambiti (dalle pratiche spirituali alla psicologia) per ritrovare calma, equilibrio e pace e, in ultimo, aumentare la consapevolezza di sé.



MANDALA ESEGUITI CON COLORI ACRILICI 




Mandala 1 e 2 - cm. 20x20 su tela




Mandala 3 e 4 - 10x10 su legno nultistrato 




25 aprile 2020

#artecarla #fiori #pittura #opera


Per chi non lo sapesse, lavorare con l'acrilico è molto diverso rispetto alla tecnica ad olio. L'acrilico asciuga subito, per cui urge la necessità di essere diretta, spontanea, l'approccio alla tela è immediato (almeno così faccio io), come in questo dipinto. L'olio esige tempi di asciugatura, difficilmente si può terminare in una sola seduta, a meno che, si lavora di impatto ed allora la pittura diventa immediata.
Comunque necessita sempre tempi di asciugatura, per cui le luci richiedono un altro passaggio e magari più di uno.
Principalmente lavoro con l'olio, ma oggi mi andava così. Dipinto fresco, immediato, colorato, positivo.
Cosa è meglio? I colori ad olio costano di più, richiede più attenzioni, ma un bel lavoro, vale sempre e comunque, sia con l'olio che con l'acrilico.






OPERA: E' TEMPO DI "RESPIRO" - acrilico a spatola su tela - 40x30 - anno 2020 - copyright - www.artecarla.it

22 aprile 2020

#Karolunuomodiventatopapa, #papagiovannipaoloII

E' ormai risaputo il mio interesse per le biografie in generale, ed ieri sera non mi sono persa la prima puntata su Canale5 della fiction: "Karol, un uomo diventato Papa", dedicata alla vita di Papa Giovanni Paolo II
Protagonista è l'attore Piotr Adamczyk che interpreta magistralmente Karol Wojtyla dalla giovinezza fino all'elezione a sommo pontefice. Mi sono commossa, mi sono entusiasmata, mi sono accoccolata nelle sue frasi piene d'amore e di speranza. Secondo me un capolavoro ancora una volta che ci porta tutti noi a riflessioni di vita. Non so se la fiction è romanzata per esigenze cinematografiche, ma anche se così fosse, ora è ben capibile, anche se non aveva bisogno della fiction, comprendere il perché rientra fra i Santo di oggi.
Martedì prossima ci sarà la seconda puntata e naturalmente non la posso perdere.
Da Internet:
La fiction affronta le varie stagioni della vita di WoJtyla, seconda guerra mondiale. E' stato testimone nella seconda guerra mondiale della feroce repressione antislava e antisemita attuata dal governatore generale della Polonia occupata Contrario a seguire i suoi amici nella lotta armata clandestina, Karol si impegna attraverso il teatro a difendere la cultura e i valori etici ai quali crede. Il suo esempio è don Tomasz Zaleski (nella realtà Maximilian Kolbe), amico d'infanzia e adesso coraggioso uomo di Chiesa, che finirà giustiziato dai nazisti insieme a un soldato pentito, mentre il padre di Karol, da tempo vedovo, si ammala e muore. Questa, e tante altre morti di giovani innocenti, come alcuni suoi amici ebrei, spingeranno Karol ad entrare in seminario dopo una profonda crisi spirituale, dovuta a un incidente contro una camionetta tedesca: verrà ordinato sacerdote alla fine della guerra.