E' ormai risaputo il mio interesse per le biografie in generale, ed ieri sera non mi sono persa la prima puntata su Canale5 della fiction: "Karol, un uomo diventato Papa", dedicata alla vita di Papa Giovanni Paolo II
Protagonista è l'attore Piotr Adamczyk che interpreta magistralmente Karol Wojtyla dalla giovinezza fino all'elezione a sommo pontefice. Mi sono commossa, mi sono entusiasmata, mi sono accoccolata nelle sue frasi piene d'amore e di speranza. Secondo me un capolavoro ancora una volta che ci porta tutti noi a riflessioni di vita. Non so se la fiction è romanzata per esigenze cinematografiche, ma anche se così fosse, ora è ben capibile, anche se non aveva bisogno della fiction, comprendere il perché rientra fra i Santo di oggi.
Martedì prossima ci sarà la seconda puntata e naturalmente non la posso perdere.
Da Internet:
La fiction affronta le varie stagioni della vita di WoJtyla, seconda guerra mondiale. E' stato testimone nella seconda guerra mondiale della feroce repressione antislava e antisemita attuata dal governatore generale della Polonia occupata Contrario a seguire i suoi amici nella lotta armata clandestina, Karol si impegna attraverso il teatro a difendere la cultura e i valori etici ai quali crede. Il suo esempio è don Tomasz Zaleski (nella realtà Maximilian Kolbe), amico d'infanzia e adesso coraggioso uomo di Chiesa, che finirà giustiziato dai nazisti insieme a un soldato pentito, mentre il padre di Karol, da tempo vedovo, si ammala e muore. Questa, e tante altre morti di giovani innocenti, come alcuni suoi amici ebrei, spingeranno Karol ad entrare in seminario dopo una profonda crisi spirituale, dovuta a un incidente contro una camionetta tedesca: verrà ordinato sacerdote alla fine della guerra.