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19 gennaio 2011

Un'interessante visita : Osservatorio astronomico di Merate

In una fredda sera di un martedì di dicembre (non ricordo il giorno) ho partecipato ad  una nuova esperienza che mi ha lasciata al momento dell'invito perplessa (freddo, buio, poca voglia di uscire ) e poi, invece, soddisfattissima, anche perchè desideravo  da molto tempo conoscere questo posto che non conoscevo e che mi ero sempre prefissata di far una visita.
Ci passo sempredavanti durante le mie passeggiate a piedi verso il mercato di Merate, dista solo  2 km da casa mia. Le visite si effettuano su appuntamento e sembra che le prenotazioni siano tantissime e quindi i tempi di attesa piuttosto lunghi.
(a sinistra - Opera"Grido alla fredda luna


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 VISITA ALL'OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI MERATE





Già alla fine dell'Ottocento l'inquinamento luminoso e le vibrazioni indotte dal passaggio delle prime vetture tranviarie erano tali che all'Osservatorio Astronomico di Brera, insediatosi nel Settecento presso lo storico palazzo di Brera nel centro di Milano, gli astronomi incontravano serie difficoltà nelle loro osservazioni.
L'idea di costruire una nuova sede osservativa fuori città si concretizzò solo negli anni venti con l'acquisto della villa San Rocco e la sua conversione nell'attuale osservatorio astronomico (1923). Questa era stata nei secoli scorsi convento dei frati Cappuccini, in seguito villa privata, poi verso la fine dell'Ottocento clinica per le cure naturali e infine nel corso della prima guerra mondiale centro di convalescenza per ufficiali.
Oggi la Brianza è una delle aree più densamente popolate d'Italia e l'inquinamento luminoso è notevole. Ciò nonostante l'osservatorio di Merate è attivo nel settore della ricerca stellare e cosmologica e nel campo della tecnologia dei sistemi ottici, in cui è leader internazionale nello sviluppo di tecnologia per la costruzione di ottiche per l'astronomia X destinate ai telescopi operanti nella regione X dello spettro elettromagnetico. È anche attivo per osservazioni minori e per le tesi di laurea e dottorato degli studenti universitari. Tra le sue numerose attrezzature vi sono un cannone ionico per la rifinitura delle ottiche di altissima precisione operata con il metodo dell'ion beam figuring, unico esemplare in Italia e tra i pochi nel mondo, e tre telescopi ottici.
Dall'autunno del 2003 è in corso un programma continuativo a lungo termine di osservazione di stelle doppie visuali strette, con la tecnica della speckle interferometria, attuato allo storico telescopio Zeiss di un metro di apertura.

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La visita che di solito viene effettuata a gruppi e solo su appuntamento, ha inizio con un'illustrazione da parte di scienziati sulle varie strumentazioni in uso all' osservatorio e sugli studi che vengono effettuati :




il gruppo "pensionati" - ormai lo sono anche io.....:-))) con i quali ho partecipato


sul soffitto della sala presentazione



si trova nella sala prima della salita alla cupola

uno stretta scala porta alla cupola


telescopio Zeiss di un metro di apertura punta su Giove

 Giove ed i suoi 4  satelliti che sii presentano come cerchi luminosi a due a due -  intorno al disco giallo di Giove con striatura arancione in orizzontale.

I nomi dei satelliti : Io, Europa, Ganimede, Callisto

L’osservazione di Giove tuttavia la si può fare non solo ad occhio nudo ma usando un binocolo. In particolare se il binocolo adoperato è buono, ad esempio un 20x70 montato su un cavalletto, allora Giove appare in una veste totalmente diversa. Il pianeta non ha più un aspetto puntiforme ma è possibile distinguerne il suo disco su cui sono visibili delle striature appena percettibili: le bande atmosferiche di cui si parlerà più avanti. Oltre alle dimensioni fisiche Giove mostra un altro particolare molto importante: i suoi satelliti. Complessivamente se ne possono vedere quattro ma spesso uno o più di essi sono nascosti dal pianeta dato che le loro orbite vengono viste di taglio. I loro nomi sono Io, Europa, Ganimede, Callisto. Questi satelliti hanno, singolarmente, le dimensioni della Luna ma non sono gli unici satelliti. In tutto, tra grandi e piccoli se ne contano 15, molti dei quali scoperti recentemente tramite le sonde spaziali che hanno visitato il pianeta a partire della fine degli anni ‘70.
I quattro satelliti principali devono la loro scoperta all’astronomo italiano Galileo Galilei (1564-1642). Non è il caso certamente qui di enunciare tutti i meriti di questo scienziato. Ci si limita solo all’astronomo. Spesso si attribuisce a Galileo l’invenzione del cannocchiale. Le cose non stanno così, tuttavia Galileo è stato il primo a costruirne una versione astronomica dopo averne avuto notizia sul suo funzionamento da alcuni amici suoi. Con questi primi modelli di cannocchiale, successivamente perfezionati fino ad ottenere circa 30 ingrandimenti, Galileo osserva il cielo ed il suo sguardo si fissa naturalmente anche su Giove: è il 7 gennaio 1610.



stiamo osservando Giove ed i satelliti (un freddo tremendo lassù....con la cupola aperta a sera tarda.)



telescopio Zeiss di un metro di apertura



ed ora alla Luna

mio marito sta osservando la Luna

sono riuscita a vedere la superfice con crateri  e mari











Inoltre come ultima visita il telescopio ha puntato sull'ammasso della CASSIOPEA: una stella formata da due stelle gemelle : una blu ed una rossa...per via della maggiore luce che emanano.
Quella blu è la pià luminosa, quella rossa ovviamente meno

Se capitate dalle mie parti, non mancate visita.
(info+ videi da web)