Caro Marco, non si può pensare che te ne sei andato così, (per questa brutta bestia invisibile, ma presente e costante) e noi non possiamo neppure darti un estremo saluto in quella chiesetta di Arlate che sarebbe stata pienissima per te. perché tu Marco, persona semplice e buona avresti meritato tanto. Purtroppo per le normative vigenti non ci è concesso.
Lasci un delicato e sentito ricordo a tutti noi che ti abbiamo conosciuto e voluto bene.
Personalmente ho condiviso con te un percorso artistico per il concorso fotopittorico di Arlate, e di LiberEtà, ma anche una parte della gioventù, in quegli anni '70, quando tutto era così promettente e meraviglioso.
In questi anni sei sempre venuto a farmi visita nelle mie mostre e tutte le volte spendevi per me e per la mia pittura parole che mi lusingavano e sapevo che erano sincere ed affettuose.
Mi parlavi dei tuoi figli che si erano laureati e del tuo nipotino e lo facevi sempre con tanta semplicità che era il tuo pregio e che ti contraddistingueva da molti.
Eri persona umile ed anche quando nei tuoi scatti fotografici riuscivi a tirar fuori con bravura il carpe diem...con una scrollatina di spalle dicevi..."boh..è venuta così" e non ti gasavi minimamente anche quando venivi premiato .
La vita non ti è stata grata, sei rimasto vedovo da "sposino" di una splendida ragazza, Carmen, che ti ha reso padre di due figli che con tanto sacrifico e costanza hai dato loro tutto l'amore che ti era possibile.
Mi mancherà Marco quella tua pacatezza e quel tuo arrivo sempre silenzioso fra i miei dipinti e mi mancherà la tua riservatezza, il tuo chiedere informazioni sulla tecnica del dipingere, ma soprattutto mi mancherai tu, perché Marco con me il tuo saluto era sempre sincero e spontaneo.
Mi perderò ricordandoti fra le dediche che hai lasciato sul mio libro presenze alle varie mostre e sarà un modo per averti ancora in futuro..con me.
ciao Marco. R.I.P.
p.s. scrivo perché so che lo avresti apprezzato, perché ne parlammo per i nostri amici comuni che se ne sono già andati.