Ad Aosta il 30 e 31 gennaio si tiene la famosa Fiera di S. Orso.
Tutti gli anni dalle mie parti si organizzano gite varie per questa rinomata FIERA e quest'anno sono riuscita anche io ad aggregarmi.
Prima però vorrei postare qualche foto su Aosta, che avevo già visitato credo più di vent' anni fa, ma che ci sono tornata con molto piacere, anche perchè mi ha riportato ad alcuni ricordi di allora.
In una splendida giornata di sole con la neve sui monti
Aosta ci ha regalatouna temperatura mite, tanto che al pomeriggio mi sono liberata del mio solito cappellino e della sciarpona. .
La città era pienissima di visitatori giunti in particolare dalla vicina Francia, dalla Svizzera e dai noi del nord - Italia. I vari ampi parcheggi infatti pullulavano di bus provenienti da varie province.
Prima di postare alcune immagini di bancarelle varie, Vi mostro cosa ho visitato da sola con tutta calma,
passo dopo passo nella mia tranquillità, nonostante il vociare e la confusione turistica :
CHIESA DI S. ORSO CON ANNESSO CHIOSTRO
La chiesa Collegiata dei Santi Pietro e Orso (in francese, Collégiale des saints Pierre et Ours), situata ad Aosta, costituisce, assieme alla Cattedrale di Aosta, la testimonianza di maggior rilievo della storia dell'arte sacra in Valle d'Aosta. Uno specifico interesse rivestono gli antichi affreschi ottoniani conservati tra il tetto e la copertura della navata centrale, ed il chiostro con i suoi magnifici capitelli medievali.
Tutto sulla colleggiata
ANFITEATRO ROMANO
L'anfiteatro romano di Aosta (Augusta Praetoria Salassorum) si trova all'interno della cinta muraria romana. Le sue rovine sono inglobate in una costruzione medievale, il monastero delle suore di santa Caterina, che ospita oggi le religiose di san Giuseppe.
Tutto qui:
LA CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA
La Cattedrale di Aosta, dedicata a Santa Maria Assunta ed a San Giovanni Battista (in francese, Cathédrale Notre-Dame de l'Assomption et Saint-Jean Baptiste), costituisce, assieme alla Collegiata di Sant'Orso, la testimonianza di maggior rilievo della storia dell'arte sacra in Valle d'Aosta. La sua storia ultra millenaria va ricostruita attraverso la molteplicità degli interventi che si sono succeduti e dei linguaggi architettonici impiegati, oltre alle testimonianze artistiche che essa conserva.
Tutto qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_Aosta
LA FIERA DI SANT'ORSO .
La Fiera di Sant'Orso è per prima cosa una grande manifestazione popolare, un inno alla creatività e all'industriosità delle genti di montagna. Ogni anno un migliaio di espositori, tra artisti ed artigiani valdostani, presentano con orgoglio e legittima soddisfazione i frutti del loro lavoro, svolto come hobby o come vera e propria attività produttiva, sempre però di stampo prettamente artigianale.
Sono presenti tutte le attività tradizionali: scultura ed intaglio su legno, lavorazione della pietra ollare, del ferro battuto e del cuoio, tessitura del "drap", stoffa in lana lavorata su antichi telai in legno, e poi merletti, vimini, oggetti per la casa, scale in legno, botti ...
Non è tanto l'aspetto commerciale che spinge gli espositori a partecipare alla Fiera quanto il desiderio di uscire dal laboratorio per cercare il contatto con un pubblico che sappia apprezzare il lavoro di qualità e la creatività, frutto di tradizioni che hanno radici secolari. Parimenti chi si reca in Fiera non lo fa solo alla ricerca di un buon acquisto, magari utile nella pratica quotidiana, o di un oggetto di qualità per abbellire la casa, ma piuttosto per "respirare" un'atmosfera unica ed irripetibile. La Fiera è anche il momento in cui si manifestano le caratteristiche peculiari dell'identità della popolazione valdostana: non è solo una grande "kermesse" dalle dimensioni eccezionali, ma la celebrazione di un'appartenenza storico-culturale al proprio ambiente. Nelle strade cittadine si ripete ogni anno un evento che mette in luce i "fiori" del lavoro artigianale valdostano. Nel Medio Evo la Fiera si svolgeva nel Borgo di Aosta, in quell'area circostante la Collegiata che porta il nome diSant'Orso. Racconti leggendari narrano che tutto ha avuto inizio proprio di fronte la Chiesa dove il Santo, vissuto anteriormente al IX secolo, sarebbe stato solito distribuire ai poveri indumenti e "sabot", tipiche calzature in legno ancor'oggi presentate alla Fiera. Adesso è tutto il centro cittadino ad essere coinvolto nella manifestazione, all'interno e a fianco della cinta muraria romana. La Fiera è anche musica, folklore e occasione di degustazioni gastronomiche di vini e prodotti tipici, con una vera e propria festa popolare, che trova il momento "clou" nella "Veillà", la veglia nella notte fra il 30 e 31 gennaio, con le vie illuminate e piene di gente fino all'alba. La visita alla Fiera di Sant'Orso è un'esperienza unica, indimenticabile, veramente da non perdere e da vivere con intensa partecipazione emotiva.
SCULTURE IN LEGNO
FERRO BATTUTO
RAME
PIETRA OLLARE
CAPPELLI DI LANA COTTA-FELTRO
CAMPANE PER ANIMALI
confezioni STOFFA con il Gallo simbolo
ed ecco il mio acquisto. Fiori intarsiati nel legno e corteccia
e tanto tanto altro ancora.
Le strade di Aosta sono sommerse da stands gastronomici e bancarelle di tutti i generi.
Parere personale:
Una fiera senza dubbio di visitare, ma per quel che mi riguarda, una volta basta,
poichè è davvero pienissima di visitatori e si rischia di uscirne stravolti.
Per fortuna l'ho visitata in un giorno feriale ma se la ricorrenza della fiera dovesse cadere di sabato o domenica credo che diventi Impossibile godersi la visita della città
e soffermarsi lungo le strada per le bancarelle.
(foto di Carla Colombo - ricerca descrittiva da web)
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