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18 marzo 2011

...For Japan With Love ....ed il popolo Giapponese...



Aderisco alla giornata internazionale del silenzio dei bloggers promossa da
For Japan with Love
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Ho ricevuto una mail dall'artista Enrico Fizzotti (artista partecipante al progetto Mail art) CHE GIRO a tutti Voi, così, senza correggere nulla.

Così scrive Georgia--- che  ha tradotto alcuni tweet di stranieri che sono in Giappone  in questi giorni.
 Ho tradotto alcuni tweets che parlano di ciò che ha più commosso
 l'utente da dopo il terremoto.
 (Sono raccolti in un sito a cui non riesco ad accedere purtroppo...)
 Leggendoli mi viene da pensare: Ma noi avremmo fatto lo stesso? Ciò che
 mi stupisce di più è la spontaneità con cui questo avviene: I giapponesi
 possono sembrare freddi e menefreghisti, ma il rispetto per il prossimo
 è radicato in loro nel profondo.
Il Giappone sta dando al mondo intero un esempio da seguire.
Georgia

 *** Il giappone visto dagli stranieri. ***

 Tokyo Disneyland ha distribuito i dolci e altri oggetti in vendita nei
suoi negozi ai bambini nei rifugi. Delle studentesse liceali un po'
appariscenti, quando ne hanno ricevuto un numero così superiore alle
loro necessità, sono rimaste per un attimo perplesse, ma successivamente
vederle donare i dolci ai bambini nei rifugi è stata una scena toccante.

Le Nazioni Unite hanno dichiarato che il Giappone fino ad ora è uno dei
paesi che hanno distribuito più aiuti ai paesi in difficoltà, e questa
volta saranno le Nazioni Unite ad aiutare il Giappone con tutte le
proprie forze. Se si fa una buona azione, si genera sempre quacosa di
buono. Questo è un buon esempio.

Il traffico è così congestionato che al verde di un semaforo non può
passare che una macchina alla volta. Vedere gli automobilisti così
disponibili a scendere a compromessi è commovente. Ci sono momenti in
cui agli incroci più intricati una macchina può impiegare più di 5
minuti solo per disimpegnare l'incrocio, ma nell'arco di 10 ore non si è
ancora sentito un clacson suonare
Insieme ai momenti di terrore ci sono anche momenti che scaldano il
cuore. Il Giappone comincia a piacermi sempre di più.

I senzatetto, vedendoci infreddoliti e stanchi di aspettare da ore il
treno, ci hanno regalato dei cartoni che usano per difendersi dal
freddo. E pensare che noi li abbiamo sempre guardati solo con la coda
dell'occhio...

Dopo la scossa, al supermercato la gente ha raccolto in silenzio la
merce caduta dagli scaffali e si è messa in fila alla cassa per pagare.
Alla ripresa dei treni e delle metropolitane, anche se pressati
all'interno dei vagoni, gli anziani cedevano il posto alle donne incinta.
Guardando queste scene gli stranieri sono rimasti senza parole. Chissà
tutto questo è vero. Sei incredibile, Giappone.

Ieri notte, mentre tornavo a casa a piedi dall'università (ndt. con i
treni bloccati, la gente ha camminato per ore e ore solo per tornare a
casa), la vecchietta di una panetteria stava distribuendo pane gratis
all'ora della chiusura. Anche se nel bel mezzo del caos, ha trovato
qualcosa che potesse fare per aiutare gli altri e ciò mi ha commosso. Mi
ha scaldato il cuore.
Anche Tokyo allora non è da buttare!

 Al pianoterra di casa mia, c'era mio padre che di solito lascia TV, luci
 e riscaldamento accesi. Quando ha saputo che la regione del Chuubu sta
 fornendo energia elettrica al Kanto, si è alzato e ha staccato la
 corrente. Un po' mi sono commosso.

 Sono riuscita a fare la spesa! Però i clienti del supermercato, pensando
agli altri, non compravano che il minimo necessario per non svuotare
completamente gli scaffali. Mi sono commossa.

Le macchinette distributrici della Suntory che distribuiscono le bevande
gratuitamente, il libero accesso al Wi-Fi della Softbank, gli sforzi
della gente che ce la mette tutta commuovono e l'estero e lo spingono a
collaborare. Il giappone sta diventando sempre più forte. Impegnamoci al
massimo!

Ieri mi sono commossa vedendo il mio vicino di casa che deve andare in
prima liceo. Al momento del terremoto era solo in casa, e subito ha
preso la bicicletta e ha cominciato a girare per il quartiere gridando
"State tutti bene??", e alla gente che era scappata in strada rivolgeva
la parola. A quell'ora in casa c'erano solo anziani e madri con bambini,
quindi credo si siano tranquillizzati molto sentendosi chiamare. Grazie.
Mi sono commosso.

Un mio collega, per aiutare anche solo una persona in
più, Si è recato alla stazione affollata con un cartello con scritto
"Disponibile a dare un passaggio in moto" e ha accompagnato un ragazzo
che lavora in un cantiere. Allora questo mondo non è da buttare. Lo
rispetto tantissimo! Per la prima volta in vita mia ho pensato che anche
io voglio essere utile agli altri.

Camminavo da ore, e a ogni palazzo o locale che passavo qualcuno mi
chiedeva se avevo bisogno di usare il bagno o volevo fare una pausa.
Sono commosso.

In un palazzo c'erano delle persone che facevano
volontariato, che gridavano cose come "La linea *** ha riaperto!" o "Se
volete potete riposarvi qui!". A vederli mi veniva da piangere, davvero.

Qui alla stazione della linea Toueidaieido-sen c'è una folla
incredibile. Dalle banchine fino a fuori dai tornelli, la gente si è
messa in fila diligentemente, senza nessuno che rompa le linee, tenendo
aperti i passaggi e seguendo attentamente le istruzioni degli addetti.
Eppure non ci sono corde che delimitino gli spazi.
Questo senso di ordine in mezzo al caos è davvero commovente.