l'associazione L'ALTRA META' DEL CIELO
ORGANIZZA PER SABATO 28 NOVEMBRE
UNA FIACCOLATA A MERATE
CHE PARTIRA' ALLE ORE 17.00 DA PIAZZA DEGLI EROI, PERCORRENDO TUTTE LE VIE DI MERATE.
--------
La violenza è sofferenza e umiliazione. È la prima causa di morte tra le donne nel mondo.
UNA FIACCOLATA A MERATE
CHE PARTIRA' ALLE ORE 17.00 DA PIAZZA DEGLI EROI, PERCORRENDO TUTTE LE VIE DI MERATE.
--------
Il 25 novembre si celebra in tutto il mondo la “Giornata contro la violenza sulle donne” per ricordare le tre sorelle Miraball, torturate, stuprate e uccise dai militari del dittatore Trujillo, nel 1960 a Santo Domingo.
Con la risoluzione 54/134 of 17 del dicembre 1999 l'Assemblea Generale dell'ONU ha fissato per il 25 novembre la Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne.
La violenza contro le donne ha molte facce: le uccisioni e gli stupri sono gli aspetti più drammatici delle violenze dentro e fuori le mura domestiche, nei luoghi di lavoro, per le strade. I dati riguardanti le violenze subite dalle donne sono agghiaccianti, soprattutto se riferiti alla società civile. La violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica è la pura violazione dei diritti umani e, talvolta, l’assenza di leggi adeguate e il silenzio sono complici di tali violazioni.
La violenza è sofferenza e umiliazione. È la prima causa di morte tra le donne nel mondo.
in Italia vittima una su tre, allarme per il processo breve.
In Italia una donna tra i 16 e i 70 anni su tre è stata vittima nella sua vita dell'aggressività di un uomo.
Sei milioni 743mila quelle che hanno subito nel corso della propria vita violenza fisica e sessuale, secondo i dati Istat.
Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata contro la violenza sulle donne, ma non c’è niente da festeggiare viste le cifre che riguardano gli abusi e i maltrattamenti che subiscono.
Le visite ai centri anti-violenza - La ministra per le pari opportunità, Mara Carfagna, passerà la giornata visitando due istituti che ospitano bambine vittime di violenza in famiglia, uno a Roma e l'altro nei dintorni della capitale.
---
Dalla rete dei Centri antiviolenza arriva invece l'allarme sulle conseguenze che il "processo breve" potrebbe avere su questo tipo di reati: se approvato potrebbe creare un'amnistia di fatto per i responsabili di maltrattamenti non gravi, le cui pene sono inferiori a 10 anni. Reati che per la gran parte dei casi (4 su 5) si consumano fra le mura domestiche. A segnalarlo è Nadia Somma, presidente dell'associazione “Demetra-Donne in aiuto”, operativa a Lugo, in provincia di Ravenna, che aderisce alla rete. L'entrata in vigore del "processo breve", dice, "avrà un impatto psicologico sulle donne e anche sugli uomini.
Per questo siamo preoccupati, ci sarà un'impunità per chi maltratta e la vittima non si sentirà più tutelata, magari non denuncerà più.
Sarà un'amnistia di fatto, il potere del maltrattamento sarà più forte".
Uccisa una donna ogni tre giorni - Come ogni anno, poi, in occasione della Giornata mondiale è stata organizzata per sabato prossimo a Roma una manifestazione nazionale autorganizzata dalle donne e indipendente dai partiti. Per Nadia Somma "c'è ancora bisogno di manifestare, i maltrattamenti sono in aumento, ogni tre giorni è uccisa una donna.
Della violenza alle donne bisogna anche parlare dal punto di vista culturale, perché il modello di riferimento proposto dai media sulle donne è ancora di oggetto sessuale, vale per la sua avvenenza e per la sua proposta sessuale.