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Le mie opere im vendita su ARTLYNOW

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21 maggio 2009

Opere del mese di Maggio

IL MIO TEMPO DELLE NINFEE
Opera unica ad olio - spatola su tela
cm. 60x40 - maggio 2009
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Lettura del dott. Romeo ARACRI
Bella ,limpida,luminosa composizione dove le ninfee sono fermate nell’attimo in cui catturano i raggi della luce .E se Monet le dissolveva con un tocco lieve quasi etereo per impressionare l’immagine nella sua mente ,Carla Colombo le deposita con tocchi leggeri,delicati quasi per vivificarle di emozione vera. Cosi scivolano nell’acqua come silenziose parole ..non dette, affievolite dal dolce e armonioso ricamo di tonalità che aprono spazi immensi in cui immergersi ed estraniarsi. L’immagine allora perde la sua consistenza e viene interiorizzata divenendo sublimazione intima su cui soffermare per un attimo lo scorrere del tempo.Forse semplicemente una pittura en plein air che ha il grande merito di recuperare tecnica,talento,sentimento….come solo chi ha la pittura nel cuore sa fare.
23-mag-2009
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Per pura combinazione mi sono applicata alle ninfee e proprio in questo periodo ho saputo che è in programma una mostra di MONET proprio sulle ninfee.
Ho preso quindi in prestito il titolo di questa mostra (con la speranza che Monet non me ne voglia...eheheh)
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A MILANO - PALAZZO REALE -
mostra dal titolo appunto IL TEMPO DELLE NINFEE di MONET
dal 30 aprile al 27 settembre.
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...e visto che ci siamo, Vi posto il link
affinchè Vi sia possibile inserirla nel Vs. Calendario.
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Nel 1890 Claude Monet acquista la casa e il giardino di Giverny, lungo la Senna, a nord di Parigi. Ha cinquant’anni ed è l’esponente più rappresentativo dell’Impressionismo, il padre del movimento a cui aveva dato anche il nome, chiamando “impressioni” i suoi primi quadri, e che aveva cambiato la storia dell’arte in Francia e in Europa.Quella dei giardini è una passione della prima ora, che Monet ha già vissuto a Vétheuil e poi ad Argenteuil. Giverny è finalmente il sogno di una vita, il suo vero grande progetto.Nella casa di Giverny Monet vivrà il resto della sua lunga vita, cercando senza sosta di realizzare quella che considera l’opera d’arte in assoluto più importante: il suo giardino. Accanto al giardino francese, con i fiori che ha piantato in un primo tempo, con fatica e tenacia e perfino con l’aiuto del presidente Clemenceau, costruirà un giardino acquatico e, in uno stagno, circondato da cotogni, felci, salici, rododendri e azalee, metterà a dimora le più diverse specie di ninfee: è il suo giardino giapponese, oggi il più visitato al mondo.Quegli anni, dall’ultimo decennio dell’Ottocento al 1926, saranno per Monet il tempo delle ninfee, lo stesso a cui è interamente dedicata la mostra allestita nelle sale nobili di Palazzo Reale a Milano.
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Un mostra credo, da non perdere assolutamente.
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ciaoooo a tutti.

20 maggio 2009

Poesia : L'INVERNO CHE VERRA'


L'ovattata atmosfera
d'inoltrato autunno
scolpisce di solchi profondi
l'albero della mia vita
e le foglie ramate
di caldi pigmenti
rispecchiano
l'andar della stagione
cullando carezze leggere
e sogni ormai sopiti.

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Un caldo raggio di sole
improvvisamente,
lacera e divide
lo scenario del giorno
ed avvolge
nel cielo terso la nostalgia
del dorato autunno
e la lenta quiete
di una stagione
che presto arriverà .
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Carla Colombo
4 novembre 2008
Foto e collage della mia amica fotografa Nina Grioli di Catania - Grazie Nina

Primavera in Alsazia - V° tappa

C O L M A R
Case a graticcio, chiese medioevali, canali pieni di fiori.
Sono solo alcune delle attrattive di Colmar, città alsaziana ai piedi del massiccio dei Vosgi, inglobata tra vigne e boschi dove spesso le cicogne si fermano a nidificare.
Originariamente Colmar era un territorio di proprietà di Carlo Magno, che qui allevava colombe. Col tempo e con l’arrivo di numerosi artigiani e operai, il villaggio si trasformò in un borgo che nel Medioevo si arricchì grazie al commercio del vino.
Un passato che sembra rivivere nel centro storico della città, dove le auto non possono entrare, dove le case a graticcio (quelle con le facciate di legno colorato e intonaco), i gerani, le antiche insegne creano un’atmosfera molto particolare.
Come accade per quasi tutte le città che hanno due o più canali, anche Colmar ha un quartiere che viene chiamato Piccola Venezia: in rue Turenne si può salire sulle piccole imbarcazioni a fondo piatto per ammirare la città vecchia da una particolare angolatura, navigando sulle calme acque che la attraversano.
Da vedere, oltre all’antico ospedale, al castello sull’acqua, alla vecchia dogana e ai tanti edifici antichi, anche la replica della Statua della Liberta costruita nel 2004, alta 12 metri e posta all’ingresso settentrionale della città.




























































































impossibile postare tutti gli angoli suggestivie e particolari.
E' indubbiamente da visitare con calma e con particolare animo.

...e se Vi viene voglia di pranzare in un ristorante super, raffinato...e costoso...eheheheh - Vi consiglio Le MARECHAL ....


il buonissimo dolce che ci è stato servito.

19 maggio 2009

Frasi - citazioni di grandi pittori

PAUL CEZANNE











BREVE BIOGRAFIA DI PAUL CEZANNE

Paul Cézanne nasce nel 1839 ad Aix-en-Provence.Nel 1858 si iscrive a Giurisprudenza, ma si accorge di non aver attitudine per il diritto e di essere interessato all'arte. Per seguire la sua vocazione, nel 1861 si trasferisce a Parigi, dove frequenta l'Académie Suisse.Cerca, senza successo, di iscriversi all'École des Beaux-Arts.Incerto sul suo futuro, Cézanne alterna il suo tempo tra Aix e Parigi, dove frequenta numerosi artisti, tra cui Pissarro, Renoir, Monet, Sisley e Bazille.Pur non entrando a far parte del gruppo, espone ad alcune mostre degli impressionisti, tra cui la prima del 1874, da Nadar.La sua partecipazione alla terza, quella del 1877, segna l'inizio del suo isolamento artistico.

Nel 1878 si ritira a dipingere in Provenza. I rari contatti con l'ambiente artistico parigino si riducono all'invio delle sue opere al Salon. Un'operazione inutile, perché vengono sistematicamente respinte.
Sul finire degli anni '70 Cézanne appare sempre meno legato a Monet e agli impressionisti.
Comincia a maturare un nuovo stile pittorico attento alla struttura dello spazio e ai volumi degli oggetti.
Negli anni '80 dipinge le prime opere delle serie dedicate all'Estaque, alla Montagne Sainte-Victoire e ai Bagnanti. Non è un periodo facile. Incompreso e amareggiato per la pubblicazione de L'Oeuvre, nel 1886 rompe l'amicizia con Zola, che era stato tra i suoi primi sostenitori.
Realizza nature morte, ritratti e paesaggi di Provenza.Il 1895 può essere considerato l'anno della riscossa. La mostra allestita da Vollard riscuote infatti un gran successo, soprattutto tra gli artisti d'avanguardia.
Anche il collezionismo comincia a guardare con sempre maggiore interesse al suo lavoro.Sul finire del secolo Cézanne si può considerare ormai famoso e "arrivato". Espone al Salon des Indépendants e all'estero.Nel 1904 il Salon d'Automne gli dedica un'intera sala.Paul Cézanne muore ad Aix nel 1906.Nel 1907, a Parigi, viene allestita una grande retrospettiva.
La mostra rivela al pubblico la sua enorme statura. La visione delle sue ultime tele ha un impatto enorme su molti giovani artisti. In questo modo spalanca la strada a gran parte della ricerca
Artistica del '900.
Per approfondire :

18 maggio 2009

IL QUIZ del mese di Maggio

Ecco l'opera RIPOSO -
dalla quale ho tratto il frammento per il quiz del mese.
Complimenti a Romeo
che si aggiudica il piccolo cadeau.
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Appuntamento dunque al prossimo quiz del mese.
QUESTO E' IL RITAGLIO DELL'OPERA VALIDO PER IL QUIZ PROPOSTO


(ANCHE QUESTO NON E' DIFFICILE)

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( RITAGLIO SUPERATO - VEDI COMMENTI)
Oh..mio Dio...che è ...Carla è impazzita!!!???
Nooooo,volevo solo proporVi un Quiz...

Un quiz che spero di riuscire a mantenere tutti i mesi su questo mio blog.

Ogni metà mese proporrò un frammento di una mia opera e colei o colui che riuscirà ad indovinare a quale opera di riferisce, vincerà un premio.
Il premio per questo mese è questa piccola opera, olio su vetro, un piccolo "cadeau" per chi ha la vista aguzza e che mi seguo... in queste mie bonarie "follie".
QUESTO E' IL PICCOLO REGALO : PAPAVERI
olio su vetro - con cornice laccata rosso lucido con appoggio.
AffrettateVi dunque e girovagate tra le mie opere...non è difficile, anzi facilissimo!!!
Scadenza quiz 31 MAGGIO 2009

CIAO A TUTTI E BUONA FORTUNA.

17 maggio 2009

Collettiva-Concorso : I SEGNI DEL LAVORO E DELL'INGEGNO NELLA VALLE DELL'ADDA"

sabato 16 maggio alle ore 16.30 si è tenuta l'inaugurazione della collettiva-concorso organizzato dall'associazione sportiva di ARLATE con il patrocinio della Prov. di Lecco, Parco Adda Nord,Comitato prov.di Lecco,comune di Calco.
Non si conoscono ancora i vincitori, ma io sono già super contenta perchè la mia opera :
L'ingegno umano, testimonianza nel tempo
è stata già privilegiata e quindi "volata" da un estimatore della zona.




L'Abbazia di San Gottardo e San Cipriano ad Arlate-Calco


La chiesa di San Colombano (poi dei Santi Colombano e Gottardo) sorge su di un poggio che domina la sponda destra dell'Adda. Fondata prima del 1162 dalle benedettine cluniacensi, poste sotto la protezione del Priore di Pontida, la chiesa venne sottoposta ad un ampio restauro nel 1969.








La luce dei faretti non favorisce la visibilità - Ho partecipato in coppia con l'artista fotografo Roberto Piludu.

















L'opera presentata


Lettura dell'opera del dott. Romeo Aracri


C’e un luogo della memoria dove si conservano le ansie e i sogni di una vita e che il tempo riesce a fermare nella loro significazione più vera ; questo luogo e’ quello che C.Colombo ci restituisce in tutta la sua interezza in questa opera semplicemente commovente,semplicemente vera.
Colpi di spatola che tranciano come lame la tela in una pittura che scolpisce i tratti armonizzandoli nel complesso della composizione che risalta nel contesto per la bellissima sensazione materica, dolcemente assorbita dalla sua sensibilità pittorica. Linee tormentate,curve,accentuate da una manualità forte,decisa che riempie ogni spazio della tela, ne accentua la corposità e ne esalta l’ intensa sofferenza intima della storia che racconta. Sensazione lontana di un fatica vissuta come può essere l’esistenza umana con i suoi contrasti e le sue passioni che si aprono su questa opera come una finestra sul passato per ritrovare nella durezza della motivazione le ragioni di una vita. Opera decisamente materica dove i colori si lacerano come croste e che l’artista domina nella scomposizione graduale dei cromatismi per rivelare il lato nascosto delle emozioni. Sentimenti veri,forse strazianti che si riflettono nell’acqua che nella sua incredibile luce addolcisce gli ocra prevalenti sciogliendoli in una testimonianza realistica e vera di un’epoca che trova in questa pittura i segni del suo passaggio.
Pittura del sociale che sa recuperare il senso e le ragioni della storia per rendere certo testimonianza ma soprattutto per riviverli e ricordarli con stima e tantissimo…affetto.

dott. Romeo Aracri
11 maggio 2009
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Grazie molte Romeo.Consegnerò la tua recensione insieme all'opera e sono sicurissima che sarà apprezzata, come l'ho apprezzata io.

La foto di Roberto Piludu dalla quale ho tratto la mia opera.