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Le mie opere im vendita su ARTLYNOW

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3 febbraio 2013

Aosta e la Fiera di S. Orso

Ad Aosta il 30 e 31 gennaio si tiene la famosa Fiera di S. Orso
Tutti gli anni dalle mie parti si organizzano gite varie per questa rinomata FIERA e quest'anno sono riuscita anche io ad aggregarmi.
Prima però vorrei postare qualche foto su Aosta, che avevo già visitato credo più di vent' anni fa, ma che ci  sono tornata con molto piacere, anche perchè mi ha riportato ad alcuni ricordi di allora.
In una splendida giornata di sole con la neve sui monti

 Aosta ci ha regalatouna  temperatura mite, tanto che al pomeriggio mi sono liberata del mio solito cappellino e della sciarpona. . 
La città era pienissima di visitatori giunti in particolare dalla vicina Francia, dalla Svizzera e dai noi del nord - Italia. I vari ampi  parcheggi infatti pullulavano di bus provenienti da varie province.


Prima di postare alcune immagini di bancarelle varie, Vi mostro cosa ho visitato da sola con tutta calma,
 passo dopo passo nella  mia tranquillità, nonostante il vociare e la confusione turistica :

CHIESA DI S. ORSO CON ANNESSO CHIOSTRO 
La chiesa Collegiata dei Santi Pietro e Orso (in franceseCollégiale des saints Pierre et Ours), situata ad Aosta, costituisce, assieme alla Cattedrale di Aosta, la testimonianza di maggior rilievo della storia dell'arte sacra in Valle d'Aosta. Uno specifico interesse rivestono gli antichi affreschi ottoniani conservati tra il tetto e la copertura della navata centrale, ed il chiostro con i suoi magnifici capitelli medievali.
Tutto sulla colleggiata

























ANFITEATRO ROMANO
L'anfiteatro romano di Aosta (Augusta Praetoria Salassorum) si trova all'interno della cinta muraria romana. Le sue rovine sono inglobate in una costruzione medievale, il monastero delle suore di santa Caterina, che ospita oggi le religiose di san Giuseppe.
Tutto qui:


















LA CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA 
La Cattedrale di Aosta, dedicata a Santa Maria Assunta ed a San Giovanni Battista (in franceseCathédrale Notre-Dame de l'Assomption et Saint-Jean Baptiste), costituisce, assieme alla Collegiata di Sant'Orso, la testimonianza di maggior rilievo della storia dell'arte sacra in Valle d'Aosta. La sua storia ultra millenaria va ricostruita attraverso la molteplicità degli interventi che si sono succeduti e dei linguaggi architettonici impiegati, oltre alle testimonianze artistiche che essa conserva.
Tutto qui: 
http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_Aosta























LA FIERA DI SANT'ORSO . 
La Fiera di Sant'Orso è per prima cosa una grande manifestazione popolare, un inno alla creatività e all'industriosità delle genti di montagna. Ogni anno un migliaio di espositori, tra artisti ed artigiani valdostani, presentano con orgoglio e legittima soddisfazione i frutti del loro lavoro, svolto come hobby o come vera e propria attività produttiva, sempre però di stampo prettamente artigianale. Sono presenti tutte le attività tradizionali: scultura ed intaglio su legno, lavorazione della pietra ollare, del ferro battuto e del cuoio, tessitura del "drap", stoffa in lana lavorata su antichi telai in legno, e poi merletti, vimini, oggetti per la casa, scale in legno, botti ... Non è tanto l'aspetto commerciale che spinge gli espositori a partecipare alla Fiera quanto il desiderio di uscire dal laboratorio per cercare il contatto con un pubblico che sappia apprezzare il lavoro di qualità e la creatività, frutto di tradizioni che hanno radici secolari. Parimenti chi si reca in Fiera non lo fa solo alla ricerca di un buon acquisto, magari utile nella pratica quotidiana, o di un oggetto di qualità per abbellire la casa, ma piuttosto per "respirare" un'atmosfera unica ed irripetibile. La Fiera è anche il momento in cui si manifestano le caratteristiche peculiari dell'identità della popolazione valdostana: non è solo una grande "kermesse" dalle dimensioni eccezionali, ma la celebrazione di un'appartenenza storico-culturale al proprio ambiente. Nelle strade cittadine si ripete ogni anno un evento che mette in luce i "fiori" del lavoro artigianale valdostano. Nel Medio Evo la Fiera si svolgeva nel Borgo di Aosta, in quell'area circostante la Collegiata che porta il nome diSant'Orso. Racconti leggendari narrano che tutto ha avuto inizio proprio di fronte la Chiesa dove il Santo, vissuto anteriormente al IX secolo, sarebbe stato solito distribuire ai poveri indumenti e "sabot", tipiche calzature in legno ancor'oggi presentate alla Fiera. Adesso è tutto il centro cittadino ad essere coinvolto nella manifestazione, all'interno e a fianco della cinta muraria romana. La Fiera è anche musica, folklore e occasione di degustazioni gastronomiche di vini e prodotti tipici, con una vera e propria festa popolare, che trova il momento "clou" nella "Veillà", la veglia nella notte fra il 30 e 31 gennaio, con le vie illuminate e piene di gente fino all'alba. La visita alla Fiera di Sant'Orso è un'esperienza unica, indimenticabile, veramente da non perdere e da vivere con intensa partecipazione emotiva.

SCULTURE IN LEGNO 







FERRO BATTUTO 


RAME 


PIETRA OLLARE 



CAPPELLI DI LANA COTTA-FELTRO 


CAMPANE PER ANIMALI 




confezioni STOFFA con il Gallo simbolo 


 ed ecco il mio acquisto. Fiori intarsiati nel legno e corteccia 



e tanto tanto altro ancora. 
Le strade di Aosta sono sommerse  da stands gastronomici e  bancarelle di tutti i generi. 





Parere personale:
Una fiera senza dubbio di visitare, ma per quel che mi riguarda, una volta basta,
poichè è davvero pienissima di visitatori e si rischia di uscirne stravolti.
Per fortuna l'ho  visitata in un giorno feriale ma se la ricorrenza della fiera  dovesse cadere di sabato o domenica  credo che diventi Impossibile godersi la visita della città 
e soffermarsi lungo le strada per le bancarelle. 
(foto di Carla Colombo - ricerca descrittiva  da web) 
diritti riservati 

2 febbraio 2013

Sono stufa ....


Sono stufa di pensare che la testa dei somari  è sempre più piccola (so che non è vero, il somaro è intelligente)
sono stufa di pensare che debba sempre tacere,
sono stufa di chiudere gli occhi e non vedere,
sono stufa di far finta di nulla per il quieto vivere,

sono stufa di subire  torti che non merito,
sono stufa di pensare che tanta "gente" è solo opportunista,
sono stufa di pensare che la correttezza è solo di pochi,
sono stufa di stravaccarmi di stanchezza con un pugno di mosche in mano,

sono stufa di tendere la mano e poi essere fregata,
sono stufa delle moine finte e studiate,
sono stufa di essere spugna dei grattacapi di altri,
sono stufa e potrei continuare...all'infinito...

Sono stufa veramente di pensare che la mamma dei cretini è sempre incinta, eppure, miseria....quanti cretini ci sono in giro!

EBBENE SI....SONO STUFA (E SCUSATEMI SE PER LA PRIMA VOLTA LO DICO) sono stufa DEL "LETAME" CHE ANNUSO  OVUNQUE.....

Ma nonostante tutto io proseguo...e come disse qualcuno (il Padreeterno...mi farà dono di questo prestito)

 "CHI HA ORECCHIE DA INTENDERE INTENDA!"

..e se vi va... io sarò qui con tutto il mio sole....sempre 


31 gennaio 2013

Mostra personale "FIORI...NEI FIORI" - II TAPPA

Continua la mia mostra personale itinerante.
Il nuovo appuntamento è previsto presso 
IL GARDEN ORCHIDEA DI AIRUNO 



PRESENTAZIONE DEL DOTT. S. CARCANO


Prosegue il percorso espositivo delle opere di Carla Colombo raffiguranti solo fiori e campagne fiorite.
Dopo la prima tappa della mostra stallata presso il garden La Gardenia di Imbersago-Arlate,è ora la volta del garden ORCHIDEA DI AIRUNO , un magico e suggestivo centro florovivaistico, ma non solo, della verde Brianza.

La mostra aprirà il primo febbraio e si concluderà il 28 febbraio con apertura tutti giorni rispettando l'orario del Garden : dalle ore 9.00 alle 12.30 -dalle ore 14,30 alle ore 19,30.

Nonostante la Colombo si applica a dipingere svariati soggetti e con diverse tecniche, ha preferito concentrare le opere esposte in un'unica tematica per rendere armonioso l'insieme con i vari spazi che la ospitano. Anche in questa seconda tappa, saranno esposte dunque opere raffiguranti fiori, tanti fiori ....Un connubio di colori in natura con l'espressione artistica.
Le opere sono eseguite principalmente ad olio a spatola, sempre molto luminosi, puliti e solari ed alcuni acquerelli dai colori delicati e raffinati, due tecniche che sono solo un esempio delle tante espressioni artistiche della Colombo che è ormai lanciata nel mondo dell'arte a livello nazionale, ma anche internazionale.
Entro l'anno infatti parteciperà con la Sua arte a tema "paesaggi italiani"ad una mostra itinerante che toccherà alcune sedi museali di Bucarest, Galati, Costanza, Calrarsi in Romania.
In programma altri eventi tutti degni di attenzione.
Dopo l'uscita in ottobre della raccolta di poesie "La melodia del cuore" la Sua arte ha trovato un completamento di emozioni esternate con colori e parole.


Per eventuali info sulla mostra contattare: Carla Colombo tel 039 9920760 - www.artecarla.it



RASSEGNA STAMPA SULLA PERSONALE :

News Comune di Imbersago

Il giornale di Merate 

La Gazzetta di Lecco (di prossima pubblicazione)


La Provincia

on-line

http://www.ilconvivio.org   in comunicati stampa 



di Claudio Bottagisi 







inoltre





29 gennaio 2013

Una splendida sorpresa : Recensione

Lo ammetto, quando ho letto questa recensione che ora Vi propongo, ho avuto le lacrime agli occhi e la mia pelle a metà lettura, ha reagito con la pelle d'oca. Mi sono chiesta : "Ma merito davvero tutto ciò che è stato scritto? "
Non mi aspettavo davvero che le mie poesie accogliessero così tanto plauso da tutti Voi, ma la recensione che mi ha generosamente stilato la prof.ss Maria Scalise di Roma, esperta letteraria,  ha ancora una volta concretizzato questo plauso:




MARIA SCALISI : La melodia del cuore: una “pinacoteca” di Amore e di Bellezza


     Carla Colombo è nata e risiede ad Imbersago (Lecco) nel cuore della verde Brianza. Ella ha fatto della sua vita “Arte e Bellezza”. Pittrice di grande talento, per l’alto valore artistico delle sue opere pittoriche e poetiche, ha ricevuto e continua a ricevere notevoli e numerosi riconoscimenti. Nel 2012 nasce la sua prima e ricca antologia di poesie, raccolte sotto il titolo di “La melodia del cuore”, in cui l’Autrice racconta la sua parte più intima in modo semplice, delicato, quasi come un sussurro.
     Le immagini della natura incorniciano e allo stesso tempo fanno da sfondo ai suoi componimenti, che sgorgano con semplicità dal suo cuore di “Artista”. In tali immagini l’Autrice sa evocare un oltre che le supera. Ogni segno della natura si traduce, nella poesia di Carla, in “simbolo” e più precisamente nel simbolo di quei sentimenti di un’anima che gioisce, che ama, che soffre, che vive, ma soprattutto che mantiene viva ed alta la “luce della Speranza”, che guida il cammino di ogni essere umano, che ormai è sulla strada della verità, della bontà e della bellezza del suo essere, del suo esserci.
     Commuove l’infinita dolcezza della sua lirica, che si fa  i n c o n s a p e v o l m e n t e  “Cantico delle Creature” e lode a Colui che fatto belle tutte le cose. Canto, incanto ed estasi s’intrecciano vicendevolmente in un “abbraccio amoroso”, riproducendo tra una sorta di realtà e sogno “calde visioni” dell’anima, che sanno far ritrovare la “melodia del cuore”, attraverso l’ampio respiro dell’Assoluto. Ogni poesia permette e favorisce una grande “immedesimazione” da parte di qualsivoglia lettore, che non può non ritrovare immagini di “identificazione” nei soggetti e nelle tematiche ideate. L’antologia di poesie di Carla Colombo, in definitiva, è una piccola-grande “pinacoteca d’amore”, in cui passano movimentati, in rassegna, i “quadri dell’anima” dell’Autrice stessa, che racconta ed ama raccontare i suoi sentimenti, le sue emozioni, i suoi valori più radicati, usando bene i “colori della vita” e  “dipingendo la realtà” interpretata da Carla nel modo di chi sa guardare dalla “finestra del proprio cuore”.
     I temi affrontati sono: l’innocenza, l’esperienza, l’amicizia, l’amore, la passione, il desiderio, la ricerca, la natura, la presenza di Dio, la vita, le piccole cose di ogni giorno, i successi, le delusioni, gli ostacoli, le sofferenze, il dolore. In breve, questa raccolta di poesie è come un diario in cui il quotidiano si tinge di diversi colori, si tinge di rosa, di celeste, di giallo, di arancione, di rosso, di nero, di bianco, di verde, di azzurro... L’effetto è vivace e policromo e stimola continuamente l’attenzione, la sensibilità e l’intelligenza dei lettori.
     La poesia di Carla è come un seme, che racchiude l’irresistibile fascino dell’attesa nella speranza. È come un piccolo seme che cresce senza far rumore, quasi in “punta di piedi”, senza che nessuno lo veda...un seme che però, un giorno, inaspettatamente, viene alla luce e produce frutti capaci di indurre al senso dello stupore, della bontà, della bellezza, del meraviglioso in ordine alla realtà creata: il cielo, la terra, il mare, il vento, il fuoco, il sole, gli alberi, gli animali, ogni elemento descritto, anche il più semplice, è motivo per trascendersi in ben altri orizzonti, gli orizzonti dello Spirito, di un’intelligenza e di una volontà che si stupisce e viene pervasa, godendone, dall’Incomparabile Bellezza.
     Il filo logico-conduttore che caratterizza la lirica della poetessa di Imbersago si può e si deve individuare nel tema della “Speranza”. Emerge costantemente la “speranza sempre accesa”, nonostante i desolanti momenti in cui anche la Bellezza tace, come nel momento in cui la poetessa subisce la grave ed insostituibile perdita della sua amatissima madre, di Colei che l’ha concepita ed educata alla Bellezza. Il dolore è quasi insostenibile, ma il filo della vita non è stato spezzato. Alla madre Carla dedica la poesia “Non ti ritroverò nel mio Natale”, commovente, tragica, speranzosa.
     Il celebre poeta Francesco Baldassi, nella postfazione al volume, così si è espresso su Carla Colombo: “possiede il dono della spontaneità e del meraviglioso. Infatti la sua è parola che nomina le cose e le emozioni, le quali affiorano dall’interiorità, e colmano la sua fantasia creatrice, che chiama e descrive il mondo, manifestando lo stupore avvolgente di esse e della stessa esistenza, nella sua essenzialità (...) questa poesia tende, come istanza prioritaria, alla espressione di un mondo interiore, ricco di intuizioni ed eventi, come in un diario quotidiano, volto allo scorrere della propria esistenza ed alle articolazioni di uno spirito legato alla affermazione della bellezza e dell’autenticità delle cose e del loro valore. È quanto ci avvince e ci lega al mondo di Carla Colombo, nel nostro bisogno di verità”.
     Il segreto della riuscita di questa antologia di poesie è la “chiave di lettura” offerta: una proposta “estetica” che s’incarna come in un segreto, il segreto di una riuscita “spirituale”, “morale”, con la quale si è aiutati, in definitiva, a coltivare, maturare, sviluppare una spiritualità forte, nuova e concreta. Emerge, così, la forza della riflessione, il soffio contemplativo e la sensibilità artistica e mistica di Carla, che permette ad ogni lettore di avvicinarsi alle radici dell’Interiorità, offrendo sentieri di riflessione infiniti, originali, belli sui variegati aspetti della nostra esistenza.
     In Carla la “penna” diviene “pennello” e nel suo “quadro della vita” si baciano per sempre il cielo e la terra: è in questo bacio che si può udire l’armoniosa ed inconfondibile “melodia del cuore”.

dott.ssa Maria Scalisi
gennaio 2013
--
trovate tutto sulla mia raccolta di poesia :
http://www.artecarla.it  alla voce La melodia del cuore 
http://lavostraarte.blogspot.it/2012/11/la-melodia-del-cuore.html
--
Ringrazio moltissimo la dott.ssa Scalisi che mi ha onorata con queste recensione :  mi ha trovata basita ed incredula, ma colma di tanta gioia. 
--
...e giusto per non perdere l'abitudine Vi lascio un "poesia", non so se ritenerla tale, uno scritto   semplice-semplice, come un gioco di parole, che però secondo me può avere un profondo significato (non fa parte della raccolta di poesie qui sopra recensita) 


foto di Carla Colombo


Da sempre 

Ho sempre amato
il sorriso il sincero
ed ho sempre pensato
che dietro al sorriso
ci fosse un’anima bella,
ma ho scoperto col tempo
che dietro al sorriso   
l’anima bella è solo
la mia"
riflessa nel suo sorriso.

Oh! delusione...

Carla Colombo 
25 gennaio 2013

tutti i diritti riservati di Carla Colombo 

27 gennaio 2013

Il mio sguardo....

Vi lascio il mio BUONA SETTIMANA 
... con un'opera terminata qualche giorno fa..


opera : Il mio sguardo... oltre - olio a spatola su tela - dim. cm 50x40 - anno 2013



Lettura dell'opera da parte del dott. Aracri 
                                             
Paesaggio lacustre, arioso, ben costruito, con una poetica amorevolezza della luce che corre lungo la tela sfiorando le acque, gli alberi per disperdersi nel cielo.
Una prova di bravura, di gusto e di sentimento, un segno di freschezza creativa sostenuta da una tavolozza duttile, una trascrizione naturalistica  serenamente concretizzata nella visione delle cose e sostenuta da una semplice spatola che rivela la semplicità dell’artista. 
Colori che le sono congeniali ma sempre nuovi , brillanti che si lasciano amare da occhi puliti e che ci trascinano in angoli di quiete di un mondo a volte sognato ma sempre riconoscibile attraverso l’emozione vera che ogni sua opera trasmettono, perchè questa artista ama soprattutto  la luce e i colori che riporta sulla tela penetrando aspetti che solo il suo sguardo coglie e che  ci riporta in un racconto che va appunto oltre lo sguardo.

27 gennaio 2013
dott.R.Aracri 

tutti i diritti sono riservati di Carla Colombo 



26 gennaio 2013

27 gennaio - Il giorno della memoria

Sono molto contenta di essere una cittadina del comune di Imbersago, per tanti motivi, che ho già avuto modo di dire, ma lo sono anche per le attenzioni che sempre l'amministrazione comunale con l'egr. sig. Sindaco Giovanni GHISLANDI ed in particolare l'assessore alla cultura Sig.ra Giovanna RIVA, insieme al circolo ARCI,  dedica  a queste purtroppo "speciali" ricorrenze.
Anche quest' anno all'entrata del palazzo comunale fresco fresco di restauro, di Via Castelbarco, (che tra l'altro è il posto esatto dove espongo i miei quadri durante il mercato del'antico ogni terza domenica del mese) è stato istallato uno striscione :

recante questa scritta 




Inutile credo postare altro materiale, già questo dice tutto, di quanto sia importante 
ricordare per non dimenticare. 
Vi lascio ad altri post degli anni precedenti dove avevo parlato in modo più dettagliato di questa triste ricorrenza, dando anche il mio contributo artistico.  




25 gennaio 2013

Visita - Museo Teatrale del teatro alla Scala di Milano


Giornata di sole "di gennaio", cielo limpido, temperatura quasi di marzo...ed io, sempre con la mia compatta che instancabile documenta.
Accompagnata da Monica, una guida veramente molto documentata che mi ha saputo regalare quattro ore di ascolto interessato fra aneddoti, informazioni tecniche e storiche ho avuto l'opportunità di visitare
 IL MUSEO TEATRALE DEL TEATRO ALLA SCALA DI MILANO 

Ecco il bellissimo DUOMO che non mi stanco mai di vederlo..ora stanno lustrando la madonnina....

Palazzo Marino - sede del Municipio 
 Entrata al Museo nella piazza di fronte al palazzo Marini 
 La scala all'accesso ricca di poster giganti delle varie locandine storiche di opere 
Il salone adiacente al museo e all'entrata del teatro 

tutto qui :



dal salone e da uno dei palchi durante le prove 


proseguo....con foto sul museo...teatrale del Teatro alla SCALA 

IL museo ripercorre la storia del celebre teatro nel tempo, attraverso un'ampia collezione di ritratti, cimeli, busti, documenti, locandine:
Durante la visita abbiamo avuto la possibilità, come da foto sopra postate, di ammirare la sala del teatro recentemente restaurata.

STORIA DEL MUSEO 

La storia del Museo Teatrale alla Scala inizia nel 1911, quando intorno ad un tavolo nel Teatro alla Scala si riunirono il Duca Uberto Visconti di Modrone, il prof. Lodovico Pogliaghi, il compositore e librettista Arrigo Boito, il corrispondente de "Il Secolo" signor Borsa, il senatore Mangili, il conte Leopoldo Pullè e il dottor Ettore Modigliani, direttore della Pinacoteca di Brera.
Chi erano questi uomini? Erano tra i personaggi più in vista della Milano di quegli anni, quasi tutti esponenti del ricco panorama culturale cittadino e, se non altro per passione, legati al Teatro alla Scala. La decisione da prendere attorno a quel tavolo riguardava l'acquisto della collezione teatrale dell'antiquario Giulio Sambon che a Parigi veniva messa all'asta nei primi giorni di maggio di quell'anno. Essa avrebbe potuto dare vita al nucleo originario di una vasta collezione teatrale alla cui costituzione il mondo intellettuale milanese legato al Teatro alla Scala guardava con attenzione da molto tempo, sin dai primi anni del secolo.


L'asta della preziosa collezione era però imminente: come trovare i fondi necessari in una sola settimana? Coll'aiuto del governo e di 50 cittadini, che sottoscrissero ognuno una quota di 5.000 lire dell'epoca, dopo una serie di rocambolesche avventure per strappare la collezione al miliardario americano J.P. Morgan, il sogno divenne realtà e la collezione venne consegnata alla città di Milano.



Il Museo fu ufficialmente aperto l'8 marzo 1913 nell'ex Casino Ricordi annesso al Teatro alla Scala con una cerimonia solenne. A quel nucleo iniziale, costituito dalla collezione Sambon, si sono aggiunte negli anni numerose donazioni e acquisti che rendono a tutt'oggi la collezione del Museo tra le più ricche e invidiate del mondo. Tra i depositi vanno segnalati quello della Casa di riposo per musicisti fondazione Giuseppe Verdi, oltre a quelli pubblici. Al Museo è annessa la Biblioteca, fondata nella sua conformazione attuale con i 40.000 volumi donati dall'autore e critico delCorriere della Sera Renato Simoni nel 1952, che volle fosse dedicata a sua madre Livia, continuamente arricchita e aggiornata.  


 alcune immagini dei tesori conservati, ma sono solo una parte perchè il museo offre moltissimo




 Giuseppe Verdi 




Maria Callas 
Renata Tebaldi 

e tanto tanto altro!


Il teatro alla Scala. all'uscita 

 e come si presentava la Galleria alle ore 18.30
e la luna...con Leonardo davanti a Palazzo Marini, ci accompagna e ci saluta
Ciaooo Leonardo...alla prossima, ora torno a casa.

tutto sul museo qui:
http://www.teatroallascala.org

(foto di Carla Colombo - tutti i diritti sono riservati) 

24 gennaio 2013

Viviamo spettinati - acquarello


Stamani vorrei regarlarVi questo scritto, che non è mio ma che ho letto  postato (e purtroppo non mi ricordo da chi) su Facebook...che ho trovato molto ma molto carino e per quel che mi riguarda molto pertinente ad alcuni momenti di vita :
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Da qualche tempo, ho imparato che bisogna lasciare che la vita ci spettini, perciò ho deciso di vivere la vita con maggiore intensità. Il mondo è pazzo. Decisamente pazzo.
Le cose buone, ingrassano. 
Le cose belle, costano. 
Il sole che ti illumina il viso, fa venire le rughe. 
E tutte le cose veramente belle di questa vita, spettinano
Fare l'amore, spettina. 
Ridere a crepapelle, spettina. 
Viaggiare, volare, correre, tuffarti in mare, spettina. 
Toglierti i vestiti, spettina. 
Baciare la persona che ami, spettina. 
Giocare, spettina. 
Cantare fino a restare senza fiato, spettina. 
Ballare fino a farti venire il dubbio se sia stata una buona idea metterti i tacchi alti stanotte, ti lascia i capelli irriconoscibili 
.. Quindi, ogni volta che ci vedremo, avrò sempre i capelli spettinati. 
Tuttavia, non dubitare che io stia vivendo il momento più felice della mia vita. 
E' la legge della vita: sarà sempre più spettinata la donna che scelga il primo vagoncino sulle montagne russe di quella che scelga di non salire.
Può essere che mi senta tentata di essere una donna impeccabile, pettinata ed elegante dentro e fuori. 
Questo mondo esige bella presenza: pettinati, mettiti, togliti, compra, corri, dimagrisci, mangia bene, cammina diritta, sii seria.
Ecco la raccomandazione a tutte le donne: Abbandonati, 
Mangia le cose più buone, Bacia, Abbraccia, Balla, Innamorati, Rilassati, Viaggia, Salta. 
Vai a dormire tardi, Alzati presto, Corri, Vola, Canta, Fatti bella, Mettiti comoda, Ammira il paesaggio. 
Goditela e, soprattutto, lascia che la vita ti spettini!!!! 
Il peggio che può succederti è che, sorridendo di fronte allo specchio, tu debba pettinarti di nuovo!

---
spettinatiVi dunque nel nuovo risveglio!

E spero di regarlarVi ancora un buon risveglio al nuovo giorno con questi miei acquerelli 


opera : annuncio di primavera 2 - 2013 
/in realtà non è così azzerrato, la foto è un disastro)



opera : annuncio di primavera 2 - 2013 
/in realtà non è così azzerrato, la foto è un disastro)



tutti i diritti sono di Carla Colombo

22 gennaio 2013

Fiori...di sole

Il mio amico Giuseppe qualche mese fa mi ha portato allo studio  una splendida cornice ovale antica, tra l'altro un ricordo di una persona cara, dicendomi che gradiva un dipinto in tale cornice  a mia totale discrezione ed ispirazione.

Poichè durante la mostra personale della fine dell'anno scorso, a Giuseppe aveva molto colpito un'opera che raffigurava un rame di mimosa con al centro un tulipano...ricordandomi di questa Sua folgorazione ho pensato bene di ripetere gli stessi fiori, logicamente dando un'impostazione diversa , i tulipani sono diventati tre  anzichè uno solo  e la mimosa si è arricchita. 
Finalmente  dopo quasi forse 6-7 mesi, forse anche di più,  ecco che l'ispirazione è arrivata....et voilà

sul cavalletto 


opera in cornice 

opera - BOUQUET DI SOLE - olio a spatola su tavola di legno - dim. cm. 40x30 - anno 2012 - n.d. 

Giuseppe mi ha già confermato che è entusiasta e che è di Suo gradimento
....Voi che ne dite?
devo dire che la foto ha sparato sul rosso dei tulipani..in effetti dal vero ci sono i colori più chiari nella luce.
credo che ci stia bene questa poesia che scrissi qualche anno fa

GIALLO E ROSSO - ROSSO E GIALLO 


Nel caldo meriggio
di un giorno qualunque
ho colto un fiore
il più bello,
e di essenze
il più profumato
…  e giallo,
giallo luminoso
nato dal raggio di sole.

In segreto lo conservo
fra le pagine
di un libro d'amore
che sfoglio
al cader della bruma
sulle acque silenti
del mio fiume.

I miei occhi stanchi
sfioriranno di nostalgia
per quel fiore
il più raro
e di colore
il più prezioso
… e rosso
rosso fiammante
come il frutto che non colsi.


Carla Colombo
16 giugno 2008

tratta dalla raccolta "LA MELODIA DEL CUORE"
edita BOOK SPRINT EDIZONI - ottobre 2012

tutti i diritti sono di Carla Colombo