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Le mie opere im vendita su ARTLYNOW

Le mie opere  im vendita su ARTLYNOW
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29 luglio 2011

opere ad olio


Non amo molto rappresentare questo soggetto, nonostante sia il fiore all'occhiello del mio paesiello "Imbersago" e del fiume Adda, che ben sapete, è la mia musa ispiratrice per eccellenza.
Mi piace dipingere il mio fiume, tralasciando il traghetto, perchè pittoricamente non lo trovo per nulla accattivante. 
Comunque sia, mi è stato commissionato, ed allora mi sono cimentata nel riprenderlo  anche se in effetti lo avevo già dipinto in altre occasioni e sempre su richiesta, a conferma che noi Imbersaghesi siamo molto affezionati a questo vecchio mezzo di trasporto tra le due sponde del fiume  
Ho terminato queste due tele e sto cercando di finire la terza...vediamo però se il cliente sarà soddisfatto.
Se non lo sarà poco importa, ne arriverà un altro...




opera . L'Adda ed il suo traghetto 
 olio a spatola su tela. 
dim. cm. 70x40 - anno 2011 



opera : Un po' di storia e di affetto " il traghetto "
 olio a spatola su tela. dim. cm. 40x30
 anno 2011 


...ACCI...MI SCORDAVO...

GUARDATE UN POCO SE VI PUO' INTERESSARE
 cliccate sul PACCO QUI SOTTO ....









Cinema sotto le stelle : Film - mister Beaver

Prosegue l'appuntamento con le proiezioni estive ad Osnago e due sabati fa ho assistito alla proiezione di :



USCITA CINEMA: 20/05/2011
REGIA: Jodie Foster
SCENEGGIATURA: Kyle Killen
ATTORI: Jodie FosterMel GibsonAnton YelchinJennifer LawrencePaul Hodge,Michelle AngRiley Thomas StewartKris ArnoldJohn BernhardtCherry Jones,Zachary BoothJeffrey CorbettBaylen Thomas


FOTOGRAFIA: Hagen Bogdanski
MUSICHE: Marcelo Zarvos

PRODUZIONE: Anonymous Content
DISTRIBUZIONE: Medusa
PAESE: USA 2011
GENERE: Commedia, Drammatico
DURATA: 91 Min
FORMATO: Colore

NOTE: 
Fuori Concorso al Festival di Cannes 2011.


Walter Black ha una forma di depressione acuta che sta distruggendo la sua vita. È in un baratro e la coraggiosa moglie Meredith ha cercato di aiutarlo in tutti i modi, ma senza alcun successo. Adesso è esausta e lo caccia fuori di casa, perché c’è il benessere dei due figli a cui pensare. Il piccolo Henry, a cui il papà manca molto, e Porter, diciassettenne, che del genitore non ha mai avuto una grande considerazione. Anche al lavoro, inevitabilmente, le cose sembrano sprofondare. Del manager di successo, nell’azienda che produce giocattoli, non ce n’è più traccia. Si trascina Walter, verso quella camera d’albergo che potrebbe essere la sua tomba. Il tentativo di farla finita sembra la conseguenza più logica, ma il destino ha in serbo qualcos’altro: un pupazzo di castoro dal musetto simpatico. Il peluche è lì, in un cassonetto dell’immondizia, Walter lo recupera, è in stato di ebbrezza ma riesce a tornare in hotel. Quando si risveglia, ancora intorpidito e confuso se lo ritrova vicino e inizia a parlare attraverso il buffo roditore: prima con se stesso, poi con il resto del mondo. Riavvolge il nastro sconquassato della sua esistenza per riacquistare fiducia, scoprire dove ha sbagliato, riuscire a riavere sua moglie, i suoi figli, la sua famiglia, il suo lavoro, la sua vita. Certo, non sarà un percorso semplice, ma adesso può contare su Mr. Beaver…


Parere personale per quel che conta:

Affermo subito che non mi è piaciuto...non mi ha convinta, anche se gli attori protagonisti sono stati bravissimi, in particolare Jodie Foster.
Non so perchè ma la cosa del pupazzo mi infastidiva e mi tornava sgradita molto la voce.... ho provato un senso di disagio, di ansia, anche se il tema trattato della depressione meritava e merita molta riflessione ed attenzione. Nella complessiva degli stati d'animo dei vari protagonisti, mi  è sembrato semplicistico questo modo di affrontarla, addirittura paradossole, come se nulla si potesse fare se non affidarsi a poteri "strani" e del caso. Per coloro che soffrono di questa terribile malattia, perchè di questo si tratta, credo sia arrivato in un modo addirittura sofferente...ma come ho affermato, è un mi personale parere,-.per  quel che può valere 
Per finire..se non lo vedrete, non perdete molto, voto da 1 a 10  direi : 6 (appena sufficiente) , ma per i protagonisti assolutamente . 9. 

28 luglio 2011

Onore al merito . Melanzana bomba e ....



Proprio così..onore al merito!

mio cognato Giorgio con tutta la dedizione possibile che trasmette  all'orto, ha fatto sì che giungesse a casa mia :

UNA GIGANTESCA  MELANZANA - del peso di Kg. 1.200 




che finirà cucinata così , come da ricetta inserita un po' di tempo fa. 


Io non ho mai visto melanzane così grosse...e secondo me questa, meritava davvero un doppio scatto. 

Complimenti a Giorgio,

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Vi auguro un sereno  pomeriggio

con omaggio floreale 


fiori selvatici raccolti lungo la mia passeggiata di oggi...

..il fiorista a casa mia può anche a fare di venire...mi arrangio da sola :-)))


26 luglio 2011

Trezzo sull'Adda e....


Si, lo so, vado veloce con i miei post, ma ho sempre tante cose da proporre,  belle o brutte che siano,  ma mi piace condividerle  e poi valuterete  Voi senza crearVi troppo problemi. Se apprezzate ok, se non apprezzate  non fa  nulla, sarà per il prossimo post.... (stasera sono un poco burlona, si sente vero?)
Ah..una cosa, non pensiate che sto scrivendo al vuoto, perchè nonostante non abbia più lo spazio commenti, Vi assicuro che mi arrivano... e come se mi arrivano...e quindi continuo imperterrita nell'inserire tutto ciò che mi piace.
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Devo ammetterlo! Sono tremendamente imbarazzata nel dire che nonostante non sia poi tanto giovincella, .non conosco tutto il tragitto della mia amata Adda anche se  le zone che andrò a proporVi sono a pochi chilometri da casa mia.
Ma come si suol dire  ...mai dire mai...ed allora mi sono riproposta di dedicare qualche pomeriggio agli approfondimenti della mia zona. 
..ed ho incominciato da qui...dal comune di 
TREZZO SULL'ADDA 
CON DUE SPECIALISSIME  CHICCHE 
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la prima : LA CENTRALE TACCANI


Lungo l'alzaia del percorso dell'Adda che da Imbersago porta a Trezzo sull'Adda, adagiata sulle  acque calmissime dell'Adda, fra la  navigazione del battello che appunto da Trezzo risale le acque verso Imbersago, e viceversa,  fra il silente adagio dei cigni e delle gallinelle d'acqua  




appare fra la verde vegetazione, all'improvviso in un'ansa particolare ,  imponente e particolarmente affascinante la centrale Idroelettrica Taccani in un contesto veramente da contemplare. 






da Wikipidia 


LCentrale idroelettrica Alessandro Taccani è una storica centrale idroelettrica di proprietà dell'ENEL  L'edificio progettato da Gaetano Moretti è un esempio di architettura eclettica per la compresenza di un linguaggio modernista e una forte connotazione di gusto neoromanico.

Nel 1894 l'industriale Cristoforo Benigno Crespi (1833-1920 ), titolare di una celebre industria cotoniera e fondatore del villaggio di Crspi d'Adda acquistò il promontorio di Trezzo sul quale si trovavano i resti del castello con l'intento di costruire una centrale idroelettrica che fornisse energia   al suo cotonificio



Storia

Ottenuta la concessione per lo sfruttamento delle acque costituì la "Società Anonima per le Forze Idrauliche di Trezzo sull'Adda Benigno Crespi", il 7 febbraio 1903 acquisì dai fratelli Rolla, titolari di un opificio situato sul promontorio, un'ulteriore concessione. La filanda "Rolla" già dal 1892  faceva uso di due gallerie sotterranee per azionare una turbina
Gli studi preliminari, eseguiti in parte nel 1897 dallo stesso progettista del villaggio industriale, l'ingegnere Pietro Brunati, prevedevano un impianto di dimensioni minori rispetto a quello poi realizzato.
La realizzazione fu affidata a Gaetano Moretti (1869-1938) architetto ed illustre esponente di una corrente ispirata al modernismo mentre il direttore tecnico fu Adolfo Covi aiutato da Alessandro Taccani e Oreste Simonatti. Una delle direttive date dal Crespi era che l'impianto fosse ben inserito da un punto di vista ambientale e non contrastasse con i resti del castello visconteo, la scelta del materiale da costruzione di rivestimenti cadde su una tipologia di puddinga nota come "ceppo dell'Adda" .
(se avessi chiesto alla nuvoletta di mettersi in quella posizione, 
mi avrebbe rifiutato l'invito, sembra fatta apposta). 

Moretti progettò un edificio centrale e due ali di lunghezza diversa in uno stile liberty riprendente però forme medievali. Al centro è posta la sala comandi mentre nelle ali laterali si trovano la sala macchine e le turbine.
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Dopo aver percorso la strada che dal piccolo porticciolo porta appunto alla centrale ed aver scattato qualche foto, torniamo sui nostri passi per poi addentrarci nel paese di Trezzo.
Si percorre una strada in salita e si dopo un centinaio di metri  al 

la seconda : CASTELLO VISCONTEO 
(entrata libera. e quando mai succede?) 

Ci si addentra su  un bellissimo viale ricco di conifere e vegetazione varia, arricchito da giochi per bimbi e particolari scenografici che richiamano all'epoca 



e dopo pochi passi, svoltando a destra appare  subito sulla sinistra .LA TORRE quadrata alta 42 metri 
(ed ecco ancora la novoletta che mi segue) 


ed il Castello, famoso anche per le leggende ad esso attribuite.






da Wikipidia 

Storia

I castelli di epoca viscontea nel milanese formano una sorta di cintura attorno al capoluogo lombardo. Tale collocazione li rende facilmente raggiungibili attraverso un percorso continuo che permette di evidenziarne i principali caratteri stilistico-strutturali e le più ricorrenti tipologie.

Il castello di Trezzo sull'Adda, uno dei più importanti del milanese, era costruito a difesa di un ponte e per la sua posizione strategica fu a dapprima conteso fra Federico Barbarossa e la città di Milano e in seguito fra i Visconti e i Torriani. Fu più volte distrutto o incendiato ma sempre ricostruito.
I resti attuali sono quelli della costruzione del 1370 di Bernabò Visconti del quale fu residenza e poi prigione fino alla sua morte (1385) ad opera del nipote Gian Galeazzo Visconti. Il ponte era a campata unica di 72 metri, alto 25 metri sul pelo dell'acqua, fortificato e costruito su tre livelli per consentire il passaggio separato di carri e pedoni; per i tempi era una notevole opera di ingegneria .
Il castello fu conquistato da Paolo Colleoni, padre di Bartolomeo Colleoni e da alcuni parenti il 23 ottobre 1404 e da questi tenuto come base per scorrerie nel territorio fino alla riconquista da parte del Carmagnola da cui fu demolito. Da quel momento iniziò il declino del castello utilizzato, tra l'altro, nel XIX secolo per ricavarne materiale da costruzione per l'Arena di Milano .
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Il Castello è oggetto ancora oggi di numerosi leggende ed ancora sulle cronache  si parla del fantasma del castello. Se volete approfondire...ho trovato questo interessante post ed alcune foto suggestive,
http://www.croponline.org/trezzodadda.htm
Purtroppo non mi è stato possibile entrare nel castello, nonostante la visita guidata, poichè era già passato l'orario, ma mi sono ripromessa di tornare e chissà che anche io non abbia il privilegio di incontrare il famoso fantasma :-) 

Dal parco si apre lo scenario sull'Adda 


Mentre nei locali attigui al castello si tengono mostre d'arte ed eventi culturali vari, inoltre vengono organizzati spettacoli di cinema all'aperto o divertimenti vari per bambini ed adulti.
Non lo dico tanto per dire, ma vale davvero la pena, specialmente per coloro che non abitano troppo lontano passare almeno una domenica pomeriggio ed approfondire questa zona....e poi mi pagherete un caffè...questo è sicuro . 
foto e piccole riprese sono di Carla Colombo

La prossima passeggiata lungo il percorso della mia Adda sarà dedicata ad un angolo veramente prezioso e da non perdere. Come vedete anche questo è un angolo della mia preziosa Brianza da visitare e da inserire nella Vostra agenda viaggi.

Dimenticavo..l'anno scorso  avevo presentato questa opera ad un concorso ...


OPERA : Nella storia, la ricerca del tempo andato
 olio + tecnica mista su tela - dim. cm. 60x40 - anno 2010

 tratta da uno scatto del mio amico Marco Ravasi di Arlate.. perchè dovevamo fare coppia
....e con questa opera....non avevo vinto nulla.  


25 luglio 2011

Concorso-collettiva DI LIBERETA'

Come ogni anno, mi trovo impegnata su diversi fronti per quanto riguarda questo concorso-collettiva dedicato ai pensionati della zona di Lecco e organizzato dallo SPI-CGIL - in collaborazione con l'AUSER che quest'anno ha avuto la Sua sede presso la sala espositiva del Comune di Olgiate Molgora 
L'evento è stato inaugurato il 23 giugno con conclusione e premiazione il  3 luglio 2011. 
Il concorso prevedeva  la partecipazione a tre sezioni : Pittura, fotografia, poesia + lettera a ... e come ogni anno ci sono state parecchie adesioni con opere riguardevoli e degne di attenzione che hanno messo in difficoltà noi della commissione giudicatrice (che brutta cosa giudicare)

Non sto a segnalare i nominativi premiati,   la rassegna stampa della zona ne  ha dato larga diffusione , una fra tutte
http://www.cgil.lecco.it/news/spi-cgil-lecco-giochi-libereta-i-pensionati-vincitori-olgiate-molgora-pittura-fotografiapoesia-lettera-a-un-amico/

Mi limito ad inserire qualche foto affinchè ci sia comunque una testimonianza dell'evento molto apprezzato e ben riuscito.


I N A U G U R A Z I O N E
alcune foto di opere pittoriche 






le mie opere a destra fuori concorso 


alcune foto di scatti fotografici 




alcune poesie
(ci sono pure io, ma sempre fuori concorso) 

parte del pubblico intervenuto 


c'era il taglio del nastro....ma dalla foto non si vede... 







P R E M I A Z I O N E 




Il gruppo  musicisti  della scuola don Borghi i di Calco 

Duilio  Manzoni - il nostro sensibile lettore, mentre legge una poesia premiata 


foto di gruppo (manca qualche persona premiata)


e sorpresa finale...mi hanno omaggiata di questo bellissimo bouquet e riconoscimento per i lavori svolti 


24 luglio 2011

Domenica pomeriggio (una delle tante, ma non la mia)


Fra i tanti premiati del concorso di LIBERETA', terminato i primi di luglio e  del quale posterò qualche immagine ha partecipato nella sezione Fotografia l'appassionato di fotografia ANTHONY SCHARF di OLGIATE MOLG.

Un Suo  scatto fotografico, che ora Vi propongo, è stato per noi della giuria oggetto di particolare attenzione ed e è stato premiato con DIPLOMA DI ECCELLENZA.
A me ha pure ispirato, oltre alla recensione del momento che ha accompagnato il premio, anche questa breve espressione letteraria. 



scatto "DOMENICA POMERIGGIO"
DI ANTHONY SCHARF di
OLGIATE MOLGORA
(per gentil concessione)


DOMENICA POMERIGGIO

Io e te…soli
Immobile resti al mio cammino.
Il sole cocente
T’i illumina il profilo,
Ma tu sei fredda
Alla carezza della mia mano
..e mi aspetti.

Ed io vago senza meta, 
oltre il sentiero mi perdo
in profili di orizzonti immaginari,
 rivolto lo sguardo
vedo solo te immobile 
…e mi attendi.

Presto ritornerò
E adagerò su di te le membra stanche. 
Ma ora lasciami andare
…è domenica pomeriggio
e non  ho storie nuove
... da raccontare.

Carla Colombo
10  luglio 2011 

MOTIVAZIONE DEL RICONOSCIMENTO

Uno scatto che richiama alle molte domeniche trascorse passeggiando senza meta lasciando al vento, al cielo od a chi le vuole raccogliere le proprie emozioni, i propri pensieri, le proprie melanconie.
Solo, con la panchina che sembra voglia attendere il riposo, ci si perde all’orizzonte in un attimo di vita. ..e domani sarà di nuovo lunedì con le sua solita routine. I colori caldi e la precisione dell’inquadratura dei due soggetti colgono l’attenzione di questa commissione.

La commissione giudicatrice  
stilatrice : C.Colombo