(PICCOLA PARENTESI)
MAIL ART A CHI?
sul blog
http://lavostraarte.blogspot.
ho inserito i nominativi dei partecipanti all'estrazione di due mail art...come da promessa del mese di marzo. Se vuoi partecipare fai ancora in tempo....
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Inoltre comunico a tutte le amiche e gli amici che da questo momento i post che vedrete sono tutti programmati fino al 15 giugno. Spero mi vogliate scusare se non mi sarà proprio possibile passare da Voi, ma state tranquilli che farà di tutto successivamente per documentarmi su ciò che posterete. ciaooo ed un abbraccio globale
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Ed oggi
Post "programmato"
Sabato scorso in occasione dell'esposizione della mia nuova personale "UN ATTIMO..E' EMOZIONE", ho avuto il piacere di incontrare gli ormai consolidati "Amici" che mi pregiano sempre della loro visita durante appunto questi appuntamenti con la mia pittura.
Parlo di Giovanni Conti e Mario Aliprandi, due bravissimi appassionati fotografi della mia zona.
Quest'ultimo, Mario, oltre ad essere un bravo fotografo dall'occhio attento e sensibile mi ha omaggiata di una sua fatica letteraria "Made in Mario" come dico io quando descrivo un "qualcosa" creato artigianalmente dall'artista.
Mi sono travata fra le mani, con un certo stupore, misto ad apprezzamento, un piccolo volume dal titolo :
LA DONNA DEL TRENO
che in qualche modo mi vede coinvolta, anche se giustamente solo in modo introduttivo nel libro, ma presente realmente nel vissuto, poichè descrive un "particolare incontro" che noi tre...cioè GIovanni, Mario ed io, abbiamo avuto durante il tragitto ferroviario che da Arezzo ci riportava a casa dopo aver ritirato un premio per un concorso in quel di AREZZO.
Non avrei mai immaginato che tutto questo potesse diventare un "racconto" ed invece Mario,sempre così sensibile, si è dato da fare ed a sviluppato uno scritto secondo me pregevole e molto accattivante in alcuni passaggi.
Mario ha già avuto un riconoscimento per questa Sua fatica, e poichè mi ha chiesto un mio spassionato parere
mi sono permessa di scrivere :
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Con delicatezza e sensibilità Mario ha colto i tanti aspetti di un animo non certamente semplice. Ho apprezzato moltissimo l'introduzione che non si perde in scontati preamboli, forse perchè mi è sembrato di rivivere appieno quel giorno, ma non è da meno neppure l'introduzione dei due personaggi (gli altri viaggiatori) che seppure marginali, hanno dato movimento al racconto stesso.
In questo racconto, rispetto agli altri precedenti di Mario che ho avuto modo di leggere, ho notato che la scenografia è marginale, forse inesistente, tutto si focalizza sul rapporto d'amore di Roberta e della sua infanzia-vita con riflessioni, considerazioni e tanto altro.
Porre l'accento sulle varie fermate del treno nelle varie stazioni fa sì che il viaggio sia molto "vivibile" ed invita il lettore ad entrare in quella carrozza e farne vogliosamente parte.
Anche questa volta Mario , secondo il mio modesto parere, ha fatto centro!!!.
in copertina :Treno Rosso Engandina di Mario Aliprandi
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Mario mentre mi lascia la dedica sul volume, durante la mia nostra
Grazie Mario, lo conserverò tra i miei ricordi più cari di questo mio percorso di vita, che sembra non voglia finire i di stupirmi...(troppa grazia...)