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Ciaoooooooooo!
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carla_colombo@libero.it - 349 5509930 - In questo mio spazio desidero condividere le mie opere pittoriche, le mie poesie, foto, viaggi, ricette, letture...ACCOMODATEVI!
23 aprile 2009
Poesia di Diego Mereu
olio a spatola su tavola di legno spess. 2
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Questa mia opera è stata utilizzata dal poeta
Diego Mereu
per accompagnare la sua :
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POESIA
vieni e riposa
su leggiadre strofe
che, dal gentil pensiero,
vado scrivendo
-
inquieta anima mia
vaga, su terra di speme,
dove il cor non si spaura
e umano periglio,l'amor,
non inganna.
-
di Diego Mereu
22 aprile 2009
http://blog.libero.it/rimandodAMORE/
http://www.artecarla.it/poesia.html
22 aprile 2009
Collettiva - ARTE PER RICOSTRUIRE
ARTE PER RICOSTRUIRE
Mercoled’ 29 Aprile ore 21,00
Gelateria Spini
Robbiate
Cosè scrive Simona Bartolena
È difficile trovare le parole giuste per commentare una catastrofe come uella che ha travolto l’Abruzzo.
Si rischia di spendere parole inutili ella loro scontata evidenza, di ripetere frasi già dette mille volte, tanto logore da svuotarsi di significato anche quando sono espresse nella più sincera partecipazione.
Forse è questo il motivo per cui, invece che parlare o scrivere, preferiamo agire, cercando, con i nostri mezzi, di fare qualcosa per chi in questo momento sta vivendo una situazione tanto drammatica.
L’idea di una vendita di opere d’arte a scopo benefico è nata dagli artisti stessi, che hanno deciso di mettere a disposizione alcuni lavori perraccogliere fondi da inviare in aiuto ai terremotati. Nella serata dimercoledì 29 aprile sarà possibile acquistare pezzi di alcuni artisti molto noti sul territorio , ma anche di artisti provenienti da altre zone d’Italia, a prezzi particolarmente vantaggiosi.
Un’occasione per chi ama l’arte ma anche per chi sente semplicemente il bisogno di fare qualcosa di utile: un piccolo gesto per un fine davvero nobile. Ospita l’iniziativa la gelateria Spini di Robbiate, una realtà da sempre attenta all’arte e alla cultura, che ha accolto la proposta senza esitazioni, dimostrando ancora una volta notevole sensibilità verso iniziative benefiche di questo genere.
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UN INVITO A TUTTI A PARTECIPARE AL GESTO DI SOLIDARIETA' - GRAZIE
21 aprile 2009
Frasi-citazioni di grandi artisti (pittori)
VINCENT VAN GOGH
La nostra vita è come il cammino di un pellegrino. Una volta vidi uno splendido dipinto, rappresentava un paesaggio di sera. Sulla destra, in lontananza, una fila di colline che sembravano blu nelle brume della sera. Al di sopra di quelle colline, lo splendore del tramonto, le nuvole grigie striate d'argento, d'oro e di porpora. Il paesaggio è una pianura coperta d'erba e d'erica, qua e là le cortecce bianche delle betulle con le foglie gialle perché è autunno. Attraverso il paesaggio scorre una strada che porta a un'alta montagna, molto, molto lontana e, sulla cima della montagna, una città su cui il sole al tramonto getta una luce di gloria. Sulla strada cammina un pellegrino, ha un bastone in mano. Egli sta camminando già da molto tempo ed è stanco. Incontra una donna, una figura in nero che fa pensare alle parole di San Paolo: "Anche se triste, tuttavia sempre lieta. Quest'angelo di Dio è stato messo lì per incoraggiare il pellegrino e per rispondere alle sue domande; e il pellegrino chiede: 'Questa strada è sempre in salita?'. E la risposta è : 'Sì, fino alla fine'. Il pellegrino chiede ancora: 'Il viaggio durerà tutto il giorno?'. E la risposta è: 'Da mattina fino a sera, amico mio'. E il pellegrino continua la sua strada, triste eppur sempre lieto.
Vincent Van Gogh
Vincent Van Gogh
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BREVE BIOGRAFIA
19 aprile 2009
I° premio alla mia poesia "....E SOGNO"
...E sogno
Sogno il sole
per angoli tetri
di rovine senza vita
e colore rilassante
che accarezzi
anime disperate
per morti senza colpe.
E sogno la pace
per popoli sfiniti
da tristi epiloghi
ed amore
in mani tese
all’alleluia
per un futuro migliore.
E sogno l’immenso
fra nuvole rosa
di cieli tersi e luminosi
e incanto
fra brezze marine
di isole lontane.
E sogno cuori
in cerca di amore
per giorni a venire
e abbracci
forti e sinceri
per un mondo nuovo.
E sogno
…e lasciatemi sognare!
I° ASSOLUTO DI POESIA
(nella foto con il sindaco di Annone,. mio omonimo "Carlo Pasquale Colombo")
(non ho il sombrero dietro la testa, ma solo un'esposizione di piatto in legno di ulivo artigianale)
11° concorso nazionale di poesia
e 6° concorso di fotografia
ORGANIZZATO DALL'ASS. CULTURALE
"CLUB AMICI MOLISANI"
di ANNONE IN BRIANZA
con il patrocinio
prov. di Lecco, comune di Annone Br. , Banca Pop Milano, Banca Pop.Lecco,
Parco Monte Barro.
19 APRILE 2009
(se volete visionare altre foto :
http://www.artecarla.it/concorso_di_poesia_e_fotografia_-_club_amici_molis.html
-l'alba di presto mattino (cielo di casa mia)
-l'oceano senza limite (a Fuerteventura)
- Regalo della fotografa Nina Grioli di Catania
17 aprile 2009
Visitate il mio paese e la mia Brianza verde - LAGHET DE SARTIRANA
La leggenda del lago di Sartirana
C’era una volta un pellegrino vecchio e stanco; era in cammino da molto tempo senza essersi fermato in alcun luogo. Si narra che quando giunse a Sartirana, molti e molti secoli or sono, il lago non esistesse ancora ed il paese si adagiasse in una ridente valle dove i contadini vivevano felici con le loro famiglie.
Era già tardo pomeriggio quando il pellegrino giunse nel centro abitato. Il poveretto girava e rigirava per le vie del paese in cerca di ospitalità.
Il cuore di tutti era così indurito che nessuno gli volle prestare attenzione; anzi, tutti, a cominciare dai bambini, presero a deriderlo. Persiane e porte di ogni casa gli venivano chiuse in faccia. Le madri, benché affaccendate nei lavori domestici, correvano a vederlo e nascondevano i figli sotto i propri grembiuli. C’era anche chi, ancor più timoroso, si nascondeva dietro gli stipiti delle porte e lo guardava passare mogio e triste con quel cappello scuro calcato sulla testa, la lunga barba, i piedi nudi, il bastone, la bisaccia un po’ logora ed un pastrano consumato dai tarli e dagli anni.
Però, proprio mentre stava passando davanti all’ultima casa, una porta si aprì e sul ballatoio comparve una donna di mezza età.
Era rimasta vedova da alcuni anni ed abitava sola con i figli.
Subito, vedendolo così sporco e stanco, offrì ospitalità al pellegrino.
Quando fu l’ora di andare a dormire, la vedova lo accompagnò nella camera che aveva preparato.
Egli la ringraziò commosso e si coricò contento.
Anche la donna andò subito a dormire e quella le sembrò proprio una notte tranquilla. Al mattino però, una visione straordinaria le doveva apparire davanti agli occhi; infatti, alzatasi di buon’ora, dopo aver aperto la finestra, al posto del paese vide che c’era un lago: delle case e dei suoi abitanti non era rimasta traccia.
E’ solo una leggenda, oppure si avvicina alla realtà?
In paese, ancora oggi, qualcuno ha paura a lanciare la lenza in mezzo al lago,non si sa mai, potrebbe rimanere impigliata in qualche comignolo o nella torre del campanile sommerso.
C’era una volta un pellegrino vecchio e stanco; era in cammino da molto tempo senza essersi fermato in alcun luogo. Si narra che quando giunse a Sartirana, molti e molti secoli or sono, il lago non esistesse ancora ed il paese si adagiasse in una ridente valle dove i contadini vivevano felici con le loro famiglie.
Era già tardo pomeriggio quando il pellegrino giunse nel centro abitato. Il poveretto girava e rigirava per le vie del paese in cerca di ospitalità.
Il cuore di tutti era così indurito che nessuno gli volle prestare attenzione; anzi, tutti, a cominciare dai bambini, presero a deriderlo. Persiane e porte di ogni casa gli venivano chiuse in faccia. Le madri, benché affaccendate nei lavori domestici, correvano a vederlo e nascondevano i figli sotto i propri grembiuli. C’era anche chi, ancor più timoroso, si nascondeva dietro gli stipiti delle porte e lo guardava passare mogio e triste con quel cappello scuro calcato sulla testa, la lunga barba, i piedi nudi, il bastone, la bisaccia un po’ logora ed un pastrano consumato dai tarli e dagli anni.
Però, proprio mentre stava passando davanti all’ultima casa, una porta si aprì e sul ballatoio comparve una donna di mezza età.
Era rimasta vedova da alcuni anni ed abitava sola con i figli.
Subito, vedendolo così sporco e stanco, offrì ospitalità al pellegrino.
Quando fu l’ora di andare a dormire, la vedova lo accompagnò nella camera che aveva preparato.
Egli la ringraziò commosso e si coricò contento.
Anche la donna andò subito a dormire e quella le sembrò proprio una notte tranquilla. Al mattino però, una visione straordinaria le doveva apparire davanti agli occhi; infatti, alzatasi di buon’ora, dopo aver aperto la finestra, al posto del paese vide che c’era un lago: delle case e dei suoi abitanti non era rimasta traccia.
E’ solo una leggenda, oppure si avvicina alla realtà?
In paese, ancora oggi, qualcuno ha paura a lanciare la lenza in mezzo al lago,non si sa mai, potrebbe rimanere impigliata in qualche comignolo o nella torre del campanile sommerso.
Il lago di Sartirana, Merate (LC) A cura di Massimo Ciarloni
Il lago di Sartirana è un piccolo bacino lacustre di origine intermorenica della regione briantea (nel comune di Merate, in provincia di Lecco) con una profondità massima di 2,7 metri. Si estende su un'area di 0,098 Kmq con una larghezza e lunghezza massima rispettivamente di 210 e 450 metri. La costa è lunga 1,2 Km mentre il bacino contiene 196.000 mc d'acqua.E' alimentato da tre immissari, un rigo e due sorgenti, oltre che dalle precipitazioni atmosferiche.Il rigo è un piccolo corso d'acqua che si immette sul lago occidentale del lago in prossimità dell'emissario. Spesso è in secca ed anche in primavera la portata idrica indica valori molto limitati con un massimo di 2,5 litri al secondo che non contengono molto ossigeno a causa della stagnazione.La sorgente principale è localizzata nella parte nord occidentale e prima dell'ingresso nel lago forma un piccolo bacino di acqua stagnate nel bosco perimetrale. Su 9 verifiche, la sorgente 3 volte è risultata in secca e pure in primavera la portata resta limitata con una media annuale di 0,8 litri di acqua al secondo.La seconda sorgente si trova nella parte nord del bacino dove si immette attraverso una tubazione. E' l'unico emissario attivo durante tutto l'arco dell'anno. La portata media risulta pari a 1,4 litri al secondo con una temperatura minima di 11,6°C ed una massima di 17,2°C.La foce invece è situata a sud ovest e collega il lago allo stagno di San Rocco che a sua volta è collegato all'Adda.
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