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26 luglio 2018
9 maggio 2017
Tradizioni, religione, arte, cultura, natura e tanto altro al Santuario Madonna del Bosco
SI festeggia oggi 9 Maggio 2017 il 400° Anniversario del Santuario della Madonna del bosco"
IL SITO DEL SANTUARIO
Questa mattina, come vuole la tradizione, mi sono recata anch'io ed è sempre valido fare una visita al santuario ed a ciò che propone in questo periodo "Tra sacro e profano".
Come vuole la tradizione, ci sono pure le bancarelle dove si possono acquistare prodotti nostrani (quest'anno ho contribuito con l'acquisto di salumi alle casse di un artigiano di Amatrice). Essendo il 400 anniversario dell'apparizione, è stata istallata un'interessante mostra, pubblicato un valido volume che si può acquistare a euro 13,00 e nella giornata di oggi è previsto un annullo filatelico e tanto altro ancora..
Come vuole la tradizione, ci sono pure le bancarelle dove si possono acquistare prodotti nostrani (quest'anno ho contribuito con l'acquisto di salumi alle casse di un artigiano di Amatrice). Essendo il 400 anniversario dell'apparizione, è stata istallata un'interessante mostra, pubblicato un valido volume che si può acquistare a euro 13,00 e nella giornata di oggi è previsto un annullo filatelico e tanto altro ancora..
Ovviamente il Santuario propone liturgia tutti i giorni, e nel pomeriggio è prevista la visita del cardinale Scola.
alcune foto che ho scattato stamani, bellissima giornata calda e soleggiata
foto da web
foto di Carla Colombo
panorama lungo la strada
Madonna di Fatima. lungo la strada
Il Santuario
panorama dal Santuario
l'annullo filatelico per l'anniversario
la mostra istallata "Quattro secoli di devozione" - disponibile anche il volume
il mercato
la scala santa
la grotta
monumento dedicato a Papa Giovanni XXIII°
monumento dell'apparizione nello "scurolo"
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1 maggio 2017
Chiesa dei SS Gottardo e Colombano - Arlate - Calco
Spesso si ha la pecca di non conoscere i siti in zona ed io non sono da meno.
Mi sono infatti riproposta di conoscere meglio le bellezze che circondano la mia zona.
La Chiesa che ora Vi presento dista solo una decina di chilometri dalla mia abitazione e finalmente, dopo tanti rimandi. sono riuscita a seguire una visita guidata che viene effettuata mensilmente dal comune di Calco.
La visita è tenuta dal sig. Claudio Ponzoni che ho già avuto modo di conoscere per altre iniziative.
da web
La chiesa dei SS. Gottardo e Colombano di Arlate è uno degli esempi più caratteristici del romanico lariano.
Sorge sulla cima di un poggio da cui domina le valli boscose della Brianza. Il nucleo originario risale al X° secolo quando la chiesa faceva parte del sistema di fortificazioni del castello di Cisano Bergamasco, che sorge poco distante, poste a difesa del fiume Adda.
Dopo la Basilica di San Pietro al Monte in Civate, è uno tra i più importanti beni monumentali della provincia di Lecco e dell’intera Lombardia.
Inserita in un contesto naturalistico e paesaggistico di grande suggestione, è interessante sia per gli appassionati d’arte, sia per coloro che sono alla ricerca di un luogo che inviti alla spiritualità e alla meditazione.
Dopo il X° secolo, persa la funzione di difesa strategica, venne trasformata in un piccolo monastero che ospitava monache benedettine e dipendeva dal priorato di Pontida, in provincia di Bergamo.
Vi furono poi anni di abbandono e di degrado – soprattutto dopo il trasferimento del monastero a Milano – seguiti a periodi di restauro e abbellimento, fino all’istituzione della chiesa in parrocchia autonoma nel vicariato di Brivio, nel 1810.
La costruzione è un’autentica gemma dell’arte romanica.
Realizzata in pietra locale, ha una facciata a capanna con lesene e un portale sormontato da monofore. Una linea semplice e lineare che si ripete all’interno e invita alla preghiera e al raccoglimento. Tre sono le navate, tre le absidi e tre le finestre che si aprono ad oriente.
La navata centrale, ricoperta con capriate di legno, è la più larga; le due minori e il presbiterio sono voltati a crociera.
Gli archi sono sorretti da pilastri in pietra viva. Sulla semi-cupola dell’abside centrale, originariamente interamente affrescata, si può ammirare quel che rimane di un affresco raffigurante il Cristo Pantocratore, restaurato nel 2000, datato intorno alla fine del XIII° secolo.
Il campanile è opera del XIX secolo, ai tempi dell’istituzione in parrocchia.
La chiesa dei Santi Gottardo e Colombano è inserita nel Cammino di Sant’Agostino.
foto di Carla Colombo
20 marzo 2017
Mercatino dell'antico ad Imbersago
Ieri prima domenica espositiva dell'ormai quasi trentennale mercatino dell'ANTICO DI IMBERSAGO (uno dei più primi, se non il primo, della Brianza e forse non solo) Complice una bella giornata di sole in piazza c'era tanta gente proveniente da tutta la Lombardia interessata all'acquisto di oggetti da collezione, antiquariato, e perchè no, anche di belle opere locali di artisti-creatisti di Imbersago. C'ero anche io con le mie opere che, se posso dire, come sempre hanno avuto tanto consenso. Ormai espongo al mercatino dall'ottobre 1998 e se resisto vuol dire che non lo faccio solo per prendere sole-freddo e vento :-)
Ho rivisto volti conosciuti ma ho anche intrecciato nuovi rapporti interessati alla mia pittura.
Questo esporre al mercatino, è per me un valido modo per entrare con la mia arte nell'interesse delle persone e far in modo che possano avere un punto fermo su come e dove contattarmi.
7 dicembre 2016
Presepe a Villa Sacro Cuore, Triuggio
Faccio fatica ad apprezzare i presepi in genere, spesso li trovo un po' pacchiani, soprattutto quando si mischia sacro al profano.
Mi prendono quelli dove la delicatezza del lavoro artigianale si manifesta nella tradizione e nella capacità di conservare quel tocco di raffinatezza di particolari e mi piacciono soprattutto quelli che riescono a trasmettere la pulizia della natività. Tutto questo l'ho percepito osservando il presepe istallato a Villa Sacro Cuore di Triuggio, dove è palpabile la vita di cortile della Brianza di allora, i vestiti delle poche statue presenti sono artigianali e di stoffa. Nulla di esagerato, ma curato nei minimi particolari in una rappresentazione molto molto familiare.
foto di Carla Colombo
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