Fate ancora in tempo!!!
La mostra Marc Chagall a Milano
La mostra Marc Chagall a Milano
In mostra a Palazzo Reale una retrospettiva dedicata a Marc Chagall; eclettico esponente del Modernismo e dell'Avanguardia capace però di attraversare in modo originale quasi tutto il Novecento con la sua arte.
Ho avuto la possibilità di gustarmela e sono rimasta davvero soddisfatta soprattutto perchè mi è stato possibile "entrare" nelle opere e riuscire tramite essa a comprendere il tanto amore per la moglie Bella e le varie vicissitudine della Sua vita, proprio attraverso le Sue opere.
Io diffido spesso da qualsiasi pittore quando nella propria arte non ci sono segnali di cambiamenti o di ricerca...e perchè no...anche di fermate, impossibile dipingere sempre allo stesso modo e gli stessi soggetti. Credo che la vita porti normalmente a stati d'animo diversi e non necessariamente si rispecchiano nella propria pittura...alcune volte si manifestano in modo completamente opposto, proprio quale ricerca interiore di uno stato d'animo auspicabile...ma qui si apre un'altra storia che non c'entra nulla con la mostra di Chagall
Prelevato da web
A Palazzo Reale sono in mostra circa 220 dipinti di Marc Chagall provenienti come al solito dai maggiori musei di tutto il pianeta e da importanti collezioni private ma anche - ed è una rarità per Chagall - dalle collezioni private dei suoi eredi le quali sono ancora inedite per lo più.
La mostra si articola in sezioni che rispecchiano la cronologia dell'esperienza di Chagall nella pittura: il periodo in Russia con i primi dipinti realizzati a Vitebsk e a San Pietroburgo; il passaggio in Francia a Parigi con il contatto con il cubismo, il fauvismo e il simbolismo; il ritorno in madrepatria fino al 1921 quando assunse incarichi ufficiali per il governo sovietico e fondò una scuola d'arte e il Museo di arte moderna di Vitebsk; il secondo passaggio in Francia a partire dal 1923 fino all'esilio prima della Seconda Guerra Mondiale negli Stati Uniti d'America; la decisione di rientrare in Francia per stabilirsi definitivamente in Costa Azzurra.
March Chagall fu per tutta la vita un artista ebreo. In un periodo in cui esserlo significava esporsi in prima persona a persecuzioni e rischiare anche la vita, lui scelse di rivendicare in pieno le sue radici culturali e lo fece per tutto il lungo arco della sua vita. Durante la quale toccò con mano le più importanti correnti del modernismo pittorico nella Parigi del primo dopoguerra: cubismo, fauvismo e simbolismo.
Maggiormente influenzato dalla seconda di queste correnti Chagall tuttavia mantenne sempre uno stile fedele alla sua esperienza giovanile di membro appartenente a una piccola comunità levitica in un piccolo villaggio di umili condizioni. I suoi quadri parlano di quella comunità con le nozze e la vita dei contadini, i rabbini e altri soggetti religiosi proiettati sulle tele secondo i precetti del fauvismo e parzialmente decomposti seguendo il cubismo, in un'atmosfera cromatica tanto importante e particolare da anticipare il surrealismo.
La mostra di Marc Chagall a Milano è curata da Meret Meyer e Claudia Zevi e oraganizzata dal Comune di Milano e Palazzo Reale.
Brevi notizie biografiche su Marc Chagall
Nacque con il nome di Moishe Segal da una famiglia ebrea a Liozna, nei pressi della città di Vitebsk, allora nell'Impero Russo ed oggi in Bielorussia. Primo di nove figli visse un'infanzia serena.
Nel 1906 iniziò i suoi studi con il maestro Yehuda a Vitebsk e l'anno seguente s'iscrisse allAccademia Russa di Belle Arti di San Pietroburgo. Dopo pochi anni la fama di Chagall come pittore già era consolidata e nel 1911 è a Parigi dove entra in contatto con esponenti della cultura e dell'arte pittorica come Apollinaire, Delacroix, Léger e conosce da vicine le correnti del simbolismo, del fauvismo e del cubismo.
Nel 1917 prese parte attiva alla rivoluzione russa: il ministro sovietico della cultura lo nominò Commissario dell'arte per la regione di Vitebsk, dove fondò una scuola d'arte e il Museo di arte moderna di Vitebsk. In Russia in questo periodo conobbe anch El Lissitzky che per motivi politici era conforme al suprematismo, assolutamente agli antipodi dello stile fresco ed "infantile" di Chagall. Nel 1920 si trasferì con la moglie a Mosca e poi a Parigi nel 1923.
Da questo momento le sue possibilità economiche gli offrono i mezzi per viaggiare in Francia e Spagna e conoscere alcuni tra gli artsiti che lui reputa maestri della pittura come Rembrandt o El Greco. Ma l'incombere della Seconda Guerra Mondiale e le restrizioni imposte dai nazifascisti agli ebrei in tutta Europa gli provocano molti problemi: una sua mostra nel 1937 apre al Kunstmuseum di Basilea ma pochi mesi dopo Hitler ordina il sequestro di tutti i suoi quadri dai musei tedeschi.
Nel 1937 diviene cittadino francese ma l'occupazione nazista in Francia lo obbliga alla fuga con la famiglia attraverso la Spagna ed il Portogallo. Nel 1941 la famiglia Chagall accetta l'invito del Museo di Arte Moderna di New York e si stabilisce negli Stati Uniti.
Nel settembre del 1944 gli muore l'amata moglie Bella....amata in modo sublime, e l'artista cade in una forte depressione dalla quale uscirà anche grazie ad un secondo matrimonio nel 1952 quando ormai si era risistemato in Francia, prima a Parigi e poi in Costa Azzurra. Nel sud della Francia rimarrà definitivamente, se si escludono i numerosi impegni internazionali che lo videro protagonista in occasioni di grandi mostre e riconoscimenti pubblici, per tutto il resto della sua esistenza.
Il 28 marzo 1985 Marc Chagall muore a Saint-Paul-de-Vence.
Orari: lunedì dalle 14.30 alle 19.30; da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30. Giovedì e sabato apertura prolungata fino alle 22.30 (ultimo ingresso un'ora prima della chiusura).
Biglietti: € 11; ridotto € 9.50; ridotto speciale € 5.50.
Speciale famiglia: 1 o 2 adulti + bambini (da 6 a 14 anni), € 9.50 adulto e € 5.50 bambino.Sito web: Chagall a Milano
alcune opere esposte
questa è quella che ho amato da subito...la passeggiata...(quanta leggerezza trovata per l'amore della vita)
in questa opera "Il compleanno" Marc sussurra alla sua Bella..impegnata in faccende di casa :
" “Fuori il cielo ci chiama ”. ...
il sentimento diventa un volo che fa staccare i piedi da terra
da vedere!!!!
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e si torna a casa