Ho partecipato a tutte le edizioni di questo particolare evento di mail art. ed anche quest'anno non potevo mancare.
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Per non dimenticare: il cuore racconta di Tiziano Scarpel
Succede che le amiche e gli amici in questo mio cammino artistico, mi chiedano di scrivere di loro, di recensire il loro volume o una loro opera.
Non mi ritengo "critica d'arte", non ho titoli a tal proposito, ma credo, dopo tanti anni di dedizione all'arte in genere, di riuscire a capirne qualcosa.
Qualche mese fa mi è giunta la richiesta da parte dell'amico Tiziano Scarpel di stilare una prefazione al suo nuovo volume e seppur non conosco Tiziano, ma di lui ho seguito la sua pittura ed il suo crescendo nello scrivere, mi sono sentita di esaudire a sua richiesta.
Tiziano è rimasto soddisfatto e mi ha pure detto, che tra le righe, ha letto tanto di lui come se io lo avessi davvero conosciuto e frequentato. Mi succede e forse è proprio questo mio modo di entrare prima nella persona e poi nell'artista mi permette di carpire quelle sfumature che anche, al più esperto critico, magari può sfuggire.
Vi presento
“Per non dimenticare: il cuore racconta” di Tiziano Scarpel
PREFAZIONE di CARLA COLOMBO
“La passione
è un’emozione sulla quale si agisce.
Senza
azione, la passione non produce risultati utili.
La passione
è il carburante nel fuoco dell’azione.
Quando hai
passione per qualcosa, lo ami anche quando lo odi.
Un desiderio
alimentato dalla passione porterà i più grandi risultati nella vita”.
Ecco che cosa ho trovato in web sulla definizione della “passione” che ho voluto cercare, pensando a Tiziano Scarpel, perché è palpabile quanta passione lui riponga nel suo operato artistico, ma oserei dire anche nel suo percorso di vita.
Se c’è dunque passione, vuol dire che c’è emozione e trovarmi a recensire appunto le emozioni scritte di Tiziano Scarpel non è poca cosa, considerando che non ho mai avuto il piacere di conoscerlo personalmente per cui, per questa prefazione mi dovrò limitare alla mia conoscenza virtuale attraverso le Sue opere sia pittoriche che letterarie.
La nostra amicizia è ormai quasi
ventennale ed è stata coltivata attraverso
i mezzi informatici, in particolare il rispettivo blog, che appunto tanti anni
fa ormai, “la faceva da padrone” in web come vetrina personale per postare i lavori
artistici, conoscere il lavoro di altri
e comunque postare ciò che si voleva condividere con gli altri detentori di blog di argomenti
vari.
Il tempo ha fatto sì che quegli spazi diventassero
salotti per commenti più o meno pertinenti, ma che comunque davano lo spunto per
creare amicizie, che sono in alcuni casi durati nel tempo.
Tutti i giorni era normale postare, erano
creature nostre che cullavamo e che cercavamo sempre di renderle al meglio;
accattivanti, eleganti, interessanti. Ed è proprio lasciando i vari commenti sui
diversi blog il nostro range di conoscenze si ampliava e così è successo anche
con Tiziano.
Nel tempo purtroppo carissime amiche ed
amici ci hanno lasciato ed è come se ci avessero lasciate persone che realmente
frequentavamo.
Tiziano a tal proposito ha lasciato, qui
fra questa pagine del volume la poesia: “Ultimo
post” dedicato proprio ad un carissima amica che ci ha lasciati.
Dopo
questa premessa necessaria, per far conoscere i miei inizi di amicizia con
Tiziano Scarpel, entro nel merito della silloge, in punta di piedi, come mi
piace spesso affermare. Recensire poi un lavoro letterario, di poesie fra
l’altro, secondo me, deve essere fatto proprio con la delicatezza del cuore,
perché si vanno a scoprire emozioni intime espresse da un animo che si è in
quel momento messo a nudo,
Già il titolo della silloge lo trovo azzeccato. Si evince da subito che all’interno troveremo emozioni legate agli affetti, ai ricordi a tutto ciò che Tiziano ha accarezzato e che accarezza con la carezza del cuore nel suo percorso di vita, con tutta la positività che lo contraddistingue, come il ragazzo di tanti anni fa.
“Per non
dimenticare, il cuore racconta” è la seconda fatica letteraria di Tiziano
Scarpel. La prima risale al 2014 il cui
titolo era “Una vita…tante emozioni”
Titolo
entrambi emblematici per quanto contenuto.
Ero
sicura di trovare all’interno poesie dedicate ai suoi affetti familiari:
Tiziano marito non può certamente tralasciare liriche dedicate alla sua
compagna di vita, sua moglie Anna Maria, come non può tralasciare nel suo ruolo
di padre poesie dedicate alle due figlie: Cristiana e Gloria e poi al figlio
Mauro. Tiziano che della sua vita ha
fatto un capolavoro di dedizione con chiunque ed ovunque, è persona disponibile,
leale, buona, gentile. Non credo di potermi sbagliare, perché se non lo fosse non
potrebbe scrivere così liberamente di sentimenti puri, leggibili sotto ogni aspetto e sotto qualsiasi lente di in
gradimento. Non si notano brutture, sdoppiamenti, negatività, nella Sua
semplicità di scrittura c’è tutto il Tiziano Scarpel, quello che ama e sa di
essere amato.
Per
incidere maggiormente sulla volontà di “raccontarsi e raccontare” Tiziano si
avvale di fotografie storiche in bianco
e nero che lo ritraggono con i suoi
affetti più cari e di alcune opere
pittoriche scelte fra le tante da lui dipinte che accompagnano liriche dedicate
alla natura, al mare, alla montagna, ai tanti fiori decantati (stella alpina,
papavero, solo per citarne qualcuno). I posti delle fragole sono raccontati
come se quei posti li avessimo conosciuti anche noi e vederli con i nostri
occhi in fondo non è così difficile. Un ritorno alla gioventù, agli anni belli
della spensieratezza e della serenità.
Mi
piace ricordare che Tiziano Scarpel è un bravo pittore di tecnica ad olio, che
stende mirabilmente con pennellate grasse, tanto da essere scambiate per
spatolate. Ricordo come fosse ieri, quanto chiesi al fratello di Tiziano, Tomaso
(con una m) di farmi vedere qualche
immagine di opera di Tiziano e quando vidi un suo lavoro non esitai a carpire
la passione che Tiziano aveva riposto in quella tela, di quanta fosse la passione
che si trovava intrisa nella cromia, di
quanto entusiasmo viveva in quel paesaggio. Non avendo frequentato alcuna scuola d’arte ed
essendo appunto autodidatta è facile intuire di quale dono di natura egli è dotato,
che nel tempo ha coltivato esclusivamente con la sua dedizione e caparbietà, le
stesse che ha utilizzato negli ultimi anni per scrivere le liriche che andrete
a leggere in questa nuova silloge.
Tiziano
non ha mai nascosto e non nasconde di non aver frequentato studi particolari.
Era normale per noi figli del nord, soprattutto della Lombardia e del Veneto,
due delle regioni che negli anni del dopoguerra offrivano lavoro soprattutto in
campagna, e dunque, dopo le scuole
dell’obbligo, i nostri genitori ci indirizzavano sulla via del lavoro, vuoi per
necessità familiari o vuoi per la cultura dei genitori stessi che allora era
legata molto al mondo agreste.
La
poesia per Tiziano Scarpel è stata, oltre alla pittura, un’ulteriore ancora di
salvezza, un’uscita dalla normalità. Così come per la pittura anche la poesia
nasce da autodidatta. L’occasione fu
accolta qualche anno fa quando lo invitai a partecipare ad una rubrica
natalizia che teneva un’amica comune per
una testata locale qui del lecchese e da allora, entusiasta nel vedere
pubblicata una sua poesia sul Natale, non si è più fermato.
Ha
partecipato a diverse mie iniziative sia come pittore in collettive di pittura,
che come poeta in progetti proposti con il coinvolgimento di bravi autori
nazionali, quindi i suoi scritti sono annoverati in antologie varie, depositate
anche presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
Nelle
sue liriche l’autore lascia parlare il cuore e la sua mano scrive con la
semplicità di chi sa raccontare i drammi ed i travagli di una vita in modo
“quasi sereno”, dando voce a leggeri scoramenti, che non sono mai strazianti,
ma semplicemente leggeri, accadimenti
casuali che succedono come se nella vita tutto fosse normalità. Un susseguirsi
di atteggiamenti positivi, con il finale che non sorprende, perché trova sempre
la chiusa positiva ed incoraggiante.
Sembra
che ci voglia dire: il buio della vita si dilegua sempre e delle ferite
dell’anima restano solo i ricordi, tutto si è rimarginato, quasi senza lasciare
nessun solco. Come allora non essere amico del tempo che passa, seppur lascia malinconia e nostalgia, come nella poesia di
apertura “Far tesoro”
…da sempre mi ha
tenuto per mano, nella gioia e nel dolore…
Gli
affetti e l’amore così importanti per tutti noi li troviamo nelle
liriche di Tiziano che li raccoglie con la leggerezza di parole semplici ma
tanto sentite.
Dediche
particolari alla sua compagna di vita, a sua moglie, che diventa musa ispiratrice alla quale
dedicare parole spontanee piene di amore e di profonda gratitudine per una vita
insieme colma di tutto, di gioie e di dolori, con la consapevolezza che però
insieme, tutto è stato affrontato e si affronta
“Cinquant’anni di vita, guerra e pace!””…Mano
nella mano, come due ragazzini, abbiamo festeggiato un traguardo, un sogno…”
tante
pagine che Tiziano ricorda con parole dettate dal cuore, parole dirette che non
lasciando fraintendimenti, ma la testimonianza di un amore assoluto, forse leggermente celato, forse non esternato, ma che ora resta fra le pagine magnificamente
presenti, bianche, quasi immacolate.
Come
tralasciare l’amore importante per le figlie, Cristiana e Gloria alle quali
dedica parole colme d’amore. Alla figlia maggiore Cristiana, che ne parla con gli occhi pieni di luce di un padre
che l’ha visto crescere “La bambina dai
capelli color del grano” ,ora donna e madre.
Alla
figlia voluta ed amata “Gloria, una dolce melodia”
…Giungesti dal
cielo, come un fulmine a ciel sereno, un dono inaspettato che ti lascia senza
fiato…
Non
manca il ricordo alla cara mamma, con la poesia appunto “Cara mamma”
…sono trascorsi
più di vent’anni, da quando una sera, silenziosamente sei partita…
Scorrendo
le varie pagine, mi soffermo sugli scritti dedicati agli angoli del cuore, alla
natura in tutte le sue sfaccettature; dal fiume, ai monti, al mare, ai fiori, accompagnati
da opere pittoriche significative .
Alcuni
esempi: “La nostra battigia”, “Il lento mutare”, e poi riflessioni,
“perduta libertà” “Come il mare”..e
tante altre.
Tanti
sono gli argomenti trattati; la donna, la figura dell’alpino, il Natale, la Befana, San Valentino,
argomenti vari affrontati sempre con la semplicità che lo contraddistingue.
Nessuna
figura retorica, nessun sottinteso, nessuna similitudine, solo ed
esclusivamente la penna del cuore, come anche nelle poesie in vernacolo
friulano, che lascia quel tocco di nostrano e di antico che tanto ci convince
sempre.
Sfogliando
le pagine della silloge, troviamo il Tiziano Scarpel “grande” , dove svela una punta di nostalgia e di quasi dispiacere
nel tempo che se ne è andato troppo velocemente , che ben si racconta nei suoi
ricordi con la semplicità di chi ha vissuto una vita piena di valori con la
grinta di esserci sempre in prima persona a dare il meglio di sé per chiunque ne avesse
bisogno.
Lo
ha fatto e lo fa sempre in famiglia, nella vita lavorativa, nel suo ambiente, e
lo fa anche come pittore e come poeta regalando sempre immagini solari con i
suoi dipinti e parole sincere con le sue liriche.
Un
merito grande quello di Tiziano è la volontà ferrea di aver superato ostacoli,
non sempre facili, di averci messo la grinta giusta soprattutto per superarli.
Lui lo sa ed io
lo confermo, che su queste pagine lascia
una testimonianza eccezionale di vita, un diario per i suoi affetti più cari ed
una conoscenza maggiore del suo animo sensibile per coloro che gli vogliano
bene e che vorranno possedere questo suo volume...raccontato col cuore…per non dimenticare.
Carla Colombo
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