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22 aprile 2016

Chiesa di San Maurizio e Museo archeologico a Milano

Un vero gioiello nel cuore di Milano, LA CHIESA DI SAN MAURIZIO sconosciuta  ai tanti e quasi invisibile sulla strada poichè la facciata della chiesa non manifesta lo splendore che invece contiene al suo interno.

da web

Al termine di un restauro costato 30 anni di lavori e circa quattro milioni di euro, Milano ha ritrovato la Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore. Un vero e proprio gioiello considerato la “Cappella Sistina” ambrosiana per via dei circa 4mila metri di affreschi che decorano le sue superfici interne fino alla volta.

  • DOVEChiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore
  • INDIRIZZOCorso Magenta, 15
  • E-MAIL PRENOTAZIONIsegreteria@spazioaster.it
  • TELEFONO PRENOTAZIONI02 20404175
  • APERTURA: Fino al 31 ottobre 2015: dal martedì alla domenica 9.30 - 19.30
    Dal 1 novembre 2015: dal martedì alla domenica 9.30-17.30
    Chiuso il lunedì
  • COSTO: Ingresso gratuito
    La prenotazione, gratuita, è obbligatoria solo per i gruppi (minimo 10, massimo 25 persone) e va effettuata con almeno 15 giorni di preavviso
  • TRASPORTI: Metro: MM1 (fermate Cordusio e Cairoli ), MM2 (fermata Cadorna)
    Tram: 16, 27, 
    Autobus: NM1, 19, 50, 59
  • DURATA VISITA1 ora circa

La chiesa, costruita all'interno dell'importante Monastero Maggiore delle Benedettine, è opera di Gian Giacomo Dolcebuono. Viene edificata nel 1503 sulle rovine di un'antica chiesa annessa al monastero, demolito nel 1799. La facciata è rivestita con pietra grigia e contrasta con la decorazione interna ricca di ori e affreschi.
L'interno è diviso da un tramezzo in due vani di uguali dimensioni: uno destinato a chiesa pubblica, l'altro a coro delle monache.
Una ricca decorazione pittorica copre integralmente l’articolata struttura architettonica: si tratta della testimonianza più organica di settant'anni cruciali di pittura a Milano, dagli anni Dieci del Cinquecento alla fine del secolo. Nel coro si trovano dipinti del Bergognone, mentre nelle cappelle sono conservati affreschi del Lomazzo e dipinti di Antonio Campi. Nella terza cappella a destra sono le celebri pitture di Bernardino Luini, portate a termine dai figli Aurelio e Giovan Piero Luini. A Simone Peterzano si deve invece la decorazione della facciata interna della chiesa.

ALCUNE FOTO CHE HO SCATTATO DURANTE LA VISITA



























MUSEO ARCHEOLOGICO
ALCUNE FOTO CHE HO SCATTATO  
da web 

Il Museo Archeologico è collocato in un contesto architettonico straordinario, l’ex-convento del Monastero Maggiore di San Maurizio, fondato nell’VIII secolo d.C., dove la storia di Milano antica mostra ancora visibili le sue tracce. L’area era occupata da un edificio residenziale di I secolo d.C., dalle mura e dal grande circo romano adiacente al palazzo imperiale della fine del III secolo d.C., di cui si sono conservati consistenti resti. Le collezioni sono esposte in diverse sale a seconda della cultura di appartenenza. Al piano terra, superato il primo chiostro (decorazione architettonica di provenienza milanese) si trova la sezione dedicata a Milano Antica.

Il percorso di visita continua nel chiostro interno (“la società milanese attraverso le epigrafi") dove è visitabile la torre poligonale (fine III secolo) con affreschi medioevali (XIII Secolo). E' visibile il filmato Milano Capitale dell'Impero. Al piano interrato si possono visitare la sezione di Arte del Gandhara e la sezione Abitare a Mediolanum.
Dal chiostro interno del museo, percorrendo la passerella che attraversa le mura romane si raggiunge l'edificio di via Nirone 7, nuovo ampliamento del museo. Al piano terra, accanto alla sala conferenze-didattica c'è la sezione Caesarea Maritima (Israele). Al primo piano è esposta la sezione altomedioevale, al secondo la sezione etrusca mentre il terzo piano è dedicato alla sezione greca. Da una piccola saletta in fondo alla sezione etrusca è possibile gettare uno sguardo alle due torri romane del complesso del Monastero Maggiore. All’interno della torre poligonale delle mura è esposta una scultura donata al Comune di Milano da Mimmo Paladino.























IL PALAZZO IMPERIALE
ALCUNE FOTO CHE HO SCATTATO

da web

Dopo il Museo si proseguo  per una visita al Palazzo Imperiale…o a ciò che ne resta, in via Brisa.
Più che un palazzo era una serie di edifici, una sorta di Quartiere Imperiale. Certamente si resta un po’ delusi di fronte a questo piccolo spazio verde con dei ruderi, che si può solo guardare dall’alto; d’altra parte sembra che a Palazzo abbia abitato anche Attila…






foto di Carla Colombo



20 aprile 2016

Azzurro Marco di Giandomenico Corti

Per tutto il mese di aprile una trentina di mie opere sono esposte con una mostra dal titolo "CROMATICUORE- i colori del cuore" presso la LIBRERIA LIBERAMENTE DI OGGIONO di proprietà di GIANDOMENICO CORTI



Ed è proprio durante l'istallazione della mostra che Giando mi ha comunicato di aver pubblicato il Suo primo libro.
In questa occasione (vedi link)
http://www.casateonline.it/articolo.php?idd=92322
è stata tenuta l'inaugurazione.

Ho acquistato una copia del libro: AZZURRO MARCO e mi sono ripromessa di leggerlo presto.


edito: Il Ciliegio
costo di copertina € 15,00


Giandomenico Corti – “Azzurro Marco”
Un rigido inverno milanese fa da sfondo all’uccisione di Oreste Arcolei, funzionario della Soprintendenza per i Beni Architettonici dal carattere severo e scontroso. A indagare sulla morte di Arcolei e su un enigma che coinvolge Marco d’Oggiono, pittore cinquecentesco della scuola di Leonardo da Vinci famoso per l’azzurro dei suoi paesaggi, sarà il capitano Francesca D’Angelo, una donna che saprà mettere il proprio intuito femminile e il proprio amore per la storia dell’arte al servizio della giustizia.


Giando mi sta dedicando il libro ed io ho lasciato a Giando una copia della mia raccolta di poesie "La melodia del cuore"





17 aprile 2016

Fiori (rose, papaveri e..)

Due ultimissime news:


opera: E' TEMPO DI ROSE - olio a spatola su mdf - dim. cm. 32x32 - anno 2016 



opera: E' TEMPO D'ESTATE  - olio a spatola su mdf - dim. cm. 32x32 - anno 2016 




15 aprile 2016

Mercato dell'antico ad Imbersago

Tempo permettendo, domenica 17 aprile con alcune mie opere sarò presente al secondo appuntamento del MERCATO DELL'ANTICO AD IMBERSAGO.

Vi aspetto!!!




13 aprile 2016

"Storie di uomini e vite d'eroi" di Alessandro Montalto

Mi piace dare spazio alla nuova fatica letteraria dell'amico, poeta, cultore storico e tanto altro ALESSANDRO MONTALTO DI ADRANO del quale avevo largamente parlato qui:


Storie di uomini e vite d’eroi

Un libro sulla Grande Guerra di Alessandro Montalto



Oltre quaranta vite, ricostruite attraverso un’indagine storica a tutto tondo e poi illustrate con fare narrativo, una per una. E a inghirlandare ogni capitolo, con un tocco elogiativo, fanno da sovrani “un diario di guerra, foto e articoli d’epoca, epistole e opere d’arte, testimonianze tramandate e altro ancora”. Prefazione di Daniele Girardini, fondatore e attuale Presidente dell’Associazione Storica Nazionale Cimeetrincee”. Un’immersione emotiva e sussultante in un’Italia di cent’anni or sono. Quando sangue e fegato, baionette e mortai, abbozzavano e disegnavano, sulla tela dell’avvenire, “l’assetto geopolitico nazionale e assieme europeo”.
Alessandro Montalto è “un trascrittore di storie di uomini e vite d’eroi” che narra intrecciando la sua penna a una fetta di storia che, oggi, al suonar della tromba del Centenario, ci scaraventa gli occhi addosso, forse come non mai fatto prima. L’autore è “reduce” dalla silloge poetica simbolista “Frammenti amalgamati” e dai “Racconti dell’indefinito”, pezzi e squarci di narrativa sperimentale. Entrambi della Edizioni Incontro (chi fosse interessato ai due libriccini, scriva a alessandromontalto23@libero.it).

Caduti, reduci e mutilati che l’autore rievoca e immortala in questa sua ultima fatica letteraria, sono figli dell’Etna e, in Essi, l’attento lettore coglierà senz’altro un vissuto pari a quello d’ogni altro soldato d’Italia imbattendosi, così, nel sentire e nel volto del proprio nonno o bisnonno che fu “fante del Re”. Nulla è stato immaginato o inventato. Ogni storia è una “storia di vita vera”, fin nei meandri dei suoi minuziosi dettagli.

Dopo la mostra commemorativa da me realizzata e auto finanziata nel 2015 – dice l’autore – e che adesso è itinerante nelle scuole di Adrano, paese dove dimoro e alle falde dell’Etna, ho dato il via al lavoro di stesura del libro, in un primo tempo, attraverso la compilazione di una scheda/guida, rivolta a chi prese parte alla Grande Guerra intervistando, perciò, i relativi discendenti che hanno soprattutto partecipato col cuore. Questa scheda, congegnata in ogni sua riga, ha permesso di ricostruire anche il profilo somatico e psicologico di chi non c’è più nonché quanto narrato, fra una licenza e l’altra o a fine conflitto, sui campi di battaglia”. Ecco così che il “vissuto locale” diviene scenario nazionale e la Grande Storia scorre in quella individuale, ignorata, sofferta e patita.
Alessandro Montalto s’immedesima e si fonde con le storie concessegli dal fato e dagli eredi di caduti e reduci e quasi si identifica con l’uomo della trincea. Talmente tanto da scrivere in un italiano che sembra esser spesso quello di cent’anni fa: tale da avvolgere l’emotività e tutti i cinque sensi del lettore. Impietosendo e intenerendo gli animi per quelle vite “solcate dall’afflizione corporea e dallo strazio dell’anima”. “Storie di uomini e vite d’eroi” è un “ventaglio di storie dispiegato” all’uomo del Millennio che spesso oblia quello che fu un remoto sacrificio, un martirio nazionalistico, non inanimato ma vivente nei Sacrari d’Italia e d’oltralpe.
Storia e narrazione, poesia e scenografia, innalzamento e atterramento, vitalizzano le cellule palpitanti in ogni pagina. Il libro del giovane scrittore è non soltanto un celebrativo atto di ossequio quanto, perlopiù, uno spartito che suona di pianto intramezzato a vuoti di cupo silenzio. Perché è nel silenzio che dovrà far ripiegamento il lettore, dopo aver socchiuso mestamente l’ultima pagina, proprio come si congiunge un variopinto ventaglio, come quello che ingentiliva le donne della Belle Epoque, infranta dalle cannonate della Grande Guerra.
Corrado M. D’Alessio

COME ACQUISTARE

Il ricavato spettante all’autore sarà interamente devoluto in beneficenza alla O.N.L.U.S.Cresciamo Insieme” di Adrano che si occupa di bambini disabili (www.cresciamoinsiemeonlus.it).

Storie di uomini e vite d’eroi” di Alessandro Montalto, Edizioni EfestoRoma, è anche acquistabile on line sui siti I.B.S., Libreria Universitaria e Amazon. Ecco i link:

DETTAGLI DEL LIBRO:

  • Titolo: Storie di uomini e vite d’eroi.
  • Illustrato.
  • Genere: narrativa storica.
  • Editore: Edizioni EfestoRoma.
  • Data di Pubblicazione: Febbraio 2016.
  • ISBN: 8899104697.
  • ISBN–13: 9788899104696.
  • Pagine: 340.
  • Formato: brossura.

12 aprile 2016

Vignola con la Sua rocca ed i ciliegi in fiore

Per tutto il mese di aprile la città di Vignola festeggia i suoi ciliegi in fiori. Una sagra che implica tutta la cittadina con feste, mostre d'arte, conorsi vari, sfilata di carri allegorici, bancarelle e chi più ne ha più metta.

Ho visitato la cittadina (con annessa la visita al borgo di Savignano, vedi post precedente) domenica 10  aprile complice una bella giornata soleggiata e dal cielo terso.

 VIGNOLA 

(Vgnóla in dialetto modeneseVgnôla in dialetto bolognese[2]) è un comune italiano di 25 251 abitanti[1] della provincia di Modena, in Emilia-Romagna, situato a sud del capoluogo. La città è sede principale dell'unione di comuni "Unione Terre di Castelli" dal 2001.

Da visitare senz'altro LA ROCCA DI VIGNOLA, è inutile che posti qui, potrete documentarVi qui

se poi andate nel mese di aprile avrete modo di ammirare i ciliegi in fiori. 
Posto invece qualche mia foto 
















veduta dalla Rocca 










I ciliegi in fiore










Il fiume Panaro che costeggia la cittadina.


foto di Carla Colombo