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5 febbraio 2016

Rassegna stampa - IL Convivio

Due nuove pagine de "IL CONVIVIO" periodico trimestrale di poesia, arte e cultura dell'accademia Internazionale IL CONVIVIO -  ospita la mia pittura:

PERIODO N. 63 - MESE DI DICEMBRE 2015 





3 febbraio 2016

Quo Vado? con Checco Zalone

"Ne hanno parlato in tanti, presentazioni e  divulgazioni in vari programmi televisioni, alle spalle una produttore cinematografico non indifferente con annessi e connessi, come non poteva superare il record dei records in fatto di incassi"
Già... questo mi sono detta e sinceramente non ero molto propensa a vederlo, perchè sono piuttosto difficile sulla comicità e purtroppo (o meno male) non mi viene la risata facile per le battute così dette scontate o che sfruttano il linguaggio volgare per strapparla, ma considerando che in tanti  ne hanno parlato bene, mi sono incuriosita.
Ho visto il film 

QUO VADO ?
CON CHECCO ZALONE


Ebbene, mi sono dovuta ricredere!

Mi sono trovata a ridere a  battute semplici, nostrane, che  ho trovato spontanee.
MI hanno intrigata le belle  "scenografie" girate in Norvegia ed al Polo Nord, ma la cosa che ho apprezzato di più è stato il modo ironico (anche un po' sarcastico) con cui è stato  trattato un argomento oggi così tanto ambito "il posto fisso"
Un'ora e mezza distensiva e piacevole che consiglio: 

TRAMA DEL FILM (DA WIKIPEDIA)

Checco Zalone è un ragazzo che ha realizzato tutte le aspettative che aveva dalla sua vita: voleva vivere con i suoi genitori per evitare una costosa indipendenza e ci è riuscito; voleva essere eternamente fidanzato per non dover mai affrontare le responsabilità di un matrimonio e dell'avere figli, e ce l'ha fatta; sognava da sempre un lavoro sicuro ed è riuscito a ottenere un posto fisso nell'ufficio provinciale caccia e pesca, in cui timbra le licenze di cacciatori e pescatori.
Con questa leggerezza Checco affronta una vita che fa invidia a tutti. Un giorno però tutto cambia, a partire dal momento in cui il governo vara la riforma della pubblica amministrazione che decreta il taglio delle province nel 2015. Convocato al ministero dalla spietata dirigente Sironi, Checco è messo di fronte a una scelta difficile: lasciare il posto fisso o mantenerlo venendo messo in mobilità e trasferito lontano da casa. Per Checco il posto fisso è sacro e, pur di mantenerlo, accetta il trasferimento.
Per tentare di costringerlo a dimettersi, la dottoressa Sironi lo fa girovagare in diverse località italiane a ricoprire i ruoli più improbabili, lontani e pericolosi, ma Checco si ambienta perfettamente in ogni luogo e resiste stoicamente a tutto, non cedendo alle offerte di indennizzo via via sempre più remunerative della Sironi e restando attaccato al posto fisso, come consigliato dal suo idolo, il senatore Nicola Binetto.
La Sironi esausta rincara la dose e, pur di farlo dimettere, lo fa trasferire al Polo nord in Norvegia in una base scientifica italiana, con il compito di difendere i ricercatori dagli attacchi degli orsi polari. Proprio quando è sul punto di abbandonare il suo amato posto fisso, Checco conosce la dottoressa Valeria Nobili, una ricercatrice che studia gli animali in via d'estinzione, innamorandosi perdutamente di lei.
Dopo una breve parentesi in cui Checco si "converte" alla filosofia di estrema civiltà e rigore verso le leggi tipica del nord, la Sironi, pressata dal ministro, lo trasferisce di nuovo in Calabria, a ricoprire il ruolo di ausiliario nella guardia forestale, dove svolge il lavoro in modo impeccabile. Qui fonda insieme a Valeria una clinica per animali, che però dura poco: senza fondi Valeria decide di tornare in Norvegia e alla ricerca.
Dopo essere stato ritrasferito all'ufficio caccia e pesca della ex Provincia, Checco riceve una chiamata da Valeria che lo informa di essere in Africa e in attesa di un figlio di cui lui è il padre. Checco riesce a raggiungere Valeria in un ospedale gestito da missionari e dopo aver abbracciato la bimba che chiamano Ines, rinuncia al suo tanto amato posto fisso, a condizione che la Sironi gli stacchi un assegno da 50.000 euro. Checco, quindi, decide di continuare ad aiutare Valeria nei progetti umanitari e usa i soldi per inviare all'ospedale africano vaccini e medicinali.




2 febbraio 2016

Video "mostra Cromaticuore" - i colori del cuore

Anche "l'avventura esposizione durata tre mesi" presso l'agriturismo I GELSI è terminata. Stamani ho smontato tutto e così le opere tornano alla mia "bottega" - Ho già inserito alcune foto ma ho composto pure questo video ricordo su you tube.

CROMATICUORE - I COLORI DEL CUORE 


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1 febbraio 2016

Parigi --- magicamente

Ho dipinto questa opera dietro presentazione di una fotografia prelevata da web,  desiderio espresso a seguito di un viaggio a Parigi.
Un ricordo ed  una visione rimasti indelebili negli occhi e nel cuore.



opera : Magicamente insieme a Parigi - olio a spatola su mdf - dim. cm. 65x23 - anno 2016 - 
non disponibile 

LETTURA DOTT. ARACRI
L’arte di Carla Colombo si può definire “l’arte del cuore” per la sua sensibilità emotiva e per la sua capacità interpretativa di suscitare emozioni vere .
I  suoi colori sono messaggi di sentimento nella dimensione di una tela che diventa il mondo del sogno dove vivono le cose più  belle,quelle che ci danno il senso della nostra vita.
Cosi un viaggio diventa un momento da ricordare e fissare per sempre nei pigmenti indelebili di questa dolcissima opera dalle calde tonalità soffuse come un alito di vento  che si  riflettono nell’anima per farci tornare indietro nel tempo.
La dimensione fiabesca della tela si rivela nella magia del colore che si deposita facendo rivivere il sogno,gli stati d’animo vissuti, l’emozione provata fino a risentire i suoni e  i profumi di quel momento.
Atmosfera romantica accentuata dalla scelta cromatica che delinea i contorni senza soffermarsi sui particolari che sfumano nel soggetto della Torre Eiffel dove si concretizzano gli affetti familiari e si fermano gli occhi per perdersi nei sui labirinti che s’innalzano verso il cielo proprio come quella volta quando lo stupore si confuse con un senso di pace ,di serenità indescrivibile.
Un modo di dipingere di questa artista che rievoca la bellezza del luogo e la tranquilla armonia del momento vissuto traducendolo in una poesia bellissima fatta di spatolate leggere che attraggono lo sguardo fino a disperderlo per farci ritrovare il senso dei nostri affetti più cari.
Quando l’arte diventa il caleidoscopio delle nostre emozioni  e la pittura  le realizza in una  visione che fa ricordare e rivivere quasi come un sogno che continua.

Dott. Romeo Aracri
29 gennaio 2016  





30 gennaio 2016

I Legnanesi "La famiglia Colombo"

Ho passato un divertente pomeriggio di domenica ad assistere allo spettacolo
"LA FAMIGLIA COLOMBO" - I LEGNANESI, al teatro Nazionale di MILANO.





Ve lo consiglio vivamente, giusto per alleggerirci l'animo passando più di due ore tra risate spontanee e considerazioni di quanto era spontanea e "nostrana" la vita nei "cortili del milanese". Bravissimi  davvero i vari attori, tutti nessuno escluso, e bravi anche i ragazzi del balletto. 
Una compagnia di soli uomini che si travestono egregiamente e senza nessuna volgarità nel gentil sesso, ad eccezione dell'unica figura maschile "Giovanni"  marito di Teresa, che non viene proprio considerato dalle varie figure femminili ma che nello spettacolo è protagonista  importante.  




Ho avuto l'onore di essere immortalata da due degli attori principali, da notare che stavano al bar adiacente al teatro e vedentomi dalla vetrina a scattare foto "La Teresa" mi ha invitata per la foto live...molto molto disponibili e simpatici davvero. 

ANTONIO PROVASIO - LA (nuova) TERESA dei Legnanesi 
LUIGI CAMPISI - IL GIOVANNI dei Legnanesi 






“LA FAMIGLIA COLOMBO”

Un’altra spumeggiante storia della famiglia Colombo è pronta per farvi divertire, con il cortile più famoso che si trasforma nello scenario della processione per festeggiare S. Ambrogio.
Un cortile in festa – introdotto dai Boys scatenati in apertura – quello abitato dalla famiglia Colombo, in cui la Teresa, insieme al suo Giovanni e alla figlia Mabilia, e con l’ausilio delle altre “cortigiane” e delle suore del paese, sta preparando una grande recita per omaggiare il Santo Patrono.
Sarà durante l’allestimento della festa che Mabilia – chiamata a impersonare la Vergine Maria – si innamorerà di uno strano “personaggio”, un nuovo arrivato nel cortile che la conquisterà al punto di decidere di ufficializzare il fidanzamento al cospetto delle due famiglie. È proprio un inno all’amore il primo spettacolare numero musicale della Mabilia, in un trionfo di cuori e di puttini dorati, tra un accenno di passionale tango e chilometri di preziosi tessuti rosso “amore”.
Tra una schermaglia con la Chetta, battute esilaranti con le suore impegnate nella processione e la Teresa alle prese con la tecnologia, un cellulare di ultima generazione e il suo inglese maccheronico, che replica al “Ti amo da morire” del Giovanni con “Ma non lo fai mai, devi dimostrarlo!” – strappando l’ennesima risata al pubblico – si fa largo l’’idea di un viaggio premio a Cuba. È qui che, ispirati all’apertura degli Usa verso l’isola caraibica, a conferma della sempre viva attenzione ai fatti di attualità, prende vita un quadro davvero strabiliante, trascinante e coinvolgente: un caleidoscopio di colori per la Mabilia, con una Teresa inedita e il Giovanni che si gusta un sigaro, regalando agli spettatori una vacanza da sogno… restando seduti sulle poltrone.
Abbiamo lasciato Mabilia alle prese con il suo nuovo amore, questa volta sarà quello giusto per convolare a nozze? Dopo una sofisticata apertura “in nero”(ma illuminato da centinaia di migliaia di paillettes) nella seconda parte dello spettacolo, infatti, insieme alla Teresa, al Giovanni e alla Pinetta, con il vestito buono delle grandi occasioni, dal cortile ci trasferiremo nella sinistra villa dei davvero bizzarri genitori del fidanzato, in via della Paura 17… strizzando l’occhio alla più famosa famiglia “noir”, gli Addams. Il nero sarà il colore prevalente in questa scena, look dei personaggi compresi, con esilaranti gag in tema; il fidanzamento si svolgerà addirittura nei pressi del cimitero del paese e si trasformerà in una strampalata seduta spiritica.
Ancora una volta la famiglia Colombo ci porterà con la sua semplicità attraverso situazioni grottesche ed imprevedibili per farci ridere, riflettere e tornare col pensiero alla quotidianità che si viveva un tempo nei cortili, ma che in qualche modo si vive, in maniera diversa, anche oggi.
Due famiglie a confronto, per sorridere ripensando ai tempi che furono… e riflettere sui tempi di oggi, per questo nuovo spettacolo pieno di ritmo, risate e tradizione.


28 gennaio 2016

Opere ad acquarello (glicine-tulipani-calle e rose)

I fiori sono sempre molto apprezzati con la tecnica dell'acquarello.
Eccone altri, poco impegnativi e di sicuro effetto.

eseguiti su carta cotone 300 gr. Fabriano - grana fine


opera: glicine per te 


opera: calle per te 


opera: tulipani per te 


opera: rose per te


tutte le mie opere pittoriche sul sito www.artecarla.it