GRAZIE PER ESSERE ARRIVATI QUI DA ME.
carla_colombo@libero.it - 349 5509930 - In questo mio spazio desidero condividere le mie opere pittoriche, le mie poesie, foto, viaggi, ricette, letture...ACCOMODATEVI!
7 maggio 2014
5 maggio 2014
Meglio due...che uno
Perchè farli desiderare...visto che li ho finiti entrambi ormai da quasi un mese !?
Posto due opere che ho tratte da scatti fotografici dell'amico GIOVANNI CONTI.
Il primo, accompagnato dalla lettura del dott. R. Aracri sarà presentato ad un concorso (che presto Vi dirò), il secondo doveva essere l'alternativa al primo ..non so...se meglio uno o l'altro? Comunque ormai è fatta, al concorso ho presentato il numero uno.
Posto due opere che ho tratte da scatti fotografici dell'amico GIOVANNI CONTI.
Il primo, accompagnato dalla lettura del dott. R. Aracri sarà presentato ad un concorso (che presto Vi dirò), il secondo doveva essere l'alternativa al primo ..non so...se meglio uno o l'altro? Comunque ormai è fatta, al concorso ho presentato il numero uno.
opera : Breve e’ il tempo, eterno l’infinito - olio a spatola su tela, dim cm. 80x60 - anno 2014
lettura del dott. ARACRI
.
La stupenda pittura di Carla Colombo,che estrae delicati ,magici effetti
dal suo mondo interiore, e’ un modello artistico per un pubblico eletto e allo
stesso tempo i suoi quadri vibranti di cromatismo e di luce,contribuiscono a
trasformare la luminosità e la trasparenza della Brianza in un racconto
infinito.
La sua
pittura è emozione, ritmo, musica; essa è un inconscio e un mistero ,
realtà e sogno. Questa pittrice,pur avendo raggiunto una precisa ed efficace
sicurezza di linguaggio, strettamente coerente alla sua poetica, riesce a stupirci
ancora per la bellezza delle sue intuizioni.
Come in questa tenera composizione dove riprende il suo amore per
la sua terra,a tratti verde brillante che folgora ,macchiata dal rosso dei
papaveri che acceca e da un azzurro finemente tracciato che accentua la
prospettiva facendo perdere lo sguardo.
Essa
riesce con tratti precisi e liberi ad
esprimere tutto ciò che la Brianza é per i brianzoli e per tutti coloro
che almeno una volta nella vita hanno baciato questa terra.
Il sapiente uso della
spatola e dei densi e articolati colori ad olio , le cromie finissime,il
sentimento infuso,danno a questa sua opera un'aria forte e piena di carattere ,
estetico e stilistico , facendoci ritrovare all'ombra di uno di quei santuari
isolati,pieni di una sacralità che prende l’anima.
E cosi nel silenzio dell’Adda,con i suoi lamenti, si
recupera il senso dell’infinito ,avvolti da una spiritualità particolare che ci
riconcilia con il tempo breve della vita.
opera : Aspettando la vendemmia - olio a spatola + pennello su tela - dim. cm. 70x50 - anno 2014
e con queste due immagini Vi auguro una LIETA SETTIMANA.
e con queste due immagini Vi auguro una LIETA SETTIMANA.
Carla Colombo - tutti i diritti riservati
2 maggio 2014
Ho seminato parole
E' il bellissimo titolo (mi piace un sacco) che ha voluto assegnare alla sua raccolta di poesie la poetessa GIUSI BAGLIERI DI CATANIA.
Sono stata omaggiata della raccolta direttamente dall'accademia IL CONVIVIO che ha assunto l'iincarico di editore della stessa.
COD. ISBAN 978-88-05503-13-4 € 10,00
Sono stata omaggiata della raccolta direttamente dall'accademia IL CONVIVIO che ha assunto l'iincarico di editore della stessa.
COD. ISBAN 978-88-05503-13-4 € 10,00
Mi onoro di essere stata prescelta per illustrare la copertina con la mia opera
"LA LUCE DEL GIORNO" olio a spatola su tela.dim. cm. 60x40
alcune poesie contenute nella raccolta
Mondo, potessi perdonare
il male che hai fatto!
POtessi perdonare
il fiore che hai spento!
Potessi!
Agli angoli del cuore
farei nuove canzoni ...
... e ai fiumi d'inverno
il ghiaccio romperei
con questo sogno.
----
..E lui non capisce
che serve anche il mare
per scrivere "t'amo"
al trepido cuore.
Lui non capisce
onde di tenerezza...
... e sorrisi dell'anima
lasciati alla brezza...
... come una carezza.
-----
Portami al mare.
amore, quest'oggi.
Voglio toccare
coi piedi la sabbia
e poi...
Voglio sentire
sapore di fragole
sulle mie labbra.
----
Cascate di sogni
fanno festa nel cuore
mentre il sole scintilla
sulla testa di un fiore...
...e m'instilla negli occhi
questa gioia di scrivere
la parole "Amore" .
-----
30 aprile 2014
Amore segreto
Amore
segreto
Tra i cipressi del lungo viale
raccoglievi fiori fra i
germogli
spuntati a primavera.
Giungeva presto la meta
e tra le foto dei volti conosciuti
e nomi incisi su lapidi glaciali
scorgevi il volto amato.
Uno sguardo, una lacrima
e poi riponevi nel vaso vuoto
i freschi colori appena colti
suggellando col semplice gesto
l’amore segreto che custodivi
nel cuore per sempre
.... e nell’infinito.
.... e nell’infinito.
Carla Colombo
21 febbraio 2014
tutti i diritti riservati
Altre mie poesie sul sito www.artecarla.it
opera di Carla Colombo - collezione privata - anno 2000
28 aprile 2014
Un titolo per favore?
ME LO REGALATE UN TITOLO PER QUESTA MIA ULTIMA POESIA??????
Ti bacerò di luna d’argento
con labbra di rosso corallo
e pelle di pesca
coprirà il tuo viso
al sapore di mare
e saranno intrecci di dita
le mani vogliose
posate nei riflessi
di sguardi innamorati
persi nel volo del sogno.
“Ferma la tua rabbia
onda impetuosa
sulla banchigia dorata
e lasciati cullare nel sereno
mare del cuore”.
Carla Colombo
28 aprile 2014
tutti i diritti sono riservati . potrete trovare altre mie poesie sul mio sito. www.artecarla.it
26 aprile 2014
L'uomo dei tulipani
Tratto da ....L'uomo dei tulipani di Lorenzo Marini - . ..un bellissimo libro che acquistai ed ebbi il piacere di leggere e che ancora rileggo in alcuni passaggi. Non sono ahimè un'accanita lettrice, ma quel giorno, quando lo scelsi, ebbi una mano felice. A detta di chi ne sa più di me, è un libro che vale la pena di leggere.
----
" Per Napilut dipingere e vedere era la stessa identica cosa. Per lui, credere e amare non faceva alcuna differenza. Dipingeva con accanimento, paura, rabbia, acuta precisione, fuorviante rapimento, eccessiva sensibilità, fatale capacità, libera irrequietezza. I suoi quadri, criticati e amati, erano comunque un punto di riferimento. E i suoi ammiratori la vedevano questa bellezza eterna, godevano della poesia interiore che i suoi tulipani, e solo i suoi, riuscivano a trasmettere. Li aveva dipinti sovrapponendo l’immagine della donna amata ai fiori stessi, le curve del suo corpo alla dolcezza dei petali, le lacrime alla goccia di rugiada. Ora, per la prima volta, copiava dal vero, trasportando la bellezza agrodolce del corpo di Assentia sui suoi quadri. Ora, per la prima volta, doveva superare se stesso.
……………………………………
Disse:
- Sei una conchiglia racchiusa così. Ricevi la mia perla.
ho trovato , ma si trova anche tanto altro.... :
L'uomo dei tulipani
Redazione | Lunedì, 26 Luglio 2010 | In Evidenza, Romanzi
“L’uomo dei tulipani” è un romanzo di Lorenzo Marini ambientato nell’Olanda del seicento quando la gente impazziva per i tulipani, i pittori si destreggiavano in imprese che sembravano impossibili e le belle ragazze si innamoravano dei marinai. “Una storia” citando il sottotitolo “vissuta quattrocento anni fa che potrebbe rivivere domani”.
Un romanzo che accompagna la storia a una bellissima edizione fotografica, dove parole e immagini si fondono assieme per un edizione preziosa e una storia altrettando gradevole, da leggere e da conservare.
Napilut è un pittore che dipinge soltanto tulipani in fiore. I suoi quadri hanno una caratteristica che li rende unici ed amati da tutti. Profumano. Il loro profumo è quello dei tulipani ma è anche quello dell’amore per la sua modella Assentia.
Assentia però non può amare Napilut perchè ha già fatto una promessa ad un marinaio ormai lontano. La sua è una vita sospesa, una vita di assenza.
Nel frattempo il dottor Claudius, uno scienziato che studia le nuvole, è alle prese con la stesura del suo “Catalogo ragionato delle nuvole”. Sono ormai ben 7 anni che porta avanti questo lavoro ma sembra impossibile concluderlo perchè la forma delle nuvole cambia in modo troppo repentino. Poi c’è l’amico Van der Kalm che, amante della lentezza, vuole riuscire a rallentare il temp stesso.
Ad un tratto Napilut si trova dinanzia ad un rivale. Si tratta di Marco de Ros, un pittore che dipinge soltanto rose e che ben presto riuscirà a cambiare i gusti della gente. Ma la capacità pittorica di Napilut è ancora guidata dall’amore per Assentia. Uno dei più bei ritratti che siano mai stati dipinti sta per essere finalmente realizzato.
Personaggi senza dubbio fuori del comune, estrosi ed eccentrici, i cui destini si intrecciano in modi sorprendenti fino a capovolgersi del tutto. Chi sono questi personaggi se non una parodia dei nostri difetti? E allora questi destini che si incrociano non sono altro che le nostre vite, non quelle reali ma quelle immaginate e ahimè mai vissute. E’ quasi una favola dai contorni però amari capace di lasciare in bocca al lettore il sapore agrodolce della malinconia.
Lorenzo Marini ci racconta una storia amara ma al contempo divertente con uno stile asciutto e veloce che rende questo libro un piccolo grande capolavoro che non dovremmo lasciarci sfuggire. Pubblicato dalla casa editrice Lupettinella collana Narrativa il romanzo “L’uomo dei tulipani” è disponibile anche in un’edizione fotografica con fotografie di Riccardo Rietti.
L’UOMO DEI TULIPANI
Inviato da Monica Pintozzi il nov 25, 2010 in Autori emergenti | 1 commento
Ogni pagina, un petalo, ogni petalo un personaggio; il tutto sintetizzato in una sorta di book, quale è il nuovo romanzo di Lorenzo Marini, con un unico protagonista indiscusso: il tulipano, molto più di un fiore, quasi fosse il simbolo dell’unicità.
Insolito il romanzo, come insolita la scelta di impaginazione: in una sorta di duetto stilistico trovano il loro spazio sia l’espressione visiva che la descrittiva del romanzo.
Alla sua sinistra, il libro lascia che siano i tulipani a raccontarsi, concedendosi agli scatti fotografici di Riccardo Rietti, che con delicata passione sa cogliere la loro essenza e renderla evidente in immagini. Giochi di luce ed inquadrature suggestive rendono piacevole anche solo sfogliare questo libro. Non delude, però, le aspettative passare alla fase successiva e posare lo sguardo sul lato destro del libro e lasciare a Marini lo spazio del suo racconto: la sua penna narra di Amsterdam nel 1600, di vite che non possono non sovrapporsi in un intrigo di fili e incroci; perché Amsterdam è questo: vicoli e canali, ma soprattutto un disegno unico come la tela del ragno.
Con un stile maturo e consapevole, Marini ci introduce così in un caleidoscopico mondo i cui personaggi sembrano incastrarsi perfettamente in un gioco fatto di colori, profumi e suoni, il cui filo comune sia lo scandire del tempo ed il tentativo di mantenere fede alle promesse.
Ogni personaggio ha un nome che racconta la sua storia, intrisa di grottesca follia, attesa, assenza, silenzi e disperazione.
Incontriamo così il maestro Napilut: come il suo nome lascia intuire è il pittore di tulipani, i cui quadri sembrano parlare per effetto del “tocco Napilut” che instilla ai quadri una sorta di soffio vitale. Un segreto, il tocco Napilut, fatto di fusioni di colori e sostante rare, miscelate con cura da Blu, la sua assistente cieca, che vede oltre il nero dei suoi occhi. A questo si vanno ad aggiungere le tonalità passionali che la sua modella genera in lui: Assenzia, la donna che ama e da cui è riamato, in una sorta di impossibile amore a causa di una promessa d’attesa, una promessa che Assenzia ha regalato al suo marinaio.
Una promessa è diventata anche la ragione di vita dell’orologiaio Van der Clock: ha promesso alla sua principessa che ci sarà e da quel giorno la sua vita è scadenzata da attimi ed attese.
Così come il dottor Claudius, catalogatore di nuvole ha fatto delle stesse il senso del proprio esistere, nella ricerca costante della loro essenza.
Allo stesso modo il dottor Van Der Calm ha una promessa, quella di fermare il tempo, in una sorta di donchisciottesca ed altrettanto rocambolesca lotta con i suoi Mulini Controvento.
Molti altri i personaggi, molte altre le promesse che arricchiscono questa Amsterdam i cui tulipani resteranno unici, almeno fino a che la loro malattia non sarà curata, che poi, in fondo, è il destino di ogni folle.
Insolito il romanzo, come insolita la scelta di impaginazione: in una sorta di duetto stilistico trovano il loro spazio sia l’espressione visiva che la descrittiva del romanzo.
Alla sua sinistra, il libro lascia che siano i tulipani a raccontarsi, concedendosi agli scatti fotografici di Riccardo Rietti, che con delicata passione sa cogliere la loro essenza e renderla evidente in immagini. Giochi di luce ed inquadrature suggestive rendono piacevole anche solo sfogliare questo libro. Non delude, però, le aspettative passare alla fase successiva e posare lo sguardo sul lato destro del libro e lasciare a Marini lo spazio del suo racconto: la sua penna narra di Amsterdam nel 1600, di vite che non possono non sovrapporsi in un intrigo di fili e incroci; perché Amsterdam è questo: vicoli e canali, ma soprattutto un disegno unico come la tela del ragno.
Con un stile maturo e consapevole, Marini ci introduce così in un caleidoscopico mondo i cui personaggi sembrano incastrarsi perfettamente in un gioco fatto di colori, profumi e suoni, il cui filo comune sia lo scandire del tempo ed il tentativo di mantenere fede alle promesse.
Ogni personaggio ha un nome che racconta la sua storia, intrisa di grottesca follia, attesa, assenza, silenzi e disperazione.
Incontriamo così il maestro Napilut: come il suo nome lascia intuire è il pittore di tulipani, i cui quadri sembrano parlare per effetto del “tocco Napilut” che instilla ai quadri una sorta di soffio vitale. Un segreto, il tocco Napilut, fatto di fusioni di colori e sostante rare, miscelate con cura da Blu, la sua assistente cieca, che vede oltre il nero dei suoi occhi. A questo si vanno ad aggiungere le tonalità passionali che la sua modella genera in lui: Assenzia, la donna che ama e da cui è riamato, in una sorta di impossibile amore a causa di una promessa d’attesa, una promessa che Assenzia ha regalato al suo marinaio.
Una promessa è diventata anche la ragione di vita dell’orologiaio Van der Clock: ha promesso alla sua principessa che ci sarà e da quel giorno la sua vita è scadenzata da attimi ed attese.
Così come il dottor Claudius, catalogatore di nuvole ha fatto delle stesse il senso del proprio esistere, nella ricerca costante della loro essenza.
Allo stesso modo il dottor Van Der Calm ha una promessa, quella di fermare il tempo, in una sorta di donchisciottesca ed altrettanto rocambolesca lotta con i suoi Mulini Controvento.
Molti altri i personaggi, molte altre le promesse che arricchiscono questa Amsterdam i cui tulipani resteranno unici, almeno fino a che la loro malattia non sarà curata, che poi, in fondo, è il destino di ogni folle.
Il sito di Lorenzo Marini
- Scheda del libro
- Prezzo: € 28,00
- Editore: Lupetti
- Data uscita: 26/11/2009
- Pagine: 192, rilegato
- EAN: 9788883912689
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