GRAZIE PER ESSERE ARRIVATI QUI DA ME.
carla_colombo@libero.it - 349 5509930 - In questo mio spazio desidero condividere le mie opere pittoriche, le mie poesie, foto, viaggi, ricette, letture...ACCOMODATEVI!

Le mie opere im vendita su ARTLYNOW

Le mie opere  im vendita su ARTLYNOW
troverete particolari proposte artistiche- carla_colombo@libero.it

16 febbraio 2011

Opere ad olio : ......ancora viola!!!

.. E  per non cambiare colore, visto che mi pervade in questi giorni, Vi propongo questa mia opera ultimata  ieri, questa volta però ad OLIO, che per la verità richiama un soggetto che ho già usato ed abusato (in questo caso, su richiesta mi sono ritrovata a riprendere lo stessissimo soggetto, cambiando qualche particolare, su richiesta dell'acquirente) - chiedendo logicamente al precedente acquirente se la cosa era fattibile :



OPERA : RICORDI DI PROVENZA
Olio a spatola su tela
dim. cm. 40x30 - febbraio 2011
(presto collezione privata - MILANO)


..e giusto per farVi godere ancora il viola inserisco altre opere eseguite in passato, che non posseggo più,  ma delle quali conservo gelosamente la fotografia - faccio sempre fatica a staccarmi dalle mie tele, ma è giusto che prendano il volo :




OPERA : PROFUMO DI LAVANDA
 olio a spatola su tela cm. 50x40 - anno 2009
(collezione privata prov. di MONZA Brianza)



OPERA  : INEBRIATA DI LAVANDA   (II° opera viaggio in Provenza)
olio su tela cm. 50x40 - anno 2008
(collezione privata prov. LAMEZIA )



OPERA : FLASH IN PROVENZA
olio su tela cm.60x30 - anno 2008
(collezione privata prov. di BERGAMO)

Se lo desiderate potete visionare la lettura del dott. R.ARACRI
qui :




15 febbraio 2011

Acquerello : Il violetto negli occhi

Non so perchè, ma è un periodo che i miei occhi vedono "violetto", (e si che di lavanda e fioriture  varie non se ne vedono ancora ).
Non potevo allora evitare di esternare con i miei colori, soffermandomi su questo colore.
Ho eseguito qualche mail art (ormai a spasso, un po' ovunque per i vari scambi), acquerelli e sto terminando una tavola ad olio.
Per ora Vi posto questi due acquerelli  (scusandomi delle pessime foto, che non so perchè, ma non riesco proprio a farle meglio con i dipinti ad acquerello) :


Il violetto negli occhi - 1
acquerello
dim. cm. 35x45 - su carta Fabriano. gr. 300 grana fine




Il violetto negli occhi - 2
acquerello
dim. cm. 35x45 - su carta Fabriano. gr. 300 grana fine


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Mah....non sono così entusiasta, e come sempre, Vi chiedo...che ne dite?

13 febbraio 2011

...e insieme

PERMETTETEMI UN PICCOLO ANNUNCIO
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Invito Sandra e Rosa che  si sono aggiudicate una splendida opera artistica sul blog
http://lavostraarte.blogspot.com/
a visionare lo spazio a loro dedicato sul blog medesimo
Un bel regalo per questo giorno, ma per tutti i giorni a venire
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Nel giorno di  SAN VALENTINO, al quale sinceramente ci credo molto poco, perchè, secondo me,   alla  persona amata ci si deve  dedicare e pensare tutti i giorni dell'anno
e se possibile per tantissimi anni ,
dedico agli "amori vari" e quindi a tutti Voi, amiche ed amici che amate, con l'augurio che il Vostro cuore sia sempre colmo di amore donato e ricambiato, 
questo mio pensiero .
Se volete, fatelo pure Vostro, magari stampandolo su un cartoncino bianco e perchè no,  anche rosso.
Vi suggerisco inoltre di accompagnarlo, sempre se lo desiderate, con la poesia che qui sotto unisco alla mia fantasia dipinta.




disegno a china : INSIEME IN VOLO
dim. cm. 21x29.7 su cartoncino 120 gr. - febbraio 2011

…E insieme

Sarò clessidra per far del nostro tempo
riempimento di ogni granello di sabbia.
Sarò sale per assaporare quel tempo
che arido sfugge lasciando il nulla.

E insieme non saremo stupiti
se coglieremo fiori di arancio a rami
e cospargeremo la nostra anima
non ancora avvizzita,
e raggi di sole a pioggia
inonderanno il nostro sentire
di calde sfumature.

E insieme non saremo stupìti
se increduli e sorpresi
scopriremo di non stupirci
di essere finalmente NOI .

Carla Colombo

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BUON SAN VALENTINO




11 febbraio 2011

Se non ora quando?

Oggi la mia pagina non porterà nessun mio colore particolare, ma soltanto il colore ROSA , colore che contraddistingue il colore "della donna"
Ma non intendo aggiungre nulla di ciò che è stato già detto e scritto...(credo anche troppo).
Penso solo che sia il momento di agire, più che del dire...ed ALLORA...SE NON ORA QUANDO? 

Noi donne, ma noi tutti, troviamoci  nelle varie piazze d'Italia, QUI  



a dare il nostro seppure piccolo contributo, ma che unite sarà un  importante modo per dare una scossa,si spera, a coloro che stanno facendo naufragrare questa nostra Italia e che porta noi donne ad essere considerate solo "merce"....(e non aggiungo).

Io ci sarò
DOMENICA 13 FEBBRAIO A LECCO,
PIAZZA CERMENATI ALLE ORE 14.30.
e tu????????
1
Il nostro simbolo sarà una sciarpa bianca al collo!
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Invito le amiche e gli amici di vari blog, - che ci credono ovviamente - di prelevare l'immagine qui sopra e di postarla sul proprio blog, dedicando  uno spazio come prima pagina a questa manifestazione che vuole essere all'insegna della libertà di espressione.

TUTTO IN ROSA IL NOSTRO MONDO WEB !!!
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.....libertà sempre e comunque di esprimere...anche per coloro che la pensano diversamente ....
questo è il mio motto...


9 febbraio 2011

Collettiva di pittura a Somasca e visita a San Gerolamo Emiliani

Come di consueto durante la manifestazione dei festeggiamenti  di SAN GEROLAMO presso il Chiostro dei Padri Somaschi  si sta tenendo la VI COLLETTIVA DI ARTISTI DELLA ZONA.
La mostra, la cui inaugurazione è stata il 6 febbraio, sarà aperta al pubblico sino a domenica 13 febbraio.  
Ben 51 artisti hanno aderito alla chiamata della collettiva dando lustro e prestigio all'insieme delle opere esposte.




con la mia opera "MIO DOLCE AMORE" a carattere religioso

Le altre due opere presentate




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per l'opera


Ricordi d'autunno
(oppure-corro su prati al sole d'autunno)
 olio a spatola su tela, dim. cm. 40x40 - anno 2010

mi è stato rilasciato il DIPLOMA DI SEGNALAZIONE

 
E dopo aver visitato la Collettiva, essendo una stupenda giornata, ne ho approffittato per farmi una rilassante  passeggiata a piedi salendo su...fino a "LA VALLETTA" dove si venera il Santo , ed ancora più su, fino ad arrivare alla Rocca dell' INNOMINATO, si, proprio quello del famoso "I PROMESSI SPOSI"


SAN GEROLAMO,nobile veneziano nato nel 1486, dopo un'avventurosa giovinezza, decide nel 1531 di abbandonare tutto e, pur rimanendo laico, dedicarsi ad una missione tutta particolare: condividere la vita con i poveri e fare comunità con gli orfani.
La sua esperienza spirituale matura all'interno della riforma cattolica attraverso il movimento del Divino Amore, e vicino a personaggi di rilievo come Gaetano da Thiene (fondatore dei teatini), il cardinale Gian Pietro Carafa (poi papa Paolo IV)
Come membro del Divino Amore Girolamo diventa abile organizzatore delle opere di carità in Venezia (l'Ospedale degli Incurabili di Venezia, la bottega degli orfani a S. Rocco). La sua fama in questo campo lo porterà per le città della Lombardia e del Veneto, chiamato dai vescovi ad ordinare le opere di carità delle loro diocesi.
Attorno a Girolamo si crea un grande alone di collaboratori, ed alcuni di essi decidono di condividere il suo stile di vita. Nasce così la Compagnia dei servi dei poveri, ora chiamati Padri Somaschi.
Girolamo muore a Somasca (Lecco) l'8 febbraio 1537 (quest'anno si venera l'anniversario della morte)dopo aver contratto la peste dai malati che curava durante una terribile epidemia che aveva colpito la Valle di S. Martino. Fu il suo estremo atto d'amore, capace di dare la vita secondo il comando di Gesù.
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LA MIA PASSEGGIATA :

Dopo aver visitato la Basilica di SOMASCA




si  giunge alla

 VIA DELLE CAPPELLE



Un suggestivo viale di circa 500 metri, oltre cinquanta statue lignee raccontano in breve la vita di San Girolamo dal momento della liberazione dal carcere alla sua morte.

Le cappelle e le statue risalgono alla seconda metà del XIX secolo

 


A metà delle vie delle cappelle si trova
LA SCALA SANTA
 
 
 
La Scala Santa è formata da centouno scalini: salendo in ginocchio, e recitando una preghiera per ogni scalino, si ottiene l’indulgenza.
Ancora oggi la Scala Santa è meta di molti pellegrini alla ricerca di pace interiore.
Al termine della Scala Santa c’è l’Eremo, incavato nella roccia dove San Girolamo si ritirava in preghiera.

Al termine della salita delle cappelle, si arriva ad un portale che conduce in uno spiazzo:
siamo giunti
alla VALLETTA 
 
 
 
 
dove San Girolamo amava ritirarsi in preghiera e in penitenza.

In questo luogo si possono ammirare l'ultima cappella (che rievoca la morte di San Girolamo), la Chiesa della Risurrezione con il piccolo cimitero in cui riposano alcuni padri somaschi, il piccolo santuario dedicato a San Girolamo, la fonte.
Il tutto immerso in una pace che invita alla preghiera. Tutti giorni c'è la presenza di un religioso per poter ricevere la benedizione con la reliquia di San Girolamo o per accostarsi alla confessione.
Nelle giornate limpide è possibile ammirare stupendi panorami sulla Valle di San Martino, sul lago di Garlate e (salendo al Castello) su Lecco e il primo bacino del lago.






La Valletta è aperta da settembre ad aprile dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 16.30 e alla domenica dalle 8.00 alle 17.30.
Da maggio ad agosto tutti i giorni dalle 8.00 alle 17.30.
Al di fuori di questi orari è tuttavia possibile raggiungere il Castello e gli altri itinerari seguendo le indicazioni sul luog

 
ROCCA DELL'INNOMINATO


Dal santuario della Valletta si sale alla Rocca dove S. Girolamo aveva sistemato definitivamente il suo orfanotrofio. Attraverso un sentiero a gomiti e a giravolte in mezzo al verde del bosco, si arriva al recinto del castello che la tradizione attribuisce all’Innominato dei Promessi Sposi
Prima di accedere al Castello, sulla destra è costruito un Oratorio dedicato a S. Ambrogio molto cara ai primi compagni di San Girolamo

Nello spiazzo erboso una Croce è innalzata a segno di salvezza là dove, alla voce implorante di Lucia rapita, Alessandro Manzoni, devoto di San Girolamo perché alunno dei Somaschi, fa sussurrare: “Dio perdona tante cose per un’opera di misericordia”.







Nel torrione del Castello è stata ricavata l'ultima cappella che ricorda il miracolo della moltiplicazione del pane ivi compiuto da san Girolamo.




















Dalla rocca si gode di uno splendido panorama, in cui spiccano il blu del lago, le montagne verdi e paesi che si allungano e si snodano lungo le sponde di quel “ramo del lago di Como” reso tanto famoso dal Manzoni (vedi foto sopra)


Dalla rocca si può poi scendere da un sentiero che riporta alla Scala Santa e che permette di accorciare il percorso.
..E così si arriva alla fine di un percorso colmo di vegetazione di ogni tipo, di  misticità, di santità, un luogo di incanto e di bellezza naturale e poetica.

Sono salita col sole ed il cielo azzurro
 e così si mostrava la rocca col castello


e sono scesa con il penombra della sera 
 e così invece si mostrava la stessa rocca
tutte le foto sono di C.Colombo
ad eccezione dei panorami,
poichè la foschia non ha permesso dal castello  di scattare foto nitide.
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Come è mia consuetudine Vi invito sempre a visitare questi mie posti, colmi di tanta bellezza naturale e storia.
Somasca dista solo 20 km. da casa mia,  un luogo che mi sono riproposta di tornare con calma e con maggior  tempo a disposizione. Con l'arrivo della bella stagione  la vegetazione sarà splendida  e le fioriture  nel loro culmine. Qualche violetta comincia a spuntare ma sono solo dei piccoli accenni di primavera.  

SE CAPITATE DUNQUE DALLE MIE PARTI.....RICORDATE ....SOMASCA E LA VALLETTA CON IL  CASTELLO DELL'INNOMINATO.
Ne vale veramente la pena!!!

   

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8 febbraio 2011

Opera ad olio : Girasoli

Comunicazione:
Sul mio blog
 http://lavostraarte.blogspot.com
si sta giocando per vincere due splendide opere uniche del maestro MARIO SELLONI di PORTO TORRES)
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Succede  che in arte IL GIRASOLE  sia un pochino snobbato  dagli stessi artisti, ma soprattutto dai critici vari, cosa che invece trova  sempre grande plauso e consenso presso il pubblico visitante, ma che soprattutto compra.
Un soggetto dunque piuttosto sfruttato, ma che piace sempre tantissimo...( le mie tante opere pittoriche raffiguranti i girasoli sono ormai "altrove")...ed allora, periodicamente,  mi ritrovo a rimpiazzare il posto lasciato vuoto dall'opera scelta.
Campagne di girasoli, mai uguali ed anche se il soggetto si ripete... logico.., ogni campagna è diversa dall'altra, i monti sono diversi, le casine pure..insomma mi piace cambiare giustamente il contesto.
Ecco il mio lavoro di questi gionri (terminato ieri) : 




Opera : M'IMMERGO NEL SOLE..DEI GIRASOLI
olio a spatola su tela puro cotone
dim. cm. 60x40 - febbraio 2011


Vi piace?

lettura dell'opera
DOTT. R. ARACRI

MI IMMERGO NEL SOLE. …..DEI GIRASOLI


Carla Colombo interpreta il paesaggio come una emozione e crea spazi di girasoli come pulsioni intime in un rapporto elegiaco con la natura di cui coglie l’aspetto fiabesco senza mai ripetersi nel suo racconto artistico. E questa sua opera dove l’elemento dominante ,i girasoli, sostanziano la tela in un ricamo sottile e finissimo senza appesantire la pittura pur materica per i precisi colpi di spatola, sono la dimostrazione che il suo modo di porsi è sempre nuovo,diverso, originale.
La tela si scompone in un orizzonte lontano e prospettico che trascina dentro il soggetto e il primo piano del prato che inonda col suo pigmento la scena e la illumina di luce e aria.
Paesaggio caro all’artista,conosciuto e riscoperto in una continua immersione che fanno diventare gli angoli della sua Brianza un “non-luogo” e per questo il luogo di tutti, dove le ansie si spengono e la bellezza dell’arte suscita sentimenti di pace e di infinito. Paesaggio quieto,pacato dove anche la malinconia è dolce da assaporare.
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Grazie molte Romeo per la splendida lettura che mi hai regalato.
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Desidero accompagnare questa opera prendendo in prestito tre splendide poesie di grandi poeti
Eugenio Montale,
Jacques Prevert,
Salvatore Quasimodo

Portami il girasole ch'io lo trapianti

Portami il girasole ch'io lo trapianti
nel mio terreno bruciato dal salino,
e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti
del cielo l'ansietà del suo volto giallino.

Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musiche. Svanire
è dunque la ventura delle venture.

Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce.

(Eugenio Montale, Ossi di seppia, 1925)

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(Una pietra
due case
tre ruderi
quattro becchini
un giardino
fiori
un orso lavatore
una dozzina di ostriche un limone un panino
un raggio di sole
un'onda di fondo
sei musicisti i una porta col suo stoino
un signore decorato con la legion d'onore
un altro orso lavatore
uno scultore che scolpisce napolconi
il fìore che viene detto il girasole)

(Jacques Prevert)

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Quasi un madrigale

Il girasole piega a occidente
e già precipita il giorno nel suo
occhio in rovina e l'aria dell'estate
s'addensa e già curva le foglie e il fumo
dei cantieri. S'allontana con scorrere
secco di nubi e stridere di fulmini
quest'ultimo gioco del cielo. Ancora,
e da anni, cara, ci ferma il mutarsi
degli alberi stretti dentro la cerchia
dei Navigli. Ma è sempre il nostro giorno
e sempre quel sole che se ne va
con il filo del suo raggio affettuoso.

Non ho più ricordi, non voglio ricordare;
la memoria risale dalla morte,
la vita è senza fine. Ogni giorno
è nostro. Uno si fermerà per sempre,
e tu con me, quando ci sembri tardi.
Qui sull'argine del canale, i piedi
in altalena, come di fanciulli,
guardiamo l'acqua, i primi rami dentro
il suo colore verde che s'oscura.
E l'uomo che in silenzio s'avvicina
non nasconde un coltello fra le mani,
ma un fiore di geranio.

(Salvatore Quasimodo)