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Le mie opere im vendita su ARTLYNOW

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25 gennaio 2011

Disegni a china


Mi sono divertita un sacco ad applicarmi a questa nuova (per me) espressione artistica  (passatemi il termine).
Non mi sono riconosciuta. Di solito sono un'istitiva nella pittura, non mi sofferma mai sul particolare ( la pittura ad olio non lo richiede ),  non ho mai badato al trattino, alla perfezione....mi sono sempre detta, "non fa per me" ed invece i nquesti giorni mi sono ritrovata a lavorare con segnini leggeri, trattini, linee  a mano libera e soprattutto di  pura fantasia.

Il risultato?

Non so, decidelo Voi...ecco qui :


Vi consiglio di ingradire l'immagine -




L'albero del profumo - 21x29.7 - gr. 120 - techina china




L'albero della vita - 21x29,7 - gr. 120 - tecnica china





Il sentiero dell'incanto - 21x29,7 - gr. 120 - tecnica china





La farfalla è mia - 21x29.7 - gr. 120 . tecnica china





Di fiore in fiore - 21x29.7 - gr. 120 - tecnica china





Un fiore nel sogno - 21x29,7 - gr.120 - tecnica china



le foto sono un pochino sfocate, non è stato facile rendere merito al tratto nero.




incantevol-mente Woman in art


Giusto per restare in tema " sulla bellezza femminile " non "rifatta", ma quella vera, quella che scaturisce dall'animo artistico di molti pittori,  volti di donne, musa ispiratrice per eccellenza,  immortalati su tela per la bellezza dei nostri occhi.
A volte sono volti non perfetti, ma che emanano fascino e  destano emozioni in tutti noi.
Lascio che queste immagini parlino da sole.....non penso occorra aggiungere molto.

Buona visione

 





23 gennaio 2011

Ironica-mente ed artistica-mente



In questa attuale Società dove sembra che le donne  "per esserci" debbano essere per forza belle e soprattutto  "rifatte", tutte uguali, senza espressione o addirittura asettiche...ragazze giovanissime  pronte a qualsiasi cosa pur di apparire "e guadagnare".. (per fortuna non tutte sono così), ma io la sto prendendo in forma ironica e provocatoria,  ma non vado oltre...perchè se iniziassi, ne avrei veramente tante da dire...e chi ne esce più poi!?
Se ne sentono veramente grosse in questo periodo ...fatico anche a crederlo, tanto sono esageramente grottesche e al di fuori di ogni immaginazione, ed allora..perchè no... allineiamoci e seguiamo  l'andazzo...(in battuta scherzosa ed ironica naturalmente, spero si capisca).
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Mi sono lasciata anche io  influenzare dai ritocchini vari, mi sono rifatta il "nasone", ho tolto gli occhiali e l'ottico mi ha consigliato un paio di lenti a contatto azzurre, un bravo estetista mi ha leviagato per bene il viso con punturine varie, un chirurgo estetico mi ha siliconato il labbro superiore, ed ecco qui come sono uscita da questo specie di restauro

(perdonate il mio osare)

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opera : COME TANTE - "RIFATTA"-


olio  su mdf
dim. cm. 40x30 - gennaio 2011

che ne dite?
Vi piaccio...ahahah!!!

(Ma dai, ho solo osato dipingere un volto "quasi marmoreo" nel tentativo di dare un aspetto asettico. Spero di esserci riuscita...e poi,considerando che ho parlato nell'altro post della  Luna, delle stelle...ecco qui cosa neè uscito, un visto "quasi lunare")

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e nonostante abbia speso una fortuna per tornare quella di un tempo, ma, se posso, ancora meglio, 
 spendendo pure una fortuna ed indebitandomi anche, sono stata lo stesso abbandonata e lasciata senza neppure un perchè...

MA QUESTA OPERA E' ANCORA SENZA TITOLO.....(chissà a chi ne viene in mente uno ?)





tecnica mista su MDF
dim. cm. 40x30
gennaio 2011


scherziamo va! Sono veramente nauseata di questo marciume che tutti i giorni ci viene propinato, svicolando quindi da problemi che invece hanno urgenza di essere risolti per il bene di tutti gli italiani, ma soprattutto per i nostri figli ai quali lasceremo, se andremo avanti di questo passo,  un'Italia  "da rifare".


e riposto


22 gennaio 2011

L'ultima "casola" - verzata - della stagione



Carletta è anche..e forse soprattutto...donna di casa ...ed allora

"spazio a CARLA CUOCA"


Questo che Vi propongo è un tipico piatto "brianzolo" la cui ricetta porta come minimo 10.000 calorie, ma se corretta e adeguata per coloro che soffrono di "colestorolo" e cosine varie....può essere un piatto valido per le stagioni invernali.

La "vera casola" prevede  l'inserimento di lardo per il soffritto, cottiche di maiale, alcuni mettono anche salamini vari, ma personalmente preferisco cucinare con meno grassi.

Beh, passo a descrivere e poi valutate Voi,


CASOLA /VERZATA/ 

ingredienti :

- verze
- costine di maiale tagliate a pezzi
- sale
- olio extra vergine di oliva
- vino bianco
- un pizzico di dado

 - acquistate due verze pulite delle foglie esterne, quelle grosse e pesanti (logicamente se la dovete cucinare per tante persone aumentate....questa è ricetta per 4-6persone)



- pulite le verza, togliete la parte dura (in foto quello che si vede)
- tagliate le foglie a pezzi 


 
- lavatele
- asciugatele
- intanto in una casseruola capiente, aggiungete due cucchiai  di olio extra vergine (la vera ricetta prevede il lardo)
- acquistate le costine, almeno un 1 kg. per 4-6 persone e riponetele nella casseruola (meglio di alluminio)




- fatele rosolare e salate
- una volta rosolate spruzzatele col vino bianco e poi fate asciugare il tutto.




- a questo punto aggiungere un poco per volta le verze tagliate a pezzi,
- lasciate che le verze pian piano si ritirano e si adagino nella casseruola e pian piano aggiungete tutte le altre.
Vi sembrerà che la pentola straripi, ma pian piano le verze si riducono di volume.
- le verze lasceranno un poco di acqua e quindi è essenziale che venga assorbita
- aggiungere se si vuole un pezzetto di dado per dare un maggior sapore.
- una volta ridotte le verze, coprite la casseruola e lasciate cuocere per almeno un'ora e mezza (comunque valutate Voi la cottura).
( mi raccomando che le verze non navighino nell'acqua, il fondo deve essere asciutto, ma è importante che non atticchi sul fondo della pentola, altrimenti la verza prende il sapore di bruciato )








- con questo piatto non può mancare la polenta, quindi intanto che la casola cuoce, preparate a parte la polenta, ma per ora Ve la propongo già cucinata e Vi spiego un'altra volta come fare.







ed ecco....pronta la mia "CASOLA" che io definisco "magra", ma Vi assicuro che non ha nulla da invidiare con quella piena di cottiche e cose varie.

Sentite i profumooooo!!!
Vi arriva????







Vi assicuro che dalle mie parti si fanno delle vere e proprie "mangiate" in compagnia con questo piatto tipicamente brianzolo, anche perchè si accompagna "sempre" con vino rosso "pesante" tipo "barbera", poi per le astemie come me...anche con l'acqua...(ahimè).

Ciaooo a tutti e ..........


20 gennaio 2011

I miei acquerelli e ---- Regali - regali e..buona fortuna

mi sono affezionata a questo genere di acquerello che mi evocano  oggetti di antica memoria :






acquerello "RICORDI DI GIOCO"
dim. cm. 45x51 - su carta Fabriano 300 gr. grana fine





acquerello "Camilla"
dim cm. 35x45 - su carta Fabriano gr. 300 grna fine 



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ED INOLTRE

E' ancora tempo di iniziative :


SUL MIO BLOG


COSIMO ANTONICELLI artista del mese
REGALA UNA SPLENDIDA RIELABORAZIONE
DEL VOSTRO SEGNO ZODIACALE

provate......non perdete questa occasione (non costa nulla :-)))

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IN REGALO UN ACQUERELLO


per un TITOLO DI UNA MOSTRA


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INIZIATIVA


collettiva virtuale e reale gratuita a coloro
che vorranno  partecipare con attestato di merito ai primi tre classificati






19 gennaio 2011

Un'interessante visita : Osservatorio astronomico di Merate

In una fredda sera di un martedì di dicembre (non ricordo il giorno) ho partecipato ad  una nuova esperienza che mi ha lasciata al momento dell'invito perplessa (freddo, buio, poca voglia di uscire ) e poi, invece, soddisfattissima, anche perchè desideravo  da molto tempo conoscere questo posto che non conoscevo e che mi ero sempre prefissata di far una visita.
Ci passo sempredavanti durante le mie passeggiate a piedi verso il mercato di Merate, dista solo  2 km da casa mia. Le visite si effettuano su appuntamento e sembra che le prenotazioni siano tantissime e quindi i tempi di attesa piuttosto lunghi.
(a sinistra - Opera"Grido alla fredda luna


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 VISITA ALL'OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI MERATE





Già alla fine dell'Ottocento l'inquinamento luminoso e le vibrazioni indotte dal passaggio delle prime vetture tranviarie erano tali che all'Osservatorio Astronomico di Brera, insediatosi nel Settecento presso lo storico palazzo di Brera nel centro di Milano, gli astronomi incontravano serie difficoltà nelle loro osservazioni.
L'idea di costruire una nuova sede osservativa fuori città si concretizzò solo negli anni venti con l'acquisto della villa San Rocco e la sua conversione nell'attuale osservatorio astronomico (1923). Questa era stata nei secoli scorsi convento dei frati Cappuccini, in seguito villa privata, poi verso la fine dell'Ottocento clinica per le cure naturali e infine nel corso della prima guerra mondiale centro di convalescenza per ufficiali.
Oggi la Brianza è una delle aree più densamente popolate d'Italia e l'inquinamento luminoso è notevole. Ciò nonostante l'osservatorio di Merate è attivo nel settore della ricerca stellare e cosmologica e nel campo della tecnologia dei sistemi ottici, in cui è leader internazionale nello sviluppo di tecnologia per la costruzione di ottiche per l'astronomia X destinate ai telescopi operanti nella regione X dello spettro elettromagnetico. È anche attivo per osservazioni minori e per le tesi di laurea e dottorato degli studenti universitari. Tra le sue numerose attrezzature vi sono un cannone ionico per la rifinitura delle ottiche di altissima precisione operata con il metodo dell'ion beam figuring, unico esemplare in Italia e tra i pochi nel mondo, e tre telescopi ottici.
Dall'autunno del 2003 è in corso un programma continuativo a lungo termine di osservazione di stelle doppie visuali strette, con la tecnica della speckle interferometria, attuato allo storico telescopio Zeiss di un metro di apertura.

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La visita che di solito viene effettuata a gruppi e solo su appuntamento, ha inizio con un'illustrazione da parte di scienziati sulle varie strumentazioni in uso all' osservatorio e sugli studi che vengono effettuati :




il gruppo "pensionati" - ormai lo sono anche io.....:-))) con i quali ho partecipato


sul soffitto della sala presentazione



si trova nella sala prima della salita alla cupola

uno stretta scala porta alla cupola


telescopio Zeiss di un metro di apertura punta su Giove

 Giove ed i suoi 4  satelliti che sii presentano come cerchi luminosi a due a due -  intorno al disco giallo di Giove con striatura arancione in orizzontale.

I nomi dei satelliti : Io, Europa, Ganimede, Callisto

L’osservazione di Giove tuttavia la si può fare non solo ad occhio nudo ma usando un binocolo. In particolare se il binocolo adoperato è buono, ad esempio un 20x70 montato su un cavalletto, allora Giove appare in una veste totalmente diversa. Il pianeta non ha più un aspetto puntiforme ma è possibile distinguerne il suo disco su cui sono visibili delle striature appena percettibili: le bande atmosferiche di cui si parlerà più avanti. Oltre alle dimensioni fisiche Giove mostra un altro particolare molto importante: i suoi satelliti. Complessivamente se ne possono vedere quattro ma spesso uno o più di essi sono nascosti dal pianeta dato che le loro orbite vengono viste di taglio. I loro nomi sono Io, Europa, Ganimede, Callisto. Questi satelliti hanno, singolarmente, le dimensioni della Luna ma non sono gli unici satelliti. In tutto, tra grandi e piccoli se ne contano 15, molti dei quali scoperti recentemente tramite le sonde spaziali che hanno visitato il pianeta a partire della fine degli anni ‘70.
I quattro satelliti principali devono la loro scoperta all’astronomo italiano Galileo Galilei (1564-1642). Non è il caso certamente qui di enunciare tutti i meriti di questo scienziato. Ci si limita solo all’astronomo. Spesso si attribuisce a Galileo l’invenzione del cannocchiale. Le cose non stanno così, tuttavia Galileo è stato il primo a costruirne una versione astronomica dopo averne avuto notizia sul suo funzionamento da alcuni amici suoi. Con questi primi modelli di cannocchiale, successivamente perfezionati fino ad ottenere circa 30 ingrandimenti, Galileo osserva il cielo ed il suo sguardo si fissa naturalmente anche su Giove: è il 7 gennaio 1610.



stiamo osservando Giove ed i satelliti (un freddo tremendo lassù....con la cupola aperta a sera tarda.)



telescopio Zeiss di un metro di apertura



ed ora alla Luna

mio marito sta osservando la Luna

sono riuscita a vedere la superfice con crateri  e mari











Inoltre come ultima visita il telescopio ha puntato sull'ammasso della CASSIOPEA: una stella formata da due stelle gemelle : una blu ed una rossa...per via della maggiore luce che emanano.
Quella blu è la pià luminosa, quella rossa ovviamente meno

Se capitate dalle mie parti, non mancate visita.
(info+ videi da web)