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Le mie opere im vendita su ARTLYNOW

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3 febbraio 2010

Mostra Collettiva-concorso " SAN GIROLAMO " E NUOVA OPERA DEL MESE : FEBBRAIO



VI INFORNO E VI INVITO
ALLA CONSUETA FESTA
DI

SAN GIROLAMO

presso il convento dei Padri Somaschi
 a San Girolamo Lc

dove si terrà

la V MOSTRA COLLETTIVA

alla quale partecipo con alcune mie opere
sia nella sezione a tema libero che nella sezione arte sacra. 

La mostra sarà visibile
dal 6 al 14 febbraio

per documentarVI sulla basilicata e

tutto ciò che concerne la vita e la festa  di San Girolamo )

senza dimenticare che anche questa è una meta turistica per coloro che abitano nella mia zona ma soprattutto per coloro che volessero visitarla.
Durante tutto il periodo della festa e quindi anche della collettiva sarà aperto un servizio navetta che porta direttamente dal piazzale posteggio a salire fino alla Basilica.

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E COME CONTORNO DEL POST
Pubblico la prima opera del mese :

titolo :

AI MARGINI...LA SOFFERENZA
olio è tecnica mista + foglia d'oro
dim. cm. 70x70 - febbraio 2010

(Sarebbe bello leggere le Vostre libere interpretazioni su quest'opera informale)


2 febbraio 2010

3 febbraio - Lo sapete perchè ....a S. BIAGIO ?


 3 FEBBRAIO SI FESTEGGIA SAN BIAGIO

auguri dunque a tutti i  Biagio e le Biagine
ma torniamo al nostro quesito :
Perché è tradizione mangiare il panettone il giorno di San Biagio?

Da dove deriva questa tradizione?
E perché si dice protegga dal mal di gola?

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Può sembrare un tentativo di liberarsi degli avanzi del dolce natalizio, ma in realtà si tratta di un'usanza che ha una lunga storia.
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All'inizio di febbraio, passeggiando per Milano, non è strano, nelle vetrine di pasticcerie, panetterie e gastronomie, trovare panettoni in vendita con forti sconti (per la verità, la tradizione imporrebbe di vendere due panettoni al prezzo di uno, ma non tutti la rispettano).
Banale tentativo di liberarsi degli avanzi del dolce natalizio per eccellenza, diranno i più. Niente di più errato, infatti si tratta di un'usanza ben radicata nel territorio milanese: quella di mangiare il panettone il 3 febbraio, giorno di San Biagio. Ma perché si usa così?
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Biagio nacque a Sebaste, in Armenia, sul finire del III secolo dopo Cristo. Studiò medicina e intraprese la professione di medico, e medico sarebbe morto, se la popolazione della sua città non lo avesse voluto come vescovo, nonostante non fosse né consacrato né ordinato. Un po' come Ambrogio, anche Biagio non volle accettare subito la carica a cui il popolo lo spingeva. Dopo un periodo però si fece convincere e assunse il ministero, non dimenticando però la sua vera natura. Cominciò così a compiere i suoi doveri vescovili, accompagnandoli con gli altrettanto importanti doveri di medico. Il neo vescovo curava le anime del suo gregge ma spesso, in maniera più terrena, ne curava anche i corpi.


Un giorno una madre disperata corse al suo cospetto. Suo figlio aveva mangiato del pesce, una lisca gli si era conficcata in gola e ora stava soffocando. Biagio non perse tempo e corse al capezzale del giovane. L'istinto di medico ebbe presto il sopravvento e Biagio, invece di perdersi in inutili benedizioni e unzioni, prese un pezzo di pane e lo fece inghiottire al ragazzo. La mollica portò con sé la lisca e il figlio della disperata signora riprese a respirare normalmente. Con un metodo che aveva ben poco di miracoloso, Biagio aveva salvato una vita, come probabilmente aveva fatto spesso in passato e come, altrettanto probabilmente, avrebbe continuato a fare in futuro. Ma, vuoi perché come vescovo Biagio era già in odore di santità, vuoi perché, per sottintendere ai doveri dell'abito che indossava, prima di far ingoiare la mollica al ragazzo l'aveva benedetta facendogli il segno della croce, la fortunata madre cominciò a gridare al miracolo. Biagio ovviamente minimizzò e tornò ai suoi doveri. Ma notizie eccezionali come un miracolo fanno presto a passare di bocca in bocca e a diffondersi a macchia d'olio fra tutto il popolo. E presto giunsero alle orecchie sbagliate, quelle di Agricola, prefetto di Diocleziano per l'Armenia. Agricola non apprezzava che la fama di un qualunque vescovo si accrescesse così a dismisura e decise, con una scusa, di convocare il vescovo Biagio. Trovandoselo davanti, non si sa perché, Agricola decise che era meglio eliminarlo per evitare che il popolo ne facesse un santo. Detto, fatto, lo fece scorticare con pettini da cardatori e poi decapitare.
Come altri prima di lui, anche Agricola fece male i suoi conti. Biagio a breve divenne un martire e poi un santo, il Santo protettore dei cardatori e dei materassai (onore dovuto allo strumento che era stato usato per martirizzarlo). In più, in ricordo dell'episodio del bambino e della lisca di pesce, il 3 febbraio, giorno della festa di San Biagio, si usa mangiare del pane benedetto e farsi benedire la gola toccandola con due candele incrociate. Questo però non spiega come la storia di Biagio si leghi a Milano e al suo più rappresentativo dolce. Biagio non era mai passato dalla nostra città, eppure proprio a Milano la sua festa ha una così strana connotazione. Facciamo allora un salto avanti nel tempo rispetto all'epoca in cui visse Biagio.

Il panettone è già stato inventato e a Milano tutti usano prepararlo per le feste natalizie. Prima di Natale una donna si reca da Frate Desiderio per far benedire un panettone che ha preparato per la famiglia. Desiderio, che è sempre molto occupato, dice alla donna di lasciargli il dolce per qualche giorno e poi di passare a ritirarlo, lui si occuperà di benedirlo non appena troverà il tempo. I giorni trascorrono lenti e la donna si dimentica di ripassare dal frate per il suo panettone. Desiderio invece non si dimentica affatto del panettone e, ogni volta che passa davanti al cantuccio della canonica dove lo ha appoggiato, ne stacca un pezzettino e lo mangia.


Sbocconcella oggi, sbocconcella domani tutto ciò che resta del panettone è l'involucro vuoto. Quando Desiderio si accorge di aver mangiato tutto il panettone della povera donna si dispera. I sensi di colpa lo assalgono e Desiderio spera che la donna si sia dimenticata per sempre del suo panettone e non torni più a reclamarlo. Altri giorni passano e sembra che il desiderio del frate si sia avverato, quando, il 3 febbraio, la donna si ripresenta per avere indietro il suo panettone benedetto. Desiderio va allora nell'angolo dove giaceva ancora l'involucro del panettone inesorabilmente vuoto e, stupore, la carta è gonfia e piena di un panettone grosso il doppio di quello che la donna aveva lasciato al frate. Miracolo! Era sicuramente merito di San Biagio.

Il Natale dell'anno successivo molti milanesi portarono a Desiderio i loro panettoni da benedire, sperando di vederli moltiplicati. Ma i miracoli non operano così, quindi Desiderio si limitò a benedire tutti i panettoni assieme e poi consigliò caldamente ai milanesi di avanzarne una parte da consumare il 3 febbraio, in sostituzione del pane benedetto. Negli anni l'usanza si radicò nel sostrato cittadino e anche se oggi non si usa più farli benedire, in ogni casa di Milano, la mattina del 3 febbraio, a colazione, per proteggere la gola dai malanni stagionali, si scarta un bel panettone, magari comprato con lo sconto in uno dei tanti negozi della città.

(art. tratto da Milano-Corriere)
di Francesca Belotti e Gian Luca Margheriti
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e Voi, milanesi che mi seguite,  lo avete avanzato o comprato il panettone per oggi ?

..si continua - proposta di gita : CHIAREGGIO - II PARTE

...e dopo averVi postato le foto scattate al panorama innevato di Chiareggio, Vi voglio ora raccontare come ci si arriva... d'inverno... e dove ho pernottato.
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Con la neve alta non è possibile salire con l'auto a quota 1.600 per cui è necessario lasciare l'auto in basso, presso un libero parcheggio.

Su chiamata,  lo chalet che ci ospiterà provvede all'invio ,nel giro di dieci minuti 
(forse anche meno) della motoslittae quando si è nella stagione alta il gatto delle
 nevi 














Il percorso sulla motoslitta è di circa 5 km. su una strada percorribile che attraversa i boschi  ricchi di vegetazione, cascate ghiacciate e casine, quasi invisibili poichè ricoperte dalla neve alta.

Il freddo non è clemente e sulla motoslitta è ancora più pungente,  ma  l'entusiasmo della nuova esperienza ci fa affrontare l'avventura con risate e  spirito da ragazzini.
Col viso nascosto da sciarpe e da berretti, scivoliamo sulla bianca neve in un paesaggio da favola illuminati unicamente dal contrasto del bianco delle neve con il buio della sera.
E dopo circa 15 minuti arriviamo allo chalet : LA TANA DEL GRILLO



Lo chalet, tra i primi hotel ristoranti in Chiareggio (nord ovest dell'alta Valmalenco) è ubicato in un'incantevole posizione in località Pian del Lupo a ridosso del versante settentrionale del ghiacciaio Disgrazia.
Le camere tutte con servizi, sono pulitissime e di moderna fattura. Sono riscaldate in modo egregio
Lo chalet permette un piacevole e rilassante soggiorno .
Abbiamo cenato e pranzato e devo senz'altro dire che la cucina è validissima e molto variabile ed il tutto a prezzo modico.
Lo chalet è aperto tutto l'anno.Dispone di ampio terrazzo e giardino solarium ed è punto ideale di partenza per chi ama lo scii di fondo, d'alpinismo e di discesa in inverno, e per chi in estate, ama camminare nel freschi boschi, magari alla ricerca di funghi, o nelle impegnative escursioni sui ghiacciai a 4.000 metri di quota.
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E dopo aver fatto pubblicità allo chalet (:-)........
Alcune foto dei tanti dipinti che si trovano all'interno dello chalet e purtroppo animali imbalsamati






Le lucine di natale ancora accese sull'insegna dello chalet, accompagnate da lievi fiocchi di neve creano un'atmosfera incantata quasi irreale.



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Ed al mattino,  
aprendo la finestra della camera per assaporare il freddo mattutino, una splendida immagine mi si presenta ......cristalli di ghiaccio trasparente come fossero enormi diamanti...stalattiti e stalagmiti di affascinante visione  














...e non finisce qui...se volete!

31 gennaio 2010

AGGIORNAMENTI-COMUNICAZIONI

SUL BLOG

http://lavostraarte.blogspot.com/

I RINGRAZIAMENTI UFFICIALI E COMUNICAZIONI
SULLA SPEDIZIONE DELL'OMAGGIO ARTISTICO
A TUTTI COLORO CHE HANNO LASCIATO
IL LORO COMMENTO SULL'ARTE DEL PROF. COZZO

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Inoltre, come è ormai consuetudine, vi comunico di aver effettuato l'aggiornamento mensile del mio sito :
http://www.artecarlacolombo.it/
Potete trovare tutto sul mio esprimere.
anti sono gli aggiornamenti che riepilogano ciò che ho postato in questo mese sul blog , dalle nuove opere, ad alcune nuove poesie, a recensioni a bravissimi artisti, eventi, mostre, ecc ecc, ma sul sito la visibilità è senz'altro più ordinata e raccolta.

L'artista ospite in home page del mio sito
è la pittrice-scultrice


GABRIELLA DUMAS
di
ROVIGO

Se Vi fa piacere Vi invito dunque a visionarlo e perchè no...
a lasciare un Vostro gradito commento sul libro degli ospiti.
Grazie!

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Vi segnalo inoltre che sul blog

http://lavostraarte.blogspot.com

dopo i bravissimi artisti :

prof. CARMELO COZZO DI ADRANO (CT)
e CRISTINA BUA DI ADRANO (CT)
(nonno e nipote)

mi dedicherò alla presentazione
dell'artista pittrice-poetessa


GRAZIELLA CARLETTI LA ROCCA
DI
CALTAGIRONE

Grazie per l'attenzione

Una proposta di gita : CHIAREGGIO I° parte : Un angolo di Paradiso innevato

C H I A R E G G I O

(m.1.600 s.l.m.)

un gita che si può organizzare facilmente specialmente per coloro che abitano nella mia zona
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Si trova tra i due gruppi  montuosi più alti delle Alpi Retiche, il Bernina (m.4.056 s.l.m.) ed il Disgrazia  (m. 3.678 s.l.m.)

Dai ghiacciai di quest'ultimo si forma il bacino di raccolta delle acque del torrente Mallero, principale affluente dell'Adda, che percorre l'intero Pian del Lupo.
Nel passato questo piccolo borgo era di vitale importanza come punto di ristoro e di sosta per il continuo  passaggio di merci e uomini da e per la vicina Svizzera attraverso il Passo del Muretto.

 In estate ed autunno : le escursioni su tutto il gruppo montuoso del Disgrazia partendo a sud dalle capanne Porro, Gerli e Ventina.
Da visitare il sentiero glacialogico "Sella" sulla morena del ghiacciaio Ventina, l'Alpe Pirola con l'anonimo lago e, per gli appassionati di roccia, il Torrione Porro.
Meritevoli di interesse anche la Val Sissone a Est con i lrifugio Tartaglione-Crispo, bellissima zona minerologica dove si possono rinvernire bellissimi cristalli di Epidoto, graniti rossi, quarzi ecc, e la Valle del Muretto con l'omonino Passo a Nord e il sentiero per il rifugio Longoni verso il gruppo del Bernina.


In inverno e primavera :
Sci d'alpinismo e sci di fondo. Una bellissima pista di snoda all'inizio della Val Sissone e percorrendo il Pian del Lupo arriva a S. Giuseppe

Sci di discesa : sulle vicine piste dell'Alpe Palù prendendo la comoda e veloce sciovie in località Barchi.










...e con un piumino "anni 80" e fasciata con tre strati di calze  (eheheheh),   immersa nel candore affascinante e ovattato di questo paradiso terrestre, con temperatura sottozero, ci sono pure io.

ALLA PROSSIMA PUNTATA .......
con  altre foto e .........



30 gennaio 2010

Concorso del mese : FEBBRAIO

si e' conclusa la
II edizione DEL MINI CONCORSO
MESE DI FEBBRAIO
(IN CERCA DI TITOLO)

VINCITORE DEL CONCORSO

SIG. CARCANO


con il titolo :


CORRO SU PRATI AL SOLE D'AUTUNNO


Complimenti dunque al sig. CARCANO che invito a mandarmi privatamente il proprio indirizzo di recapito postale affinchè possa ricevere l'omaggio artistico a lui più gradito.

LA LETTURA DEL DOTT. R.ARACRI
SULL'OPERA PROPOSTA

COSI' SCRIVE IL Dott Aracri, quale premessa alla scelta del titolo:

Premetto, ancora una volta, che tutti i titoli sono bellissimi e non vi nascondo che mi avete messo in difficolta'; ma il gioco vuole che il vincitore sia uno soltanto.
Leggendo la lettura dell'opera  (che è semplicemente la mia lettura e non certamente la piu' appropriata!) capirete, spero, la mia scelta e tanti auguri per la prossima volta. 


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titolo del dott. Aracri : Ricordi d´autunno di Carla Colombo

La pittura di Carla Colombo si colloca sull´asse più classico di una moderna sensibilità coloristica unita ad una emozionale visione della realtà trasfigurata attraverso una personalissima empatia che la lega ai luoghi della sua terra dove vive il suo" io"immaginifico e artistico. Anche in questo dipinto infatti, aleggiano atmosfere e colori che riecheggiano i ricordi e i sogni di un passato fermato in una composizione impressionista dove le tonalità sono cosi leggermente diffuse da sembrare vento di reminiscenze antiche che palpitano nel suo cuore. Ma questa e´ solo una trasposizione emozionale che scaturisce dal suo inconscio e che si traduce tecnicamente in una soggetivazione in cui i colori caldi si fondono e esplodono in una sinfonia di pigmenti inebrianti. Il verde prevalente della tela, che occupa la prospettiva, nella sua interezza e´ rotto dal filare delle viti che si insinuano quasi con forza nella tela spezzando il verde e aprendo la luce nella sua brillantezza. Ma un paesaggio non e´ mai una raffigurazione semplicistica ma la rielaborazione semantica che rimanda a significati profondi. Forse il verde della speranza,della oniricità ,del sogno sognato e infranto dalla realtà della vita(...o dai filari delle viti!) che ci fa interrompere il sogno e vivere la realtà possibile nello spazio che i sogni bellissimi concedono nell´autunno dell´età.
dott. R. Aracri
21 febbraio 2010

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I TITOLI finalisti :


Romeo ha detto...(nei commenti) 

Siamo giunti alla fine di questo secondo concorso per dare un titolo a questa opera.Devo dire che questa volta sara' un po' piu ' difficile scegliere un vincitore dato che tutti ,ma proprio tutti,avete dato dei titoli belli e approrpiati.Comunque questi sino i finalisti e domani domenica saprete chi sara' il vincitore.

-Strada tra i vigneti di Franchino

-Voglia di rosso rubino di Matteo

-Fermento di vita di Giuliana

-I fatali incanti autunnali di Negri

-Luminoso autunno di Krilu’

-Il mio romanzo di Emilio

-Sereno il sentiero d’autunno di Amy

- Corro su prati al sole d’autunno di Carcano

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..ed ora aspettiamo il nome del VINCITORE


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LANCIO DEL CONCORSO
II edizione del MINI-CONCORSO

MESE DI FEBBRAIO
LA MIA ULTIMA OPERA

"  IN CERCA DI TITOLO "




olio a spatola su tela
dim. cm. 40x30 - gennaio 2010

IL  MINI-CONCORSO consiste nell'assegnare IL TITOLO a questa mia opera, terminata nel mese di gennaio 2010


MODALITA' DI PARTECIPAZIONE:

- possono partecipare tutti i lettori di questo blog (anche coloro che hanno già vinto nei quiz anno 2009).
- si possono assegnare tre titoli (solo uno sarà comunque scelto).
- per garantire la massima correttezza e per non sentirmi coivolta nella scelta per ovvi motivi di imparzialità, il titolo sarà scelto direttamente dall'appassionato d'arte Dott.R.ARACRI che sceglierà quello che più si avvicinerà alla lettura dell'opera che ha già stilato e che tiene disponibile per la scadenza del concorso. (libera interpretazione dell'opera).
- scadenza del CONCORSO 20 febbraio 2010.
- lascerò al dott. Aracri rispondere direttamente ai vari interventi che via via verranno postati nei vari commenti che avranno per argomento il titolo.
- mi limiterò ad intervenire solo nel caso di chiarimento o di saluti o altro...che si rendesse necessario.
- Il vincitore o la vincitrice avrà due mesi di tempo dalla data della proclamazione, per comunicare i propri dati per invio omaggio previsto. Dopo tale scadenza mi riterrò libera da ogni "impegno" preso per la scelta delle opere in omaggio qui postate.

 A VOI TUTTI DUNQUE...BUON DIVERTIMENTO !

REGALO PROPOSTO



ANTOLOGIA di pag. 365 - carta patinata (con dedica personalizzata) 
(raccolta di poesie, racconti e foto pittoriche - compresa la mia)




quadretti con cornice in legno naturale
dipinto - acquarello dim. cm. 13x9



- il premio sarà spedito mezzo posta a mie totali spese dietro indicazione dell'indirizzo del vincitore in forma privata a tutela totale della privacy
Con la speranza di tenerVi un po' di compagnia, auguro a tutti Voi ....in bocca al lupo...crepi.ciaooo