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Le mie opere im vendita su ARTLYNOW

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troverete particolari proposte artistiche- carla_colombo@libero.it

26 maggio 2009

Poesia : GIALLO E ROSSO


Il sole nei miei girasoli
olio a spatola su tavola
dim. cm. 50x50 - anno 2007

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Nel caldo meriggio
di un giorno qualunque
ho colto un fiore.
Il più bello,
e di essenze
il più profumato
e…giallo.
Giallo luminoso
nato dal raggio di sole.

In segreto
lo voglio conservare
fra le pagine
di un libro d'amore
e che sfoglierò
quando scenderà la bruma
sulle silenti acque
del mio fiume.

I miei occhi stanchi
sfioriranno di nostalgia
per quel fiore.
Il più raro
e di colore
il più prezioso…e rosso.
Rosso fiammante
del frutto maturo
che non colsi.
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Carla Colombo
giugno 2008
(Diploma di segnalazione al Concorso Nazionale FIORI D'INVERNO organizzato dall'Associazione Culturale "DOBRA' VODA" di Livorno) clicca - http://www.artecarla.it/poesie_premiate_.html

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Il fuoco nei miei papaveri
olio a spatola su tavola
Cm.50x50 - anno 2007 _ collezione privata

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regalo dell'artista fotografa Nina Grioli di Catania

25 maggio 2009

Manifestazione : FESTA DI LUCE E DI COLORE








E' un vero piacere che colgo l'invito della carissima Rosanna Perego che segue con tanta passione le iniziative dell'associazione CAMMINIAMO PER IL MONDO di pubblciare il nuovo stupendo o progetto FESTA DI LUCE E COLORE.

Il programma come potrete vedere è molto ricco e le occasioni per stare insieme non mancano certamente.

In questa nuova iniziativa è pure coinvolta la BOTTEGA DELL'ARTE, il cui direttore artistico è il mio amico GERRY SCACCABAROZZI.

La BOTTEGA DELL'ARTE avrà proprio da questo mese una nuova locazione presso un ampio spazio della sede MISSIONARI DELLA CONSOLATA DI BEVERA-CASTELLO BR.

In tutto questo contesto ci sarà pure una nuova collettiva di pittura con tantissimi artisti (me compresa) che daranno colore e luce ad un contesto veramente stupendo e pieno di serenità.

Inutile dire che l'invito è aperto a tutti!

24 maggio 2009

Percorso del Trenino Rosso del Bernina

Partenza stazione di Tirano. Per noi è riservato il treno panoramico, ampi vetri che ci permettono di osservare benissimo tutto ciò che il panorama ci offre.
Ci accompagna la guida locale : Dario...e tutto dunque diventa accogliente e culturalmente interessante.


Si incomincia a percorrere binari su arcate non indifferenti (si dice così?)

Dalla mia postazione riesco a fotografare la locomotiva...e pure mia sorella ,eheheh ,che imperterrita resiste nei riflessi del finestrino

Ponteschiavo, con le due chiede : la cattolica a sinistra, la protestante a destra.
Il lago di Miralago...che splendore di trasparenze...(qui ci vogliono gli acquerellisti!!!!)

Si attraversano pianura di un verde brillante macchiate da ranuncoli gialli. Sullo sfondo si intravede la neve del gruppo Bernina.


I vari paesini ci affiancano lungo il percorso. In alcuni angoli, quasi si tocca il muro se si allungasse la mano.

...ed il sole ci accompagna...abbagliando le foto...e non solo...

Si attraversano le pinete

Si incomincia a salire...e l'ultima neve dell'inverno bacia ancora i prati ad altezza abbastanza sostenuta.

Ecco che si sale ancora per arrivare al punto più alto del tragitto.
ALP GRUM... il punto massimo di altezza del tragitto

Lassu'...domina la valle.

La neve copre ancora tutta la zona

I laghi sono ancora ghiacciati


guardate questa baita...è praticamente sommersa dalla neve...e siamo a maggio!




...e dopo aver percorso circa 1 km. su rotaie affiancate dalla neve ancora alta...si scende in direzione Saint Moritz


si attraversano ancora pinete, cascate, campi fioriti e si giunge dopo circa tre ore alla stazione di Saint Moritz, dove altri treni rossi della ferrovia Retica aspettano altri passeggeri.
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Mi rendo conto che le immagini non sono perfettissime. Gli scatti li ho eseguiti col treno in corsa, ma penso di averVi dato un'idea di quanto possa essere indimenticabile questa visione...e chissà magari Vi ho dato uno spunto per poter inserire nel vs. calendario una gita col trenino rosso del Bernina..
..ma non finisce qui...alla prossima

23 maggio 2009

Gita : Il trenino rosso del Bernina

LA FERROVIA RETICA NEL PAESAGGIO DELL'ALBULA E DEL BERNINA E' PATRIMONIO MONDIALE DELL'UNESCO

Un treno che scala la montagna.


Molti lo chiamano il trenino più bello del mondo. Questo forse anche per il fatto che i binari di questo favoloso trenino rosso portano il turista a toccare quasi il cielo. Salire sul trenino del Bernina equivale ad entrare in un teatro ed il paesaggio che ci scorre davanti è il palcoscenico che offre uno spettacolo che muta con ritmo pigro. Non è solo la natura a farsi ammirare ma è anche la ferrovia stessa a dare spettacolo: locomotive e vagoni giocattolo, stazioncine che sembrano fatte a traforo, curve strettissime vi faranno allungare le mani per afferrare la coda del treno, viadotti e gallerie elicoidali con pendenze a tratti impressionanti. Indubbiamente anche il percorso contribuisce al fascino di questa linea: si leva dal fondovalle valtellinese ai boschi della Val Poschiavo, sino a salire tra i ghiacciai e le vette del Bernina per poi scendere nella sempre incantevole Engadina, sino a Pontresina e Saint Moritz.
Questo spettacolare ed indimenticabile percorso ferroviario inizia a Tirano, stazione terminale della linea FS proveniente da Milano. Il treno composto da moderne e confortevoli carrozze, lascia questa graziosa cittadina per iniziare un viaggio mozzafiato, sia in inverno che in estate, su pendenze del 70 per mille (senza cremagliera) sino ad un’altitudine di 2253 m s.l.m., una cosa unica in Europa.
Dopo pochi chilometri troviamo subito una meraviglia: il viadotto di Brusio, una rampa elicoidale all’aperto. Oltrepassata Poschiavo, capoluogo dell’omonima valle con le sue belle dimore patrizie, il viaggiatore raggiunge Alp Grùm, eccezionale punto panoramico.
Superato il valico a quota 2253 m s.l.m., presso Montebello si offre all’osservatore l’impressionante vista sul ghiacciaio del Monteratsch e sul gruppo del Bernina, coi suoi “quattromila” scintillanti di nevi eterne.
A Pontresina, rinomata stazione turistica e centro di sport invernali, si dirama la linea per Samaden – Coira, che consente al viaggiatore di raggiungere la Svizzera Centrale ed il Nord Europa. Pochi chilometri ancora attraverso il paesaggio incantato dell’Alta Engadina e si raggiunge St. Moritz.…e d’inverno…
La stagione invernale offre all’ospite qualcosa di ancora piu’ affascinante, una sensazione quasi magica.
Il trenino rosso scala un paesaggio da fiaba nel cuore delle Alpi ammantate di neve ed il vento che soffia e le montagne ghiacciate e abbaglianti fanno vivere un viaggio indimenticabile....Vi assicuro che ho provato queste emozioni. Uno splendido viaggio nel cuore di uno scenario indimenticabile)
(alla prossima puntata vi mostrerò alcune foto che ho scattato il giorno 7 maggio 2009, giornata di sole abbagliante che faceva contrasto con il bianco candido della neve...un abbaglio da vivere! e poi Saint Moritz...e poi la zona dei laghi...e poi....una sorpresa...(per me lo è stata) per gli amanti di grandi artisti. Seguitemi :-) - (datemi tempo per ridimensionare le foto).

22 maggio 2009

Vassoio


Chi mi conosce sa quanto mi piace il fai da te...(ricamo, cucito, uncinetto, giardinaggio, cucina, ecc ecc) ed allora è normale che mi lasci trasportare da svariate tecniche nella creazione di oggetti particolari. Mi sono applicata qualche tempo fa in creazioni di vassoi in stoffa e passamaneria varia.


Ecco qui il risultato :




Mario Piana - il pittore-poeta di emozioni acquerellate

Mi piace dedicare questo spazio di oggi ad un bravo acquerellista che ho ammirato praticamente da subito e mi risulta spontaneo, osservando i suoi lavori, esternare parole e pensieri come fossero note musicali su un rigo accogliente.

Così ho scritto di Mario, quale mese fa :
opera 1 - terre d'acqua - dim. 50x32
oepra 2 - attimi di assoluto- dim. 29x35


Mario Piana - il pittore-poeta di emozioni acquerellate



Tra tutte le tecniche pittoriche quella dell’acquerello è, a detta di molti maestri dell’arte, una delle più difficili e diventa quasi retorico affermare che il fascino dell’acquerello coglie sempre l’animo del fruitore, anche di quello più disattento, ed il mio n’è particolarmente attratto. Non riesco quindi a “passare oltre” davanti agli acquerelli di Mario Piana, mi diventa assolutamente spontaneo fermarmi, sembra che abbiano un richiamo su di me. Le sue opere trasudano d’anima, le sento raccoglitrici d’emozioni tanto che creano "pathos" naturale e spontaneo.L'intesa che si respira tra l'artista e la sua arte nel silenzio dell’osservare diventa complicità ed approvazione. Con tanta spontanea generosità Mario elargisce la magia dei suoi pigmenti senza restrizione. Baciati dall’acqua i colori diventano racconti, favole, ricordi, magistralmente stesi con pennellate sicure, decise e scorrevoli depositano sui fogli bianchi morbida atmosfera spiritualizzante che diventa colonna sonora di un racconto a lieto fine. Il foglio acquerellato si sfuma di color arcobaleno... il più luminoso…e si amalgama in una visione vellutata rendendo carezzevole il dolce insieme , i colori diventano note musicali di una melodia senza tempo e la poesia traspare dalle sfumature di una rappresentazione che si impregna di anima intrisa di tanta armonia. Emozioni a tutto tondo dunque, dove anima e tecnica si amalgamano e diventano un unisono per rendere l’opera “unica”. Mario usa il bianco del foglio e lo fa diventare luce e senza ripensamenti o titubanze lascia che il foglio sprigioni la sua qualità primordiale; il bianco, ed allora i contrasti diventano diretti, le sfumature diventano sofisticate, la morbidezza e la raffinatezza diventano naturali, un insieme di caratteristiche che fanno delle opere di Piana dei veri toccasana al bel vedere. Nei suoi acquerelli vengono rappresentati paesaggi di oggi e paesaggi della nostra infanzia; angoli che portano la nostra memoria a tempi andati; antichi casolari di vecchie rimembranze, angoli di campagne più o meno assolate, acque trasparenti e rilassanti, che portano la leggiadria, ma ciò che rende “amabili” queste sue opere è l’intrinseca pacatezza del suo “star bene con se stesso”,(lo si percepisce), mista alla volontà di voler trasmettere la sua personalità di artista che ama la sua arte e la fa sua, accarezzandola, meditandola, conservandola ma anche dando sempre una spinta per una nuova sperimentazione. La sua continua ricerca lo porta a sperimentare altre tecniche: nei suoi lavori possiamo ammirare opere eseguite a pastello, ad acrilico, tutte comunque con un minimo denominatore comune…opere colme di pathos con il coinvolgimento dell’anima. Il suo legame con la natura, con l’ambiente, rende l’artista sensibile ed attento alla tematica dell’ambiente, non è un caso che molti suoi acquerelli rappresentano paesaggi naturali a volte prive di costruzioni. Mario Piana è tutto questo…ma non solo…Mario Piana è pittore-poeta di favole colorate-acquerellate, testimone del momento che fissa sul foglio la visione, scandida però dalla SUA emozione...percepita, vissuta, subita o voluta.
Carla Colombo
29 gennaio
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