Sto partecipando alla
collettiva PANORAMART a CARIMATE - SALA IL
TORCHIO fino al 26 aprile
ed in questa occasione ho avuto modo di conoscere il CASTELLO DI CARIMATE, che mia ha letteralmente conquistata.
Bellissimo nella Sua massiccia struttura e veramente di forte impatto essendo in piazza al centro del paese.
alcune foto:
foto di Carla Colombo
La storia e l’immagine stessa di Carimate sono intrinsecamente legate al suo Castello, che ne è da sempre il principale elemento identificativo.
Le prime notizie di un edificio di carattere militare sulle colline di Carimate risalgono al 1149. L’edificio, forse sorto sui resti di preesistenti costruzioni tardo-romane, fu complessivamente ricostruito nel 1345 da Luchino Visconti, proprietario del feudo. Negli anni successivi i suoi discendenti fecero aggiunte e integrazioni a più riprese: fortificazioni, un profondo fossato e nel 1481 una parziale riedificazione.
Dal 1434 il castello e il feudo passarono in mano a Giorgio Scaramuzza Visconti e rimasero in questa famiglia fino al 1795, anno della morte di Ludovico Visconti, ultimo di questo ramo.
Nel 1800 vennero venduti ai fratelli Cristoforo e Carlo Arnaboldi di Como, che ne fecero la loro abituale sede di villeggiatura, senza apportare modifiche o restauri all’antica struttura medievale. Gli unici lavori compiuti riguardarono l’interno, frazionato in due distinte proprietà.
Solo nel 1874 Bernardo Arnaboldi Cazzaniga, avendo ereditato tutte le terre e il castello, diede inizio alle opere di restauro, interne ed esterne.
In realtà, più che di restauro vero e proprio, si trattò di una rielaborazione stilistica di gusto romantico, quasi “un’invenzione” formale. Gradevole e interessante nel tentativo di ricreare un’ambientazione neocastellana sia negli esterni che negli interni e gli arredi, ma non realistica da un punto di vista storico.
Se l’impianto complessivo del blocco residenziale non venne sostanzialmente modificato, gli interventi esterni furono notevoli, al punto di alterare radicalmente la fisionomia del castello. La torre di sinistra fu innalzata fino a quasi raddoppiare in altezza. Del tutto inventato è il partito architettonico in stile neo-gotico del corpo di fabbrica esistente tra questa torre e quella d’ingresso e che coinvolge anche le altre tre facciate.
A questo periodo e a questa serie di interventi risale la costruzione del complesso antistante de “Il Torchio”.
Il Castello fu adibito fino alla fine degli anni Cinquanta ad abitazione signorile estiva della nobile famiglia Airoldi di Robbiate. Successivamente venne acquistato, assieme a tutti i terreni di proprietà, dalla Società Generale Immobiliare di Roma che diede il via ad una lottizzazione senza pari in Italia. Nel parco annesso venne creato un Golf Club e dai molti terreni venne creata una grande e bellissima zona residenziale.
Nel 1976, nuovo passaggio di mano e il Castello divenne la sede di una casa discografica – la Stone Castle Studios – che vi inserì i suoi studios e sale di incisione. L’iniziativa fallisce nel 1985 e nel 1986 Il Castello viene venduto ad una società alberghiera che lo trasforma in albergo. In questa veste oggi, oltre all’attività ricettiva, è sede di eventi, mostre, convention e molteplici iniziative culturali.