Il Teide è un vulcano che si trova sull'isola di Tenerife, nell'arcipelago delle Canarie. Con i suoi 3718 metri sul livello del mare (e i circa 7.000 metri sopra la piattaforma oceanica) è la vetta più alta di Spagna. È il terzo vulcano del mondo per altitudine dalla sua base,[1] nonché uno dei vulcani attivi più alti del Continente Africano.
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Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]
Il nome Teide deriva dalla parola Echeyde (inferno), infatti i Guanci (l'antica popolazione dell'isola) ubicavano in questo monte l'aldilà. Secondo la loro credenza qui viveva Guayota, il demonio del male. Secondo la leggenda, Guayota rapì il dio Magec (dio della luce e del sole), e lo portò con sé all'interno della montagna; i Guanci chiesero la clemenza di Achamán, il dio Supremo, che riuscì a sottrarre Magec a Guayota e coprire l'entrata del vulcano. Il diavolo era in questo modo contenuto all'interno del vulcano.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il vulcano ha un ciclo di eruzione di circa 150.000 anni. Un recente studio ha dimostrato che in futuro le eruzioni del Monte Teide saranno violente, in quanto ha una struttura ben consolidata che rende possibile una violenta eruzione. Questo studio ha anche rivelato che il Teide ha una struttura quasi identica a quella del Vesuvio e dell'Etna.[2]
Nel tempo queste eruzioni formarono un cono vulcanico che si stima essere stato di circa 5000m sul livello del mare. Una eruzione esplosiva ha però distrutto la parte superiore del vulcano creando la catena della Cañada; crollando verso nord, i detriti allungarono l'isola dandole l'attuale conformazione. Successivamente nuove eruzioni diedero forma all'attuale cono che vediamo oggi svettare al centro del bacino della Cañada. La sua particolare altezza in un contesto di totale assenza di montagne nelle vicinanze (è l'unica cima dell'isola) conferisce al Pico del Teide (la punta del vulcano) un grande fascino per gli escursionisti che da qui possono godere di un 360° mozzafiato.
Seppur non si registrino eruzioni dal 1909 il vulcano è ancora attivo. Nei pressi del Pico del Teide (oltre i 3400 metri) l'alta temperatura delle rocce segnala la persistente attività del vulcano e causa il fenomeno delle "fumarole" (emissione di vapori sulfurei, che si verifica quando l'acqua infiltratasi nel terreno evapora a contatto con le rocce calde).
Cristoforo Colombo, durante il suo viaggio per le Isole Canarie, la notte del 24 agosto 1492, prima di partire per l'America, scrisse nel suo diario che il picco delle fiamme era molto al di fuori del Teide, ma recenti ricerche hanno dimostrato che l'eruzione era avvenuta in un altro vulcano.[3]
L'ingegnere Leonardo Torriani, nel manoscritto del Cinquecento "Descrizione delle Isole Canarie", assicura che questo vulcano è famoso per la sua grande altezza, che è descritta dai marinai in mare da 440 miglia di distanza.[4]
ALCUNE FOTO
nel viaggio di andata
prma tappa panoramica
stazione funicolare
sulla funicolare
arrivati al Teide
foto di Carla Colombo - wwww.artecarla.it
vedi :