Mi ha abituata bene la poesia dedicata a mio papà. Ha fatto ancora centro:
Lasciate che la inserisca ancora:
..e te ne andavi
…e te ne andavi
in lacrime di pioggia,
riparato dall'ombrello sgangherato
raccoglievi nel freddo delle spalle
il peso degli anni
dall'aspro amaro sapore.
…e passo dopo passo
lungo la vecchia ringhiera
sussurravi al vento gelido
ed alla silente luna
della vita stanca
colma di affanni, di fatica.
…e tendevi un cenno fugace
alla finestra illuminata,
sparivi nel buio
della notte abbandonata
sulla strada deserta.
… e si rincuorava il tuo animo
per la meta vicina,
diventava rifugio la chiave
che apriva lo scrigno
della notte, in solitudine.
Buonanotte papà!
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Carla Colombo
18 dicembre 2009
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