GRAZIE PER ESSERE ARRIVATI QUI DA ME.
carla_colombo@libero.it - 349 5509930 - In questo mio spazio desidero condividere le mie opere pittoriche, le mie poesie, foto, viaggi, ricette, letture...ACCOMODATEVI!

Le mie opere im vendita su ARTLYNOW

Le mie opere  im vendita su ARTLYNOW
troverete particolari proposte artistiche- carla_colombo@libero.it

15 gennaio 2010

I miei primi acquarelli : Gennaio

In una volta sola, in un  piccola carellata
vi voglio ora postare alcuni acquerelli di questo ultimo periodo...




acquarello : IL TUMULTO DEL MARE
DIM. 35,5X45,5
gennaio 2010




acquarello : ESPLOSIONE D'AUTUNNO
dim. 35.5x45.5
dicembre 2009



acquarello : UN ATTIMO DI VITA
dim. cm. 35,5 x 45,5
dicembre 2009

tutti gli acquarelli sono eseguiti su carta apposita per acquarello FABRIANO gr. 300 - grana grossa
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Le foto, forse,  nn rendono merito al dipinto,  per via dell'imbarcatura della carta, che però una volta incorniciato non si vedrà più. (Già fatto esperimento)
 Dopo i suggerimenti di Tito Fornasioero e Mario Piana credo di aver rimediato

14 gennaio 2010

Opere del mese : GENNAIO 2010

OPERA : D 'ESTATE ... ROSSO E BIANCO
olio + tecnica mista su tela
dim. cm. 80 x 40- gennaio 2010

PRO-HAITI

SO CHE SI E' MOLTO ATTENTI ALLE INFO PER QUESTA
IMMANE CATASTROFE HAITIANA,
ma voglio lo stesso postare queste info :
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Per donare 2 euro alla Croce Rossa Italiana ''Pro Emergenza Haiti'' basta inviare un sms da numero 'Wind' e '3' al 48540. Il numero sara' attivo fino al 27 gennaio. I fondi saranno utilizzati per sostenere l'impegno umanitario della Croce Rossa Italiana sul territorio di Haiti, colpito dal terremoto.


Anche "Agire" che coordina molte ong italiane, tra cui Amref e Save the children, si è attivata per raccogliere risorse e fornire immediata assistenza alle popolazioni colpite. È possibile effettuare una donazione di 2 euro inviando un sms al 48541 da cellulari Tim e Vodafone o chiamando lo stesso numero da rete fissa Telecom Italia. La numerazione è attiva fino al 31 gennaio 2010.

Premiazioni concorsi

Vedi post precedente
(avevo già memoriazzato e quindi in definitivo e rimasto postato prima,
ma mi sembrava doveroso dare precedenza ad  un minimo di testimonianza di solidarità
alla catastrofe di HAITI)

Buona giovedì a tutti!

13 gennaio 2010

Una prece, un pensiero ai morti di Haiti


PORT-AU-PRINCE
E' una tragedia di proporzioni inimmaginabili, il terremoto che ha colpito Haiti, il paese più povero dell'intero continente americano.
Secondo una stima di Save the Children, sono un milione 800 mila le persone colpite.
Gravissimo il bilancio dei morti: il presidente di Haiti, René Preval, secondo quanto riferisce il sito del Miami Herald, teme che il terremoto abbia provocato "migliaia di morti". Ma per l'ambasciatore di Haiti presso l'Osa, l'organizzazione degli Stati Americani i morti sarebbero decine di migliaia.



Tutto è cominciato alle 16:53 locali di ieri (le 22:53 italiane), quando una terrificante scossa di 7.0 gradi Richter ha spezzato la normalità. Da allora sono già 33 gli altri scrolloni, tutti oltre magnitudo 4.5. L'ultimo finora registrato dal servizio sismografico statunitense Usgs è stato alle 2:23 (le 8:23 di Roma), ma i geologi si aspettano che il mostruoso terremoto che si è scatenato ad appena una trentina di chilometri dalla capitale dove vivono oltre due milioni di persone, si faccia nuovamente sentore.



Non ci sono parole, non ci sono commenti a queste immagini che ci fa stringere il cuore... tanta solidarietà (per quel che conta), ma permettetemi solo una piccola riflessione, se vogliamo "scontata"...
"ANCORA UNA TRAGEDIA ...SEMPRE ED ANCORA SEMPRE AI PIU' POVERI..."

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14 gennaio 2010

so che siete molto attenti alle info....ma voglio lo stesso pubblicare i riferimenti, per eventuale donazione :

Per donare 2 euro alla Croce Rossa Italiana ''Pro Emergenza Haiti'' basta inviare un sms da numero 'Wind' e '3' al 48540. Il numero sara' attivo fino al 27 gennaio. I fondi saranno utilizzati per sostenere l'impegno umanitario della Croce Rossa Italiana sul territorio di Haiti, colpito dal terremoto.

 
Anche "Agire" che coordina molte ong italiane, tra cui Amref e Save the children, si è attivata per raccogliere risorse e fornire immediata assistenza alle popolazioni colpite. È possibile effettuare una donazione di 2 euro inviando un sms al 48541 da cellulari Tim e Vodafone o chiamando lo stesso numero da rete fissa Telecom Italia. La numerazione è attiva fino al 31 gennaio 2010.




Premiazione concorsi on-line

Vi segnalo le premiazioni  dei due concorsi
 per i quali ho aderivo quale membro di giuria :





I° CONCORSO ON.LINE
IL VOLO DI MELUSINA
"Concorso di arte postale"

(clicca sul link)

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I° TROFEO VINCENZIO PACILIO













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11 gennaio 2010

GRANDI MAESTRI ARTISTI : AMEDEO MODIGLIANI


“L’arte del disegno non deve perire,
la sua fine significherebbe la fine dell’arte stessa”.

Così scriveva Modigliani nel 1902, una frase che racchiude l’importanza del disegno per l’artista stesso...
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Tra le grandi mostre di pittori famosi che ho avuto la fortuna di vedere, fra quelle che mi hanno maggiormente colpita c'è proprio la mostra di AMEDEO MODIGLIANI che qualche anno fa ho potuto ammirare presso PALAZZO REALE A MILANO.

Personalmente l'arte di Modigliani non mi aveva particolarmente attirata, ma dopo quella visita  devo dire che ho rivalutato l'opera di Modigliani.
Le sue figure così asciutte, quasi asettiche, in quel contesto emanavano un fascino particolare e  dietro ai quei volti, dietro a quegli occhi che sembrano tutti uguali, una singolare e sempre diversa luce li illuminava. Ogni volto era accompagnato da un'anima ...probabilmente l'anima che ha "arricchito" tutti qui dipinti era della sua amata Jeanne.
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BIOGRAFIA DI MODIGLIANI
(forse un pò lunga...ma vale la pensa, secondo me, di leggerla)

Nato in Toscana da una famiglia ebraica - quarto figlio del livornese Flaminio Modigliani e di sua moglie, francese di nascita, Eugénie Garsin - crebbe nella povertà, dopo che l'impresa di mezzadria in Sardegna del padre andò in bancarotta.




Fu anche afflitto da problemi di salute, dopo un attacco di febbre tifoide, avuto all'età di 14 anni, seguito dalla tubercolosi due anni dopo. La famiglia di Modigliani soffriva di una storia di depressioni, che colpì anche lui, e almeno alcuni dei suoi fratelli sembrarono aver ereditato la sua stessa vena testarda e indipendente. Nel 1898 il fratello maggiore ventiseienne, Giuseppe Emanuele, poi deputato del Partito Socialista Italiano venne condannato a sei mesi di carcere.



(a sin.casa natale di Modigliani a Livorno)



Di salute assai cagionevole (cadrà più volte malato di polmonite, che infine si convertirà in tubercolosi), Modì sin da piccolo mostrò una grande passione per il disegno, riempiendo pagine e pagine di schizzi e ritratti tra lo stupore dei parenti; e, durante un violento attacco della malattia, sarebbe riuscito a strappare alla madre la promessa di poter andare a lavorare nello studio di Guglielmo Micheli, uno dei pittori più in vista di Livorno, da cui apprenderà le prime nozioni pittoriche, e dove conoscerà, nel 1898, il grande Giovanni Fattori. Modigliani sarà così influenzato dal movimento dei Macchiaioli, in particolare dal Fattori stesso e da Silvestro Lega.
autoritratto



Nel 1902, Amedeo Modigliani si iscrisse alla Scuola libera di Nudo di Firenze, e un anno dopo si spostò a Venezia, dove frequentò l'Istituto per le Belle Arti di Venezia. È a Venezia che Amedeo provò per la prima volta l'hashish e, piuttosto che studiare, iniziò a passare il tempo frequentando i quartieri più infimi della città. Nel 1906, Modigliani si sposta a Parigi, che all'epoca era il punto focale dell'avant-garde, dove sarebbe diventato l'epitome dell'artista tragico, creando una leggenda postuma, famosa quasi quanto quella di Vincent Van Gogh. Sistematosi a Le Bateau-Lavoir, una comune per artisti squattrinati di Montmartre, fu ben presto occupato dalla pittura, inizialmente influenzato dal lavoro di Henri de Toulouse-Lautrec, finché Paul Cézanne cambiò le sue idee. Sicché Modigliani sviluppò un suo stile unico, l'originalità di un genio creativo, che era contemporaneo dei cubisti, ma non faceva parte di tale movimento. Modigliani è famoso per il suo lavoro rapido: si dice completasse un ritratto in una o due sedute. Una volta terminati, non ritoccava mai i suoi dipinti. Eppure, coloro che posarono per lui dissero che essere ritratti da Modigliani era come farsi spogliare l'anima.

Nel 1909, Modigliani fece ritorno alla sua città natale, Livorno, malaticcio e logorato dal suo stile di vita dissoluto. Non restò in Italia a lungo, e fece presto ritorno a Parigi, questa volta affittando uno studio a Montparnasse.

Egli si era inizialmente pensato come scultore più che come pittore, e iniziò a scolpire seriamente dopo che Paul Guillaume, un giovane e ambizioso mercante d'arte, si interessò al suo lavoro e lo introdusse a Constantin Brancusi. Questi appaiono antichi, quasi egizi, piatti e che ricordano una maschera, con distintivi occhi a mandorla, bocche increspate, nasi storti, e colli allungati. Anche se una serie di sculture di Modigliani venne esposta al Salone d'autunno del 1912, a causa delle polveri generate dalla scultura, la sua tubercolosi peggiorava; abbandonò quindi la scultura prima della pietra e poi anche del legno, e si concentrò unicamente sulla pittura.







Tra i suoi lavori si ricordano il ritratto del suo amico e forte bevitore Chaim Soutine, e i ritratti di molti dei suoi contemporanei che frequentavano Montparnasse, come Moise Kisling, Pablo Picasso, Diego Rivera, Juan Gris, Max Jacob, Blaise Cendrars, e Jean Cocteau. Suo più grande e fedele amico fu lo straordinario pittore Maurice Utrillo che visse gli stessi problemi di alcolismo che caratterizzarono la vita di Amedeo.


I NUDI









Il 3 dicembre 1917 si tenne alla Gallerie Berthe Weill la prima personale di Modigliani. Il capo della polizia di Parigi rimase scandalizzato dai nudi di Modigliani in vetrina, e lo costrinse a chiudere la mostra a poche ore dalla sua apertura. Quello stesso anno, Modigliani ricevette una lettera da una ex-amante, Simone Thirioux, una ragazza franco-canadese, che lo informò di essere di ritorno in Canada e di aver dato alla luce un suo figlio. Non riconobbe mai il figlio come suo, ma dopo essersi mosso a Nizza con la Hébuterne, questa rimase incinta, e il 29 novembre 1918 diede alla luce una bambina, che venne anch'essa battezzata Jeanne. Della Thirioux e del figlio, non si sono avute più notizie.


Mentre era a Nizza, un soggiorno organizzato da Léopold Zborowski per Modigliani, Tsuguharu Foujita e altri artisti, allo scopo di cercare di vendere i loro lavori ai ricchi turisti, Modigliani riuscì a vendere pochi quadri e solo per pochi franchi ciascuno. Nonostante ciò, mentre era lì produsse la gran parte dei dipinti che sarebbero infine diventati i suoi più popolari e di valore.


Durante la sua vita vendette numerose delle sue opere, ma mai per grosse somme di denaro. I finanziamenti che riceveva svanivano rapidamente in droghe e alcool. Nel maggio del 1919 fece ritorno a Parigi dove, assieme a Jeanne e alla loro figlia, affittò un appartamento in Rue de la Grande Chaumière. Mentre vivevano li, sia Jeanne che Modigliani dipinsero ritratti l'uno dell'altro e di tutti e due assieme. Anche se continuò a dipingere, per quel periodo il suo stile di vita era giunto a richiedere il conto, e la salute di Modigliani si stava deteriorando rapidamente.


I suoi "blackout" alcolici divennero sempre più frequenti. Dopo che i suoi amici non ne ebbero notizia per diversi giorni, l'inquilino del piano sotto al suo controllò l'abitazione e trovò Modigliani delirante nel letto, attorniato da numerose scatolette di sardine aperte e bottiglie vuote, mentre si aggrappava a Jeanne, che era quasi al nono mese di gravidanza. Venne convocato un dottore, ma c'era ormai poco da fare, poiché Modigliani soffriva di meningite tubercolotica.


Dopo il delirio

Ricoverato all' Hospital dela Charitè, in preda al delirio e circondato dagli amici più stretti e dalla straziata Jeanne, morì all'alba del 24 gennaio 1920. Alla morte di Modigliani ci fu un grande funerale, cui parteciparono tutti i membri della comunità artistica di Montmartre e Montparnasse.


Jeanne Hébuterne, che era stata portata alla casa dei suoi genitori, si gettò da una finestra al quinto piano, un giorno dopo la morte di Amedeo, uccidendo con sé la creatura che portava in grembo.


(foto- Tomba di Amedeo Modigliani)
Modigliani venne sepolto nel cimitero di Père Lachaise nel primo pomeriggio del 27 gennaio.



Jeanne Hébuterne venne seppellita il giorno dopo al Cimetière de Bagneux, vicino a Parigi, e fu solo nel 1930 che la sua amareggiata famiglia (che l'aveva fatta seppellire furtivamente per evitare ulteriori "scandali") concesse che le sue spoglie venissero messe a riposare accanto a quelle di Modigliani.

La loro figlia di soli 20 mesi, Jeanne, venne adottata dalla sorella di Modigliani a Firenze.


Da adulta, avrebbe scritto una importante biografia di suo padre, intitolata: Modigliani senza leggenda. Jeanne morì nel 1984 a Parigi, proprio nei giorni in cui si discuteva sull'autenticità delle tre teste, cadendo da una scala in circostanze alquanto misteriose (qualcuno sospettò che fosse stata spinta, ma l'autopsia non fu fatta e le indagini furono sbrigative).

Oggi, Modigliani è considerato come uno dei più grandi artisti del XX secolo, e le sue opere sono esposte nei più grandi musei del mondo.


Le sue sculture raramente cambiano di mano, e i pochi dipinti che vengono venduti dai proprietari possono raccogliere anche più di 15 milioni di Euro.


Il suo "Nu couché" (Sur le côté gauche) venne venduto nel novembre del 2003 per 26.887.500 dollari.










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10 gennaio 2010

Regali di Voi lettori


cartolina RICEVUTA ON-LINE DALLA LETTRICE DEL  BLOG
E L E N A

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Immagine  RICEVUTA ON-LINE DALLA LETTRICE  DEL BLOG
G I U L I A N A

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mentre l'artista GILDO DE VIDO DORDI 
ha inserito una mia opera con link del  mio sito sul suo BLOG


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GRAZIE di cuore a tutti Voi!
Siete molto cortesi e gentili con me.

9 gennaio 2010

Opere del mese : gennaio 2010


opera : VERDE EFFETTO ...STUPORE
Olio a spatola su tela
dim. cm. 40 x 30 - anno 2010

Lettura dell'opera del Dott. ROMEO ARACRI - 8 gennaio 2010

Questa artista ha ormai trovato un suo personale infinito universo espressivo fatto di colori vivi e pulsanti e di luce magicamente soffusa e dominata nelle tonalità eteree e volatili che esondano lo spazio della tela per invadere ogni angolo dell’anima impregnandola di dolci emozioni eternamente fissate nei suoi tenerissimi pigmenti.
Le immagini, la scenografia, la profondità in cui disperdere lo sguardo sulle ali del sentimento aprono scorci bellissimi di estensioni quasi metafisiche. Ma in questa opera è la luce che modula il paesaggio stesso frantumando l’apparente monotonia del verde e sciogliendola in una diffusione melodica, lirica, che amplifica le soluzioni pittoriche sempre morbide e dolci dei suoi paesaggi sempre riconoscibili.
Incredibile la capacità di disciplinare il colore immettendo attimi del suo intimismo che si riflette in una organizzazione del soggetto in cui si perdono i tratti secondari e l’intensità delle sue sensazioni si fissano sulla tela.
Bellissimo il dosaggio cromatico, sempre eseguito a spatola, nell’ombra e nella luce sperimentando quasi le possibilità materiche e luminose del colore. Infine sono le emozioni che si sovrappongono alla realtà rappresentata quando l’artista vuole rivivere e farci rivivere il fascino dell’atmosfera, dell’ambiente, forse la magia dei profumi o il suono misterioso della natura e quel sapore di antico che è nell’angolo più nascosto del cuore.

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Grazie Romeo, sai sempre cogliere al volo l'essenza dei miei dipinti.

Ormai le tue letture sono tantissime (hai iniziato a scrivere per me tanto, tanto tempo fa)...ed ancora lo fai con l'entusiasmo delle prime volte.
Sono felice di aver contribuito con i miei dipinti a far sì che il tuo amore per la pittura crescesse, ed ora penso di non essere modesta nel dire che in questi anni siamo cresciuti nel mondo artistico, (in altri non mi permetterei),  tu con le tue parole raccolte in recensioni - letture anche per altri artisti ed io con i miei colori che trovano sempre cromie diverse. 
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8 gennaio 2010

RASSEGNA STAMPA :



Il progetto di mail art- vinile 45° organizzato da VIRGINIA MILICI al quale ho partecipato



è stato pubblicato sul periodico d'arte EUROARTE - dicembre/gennaio 2010


inoltre :

SULLA RIVISTA
 N 1 TALENTS MI

mi sono state riservate le pag. 6-7-8-9
RECANTE ALCUNE FOTO DELLE MIE OPERE E DUE POESIE,
UNITAMENTE AD UN'INTERVISTA EFFETTUATAMI
DALLA DIRETTRICE DELLA RIVISTA GRAZIA ALLERA BARBI  .

L'intervista :

Com'è il legame tra te e le tue orgini, la tua terra che spesso rappresenti nelle tue opere

Sono nata in Brianza, una terra di antiche culture e di tradizioni forti, di credenze e leggende, trovando in essa un dialogo quasi spirituale e per la quale nutro un forte legame. La mia famiglia è di origine contadine ed ho quindi vissuto i periodi dell’ infanzia e dell’adolescenza a stretto contatto con la “vera terra”, quella fatta di profumi, di raccolti, di serate attorno ad un camino scoppiettante, di risate sull’aia, ma al contempo quella terra che elargiva doveri anche a noi bimbi: il tempo della mietitura, della raccolta del granoturco, della vendemmia, doveri per i quali era necessaria anche il contributo di noi bambini.

Oltre a quello che si vede, cosa vuoi rappresentare nei tuoi quadri?

Non ho la pretesa di trasmettere chissà quale messaggio, vorrei solo con le mie opere elargire positività e serenità, messaggi semplici dunque, ma preziosi e mai scontati.
Inoltre vorrei riprendermi e magari  recuperare tutto ciò che mi è stato tolto o forse mai donato per poter coltivare questa mia passione; anni preziosissimi per una crescita artistica e di approfondimento.
Mi sto dedicando da anni alla ricerca dell’arte informale e tramite la materia amalgamo stati d’animo, energia, emozione, un connubio di sentimenti del mio “vivere” di oggi.


Qual'è il motivo per cui hai deciso di dedicarti per tutta la vita all'arte?

Non ho deciso di dedicarmi all’arte, è stata l’arte a decidere per me…mi ha scelta.
Mi sono innamorata dell’arte in genere nella classica ora di educazione artistica sui banchi di scuola . Per ragioni di “doveri vari” ho dovuto percorrere un cammino diverso durante gli annoi della mia attività lavorativa, ma l’arte è sempre stata una mia compagna segreta.

Hai ottenuto tantissimi riconoscimenti, ce n'è uno in particolare che ti ha colpito più degli altri?

Ogni riconoscimenti ha per me sempre il massimo valore ed ognuno ha la propria storia, un proprio flash e un posto importante dentro di me.
Non riesco a privilegiarne uno rispetto all’altro.
Nutro sempre emozioni al ricevimento di qualsiasi premio, nonostante il mio curriculum in questo senso si stia allungando.

I tuoi quadri esprimono grandi emozioni, da dove nascono queste emozioni?

Le emozioni penso che siano parte di me; passeggiando lungo le rive del mio fiume, lungo il lago…ovunque e dovunque.
Nelle opere informali le emozioni esplodono come degli urli a volte, come delle necessità interiori, ed è impossibile non ascoltarle.

Cosa vuoi rappresentare nei tuoi quadri?

Attraverso i miei dipinti vorrei rappresentare solo me stessa, il mio sentire nei miei colori. E’ piacevole al di là della vendita ritrovare persone che ritornano con l’entusiasmo di voler godere ancora di una mia opera.

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(per ragioni di spazio l'intervista nelle risposte è stata tagliata di brutto....)

E' possibile visionare la rivista cliccando


7 gennaio 2010

Opere del mese : Gennaio 2010

opera : D'INVERNO...GIALLO E ROSSO
OLIO + TECNICA MISTA SU TELA
DIM. CM. 50 X 40 - GENNAIO 2010

Cerco sempre di sperimentare e questo è un nuovo esperimento di  "sfondi" particolari.

5 gennaio 2010

COMUNICAZIONE

sul nuovo blog http://lavostraarte.blogspot.com/ l'artista proposto

PROF. CARMELO COZZO DI ADRANO CT


Sul mio sito in home page (in basso) lo spazio del mese DI GENNAIO  è dedicato 
PITTRICE PAOLA ELSA TAGLIABUE

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se volete propormi la Vostra arte...fatelo senza esitare.
ciaooo

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Vi FACCIO PARTECIPI DI UN BELLISSIMO REGALO


UN REGALO inviatomi  dalla gentilissa sig.ra ANGELA  che ho conosciuto  in occasione di un viaggio organizzato e che, come me, era indaffarata a trovare spunti suggestivi per foto speciali.

...e per pura combinazione l'ho ritrovata alla mostra personale di Correzzana  :

FOTO " ROSA"
di
ANGELA BOLIS di Correzzana MI

Buona EPIFANIA

...e tutte le FESTE LE PORTA VIA
(se avete voglia di leggere e approfondire ....ecco un copia-incolla dalla ricerca su google)
festa religiosa e festa pagana

AUGURI A TUTTI

Gaspare,Melchiorre e Baldassarre,  tre sapienti che provenivano dalle lontane terre d'Oriente si erano messi in cammino guidati da un astro splendente, una stella cometa, che mai prima aveva fatto apparizione nel cielo. Lo studio di questo insolito fenomeno li aveva avvisati che qualcosa di realmente grande stava per accadere. Così avevano consultato molti libri e in uno di essi trovarono questa profezia:



EPIFANIA ( pittore Il Perugino)

 

"Nascerà da umile dimora un bambino che diverrà il Salvatore del mondo, il Re dei re! Al suo apparire ci saranno schiere di angeli ad accoglierlo sulla terra e si verificheranno cose mai viste prima". Così i tre uomini avevano deciso di seguire la singolare stella per rendere omaggio a quel bambino salvifico. Portavano con sé tre doni simbolici: l'oro, l'incenso e la mirra. L'oro perché era il dono che veniva riservato ai sovrani; l'incenso perché era bruciato solo in onore delle divinità; la mirra che in antichità veniva utilizzata durante le cerimonie funebri e che sarebbe divenuta il simbolo della futura resurrezione di Cristo, il Re che trionfò sulla morte. Dopo un lungo cammino, i tre uomini giunsero alla città di Gerusalemme. Su una collina, circondato da una folta selva, stava un castello austero e buio. «Ecco, si dissero è qui che troveremo il figlio di Dio. Un re del suo rango non può che essere nato in un castello e a paragone della sua importanza, ogni dimora è umile, anche questa fortezza turrita!» Li accolse invece un sovrano molto cerimonioso e dal cuore feroce come quello dei lupi selvatici: si chiamava Erode. Costui stette ad ascoltare la storia dei tre saggi e quindi rispose: «Non saprei proprio come aiutarvi! lo non ho figli e non c'è altro sovrano qui attorno.




EPIFANIA (Giotto)


lo sono il Signore di queste terre! Ma se è vero che è nato questo bambino regale, dopo averlo trovato, venite a riferirmi dov'è, così che anch'io lo possa adorare!». In realtà l'astuto Erode voleva eliminare l'eventuale concorrente. I Magi partirono subito da quel castello, perché la cattiveria che si respirava tra le sue mura aveva quasi ghiacciato loro il sangue nelle vene. Dopo alcuni giorni di ricerca, sotto la guida della magica stella, giunsero infine in un villaggio, il più piccolo e il più umile della terra di Giuda. Fu proprio lì che l'astro si mise a splendere intensamente come mai l'avevano visto durante la loro osservazione: sembrava indicare un luogo appartato In pIena campagna. In una stalla, esposto alle correnti della notte, trovarono un bambino che era nato da poco. Era accudito dal padre, Giuseppe, e da Maria, la madre più dolce e bella che fosse mai capitato loro di incontrare. Vedendo l'amore e la concordia che regnava in quella povera famiglia, nonostante gli stenti e le ristrettezze, i Magi compresero di aver trovato ciò che cercavano e deposero ai piedi della mangiatoia, in cui era stato adagiato il piccolo, i loro doni preziosi. Quindi se ne andarono contenti di avere reso omaggio per primi al Salvatore del mondo.


EPIFANIA ( Mantegna)


Una voce nel cuore, però, non fece loro ripercorrere la strada dell'andata: avevano, infatti, compreso le intenzioni malvagie di Erode e non avrebbero assolutamente svelato a quell'uomo dove trovare il piccolo Gesù. Erode, non vedendo tornare i tre saggi, comprese di essere stato scoperto nel suo terribile piano. Deciso a eliminare qualsiasi concorrente, qualsiasi fanciullo potesse rivelarsi pericoloso per il suo potere, chiamò il capo delle guardie e gli ordinò di ammazzare tutti i bambini della regione che non avessero compiuto i 3 anni di età. Quella stessa notte Giuseppe venne avvertito in sogno da un angelo del Signore: «Giuseppe, slega l'asino e porta in salvo Maria e il tuo bambino! Fra poco giungeranno le truppe di Erode e, se vi trovano nel territorio di Giuda, uccideranno Gesù!».




EPIFANIA ( Mantegna)

Giuseppe si svegliò di soprassalto e, in piena notte, si mise a preparare il necessario per fuggire immediatamente. Si sarebbe diretto verso l'Egitto, dove poteva trovare lavoro come falegname. I pastori, che anche di notte vegliavano sui loro greggi, videro la povera famiglia fuggire di tutta fretta. Comprendendo il pericolo che rendeva veloci i loro passi, accesero dei grandi fuochi lungo tutta la strada per illuminare il cammino all'asinello ed evitare che si fermasse. Per questo, ancor oggi, ogni anno il 6 gennaio, si accendono per le piazze e per le campagne dei falò, per ricordare quella notte.

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I Re Magi


Nella tradizione cristiana i Re Magi sono magi. La parola 'mago' che si usa per indicare questi personaggi non va identificata con il significato che oggi noi diamo. Il vocabolo deriva dal greco 'magoi' e sta ad indicare in primo luogo i membri di una casta sacerdotale persiana (in seguito anche babilonese) che si interessava di astronomia e astrologia. Potremo meglio nominarli: studiosi dei fenomeni celesti.

Nell'antica tradizione persiana i Magi erano i più fedeli ed intimi discepoli di Zoroastro e custodi della sua dottrina che secondo il Vangelo di Matteo giunsero da oriente a Gerusalemme per adorare il bambino Gesù, ovvero il re dei Giudei che era nato. I Magi provenienti da oriente, ovvero dalla Persia, furono, quindi, le prime figure religiose ad adorare il Cristo, al quale presentano anche dei doni crismali.


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La stella cometa dei Re Magi


"La stella, veduta dai Magi, secondo l'opinione più probabile, dedotta dalle sue caratteristiche, era una meteora straordinaria, formata da Dio espressamente per dare ai popoli il lieto annunzio della nascita del Salvatore"
Molto si è scritto su questa stella. Diverse sono state le ipotesi che possono riassumersi a tre: una cometa, una 'stella nova', una sovrapposizione di satelliti.

Non si può neppure pensare ad una 'stella nova', bagliore prolungato emesso da corpi celesti invisibili al momento della loro esplosione. Infatti nell'area di Gerusalemme non ne comparve nessuna tra il 134 a.C. ed il 73 d.C.


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La Befana

Le origini e la storia della Befana.

La Befana, (termine che è corruzione di Epifania, cioè manifestazione) è nell'immaginario collettivo un mitico personaggio con l'aspetto da vecchia che porta doni ai bambini buoni la notte tra il 5 e il 6 gennaio.

La sua origine si perde nella notte dei tempi, discende da tradizioni magiche precristiane e, nella cultura popolare, si fonde con elementi folcloristici e cristiani: la Befana porta i doni in ricordo di quelli offerti a Gesù Bambino dai Magi.

L'iconografia è fissa: un gonnellone scuro ed ampio, un grembiule con le tasche, uno scialle, un fazzoletto o un cappellaccio in testa, un paio di ciabatte consunte, il tutto vivacizzato da numerose toppe colorate. Vola sui tetti a cavallo di una scopa e compie innumerevoli prodigi. A volte, è vero, lascia un po' di carbone (forse perché è nero come l'inferno o forse perché è simbolo dell'energia della terra), ma in fondo non è cattiva. Curioso personaggio, saldamente radicato nell'immaginario popolare e - seppure con una certa diffidenza - molto amato. Fata, maga, generosa e severa... ma chi è, alla fine? Bisogna tornare al tempo in cui si credeva che nelle dodici notti fantastiche figure femminili volassero sui campi appena seminati per propiziare i raccolti futuri. Gli antichi Romani pensavano che a guidarle fosse Diana, dea lunare legata alla vegetazione, altri invece una divinità misteriosa chiamata Satia (dal latino satiaetas, sazietà) o Abundia (da abundantia).

La Chiesa condannò con estremo rigore tali credenze, definendole frutto di influenze sataniche, ma il popolo non smise di essere convinto che tali vagabondaggi notturni avvenissero, solo li ritenne non più benefici, ma infernali. Tali sovrapposizioni diedero origine a molte personificazioni diverse che sfociarono, nel Medioevo, nella nostra Befana. C'è chi sostiene che è vecchia e brutta perché rappresenta la natura ormai spoglia che poi rinascerà e chi ne fa l'immagine dell'anno ormai consunto che porta il nuovo e poi svanisce. Il suo aspetto laido, rappresentazione di tutte le passate pene, assume cosi una funzione apotropaica e lei diventa figura sacrificale. E a questo può ricollegarsi l'usanza di bruciarla.

Nella tradizione popolare però il termine Epifania, storpiato in Befana, ha assunto un significato diverso, andando a designare la figura di una vecchina particolare.

Come abbiamo avuto modo di vedere per le altre tradizioni italiane che si svolgono in tutto l'arco dell'anno, molte nostre festività hanno un'origine rurale, affondando le loro radici nel nostro passato agricolo. Così è anche per la Befana.

Anticamente, infatti, la dodicesima notte dopo il Natale, ossia dopo il solstizio invernale, si celebrava la morte e la rinascita della natura, attraverso la figura pagana di Madre Natura. La notte del 6 gennaio, infatti, Madre Natura, stanca per aver donato tutte le sue energie durante l'anno, appariva sotto forma di una vecchia e benevola strega, che volava per i cieli con una scopa. Oramai secca, Madre Natura era pronta ad essere bruciata come un ramo, per far sì che potesse rinascere dalle ceneri come giovinetta Natura, una luna nuova.

Prima di perire però, la vecchina passava a distribuire doni e dolci a tutti, in modo da piantare i semi che sarebbero nati durante l'anno successivo.
In molte regioni italiane infatti, in questo periodo, si eseguono diversi riti purificatori simili a quelli del Carnevale, in cui si scaccia il maligno dai campi grazie a pentoloni che fanno gran chiasso o si accendono imponenti fuochi, o addirittura in alcune regioni si costruiscono dei fantocci di paglia a forma di vecchia, che vengono bruciati durante la notte tra il 5 ed il 6 gennaio.

La Befana coincide quindi, in certe tradizioni, con la rappresentazione femminile dell'anno vecchio, pronta a sacrificarsi per far rinascere un nuovo periodo di prosperità.
Questa festa ha però assunto nel tempo, anche un significato lievemente diverso. Nella cultura italiana attuale, la Befana non è tanto vista come la simbolizzazione di un periodo di tempo ormai scaduto, quanto piuttosto come una sorta di Nonna buona che premia o punisce i bambini.

I bambini buoni riceveranno ottimi dolcetti e qualche regalino, ma quelli cattivi solo il temutissimo carbone, che simboleggia le malefatte dell'anno passato. Il potere psicologico della Befana sui bambini è quindi molto forte ed i suoi aspetti pedagogici non vanno di certo trascurati.

In alcune regioni, come il Lazio, la Befana è una figura molto importante ed intorno alla sua festa si svolgono importanti fiere culinarie, ma è anche l'ultimo giorno di vera festa, l'ultimo in cui si tiene l'albero di Natale a casa. Addirittura, in molte regioni d'Italia, c'è l'usanza, anche tra gli adulti, di scambiarsi dei regali più modesti rispetto a quelli del 25 dicembre, oppure, soprattutto tra innamorati, cioccolatini e caramelle.

Filastrocca della Befana

La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col cappello alla romana
viva viva la Befana!

La leggenda della Befana

Secondo il racconto popolare, i Re Magi, diretti a Betlemme per portare i doni a Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una vecchia.

Malgrado le loro insistenze, affinchè li seguisse per far visita al piccolo, la donna non uscì di casa per accompagnarli. In seguito, pentitasi di non essere andata con loro, dopo aver preparato un cesto di dolci, uscì di casa e si mise a cercarli, senza riuscirci.

Così si fermò ad ogni casa che trovava lungo il cammino, donando dolciumi ai bambini che incontrava, nella speranza che uno di essi fosse il piccolo Gesù.

Da allora girerebbe per il mondo, facendo regali a tutti i bambini, per farsi perdonare.

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La Tradizione della Befana

La Befana, tradizione tipicamente italiana, non ancora soppiantata dalla figura "straniera" di Babbo Natale, rappresentava anche l'occasione per integrare il magro bilancio familiare di molti che, indossati i panni della Vecchia, quella notte tra il 5 il 6 gennaio, passavano di casa in casa ricevendo doni, perlopiù in natura, in cambio di un augurio e di un sorriso.

Oggi, se si indossano gli abiti della Befana, lo si fa per rimpossessarsi del suo ruolo; dispensatrice di regali e di piccole ramanzine per gli inevitabili capricci di tutti. Dopo un periodo in cui era stata relegata nel dimenticatoio, ora la Befana sta vivendo una seconda giovinezza, legata alla riscoperta e alla valorizzazione delle antiche radici, tradizioni e dell'autentica identità culturale.
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Guardate un po' gli auguri che mi manda  OLENA...che biricchina!!!
Vah beh...lo sono...UNA BEFANA :-)





4 gennaio 2010

I miei primi acquerelli

Chiedo un consiglio ai bravi acquerellisti che frequentano il mio blog : Mario Piana e Tito Fornasiero.

DOMANDA :

- Come fate a scattare le foto agli acquerelli senza far notare la carta "imbarcata", che poi con la cornice si sistema?


acquarello : UN SOFFIO PRIMAVERILE
su carta Fabriano ruvida
dim cm. 30,5x45,5


acquarello : GOCCE COLOR AUTUNNO
su carta Fabriano ruvida
cm. 30,5 x 45,5

(scusate la qualità delle foto, ma trovo molta difficoltà a fotografare la carta acquarellata)

ANNO NUOVO...NUOVO BLOG!!!

Vi invito sul nuovo BLOG
dedicato alla Vostra arte dal titolo appunto :
LaVostraArte


ANNO NUOVO...NUOVO BLOG!!!

..ma non il mio Blog, ma il Vostro Blog.

Dopo un anno dall'apertura di questo blog ho ritenuto necessaria l'apertura di un secondo blog, perchè sta diventando troppo "carico di info". Penso quindi di raggruppare sul blog "artecarla" tutto ciò che riguarda la mia pittura, il mio scrivere, e tutto ciò che gira intorno alle mie mostre personali o collettive, o concorsi...e perchè no...gite, vacanze, film, libri, iniziative  varie...
Il secondo blog "lavostraarte"  vuole essere invece  il Vostro blog, di tutti coloro che manifestano la propria creatività attraverso diverse forme artistiche: pittura, fotografia, poesia, musica, scultura, grafica, ricamo, uncinetto, collage, mosaico, decoupage, intagli vari...insomma...tutto ciò che è creativo-artistico ed è il manifestare delle proprie emozioni.
Mi sono resa conto che molti bravissimi artisti non hanno dimestichezza con i mezzi informatici ed allora perchè non dare la possibilità di far conoscere la loro arte attraverso questo potente mezzo virtuale?
- e perchè no, dare maggiore visibilità a coloro che già dispongono di un loro blog o sito?
- oppure semplicemente "stare insieme" e tenerci un po' di compagnia seppure virtualmente?
Ho già dedicato diverse pagine su questo blog ad artisti vari e considerando che la cosa è stata apprezzata moltissimo dai diretti interessati ringraziandomi privatamente, spero e mi auguro di non sbagliare a metterne a disposizione un altro che raggruppi l'arte di  artisti, creativi, artigiani  vari.
Vi aspetto dunque, basta che mi contattatiate e che mi facciate pervenire le Vostre info. Sarà per me un piacere ed un onore occuparmi della Vostra arte.
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IL PRIMO poliedrico  ARTISTA che mi onorerà della Sua arte  e che inaugurerà il  blog "LaVostraArte" sarà il PROF. CARMELO COZZO DI ADRANO CT

3 gennaio 2010

Mostra collettiva : NATALE, EMOZIONI SENZA TEMPO

E' ancora in corso la II tappa della collettiva organizzata dal gruppo culturale IL LAVELLO .

La collettiva che ha come titolo :

 MAGICO NATALE -
EMOZIONI SENZA TEMPO:


ha visto la  I° tappa - presso CHIESA DI CASALE di Calolziocorte dal 6 al 7 dicembre nel contesto Fèra di Pom

- la II°tappa - è ora in corso presso hall hotel "MONASTERO AL LAVELLO" dal 8 dicembre al 7 gennaio 2010





alcune foto .. clicca qui sotto

EVENTO MAIL ART CENTER - a Napoli

Partecipo  con due mail art all'evento :

MAIL ART CENTER

organizzato dall'officina creativa LINEADARTE DI NAPOLI.





della serie : SOGNI E VITA - n. 2
 tecnica mista su cartoncino f.to mail art.

la n.1 e la n. 3 spedite alle artiste Virginia Milici ed Emanuela Terragnoli




della serie  Effimero - l'arte del riciclo n. 4 
 tecnica mista su cartoncino, f.to mail art


la n. 1 - 2- 3 - spedite agli artisti Lancilotto Bellini, Benedetto Di Fazio, Nicola Caroppo.


http://www.artecarla.it/mail_art_center_.html

Se vuoi fare lo scambio mail art, sono disponibile.
Puoi vedere il regolamento sul mio sito alla voce MAIL ART ed avrai un posto "particolare"sul mio sito,come riservato a tutti i bravissimi artisti esposti.
(non importa se ci siamo già scambiati una mail art...è sempre bello e piacevole lo scambio)

1 gennaio 2010

BUON ANNO 2010

SU QUESTE PAGINE VOGLIO LASCIARE IMMORTALATO PER TUTTO L'ANNO UN GRANDE, GROSSO, INFINITO GRAZIE A TUTTI VOI CHE MI SEGUITE IN QUESTO BLOG E SUL MIO SITO E VI PORGO CON TUTTO IL MIO CUORE UN AUGURIO SINCERO PER IL NUOVO ANNO CHE SIA COME VOI LO DESIDERIATE E COLMO DI OGNI VOSTRO SOGNO REALIZZATO.

PERMETTETEMI DI AUSPICARE LA PACE E LA SERENITA' PER TUTTI I POPOLI DELLA TERRA.

Grazie ancora e sentiamoci...sempre!

CARLA


Mi piace ora elencare inominativi di tutti coloro che mi hanno tenuto compagnia in questo anno, rispettando solo la precendeza femminile,
- NINA
- LAURA
- MIRIAM
- MARIAROSA
- GIULIANA
- ARIANNA
- MAURA
- ELENA
- SIMONA
- OLENA
- LELLA
-.SILVIA
- STELLA
- GIOVANNA
- MARIA

- ROMEO
- MARIO
- TITO
- PIO
- FRANCHINO
- GIUSEPPE
- GIUSEPPE
- MATTEO
- MARCO
- NEGRI
- PAOLO
- ALDO
- GILDO
- SCOPELLITI
- CARCANO
- LUIGI

(se ho dimenticato qualcuna/o per favore me lo dica senza problemi...ma credetemi è solo una dimenticanza dovuta all'età...ehehehe...per me tutti  i Vostri commenti sono "preziosi")
...e non voglio dimenticare coloro che ogni tanto si affacciano  per leggere o  comunque conoscermi...e anche coloro che passano e se ne vanno...ecc ecc.

Grazie a Voi tutti questo mio blog, da quando ho istallato il contatore delle visite e cioè dal 18 febbraio 2009, ha registrato:
- n. visitatori 17.479
 per un totale di pagine viste 42.224.

Il sito ARTECARLA http://www.artecarla.it/
è stato visitato da N. 7.799 visitatori e non Vi sto a dire le pagine, perchè per me è da "spavento".
Grazie al "mostro internet" il  sito è stato consultato da visitatori di molti paesi europei, ma anche oltreoceano.

I miei due spazi sono stati quindi visitati da  n. 25.278 (manca il mese di gennaio sul blog), una media di circa 2.100 visite al mese .
Un numero veramente alto che non mi aspettavo e che comunque mi incita a condividere con Voi questo successo, che è simbolico, ma che mi sprona a continuare.
Se avessi avuto lo sponsor....ahahahah .

Grazie a tutti.
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...e come INIZIO ANNO Vi posto una piccola opera con la quale parteciperò ad un concorso per ETICHETTE DI BOTTIGLIE DI VINO

opera : IL NETTARE DI-VINO
Olio su cartoncino
dim. cm. 30x20

(terminata a fine dicembre ma che considero la prima del 2010,
come buon auspicio)