e si riprende...tela che va e tela che viene...
opera : E' d'arcobaleno il giorno - tecnica mista su mdf - dim. cm 60x60 - anno 2013
lettura dott. Romeo Aracri - 11 luglio 2013
Ci sono sensazioni che racchiudono in sé l’essenza di un vissuto infuso di una ricchezza interiore pronta ad essere da noi assorbita grazie all’efficace estro emotivo.
E’ il caso del Maestro Carla Colombo la cui pittura approda in una particolare visione della realtà tradotta in valori emozionali. Persiste nei dipinti di questa artista il desiderio di fermare un ricordo, un luogo caro per cui la sua espressione diviene memoria di racconti ininterrotti dove la luce, l’ambiente campestre,i suoi monti, la natura in definitiva nelle sue bellissime espressioni,ricevono la sua sensibile attenzione e la narrazione pittorica assume la sua valenza sincera e immediata. Cosi in questo lavoro dove la realtà e’ tramutata in un perfetto equilibrio tra forme accennate e colori pieni che spezza l’accensione cromatica e la ricompone nella gamma tonale quasi dividendo la scenografia in due immagini fuse da un’unica sensibilità artistica. Un arcobaleno di colori magistralmente steso su un materiale dove la difficoltà oggettiva e’ superata dalla dominanza del pigmento che cola dalle sue mani come gocce di sentimento. Ancora una volta una bella composizione che ha in se le componenti per essere definita arte.
L’arcobaleno
dai dieci colori
Pensieri lieti, ameni,
si sprigionano dai colori
stemperati sulla tavolozza
e si amalgamano nella mente
ancora confusa, turbata,
da pochi e unici
momenti
vissuti in un accenno di vita.
Riaffiorano e rivivono
contorni di un arcobaleno
sfumato di dieci colori
che solo noi conosciamo,
in un ritornello di nenia antica
osanno a
quei colori
che riaffiorano nella mente.
Il giallo
mi spaventa
per una
gelosia così evidente
ma poi
l’arancione mi rallegra
al sorgere
di un tuo sorriso senza eguali.
Il rosso
esplode ai miei occhi
pensando
ad un amore così assoluto
e poi mi
rilasso con l’azzurro
stendendo
acque di mari tranquilli.
Corro
su prati color verde primavera
odorosi
di erba tenera
e
raccolgo a frotte il violetto
di fiori
appena spuntati.
Il
bianco per farmi rapire
in un
lungo sogno senza fine
e con la
luce del sole
cammino
per sentieri cosparsi di rose.
Adagio lentamente
un sentiero
di color
timida luna
nascosta ed intimorita
dal nostro amore irraccontabile.
E poi un tratto d’immenso
che non ha colore
ma che rende unico
l’arcobaleno dai dieci colori.
All’improvviso compare nel cielo
una nuvola grigia,
cupa e pesante,
sopra di noi senza pietà
copre l’arcobaleno dai dieci colori
che all’improvviso la nasconde,
ritorna il temperale
ad oscurare il cielo.
Carla
Colombo
14
gennaio 2008
(La poesia è inserita nella mia raccolta "La melodia del cuore" )
Posso dire senza problemi, che questa cosidetta lirica non la trovo particolarmente valida, anzi, rileggenola taglierei tante parole che qui sembrano di troppo e mi viene anche da sorridere leggendola.
E' uno scritto prosaico più che poetico, ma così scrivero 5 anni fa. Qaalche passetto in avanti secondo me, in poesia, è stato fatto.
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