Non amo molto raccontare dei miei affetti e della mia vita privata in questo spazio ma di solito anche in generale, forse dovuto ad una innata riservatezza e difficoltà ad esporre e manifestare le mie emozioni affettive (reminiscenze adolescenziali e culturali?) , ma in questo caso è doveroso e mi sento di scrivere di una persona a me molto cara e che mi ha ridato, credo, in modo particolare, la luce in pittura
_____
Breve cronaca di un addio:
Mattino del 24 aprile ore 09.00 sento le campane " a morte " che è l'annuncio tradizionale di quando in paese qualcuno ci lascia.
Poichè so che il mio maestro Arnaldo Beretta (così mi piace chiamarlo che a più di 80 anni ho avuto modo di conoscere ) non sta bene, il mesto rintocco mi riporta a Lui.
Ore 9,10 il telefono squilla :
"Carla, il nonno è morto!"
Proprio così, con queste poche parole Elena, la figlia, mi annuncia che il maestro ci ha (mi ha) lasciato.
-
Chi mi segue da tempo, ricorderà senz'altro che l'anno scorso il 2 gennaio abbiamo festeggiato i Suoi 100 anni.
Non aggiungo nulla, (so che si dirà..beato lui, e chi ci arriva? ecc. ecc.) ma come sempre, quando succede, ed il legame che unisce è un affetto sincero, non c'è età per non lasciare una parte di cuore .
Desidero ancora una volta, l'ultima, rendergli con tutto il cuore ciò che lui mi ha regalato e ricordarlo ancora ammirando con Voi la Sua pittura, scendendo anche nei post più vecchi.
http://lavostraarte.blogspot.it/search/label/Arnaldo%20Beretta
nello studio del maestro . anno 1996 -
alla festa dei suoi 100 anni . - 2 gennaio 2011
Saluteremo il maestro ARNALDO BERETTA
giovedì 26 aprile alle ore 10.00