IL PRIMO E SECONDO APPUNTAMENTO
con la mia mostra personale si è concluso...ma non è finito qui, prosegue, come da locandina qui sotto postata. Potrete seguire l'esposizione con relative foto visitando il blog http://atelierdartecarla.blogspot.com
Intanto avverto che la litografia che ho messo a disposizione per la collettiva di mail art prevista sull'altro mio blog http://lavostraarte.blogspot.com se l'è aggiudicata RITA BACCARO., che invito a farmi avere il proprio indirizzo. Complimentoni Rita!!!
Proseguono le personali on-line e domani inizierò a postare le opere di Zeferino Funagalli in art Zef.
...e si prosegue...con un'opera che "per dire quanto sono fusa" quasi mi dimenticavo di darle il giusto primo piano qui sul blog. Oggi in mostra mi hanno detto che Le ho assegnato un titolo degno di una poesia
opera : .....ed era un giorno d'inverno colmo di te
olio a spatola su tela - dim cm 60x40 - anno 2012 .
lettura dell'opera del dott. R.Aracri
Carla Colombo e’ pittrice di paesaggi difficile da definire in uno stile per la sua versatilità ma certamente pittrice inserita nella definizione classica della moderna pittura del paesaggio. Per lei il paesaggio e’ un motivo di ispirazione su cui sperimentare i modi e il senso di una rappresentazione soggettiva della realtà attraverso la sua innata sensibilità artistica. Come in questa opera dove si coglie tutta la dolcezza , la malinconia, la serenità e la pacatezza di un giorno qualunque quando la foschia del mattino accarezza i colori e l’umida nebbia copre di poesia la scenografia e il calore dei suoi pigmenti scioglie l’anima in un lamento tenue, antico, sognante. Atmosfera densa di suggestione dove la luce, il colore, l’immagine si fondono in un equilibrio di spettacolare eleganza in una concezione dello spazio che annulla il tempo. Si vive cosi una sensazione di calma ovattata che spegne le ansie e annulla l’inquietudine nella definizione magica delle tonalità che fermano un giorno di inverno quando tutto era colmo di…te!
30 aprile 2012
arancione d'arancia per il cielo,
adagiandolo sul paesaggio
sottostante, come un velo.
Di cobalto è ormai la luce,
per un giorno al suo finire,
e spalma una nebbia di pennellate argentate
sulle colline, sugl'alberi e pianure,
sulle sparute case che appaiono disabitate.
Di solitudine convulsa
s'impossessa il mio spirito,
al non sbattere di alcun'ala in cielo,
e ad una statica immobile immagine
come senza vento in mezzo al mare il veliero.
Per una totale assenza
di qualsivoglia vitalità
il mio cuore si riempie
di un'estrema freddezza,
sprofondando in una totale apatia.
Or sovviene il pensiero di Te
come giallo di limone di sole,
e irraggia d'arancione d'arancia,
colmandolo di te, il mio cuore.
In quel giorno d'inverno pungente,
le mie membra palpitano e si scaldano,
la mia mente aliena la prostrazione,
e tutto diventa enfatico...
Ora il pensiero di Te
nella mia mente riverbera
e, come a ritornello di canzone per te
come una eco continua inneggia,
“...ed era un giorno d'inverno colmo di Te”.
“...ed era un giorno d'inverno colmo di Te”.
“...ed era un giorno d'inverno colmo di Te”.
“...ed era un giorno d'inverno colmo di Te”.
Aprile 2012
Pino Palumbo
http://pinopalumbo.blogspot.it/2012/05/edera-un-giorno-dinverno-colmo-di-te.html#comment-form
poesia di Pino Palumbo
"Ed era un giorno d'inverno colmo di te"
Giallo di limone il sole,
diffonde il suo colore arancione d'arancia per il cielo,
adagiandolo sul paesaggio
sottostante, come un velo.
Di cobalto è ormai la luce,
per un giorno al suo finire,
e spalma una nebbia di pennellate argentate
sulle colline, sugl'alberi e pianure,
sulle sparute case che appaiono disabitate.
Di solitudine convulsa
s'impossessa il mio spirito,
al non sbattere di alcun'ala in cielo,
e ad una statica immobile immagine
come senza vento in mezzo al mare il veliero.
Per una totale assenza
di qualsivoglia vitalità
il mio cuore si riempie
di un'estrema freddezza,
sprofondando in una totale apatia.
Or sovviene il pensiero di Te
come giallo di limone di sole,
e irraggia d'arancione d'arancia,
colmandolo di te, il mio cuore.
In quel giorno d'inverno pungente,
le mie membra palpitano e si scaldano,
la mia mente aliena la prostrazione,
e tutto diventa enfatico...
Ora il pensiero di Te
nella mia mente riverbera
e, come a ritornello di canzone per te
come una eco continua inneggia,
“...ed era un giorno d'inverno colmo di Te”.
“...ed era un giorno d'inverno colmo di Te”.
“...ed era un giorno d'inverno colmo di Te”.
“...ed era un giorno d'inverno colmo di Te”.
Aprile 2012
Pino Palumbo
http://pinopalumbo.blogspot.it/2012/05/edera-un-giorno-dinverno-colmo-di-te.html#comment-form