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25 marzo 2010

UNA GITA CONSIGLIABILE : CA' MARCELLO

A seguito della visita alla mostra
"GIORGIONE" a Castelfranco Veneto
ho avuto modo di visitare anche
la splendia CA' MARCELLO
una villa veneta sita a LEVA DI PIOMBINO DESE (PD)

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STORIA E VICISSITUDINI DI CA' MARCELLO
DALL'INSEDIAMENTO ORIGINARIO ALLA VILLA VENETA

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Villa Marcello a Levada sorse all'inizio del 1500, seppure con una struttura più modesta di quella attuale, ad opera di Andrea Marcello, che fece costruire una casa di caccia poco distante da quella della famiglia Contarini (la quale oggi ha lasciato il posto alla cappella gentilizia dei Marcello). Fino al XV secolo, la zona in cui oggi si trova Ca' Marcello era famosa sia per l'opulenza dei boschi che fornivano molta cacciagione, sia per l'estendersi di sorgenti da cui nasceva il Sile e per terre fertili dove scorrevano i fiumi Dese e Zero. Solo alcune aree erano costantemente asciutte, poiché di qualche metro sopra il livello del mare. Una di queste era proprio Levada (il cui nome sta ad indicare appunto che si trattava di una zona elevata). Per questo la zona fu scelta dai Marcello che iniziarono a bonificarla alla fine del 1400 quando la Serenissima Repubblica di Venezia, fino ad allora potenza esclusivamente marinara, si rivolse alla terraferma e scelse i territori migliori da sfruttare prima per la caccia e poi per l'agricoltura.
Verso la metà del XVI secolo furono i figli di Andrea a realizzare una più ampia dimora con lo scopo di bonificare e coltivare le zone limitrofe, costruendo una fabbrica di villa a tre piani che costituisce l'attuale corpo centrale di Ca' Marcello. Alla fine del secolo, la famiglia possedeva oltre 4000 ettari di terreni coltivi attorno alla villa, la quale aveva in primo luogo la funzione di sede per la gestione della grande azienda agricola, di centro di raccolta e commercio della produzione rurale, nonché di ricovero per attrezzi e bestiame per lo svolgimento delle attività dei campi.
Le generazioni susseguenti proseguirono l'opera di bonifica e fecero costruire le barchesse per dare ricovero alla crescente produzione agricola.
Ca' Marcello è uno splendido esempio di villa veneta ancora vissuta e mantenuta dalla nobile famiglia veneziana dei Marcello, che la fece erigere nel 1500.
Fu poi ampliata, arredata e finemente decorata nel 1700 ed è ancora oggi immersa nell'armonioso parco di oltre 8 ettari, anch'esso di epoca settecentesca.
La villa, ancora arredata con mobili originali e oggetti antichi d'uso quotidiano, è arricchita da grandi quadri a stucco e dal ciclo pittorico del salone da ballo, opera di Giambattista Crosato, importante affrescante del ‘700 veneto. Tutti gli affreschi, circondati da stucchi e appliques, sono perfettamente conservati e vedono come protagonista Alessandro Magno raffigurato in diversi momenti della sua vita. Sovrasta la sala un ballatoio che inquadra il soffitto, anch'esso affrescato dal Crosato, raffigurante l'Olimpo e i suoi magnifici dei.
Questa maestosa villa immersa nella campagna tra Treviso, Padova e Venezia continua a racchiude l'eco vivo e radioso della magnificenza propria delle sue nobili origini e costituisce un'importante testimonianza della civiltà di villa.





IL PATRIMONIO ARTISTICO DI CA' MARCELLO
LA CIVILTA' DI VILLA TRA ARREDI, AFFRESCHI E QUADRI A STUCCO

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Nella prima metà del XVIII secolo la villa iniziò ad essere utilizzata principalmente per la villeggiatura, le feste private e le riunioni diplomatiche. In quel periodo i locali interni vennero finemente arredati e decorati con mobili e oggetti d'arredo costruiti o acquistati espressamente per questa villa, che ancora oggi li custodisce.Nel complesso, colpisce oggi lo stato di conservazione pressoché perfetto di tutti gli ambienti, essendo essi da sempre vissuti e mantenuti con passione dai proprietari.
Il salone principale al piano terra è caratterizzato dal pavimento di seminato alla veneziana, le pareti di marmorino dipinto e il soffitto alla Sansovina di travi squadrate e laccate. Questa parte della villa, che originariamente veniva chiamata ‘portego', ospita alcuni grandi dipinti, realizzati da Sebastiano Mombelli, raffiguranti i personaggi più importanti della famiglia Marcello che segnarono la vita sociale, militare e politica della Serenissima Repubblica di Venezia (il Doge Nicolò, il procuratore Girolamo e i due grandi 'generali da mar' Jacopo e Lorenzo Marcello).
Adiacenti al salone si trovano tre salotti, ricchi di elementi d'arredo originale e di oggetti d'arte, tra cui la collezione privata di sedie ‘a ribaltina' del '700, utilizzate dalle nobili famiglie veneziane per accomodarsi nei palchi a loro riservati al Teatro ‘La Fenice'. Sempre al piano terra sono situati anche lo studio (all'interno del quale avvenivano gli incontri giornalieri tra il padrone di casa e i responsabili della gestione della vasta proprietà terriera) e la sala da pranzo o "delle cineserie" (al centro si nota il prezioso lampadario in vetro di Murano a struttura asimmetrica, composto da singoli elementi ad incastro e privo di sostegni in ferro).
Si accede al primo piano tramite uno scalone adornato da ringhiere in ferro battuto a mano e arricchito da un grande e prezioso manufatto ligneo proveniente dalla nave ammiraglia di Lorenzo Marcello, che guidò il trionfo della flotta veneziana contro i Turchi nella battaglia dei Dardanelli (1656).
Il piano nobile è arricchito da cinque grandi affreschi di Giovanni Battista Crosato, il maggiore affrescante del Settecento veneto accanto a Tiepolo.
La villa conserva in ottimo stato l'intero ciclo pittorico che raffigura alle pareti scene della vita di Alessandro Magno e sul soffitto lo stesso Alessandro tra gli dei dell'Olimpo.
Il grande salone è inoltre adornato da stucchi e appliques settecenteschi che si specchiano sul pavimento in terrazzo alla veneziana; la sala è sovrastata da un ballatoio, limitato da una balaustra in legno laccato, che inquadra il soffitto interamente affrescato.
Le stanze da letto che si trovano al piano nobile sono ancora provviste dell'arredo originale e di molti oggetti di uso quotidiano risalenti al XVIII e XIX secolo.
Vi si possono inoltre ammirare molteplici quadri a stucco di mirabile fattura, alcuni dei quali realizzati su disegni di Giuseppe Zais. Nei soggetti degli stucchi sono presenti personaggi mitici, animali fantastici e scene campestri di aspetto naif e quasi surreale





TUTTO MA PROPRIO TUTTO...QUI :  http://www.camarcello.it/home.html

LE VISITE AGLI INTERNI DELLA VILLA SONO DISONIBILI SU PRENOTAZIONI - APERTO DA PARILE A OTTOBRE, TUTTI I GIORNI ESCLUSO IL SABATO.
LA villa offre la possibilità di cerimonie, ricorrenze, feste varie.
Una curiosità ....lo sceneggiato appena andato in onda sulla principess SISSI, è stato girato in parte nei salonie di questa villa patrizia.

ACQUARELLO




acquarello : TRA GLI SCOGLI...ATTIMI DI SERENITA'
dim. cm. 45,5x51
su carta Fabriano grana grossa - marzo 2010  



....Cercherò onde
in acque cullanti
di marine turchine
e paradisi
in volte stellate
di universi immaginari,
attesa di chissà
quale mare sognante
e di luce unica.....



tratto dalla mia poesia
ORA SUSSURRO

http://www.artecarla.it/poesie_varie_.html

24 marzo 2010

Recensione del prof. Carmelo Cozzo sulla mia arte

E' con estremo piacere che pubblico la recensione che  spontaneamente ha stilato il prof. Cozzo di Adrano sulla mia arte.
Molti di Voi che seguite questi miei spazi, conoscono già il prof. COZZO, avendo avuto modo di parlare di lui,, della Sua arte e della Sua gentilezza d'animo sul blog :

 http://lavostraarte.blogspot.com/search/label/Carmelo%20Cozzo%20di%20Adrano%20CT

Così scrive il prof. COZZO

L’arte di Carla Colombo
Le opere di Carla Colombo sono realizzate con pennellate rapide e decise, vibranti di luce, ottenute con sapiente maestria dall’utilizzo della spatola. Esse catturano lo spettatore immergendolo in una dimensione di pregnante luminosità. Da ogni sua opera, scaturisce la profonda conoscenza, acquisita dall’impressionismo e dall’informale trasfigurandosi, come d’incanto, in uno stile moderno e personale.
Carmelo Cozzo


23 marzo 2010

La recensione, assieme ad altro materiale sarà inserita nel periodico BLOC NOTES di Adrano del mese di Marzo, del quale lo stesso prof. Cozzo è curatore della pagina ad argomento CULTURA.

Ringrazio già sin d'ora il prof. Nino Reina e la redazione tutta per tanta ospitalità. E' per me un onore sincero!!!
Grazie...
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a te CARMELO va tutto il mio affetto e devozione sincera.ciaoooo
CARLA

23 marzo 2010

DI GIOIA E DI VITA

......E PIU' CHE POETAR...VOGLIO CANTAR



DI GIOIA E DI  VITA

Di brezza il giorno si accende
rumoreggia nell'onda la candida schiuma,
e all'orizzonte in acque di seta lucente
si culla la vela bianca

 Di timidi boccioli s'affacciano le rose
tra il verde dei cespi spinosi,
e scrutano l'andare del mare
in onde perse di poesia

Di nettare la farfalla succhia
tra lo svolazzare di botton d'or ,
e si inebriano alla luce del sole
in canti di dolce melodia.

Di gioia l'animo traspare
tra canti di echi lontani,
  rivivo armonie di note
nello sbiadito nastro del tempo

e versi di poesia
nella pagina increspata della vita.


Carla Colombo
Settembre 2009

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immagine da:

IL VINCITORE DEL MINI - CONCORSO - COMUNICAZIONE VARIE


leggete leggete


il vincitore del mini-concorso di
marzo

grazie a tutti

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 E' ancora in corso
(fino al 31 marzo)
 la personale on-line

del maestro SANTO PAOLO GUCCIONE

sul blog

http://lavostraarte.blogspot.com/

(con in omaggio una serigrafia a sorteggio)

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A.A.CERCASI RITRATTI

a destra qui sul  blog
già qualcuno in evidenza
ed in questo post

http://artecarlacolombo.blogspot.com/2010/03/proposta-agli-artisti-tutti-come-avrete.html

buona visione a tutti.ciaoooo

21 marzo 2010

Opere del mese : MARZO

Orami sapete quanto io ami "sperimentare" con i colori, ed anche in questo caso, ho voluto provare una nuova tecnica, sempre con la mia solita spatola, ma stavolta strato su strato.
Toccando la superfice, ma credo si posa anche vedere dalla foto, le roselline  sono molto corpose e volutamente non mi sono soffermata sulla specificità dei petali o sulla loro delicatezza.
Ho voluto rendere il soggetto unito allo sfondo, dando pochissima, se non per nulla, attenzione ai particolari.
Il vaso come vedete è quasi abbozzato e le rose sono state esternate così, senza alcuna metabolizzazione.
Prendere la tela...( in questo la tavola ) e lasciarsi trasportare da ciò che l'istinto produce, a mio modo di vedere, è il massimo in pittura.
Poi il risultato è da tutto da vedere...eheheh...non per forza deve essere eccelso...anzi!
Comunque ecco qui cosa è uscito




opera : UN OMAGGIO AL PRIMO SOLE
Olio a spatola su tavola
dim. cm. 40x 30 - marzo 2010