Primavera in Alsazia : II° tappa - Il parco di Hunawhir

IL PARCO DI HUNAWIHR

La seconda tappa ha avuto protagonista il parco di Hunawihr, centro di reintroduzione di cicogne e lontre.

E' situato a Hunawihr, sulla Strada dei Vini d’Alsazia e si estende su 5 ettari.

Ospita più di 150 cicogne e, dal 1991, il primo Centro francese di Riproduzione della Lontra europea.

La visita si effettua a piedi su un percorso che attraversa tutto il parco.

La strada costeggia numerosi spazi acquatici attrezzati che ospitano diverse specie di anatre, di oche e di nutrie.

Un tunnel vetrato permette inoltre di osservare le lontre mentre nuotano o si riposano nel loro ambiente acquatico.

Infine, in sei acquari sono presentate una ventina di specie di pesci che vivono in Alsazia.

Mi limito qui ad inserire alcune foto di cicogne e lontre, lasciando perdere i vari acquari ed animali vari.

Primavera in Alsazia : LE INSEGNE IN FERRO BATTUTO A EGUISHEIM

LE INSEGNE IN FERRO BATTUTO A EGUISHEIM


Impossibile evitare di puntare la macchina fotografica a queste bellessime insegne.
I miei occhi infatti erano spesso rivolti al cielo, per poter cogliere con l'obiettivo queste bellissime raffigurazioni .
Alcuni esempi...a Eguisheim, ma in realtà in Alsazia, sono ovunque.

Primavera in Alsazia : I° tappa - EGUISHEIM

I° tappa AL PAESINO DI EGUISHEIM

importante centro vinicolo, classificato come uno dei più bei villaggi di Francia con le sue stradine lastricate, le sue case a graticcio colorate ed i suoi angoli fioriti.

Primavera in Alsazia

PRIMAVERA IN ALSAZIA , FRA ARMONIE DI FIORI E COLORI

Questo ponte del I° maggio, l'ho trascorso gustandomi ed ammirando le bellezze dell'Alsazia. Solitamente l'Alsazia è meta di molti turisti per i famosi "mercatini natalizi" e per la vendemmia, e spesso si ci dimentica di quanto è armoniosa in primavera, per suoi colori, per le sue fioriture e per le abitazioni tanto caratteristiche e particolari.


Non sto a darVi informazioni tecniche, pochè qualsiasi ricerca su internet può aiutare in questo, qui ma intendo soltanto condividere con Voi che mi leggete qualche foto (ne ho scattate ben 780) per far nascere anche la Voi la voglia di visitare questa bellissima zona della Francia.


Purtroppo l'inverno è stato rigido anche in Alsazia e la fioritura di gerani ai balconi era purtroppo limitata e questo ha penalizzato in parte la gioia degli occhi.

opere del mese di aprile

L'ingegno umano, testimone nel tempo

tecnica mista su tela

cm.70x50

l'opera è una mia libera interpretazione di uno scatto fotografico dell'artista Piludu, che mi affiancherà nel Concorso foto-pittorico a tema :

I segni del lavoro e dell'ingegno nella Valle dell'ADDA

CONCORSO + COLLETTIVA

CON ESPOSIZIONE DAL 16 MAGGIO AL 31 MAGGIO

(NOTIZIE PIU' DETTAGLIATE SUL BLOG FRA QUALCHE GIORNO)

Frasi celebri di : EDGAR DEGAS

- Ero o sembravo duro come tutti, per una specie di impulso alla brutalità che mi veniva dal mio dubitare e dal mio cattivo umore. Mi sentivo così fatto male, così sprovveduto, così fiacco, mentre mi pareva che i miei calcoli d'arte fossero così giusti. Tenevo il broncio a tutti e anche a me stesso.

- La pittura è innanzitutto un prodotto dell'immaginazione, non deve mai essere una copia. L'aria che si vede nei quadri non è respirabile.

- Dipingere è facile quando non sai come si fa, ma molto difficile quando lo sai.

BIOGRAFIA DI EDGAR DEGAS

Edgar Degas (1834-1917)

tra tutti i pittori impressionisti è quello che conserva la maggiore originalità e distanza dagli altri. I suoi quadri non propongono mai immagini di evanescente luminosità ma rimangono ancorati ad una solidità formale assente negl
Nel 1862 realizzò il suo primo quadro che lo rese famoso: «La famiglia Bellelli».

In esso raffigura la famiglia della sorella sposata ad un fiorentino di nome Bellelli. Nel quadro compaiono il marito, la moglie e due figlie.

L’inedito taglio compositivo, insieme ad una precisa introspezione psicologica dei personaggi, ne fanno un’opera di un realismo e di una modernità che addirittura anticipa alcune delle successive conquiste di Edouard Manet.

Negli anni successivi iniziò ad uscire dal suo ambiente borghese per frequentare il Café Guerbois dove strinse amicizia con Manet e gli altri pittori che avrebbero formato il gruppo degli impressionisti.

Fu tra i fondatori del gruppo e fu proprio egli ad organizzare la mostra presso il fotografo Nadar. E partecipò a tutte le otto successive mostre impressioniste, tranne quella del 1882.Le sue differenze con gli altri impressionisti sono legate soprattutto alla costruzione disegnata e prospettica dei suoi quadri.

Le forme non si dissolvono e non si confondono con la luce. Sono invece rese plastiche con la luce tonale e non con il chiaroscuro, e in questo segue la tecnica impressionista. Ciò che contraddistingue i suoi quadri sono sempre dei tagli prospettici molto arditi. Per questi scorci si è molto parlato dell’influenza delle stampe giapponesi, anche se appare evidente che i suoi quadri hanno una inquadratura tipicamente fotografica.

Tra i suoi soggetti preferiti ci sono le ballerine, (che costituiscono un tema del tutto personale), e le scene di teatro.

Anche in questo,

Degas coincide con l’impressionismo: la scelta poetica di dar immagine alla vita urbana, con i suoi riti e i suoi miti, a volte borghesi, a volte bohemiène.