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2 dicembre 2018

#presepe #presepesughero #ristorantepassone

Sono 60.000 i tappi di sughero, rigorosamente stappati dalle bottiglie  del ristorante utilizzati per realizzare questo presepe.
Questo originale lavoro artistico è istallato  presso il ristorante Passone di Montevecchia con gli auguri di Buon Natale del ristorante.












20 agosto 2014

Santuario Madonna della Corona

Nella località Ferrara di Monte Baldo in provincia di Verona ed esattamente in località Spiazzi, esiste un Santurario dedicato alla Madonna della Corona...denominato comunemente Santuario nella roccia.
Un luogo ideale per chi vuole unire a momenti di preghiera, di  riflessione a  passeggiate in tutta tranquillità nello splendido scenario di verde naturale immenso.
Il Santuario sorge aggrappato alla roccia dei monti che lo circondano a 774 metri sul mare a strapiombo sulla Valle dell'Adige.
Mi ci sono recata e purtroppo il tempo non è stato clemente, per cui non sono riuscita ad apprezzare in toto le bellezze suggestive di questo luogo.

La storia del SANTUARIO qui:

Prima ri trovarsi davanti al Santuario si percorre una strada in discesa fra i boschi oppure scalinate di gradini....e per ogni curva si ha la possibilità di ammirare splendide opere in bronzo raffiguranti la VIA CRUCIS 

Le opere di Raffaele Bonente

Sia nel Santuario, che lungo la strada d’accesso si possono ammirare le fusioni in bronzo dell’architetto veronese Raffaele Bonente. Particolarmente originale è la “scenografia” sulla parete rocciosa dell’abside, attorno alla statua della Pietà, circondata da una corona di spine e da cinque gruppi angelici.
Da evidenziare:
- il paliotto dell’altare con le tre formelle bronzee raffiguranti la Natività, la Crocifissione e la Pentecoste, separate da quattro lesene dedicate agli Evangelisti; ai lati due formelle dedicate alla chiesa veronese, mentre la parte retrostante è suddivisa in tre campiture, contenenti ai lati due invocazioni mariane e al centro il cuore della Madonna trafitto da sette spade;
- i 6 candelabri sulla mensa con i simboli degli Evangelisti e simboli allegorici;
- la formella dell’Annunciazione, posta sull’ambone, ed il leggio con i simboli dei quattro Evangelisti, i volti di Abramo, Mosè, Davide e Isaia, ed al centro il monogramma di Cristo;
- il tabernacolo del 1982 con le quattro figure in bronzo rappresentanti la fede, la speranza, la carità e la religione;
- il battistero del 1988 che presenta nella parte inferiore otto pesci, nella parte superiore, i sette doni dello Spirito Santo;
- il medaglione ricordo della visita papale, dal 1993 all’esterno del Santuario;
- le vetrate nella navata destra del Santuario raffiguranti i misteri del Rosario;
- le sculture e le vetrate che ornano la cappella
dell’Adorazione, realizzate nel 1990;
- le statue bronzee delle stazioni della Via Crucis lungo la strada che dalla Residenza “Stella Alpina” porta al Santuario.
Alcuni scatti da e eseguiti velocemente  ad alcune  opere 







un TOUR  virtuale molto ben eseguito al SANTUARIO cliccando qui :



Alla fine del percorso obblihatorio, si intravede in uno splendido scenario quasi irreale il caratteristico santuario nella roccia (pensate a cosa può essere con il cielo azzurro intenso ed il sole che riscalda le rocce.....- mi sono persa un'emozione colorata 

alcuni scatti al Santuario








dal Santuario si apre la vallata sull'Adige

promesso....Ci tornerò col sole! 



foto di Carla Colombo

17 agosto 2014

Parlasco . la perla della Valsassina



La nostra gita presso il Castello di Vezio sopra Varenna della quale Vi ho già parlato qualche giorno fa è poi proseguita verso la Valsassina per visitare e conoscere il paesino di

P A R L A S C O 
 definito la "PERLA DELLA VALSASSINA"

In alta Valsassina a quota 680 mt. s/m situato all'interno del Parco delle Grigne si trova il piccolo paese di Parlasco, uno dei piu' piccoli comuni d'Italia. Arrivando lassù sembra di essere in un altro mondo, quasi di altri tempi. Caratteristico nella sua ordinata realtà di tipico paesino della mezza montagna, dove la fanno da padrone le case curatissime, alcune costruite con la pietra-sassi a vista contornate da giardini privati colmi di fuori. 
Il paese, posto sulla strada che da Cortenova porta all'Alpe Cainallo, gode di un bellissimo panorama sull'Alta Valle e merito anche delle piogge di questo periodo, il verde è addirittura esagerato...brillante e pulito.
Parlasco e' un piccolo centro in cui sono ancora vive le antiche tradizioni popolari tutt'oggi ancora coltivate con amore ed interesse. Ho notato che è servito di tutto, addirittura hanno un locale adibito  a teatro, la sed della Pro-loco,  la scuola materna ed elementare ecc ecc. .
All'imbocco del territorio di Parlasco biancheggia la chiesa di S. Antonio Abate che ha dipinti risalenti XV sec. ed altri ritenuti del bresciano Aragonio (1593).




Vi si osservano inoltre i ruderi della Rocca di Marmoro, creduta fortezza del Lasco, bandito famoso nella valle per un romanzo storico di Antonio Balbiani.


La visita a Parlasco è indubbiamente una delle più suggestive passeggiate valsassinesi, il paese, piccolo, disteso su un pianoro  ha subito poche manomissioni nel corso del tempo. Parlasco fu il luogo di controllo degli accessi alla Valsassina con la Rocca di Marmoro e quella del Portone. E proprio Parlasco fu alloggio dei Lanzichenecchi che scesero in Italia portandovi l'epidemia della peste che devastò il paese. Se ne occupò anche il Tadino, il medico milanese che sovrintendeva alla profilassi contro il morbo nelle terre del Ducato. Di proprietà degli arcivescovi di Milano, Parlasco seguì le sorti politiche valsassinesi: dei Torriani nel XII secolo fu poi dei Visconti. Ottenne statuti propri nel XIV secolo, per poi essere conquistata dal Medeghino nel XVI e divenire feudo dei Monti nel XVII secolo.


alcune foto del paese 





Parlasco è famoso anche per i suoi affreschi sulle mura delle abitazioni:

Parlasco - Un borgo affrescato
.


Il comune di Parlasco ha indetto nel 2007 un evento-concorso- "Parlasco - Un borgo affrescato"- per artisti esperti in pittura muraria. Gli artisti hanno rappresentato su 14 pareti esterne di altrettanti immobili del vecchio borgo, personaggi e/o scene descritte nel romanzo storico "Lasco, il bandito della Valsassina" dello scrittore ottocentesco Antonio Balbiani, edito nel 1871.
Fra gli  obiettivi dell'iniziativa anche quello di inserire il Comune di Parlasco nel novero dei paesi affrescati più belli d'Italia (ricordiamo tra i più noti Dozza, Arcumeggia, Orgosolo e Cibiana in Cadore), al fine di creare le condizioni per una costante e duratura crescita culturale e turistica del territorio.


ho scattato le foto agli affreschi 



















Una gita rilassante? Questo è un luogo ideale da scegliere in tutta tranquillità. 

foto di Carla Colombo




9 agosto 2014

Le "chicche" del Castello di Vezio

Prosegue la conoscenza al CASTELLO DI VEZIO  e come promesso Vi proponendo  le "chicche" che si trovano presso il castello.

A parte la vegetazione lussureggiante e la "traversata" del paesino arrivare al castello è come giungere ad una meta preziosa.
Dopo aver acquistato il biglietto subito dopo l'entrata  a destra  si trova una  gabbia con  il primo dei rapaci che vengono addestrati dal centro che si trova proprio presso il castello .

 IL GUFO  ARTU' 


Nel cortile interno  soggiornano altri rapaci...tranquilli ed indisturbati 




Si  percorre questo breve vialetto,e  si viene affiancati  dalle scultore IN LEGNO  del maestro locale LUIGI GAMBATO 






La mia attenzione però è attratta dai "Fantasmi" - sculture  bianche in gesso realizzate ogni anno in estate grazie ai turisti che si offrono volontari mettendosi in posa dopo essere stati ricoperti di garza e gesso e rimanendo immobili per una ventina di minuti. Trascorso tale tempo gli viene sfilata la scultura che rimane nel castello fino a quando la neve invernale la distrugge. 





potrete inoltre ammirare dei totem dell'artista Sergio Pagliai ed all'interno della torre  una mostra permanente sul  Lariosauro o marino costiero.
Tutto molto interessante ed entusiasmante.

Vi indico il post precedente sul castello.
lhttp://artecarlacolombo.blogspot.it/2014/08/il-castello-di-vezio.html

Vale o non vale la pena di visitarlo? Io rispondo nuovamente SIIIII

foto di Carla Colombo