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4 ottobre 2014

Un po' di dialetto brianzolo


BANDANA è l'autore di questi due piccoli volumi stampati in proprio 
e scritti in dialetto di quella parte della Brianza che da Merate conduce sino al colle.

"Pa, la vaca la maja, la maia"
ovvero 
"Papà, la mucca mangia, la maglia"

..e ringrazio il sig Pietro che in privato mi ha tirato le orecchie per una errata traduzione (ora ho corretto)- 
Ho preso un abbaglio...e si che io sono "dialettale" puro sangue :-) 

scrive l'autore di proverbi e fatti stilati ironicamente, quasi in forma sarcastica, in quel  dialetto brianzolo che mantiene la  "o"  stretta stretta ...a mangiò, a stirò, cosa che invece nel mio dialetto che dista solo due chilometri ha la desinenza "a"...a mangià , a stirà.

stampato in proprio nel giugno 2011

una breve poesia tratta dal volume, secondo me molto significativa (per tanti motivi)

Illusion

Sem  figur smort
dedré ai finester,
sem omen linger
dènt di culzun,
sem parol sutil,
ricord luntòn,
gest dé bagaj,
che specia inutilment.

Dè per lur,
stann i vecc d'està
in paes desert, al sù,
a spià la vita,
dedrè a di fesur,
sperandu che sign mia
illùsion. 
------

Siamo figure smorte
dietro alle finestre,
siamo uomini leggeri
dentro i pantaloni ,
siamo parole sottili,
ricordi lontani,
gesti di ragazzi,
che aspettano inutilmente.

Da soli
stanno i vecchi d'estate
nel paese deserto, al sole,
a spiare la vita,
dietro alle fessure,
sperando che non siano
illusioni.



"Ul paradis di och"
ovvero
Il paradiso delle oche 


tanto sulla cultura popolare
stampato in proprio nel giugno 2012

Ringrazio molto Bandana per questo omaggio e per le dediche, esterno ancora i miei complimenti per l'ottimo piazzamento di PREMIO DI ECCELLENZA durante il CONCORSO DI LIBERETA' - ANNO 2014 per la poesia dialettale del quale mi onoro di curarne la  parte organizzativa, artistica e di giuria.



3 ottobre 2014

Premio SER - UGO 2014 - Casalserugo PD

Ho partecipato alla prima edizione




le mie opere in attesa di essere esposte
















... e questa mia opera è stata ritenuta meritevole del IV posto assoluto. (premi da ricevere)


Ricordo che la bellissima mostra è tuttora in corso.

Ringrazio tutti gli organizzatori, in particolare l'artista Lino Legnaghi che si è anche preso cura delle mie opere.


2 ottobre 2014

Rimini a settembre - II parte

Ho fotografato momenti sulla spiaggia...ed ora mi addentro nella parte storica, che in una città balneare, di solito si visita quando il tempo è bigio ed il sole non è in cielo...ma altrove.
Quel giorno faceva anche freddo...

ed ecco cosa dice WIKIPEDIA 
Rimini non è però solo un luogo di villeggiatura della Riviera romagnola, ma anche una città di livello storico-culturale non indifferente (anche se quest'aspetto viene solitamente posto in secondo piano rispetto a quello più famoso di capitale della vita notturna e mondana). Colonia fondata infatti dai Romani nel 268 a.C., per tutto il periodo della loro dominazione è stata un fondamentale nodo di comunicazione fra il nord e il sud della penisola, e sul suo suolo gli imperatori romani eressero monumenti quali l'Arco d'Augusto, ilPonte di Tiberio e l'Anfiteatro; mentre durante il primo Rinascimento, sotto i Malatesta, la sua corte è stata una delle più vivaci dell'epoca, ospitando artisti del calibro di Leon Battista AlbertiPiero della FrancescaRoberto ValturioMatteo de' Pasti e producendo opere quali il Tempio Malatestiano. Nell'Ottocento è stata poi una delle città più attive sul fronte rivoluzionario, ospitando molti dei moti volti all'unificazione, mentre durante la seconda guerra mondiale la città fu teatro di duri scontri e aspri bombardamenti, ma anche di una fiera resistenza partigiana, che le valse l'onore di una medaglia d'oro al valore civile.
Favorita dalla posizione geografica e dall'attrezzatura ricettiva, si è affermata come uno dei maggiori poli fieristici e congressuali d'Europa[4], sede di manifestazioni e convegni di grande rilievo.
PIAZZA CAVOUR E LA ZONA VECCHIA FONTANA 
Qui sorse nel 1204 il palazzo dell'Arengo: sotto l’ampio portico si amministrava la giustizia, nell'immensa sala al primo piano, con finestre a polifora, si riuniva l’Assemblea del Comune. 
Ho potuto visitare in questo palazzo la mostra " il colore del motomondiale" dedicata al mondo del motociclismo /stupendi i caschi dei grandi campioni/ e la mostra "Russiaart" dedicata a  quattro giovani artisti russi (ho le foto ma non vorrei esagerare) 


Al centro si erge, dal 1614,  la Statua del Papa Paolo V, atto di deferenza della città.







La Pescheria, inaugurata nel 1747 su progetto di Francesco Buonamici, riflette l'importanza economica della pesca, ora adebita anche a mercatini vari 



Fulcro della piazza, la fontana richiamava venditori, mercanti, viaggiatori. Le forme medievali compaiono nel ritratto della città nel Tempio Malatestiano.


CASTELLO SISMONDO 
La residenza-fortezza di Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini dal 1432 al 1468, coniugava l'intento celebrativo con l’esigenza difensiva. La demolizione degli edifici  fra il Castello e la piazza comunale ne accentuò la posizione dominante e la mole malatestiana primeggiò sulle sedi del potere civile e religioso.
La fortezza si imponeva per la possenza di torri e mura munite di scarpate, per l'ampio fossato, per la grandiosità del mastio che, intonacato di bianco, si stagliava contro il rosso della torre d'ingresso. L’apparato difensivo, approntato con la consulenza di Filippo Brunelleschi, era dotato di bocche da fuoco.
Oggi resta ben poco e lo spazio interno viene adibito a concerti ed a mostre. Durante la mia visita ho visitato le mostre di due bravi artisti : La scultrice Paola Ceccarelli ed il pittore Amerigo Mazzotti. Davvero molto molto interessanti. 



TEMPIO MALATESTIANO
Il Tempio di Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini dal 1432 al 1468, sorge ove era prima la Chiesa di S. Maria in Trivio e, dal XIII secolo, la Chiesa di S. Francesco. Quest'ultima era  decorata da pitture oggi perdute ad eccezione del Crocifisso di Giotto, unica opera dell’artista a Rimini, risalente alle soglie del ‘300. Vicino alla chiesa  crebbero il convento e l'area cimiteriale in cui furono sepolti alcuni Malatesta.
Sigismondo realizzò nel Tempio, rimasto incompiuto alla sua morte, un sogno di magnificenza, riunendovi, come in una grande arca, le memorie della Famiglia.
I lavori, avviati nel 1447, prevedevano l'apertura di due cappelle a sepolcro di Sigismondo e di Isotta degli Atti, sua terza moglie; Sigismondo decise poi di agire su tutta l’antica chiesa affidando il progetto a Leon Battista Alberti, cui si deve il recupero della tradizione romana, evidente nella facciata e nelle fiancate che rieccheggiano l’arco d’Augusto e il ponte di Tiberio.
All'eleganza dell'esterno, fa riscontro la ricchezza della decorazione interna, vicina ai modelli di corte. Matteo dei Pasti e Agostino di Duccio operarono con una sensibilità quasi pittorica al rivestimento marmoreo delle sei cappelle laterali. I soggetti trattati aprono a più letture, dall'esaltazione dell'amore di Sigismondo ed Isotta alle teorie filosofiche; ma ciò che emerge è la personalità del committente, celebrata da Piero della Francesca nell'affresco con il principe inginocchiato davanti a San Sigismondo, e dominante anche nel ritratto di Rimini della Cappella dei Pianeti, sovrastato dal Cancro, segno zodiacale di Sigismondo.

Posso dire che allo sguardo è molto bello.





La chiesa di Sant'Antonio 


e purtroppo ho perso di vedere tanto altro....uffolina 



se volete vedere la prima parte qui:
http://artecarlacolombo.blogspot.it/2014/09/rimini-settembre-i-parte.html

foto di Carla Colombo



30 settembre 2014

Pintando ....(o meglio pitturando)


Uno spatolato immediato di stagione:


opera : Accarezzami intensamente... autunno - olio a spatola su tela, di. cm 50x40 . anno 2014

tutte le mie opere pittoriche sul sito www.artecarla.it




28 settembre 2014

Poetando...

E' da tempo che non posto poesie...riprendo il mio scrivere, anche se questa che ora propongo è rimasta nella cartella delle poesie in sospeso in attesa di essere rivista.  In realtà non ho rivisto nulla, credo che la lascerò così. 

… E DI  TE VORREI

… e di te vorrei raccontare
quando il silenzio
sarà come la notte
costellata e chiara
nelle estati vissute d’amore.

… e di te vorrei ricordare
tra i ranuncoli a primavera
ed il profumo dei gelsomini,
la farfalla adagiata
sul tuo viso umido di rugiada
e le tue impronte  lasciate
sul muschio d’inverno
mentre l’argento nei capelli
regala il passare degli anni.

… e di te racconterò
quando il silenzio
sarà compagno di oblio
laggiù nella valle
dimenticata dagli uomini
perdonata da Dio.


30 ottobre 2013

Carla Colombo 



opera : Un dì a venire (Adda) - olio a spatola su cartone telato. dim. cm. 40x30 - anno 2011-collezione privata 


tutte le mie poesie ed opere sul sito www.artecarla.it



27 settembre 2014

Rimini a settembre - I parte

COSI' DICE WIKIPEDIA 
Rimini (Rémin -usato dai residenti in città-[senza fonte], Rémni o Rémne- usati dai residenti del forese-[senza fonte] in romagnolo,Ariminum in latino) è un comune italiano di 146 856 abitanti[1], capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna.
Il comune di Rimini comprendeva anche il territorio degli attuali comuni di Riccione, fino al 1922, e di Bellaria-Igea Marina, fino al 1956.
Rimini è il principale, nonché più popoloso, centro della Riviera romagnola e la seconda città per numero di abitanti (dopo Ravenna) di tutta la Romagna. Località di soggiorno estivo di fama internazionale[2][3], si estende per 15 km lungo la costa del mare Adriatico con hotel, locali notturni, attrezzature balneari e impianti sportivi. Lo sviluppo del turismo, avviato nel 1843 con la fondazione dello Stabilimento Bagni, si affermò definitivamente nel secolo successivo, perdendo l'originaria connotazione aristocratica e mondana e trasformandosi in fenomeno di massa.
R I M I N I per me a settembre 
ed inizio propria dalla spiaggia.

Rimini offre molto altro che non mi aspettavo,  ma di questo né parlerò nel prossimo post  
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Nel  mio breve soggiorno non ho trovato il tempo di completo sole, ma due-tre giorni di cielo bigio e mare triste...colori piuttosto spenti,  ma,ora guardando le immagini, devo dire che emanono una melanconia salutare e trovo che siano anche piuttosto poetiche.
Ho passeggiato moltissimo su quella spiaggia così ampia e di sabbia fine ed in queste mio passeggiare  la macchina fotografica ha avuto un ruolo da  protagonista  ....sempre con me!
Le immagine che vedrete si riferiscono proprio ad alcuni scatti effettuati durante queste passeggiate-
E' stupendo essere "quasi sola" in una spiaggia così immensa sentendo solo il rumore del mare. 



Lungo questa spiaggia ho camminato tanto


e passeggiando si incontrano momenti che vanno per forza immortalati


Da qui partono alcuni battelli che giungono sino a Pesaro




..cosa che non sapevo, si giunge alla visione del prestigioso  Grand Hotel, dichiarato monumento nazionale,  dove Federico Fellini ha girato il film Amarcord 


...e poi la ruota panoramica che permetta la vista di tutta la città. 
Vi mostrerò qualche foto durante la mia salita - Rimini versione notte
Il ticket ,se non ricordo male, 18,00 euro , non poco vero ? Una volta però si puo' fare.


tanti, tanti gabbiani a terra 


Si giunge poi al porto e qui proprio sul mare si può vedere il  RockIsland uno dei più famosi disco-pub di Rimini, aperto tutta la notte


guardate che poesia....il mare increspato, gli scogli, i rami essicati, la rete solitaria in attesa di essere calata nel mare,  l'uccellino che riposa  sulla punta della rete, la vela in lontananza, le nuvole rosate che accarezzano il mare...anche nelle giornate bigie si può trovare sempre il positivo.


Dal porto guardando verso la città 




e su questi bianchi sassi una foto non me la sono fatta scappare ../nature.
(che pensi Carletta...) 


Percorrendo il breve tragitto verso il RockIsland, proprio sulla punta Vi è istallata una splendida scultura ; LA SPOSA DEL MARINAIO 
Se volete conoscerne di più. cliccate qui sotto




... ma a settembre torna anche il sole, ma la spiaggia è sempre quasi deserta.





dal balcone del nostro Hotel




Nella  prossima puntata, Vi farò vedere una Rimini che forse non conoscete, come non la conosceva la sottoscritta

foto di Carla Colombo