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26 aprile 2012

Carla Colombo in mostra personale: il mio mondo a colori III tappa

PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA 
Come ogni anno e come  è tradizione riapre la manifestazione del “maggio imbersaghese” e per la seconda volta la pittrice Carla Colombo di Imbersago riapre il proprio atelier ARTECARLA al pubblico con la personale “IL MIO MONDO A COLORI”,  un’ulteriore tappa della mostra itinerante che ha visto un’esposizione in gennaio presso  la sala comunale di Olgiate Molgora ed a marzo presso  la sala  congressi della FNP-CISL di Lecco.
Il percorso artistico della Colombo è sempre in continuo crescendo ed anche questa ulteriore mostra non deluderà i vari estimatori della Sua pittura che sono ormai abituati a seguire questi Sue continui eventi artistici.
Nel contesto di questa esposizione verrà presentata un’originale Telona, su progetto ed ideazione della stessa Colombo eseguita da 16 artisti locali  ma anche da varie regioni d’Italia.

La mostra sarà aperta DAL 28 APRILE  AL 9 MAGGIO


Presso l'ATELIER ARTECARLA 
a Sabbione-Imbersago Via Brianza, n. 16 
Orario di apertura :
sabato e mercoledì  dalle  15.30 alle  19.30
domenica dalle  10.00 alle 12.30, dalle  15.30 alle 19,30
altri giorni solo su appuntamento telefonando al 
n. 039 9920760
sito dell’artista : www.artecarla.it

dott. S. CARCANO

Evento mostra  inserito in :
ed ovviamente :
ed al mio profilo facebook
aggiungerò altri link o articoli cammin facendo...e se ho dimenticato qualcuno, basta farmelo presente carla_colombo@libero.it

25 aprile 2012

Arnaldo Beretta (il mio maestro) mi ha lasciata


Non amo molto raccontare  dei miei affetti e della mia vita privata in questo spazio ma di solito anche  in generale, forse dovuto  ad  una innata riservatezza e difficoltà ad esporre e manifestare le mie emozioni affettive (reminiscenze adolescenziali  e culturali?) , ma in questo caso è doveroso e mi sento di scrivere di una persona a me molto cara e che mi ha ridato, credo, in modo particolare, la luce in pittura
_____
Breve cronaca di un addio:
Mattino del 24 aprile ore 09.00 sento le campane " a morte " che è l'annuncio tradizionale di quando in paese qualcuno ci lascia.
Poichè  so che il mio maestro Arnaldo Beretta (così mi piace chiamarlo che a più di 80 anni ho avuto modo di conoscere ) non sta bene, il mesto rintocco  mi riporta a Lui. 
Ore 9,10 il telefono squilla :
"Carla, il nonno è morto!"
Proprio così, con queste poche parole Elena, la figlia, mi annuncia che il maestro ci ha (mi ha) lasciato.
-
Chi mi segue da tempo, ricorderà senz'altro che  l'anno scorso il 2 gennaio  abbiamo festeggiato i Suoi 100 anni. 
Non aggiungo nulla, (so che si dirà..beato lui, e chi ci arriva? ecc. ecc.) ma come sempre, quando succede, ed il legame che unisce è un affetto sincero, non c'è età per non lasciare una parte di cuore .
Desidero ancora una volta, l'ultima,  rendergli  con  tutto il cuore ciò che lui mi ha regalato e ricordarlo ancora  ammirando con Voi la Sua pittura, scendendo anche nei post più vecchi.
http://lavostraarte.blogspot.it/search/label/Arnaldo%20Beretta


nello studio del maestro . anno 1996 -

alla festa dei suoi 100 anni . - 2 gennaio 2011


Saluteremo il maestro ARNALDO BERETTA 
giovedì 26 aprile alle ore 10.00 
 PARROCCHIA SS. MARCELLINO E PIETRO
  IMBERSAGO-SABBIONE


ciao maestro...
mi accompagnerai sempre nella luce dei miei dipinti. 



ARNALDO BERETTA
Pittore 
2 GENNAIO 1911
24 APRILE 2012 


http://www.merateonline.it/articolo.php?idd=20156

23 aprile 2012

25 Aprile - festa della Liberazione

Il 25 aprile di ogni anno nel nostro Paese si festeggia l’Anniversario della liberazione d’Italia, una data convenzionale scelta – come recita l’art. 1 del decreto legislativo luogotenenziale n. 185 del 22 aprile 1946 – “a celebrazione della totale liberazione del territorio italiano”.
Il 25 aprile del 1945, nell’Italia settentrionale, scoppiò un’insurrezione contro i nazisti che portò alla liberazione, dapprima, delle città di Milano e di Torino e, successivamente, delle città di Genova (il 26 aprile) e di Venezia (il 28 aprile). Una data fondamentale per la storia della nostra Repubblica che segna la fine dell’occupazione nazifascista, durata venti anni, e che rappresenta simbolicamente l’inizio di un percorso storico che porterà al referendum del 2 giugno 1946, in cui il popolo italiano sceglierà tra monarchia e repubblica, prima, e alla nascita della Repubblica Italiana, poi.
Il 25 aprile in Italia è la Festa della Liberazione, si ricorda cioè l'anniversario della liberazione dal nazifascismo

Durante la seconda guerra mondiale (1939-1945), dopo il 1943, l'Italia si ritrovò divisa in due: al nord Benito Mussolini e i Fascisti avevano costituito la Repubblica Sociale Italiana, vicina ai tedeschi e al Nazismo di Hitler, mentre al sud si formò in opposizione il governo Badoglio, in collaborazione con gli Alleati americani e inglesi. 

Per combattere il dominio nazifascista si era organizzata la Resistenza, formata dai Partigiani. Questi erano uomini, donne, giovani, anziani, preti, militari, persone di diversi ceti sociali, diverse idee politiche e religiose, ma che avevano in comune la volontà di lottare personalmente, ognuno con i propri mezzi, per ottenere in patria la democrazia e il rispetto della libertà individuale e l'uguaglianza. 
Festa della Liberazione



Il 25 aprile 1945 i Partigiani, supportati dagli Alleati, entrarono vittoriosi nelle principali città italiane, mettendo fine al tragico periodo di lutti e rovine e dando così il via al processo di liberazione dell'Italia dall'oppressione fascista.

Qualche anno dopo, dalle idee di democrazia e libertà, è nata laCostituzione Italiana

Di seguito vi elenchiamo alcuni esempi di libri che sono ambientati e parlano del periodo della Resistenza italiana. Gli autori sono stati essi stessi testimoni della Seconda Guerra Mondiale e vogliono raccontare, ognuno a suo modo, le esperienze fatte e i segni lasciati da uno dei periodi che più ha segnato il nostro Paese. 



Il sentiero dei nidi di ragno - Italo Calvino
Sentiero dei Nidi di Ragno
Ambientato in Liguria, tra gli stretti vicoli di un paesino della Riviera di Ponente, durante la Resistenza. Il protagonista è Pin, un ragazzino solo e senza guida. La sorella fa la prostituta e tra i clienti ha anche i militari tedeschi; per questo motivo Pin viene scartato e insultato. Per ripicca e per avere la considerazione degli adulti, il bambino decide di rubare la pistola all'amante della donna e di nasconderla. Questo gesto scatenerà una serie di eventi che lo porterà ad essere messo in prigione dai tedeschi e, una volta scappato, ad entrare in contatto con i gruppi di partigiani che si nascondevano tra i monti, diventandone parte integrante. Nel condividere con loro la difficile vita da ribelli, con l'oppressione degli invasori tedeschi, imparerà ad affrontare la realtà di un paese in guerra, con l'aiuto del nuovo amico Cugino, diventato una sorta di padre adottivo. 

La casa in collina - Cesare Pavese
Casa in Collina - Cesare Pavese
Il libro narra le vicende di Corrado, durante l'estate del 1943, in piena Seconda Guerra Mondiale. L' uomo è un professore quarantenne che vive sulle colline antistanti Torino, non è sposato e ha due donne, madre e figlia, che si occupano di lui e dell'andamento domestico. Corrado tutte le sere si rifugia sulle colline per scampare ai bombardamenti tedeschi sulla città e, così come sfugge alla guerra e ad un quasi obbligato schieramento politico, evita anche di prendersi responsabilità negli altri campi della vita. Tra i partigiani ha amici, Cate, una fiamma del passato, e il figlio di lei, probabilmente suo; nonostante questo non si sbilancia seguendo i loro ideali e le loro azioni. La guerra incombe, i tedeschi incalzano e i suoi amici vengono arrestati, forse uccisi, ma lui fugge e per salvarsi abbandona anche il giovane ragazzo, affidatogli da Cate: niente sembra scrollarlo dalla sua vigliaccheria. Un giorno però si imbatte per caso nella cruda uccisione di alcuni fascisti, da parte dei partigiani di zona. La morte e il sangue così vicini e reali lo fanno riflettere amaramente sulla sua vita e sul periodo storico in cui si trova: la guerra tocca tutti, prima o poi, nessuno riesce a sottrarsi. Tramite Corrado si vive il duro periodo della guerra e dell'inizio della creazione dei gruppi partigiani. 

Il partigiano Johnny - Beppe Fenoglio 
Partigiano Johnny - Beppe Fenoglio
E' il settembre del 1943 quando Johnny, un giovane studente di letteratura con l'amore per la cultura anglosassone, decide di unirsi ai partigiani della sua città Alba, nel Monferrato piemontese. Lo fa non tanto per convinzione ideologia, quanto più forse per aver immaginato poeticamente e astrattamente quella vita avventurosa. La realtà però si rivela tutt'altro che epicamente magica: è una lotta quotidiana contro la morte, la fame, la solitudine e soprattutto la guerra che provoca tutto questo. Le guerriglie e le lotte portano il giovane a trovarsi solo, senza più nessun amico, solo con la natura che lo circonda. Ha così la possibilità di fare un'attenta analisi introspettiva, che lo porta a realizzare quanto la guerra possa distruggere un uomo, le sue certezze, i suoi sogni e i suoi desideri. Johnny torna tra la gente, ma non è più in grado di integrarsi normalmente. Il libro è incompiuto, ma è comunque considerato uno dei più pragmatici e originali romanzi sulla Resistenza italiana. Nel 2000 è stato anche tratto un film, che ha lo stesso titolo. 

Il clandestino - Mario Tobino 
Il Clandestino di Mario Tobino
Il romanzo è ambientato nella Toscana della Resistenza. Racconta di un gruppo di ragazzi, colti e ben educati, che per combattere il fascismo si dedica ad una complicata vita sotterranea. Quello che li fa resistere e andare avanti nella loro lotta è l'amore per la propria città Medusa (nome di fantasia per Viareggio), la profonda fede nelle loro ideologie politiche e l'ardente desiderio di giustizia. Tra di loro c'è Anselmo, un giovane medico (il personaggio più simile allo scrittore), che suo malgrado si è trovato a dover affrontare gli orrori della guerra e vorrebbe soltanto poter vivere il suo Paese e la sua adorata città, senza pensare al passato. La visione romantica della vita è costretta continuamente a cozzare col violento realismo del tempo, ma non soccombe mai. 
ricerca da amando.it
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AD IMBERSAGO (L MIO PAESE)
oltre al consueto omaggio al monumenti dei caduti sabato 21 aprile l'evento qui sotto (al quale ho aderito)
foto di Alberto Battaglia 




AD IMBERSAGO . OGGI 25 APRILE PIAZZA GARIBALDI :


foto di Carla Colombo

22 aprile 2012

Carla Colombo - segnalata al Concorso letterario Mario Ferrario - Cernusco Lombardone

Si è svolta oggi 21 aprile  la cerimonia di premiazione del "II concorso nazionale  letterario Mario Ferrario". presso le sale espositive  ex biblioteca di Cernusco Lombardone
La mia poesia "EMOZIONI" splendidamente decantata  dall'amico poeta Grazio Caliandro, uno dei componenti della giuria, assieme alla poetessa-scrittrice Franca Oberti, presidentessa della giuria, Doriana Limena , insegnante ed attrice e  Giancarlo Sala poeta e scrittore    è stata giudicata meritevole.

DI SEGNALAZIONE DI MERITO 
ed è stata inserita nella bella antologia predisposta per l'evento :

Le tre poesie presentate dovevano essere ispirate alle fotografie scattate precedentemente dai componennti del gruppo Effeotto che ha organizzato il concorso stesso.





il gruppo dei premiati . al centro il sindaco di Cernusco Lomb. sig.ra De  Capitani 


EMOZIONI 

Fra nuvole leggiadre
e rosati  profili di silenti rami spogli
oltre il vetro appannato
si desta instancabile l'emozione del giorno
nel mattino di freddo inverno
...e mi perdo.

I pensieri mi avvolgono
in carezze di affetti antichi
mentre l'orizzonte lontano
nella fievole luce del pallido sole
ridesta la romantica poesia del risveglio.

Ovattati rumori del mattino
giungono come echi lontani
nelle note sonnolenti della radio accesa
e poi sommessa la tua voce :
"il caffè è pronto"
...e mi scuoto.

Il giorno è presente
ancora intriso di sogni
fuggevoli allo sguardo attento
ed assonnata mi inebrio
dell'aroma del mio caffè.

C. Colombo 
12 dicembre 2010 

La altre due poesie presentate al concorso :
IMMENSO AMORE NOSTALGICO
PER TE SHIRI - SPLENDORE
entrambre inserite nell'antologia che è disponibile presso l'eventuale acquisto al costo di 10,00  euro.

Grazie a tutti, in particolare ai  i membri del gruppo Effeotto che hanno egregiamente organizzato la mostra di fotografia e successivamente la cerimonia di premiazione letteraria.

21 aprile 2012

opera ad olio: mare.....


opera : Un mare d'incanto - 
olio a spatola su mdf 
cm. 40,5 x 24,5 
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ed il poeta Pino Palumbo mi sta viziando : 


"Il paradiso della mia vita"






E' con slancio

che lambendo il filo del mare,

mi protendo

fino le nuvole a sfiorare.

Con eleganza provata

e propensione vitale,

con te al mio fianco

in promontorio sovrano ed essenziale.

Quasi per mano il nostro cammino

l'uno al fianco dell'altra,

verso un tramonto

che par essere alquanto lontano.

Ai miei piedi la riva

dalla schiuma bagnata,

a sfiorar la mia argentata chioma

l'azzurro sprizzato di bianco del cielo.

Tutto è in complice armonia,

tutto è in rilassante equilibrio

come i colori sapienti

in una cromaticità azzeccata

di una tela per dipinti

magistralmente realizzata

che suo potrebbe essere il titolo

...Un mare d'incanto”

...Il paradiso della mia vita”

...a divenire... e, indispettito,

di quella già vissuta.

(Un Uomo e una Donna...nel cammin di loro Vita)




Aprile 2012
Pino Palumbo


lettura dell'opera del dott. R. ARACRI

La grande capacita’ di usare la spatola si rivela in tutta al sua forza nella luminosita’ di questa composizione che sa di voglia di luce, di aria, ,di spazio, di sole e in sostanza di calore che avvolge l’opera e lo trasmette in una sensazione palpabile. Colori vivi che amplificano la sensazione di cieli tersi, di fresche acque, di stagioni luminose e fanno venire voglia di perdersi in un mondo che sa di fiaba e sogno. Tonalita’ di azzurro che sconfinano oltre la tela in una visione fantastica ma che probabilmente nasconde un desiderio intimo di evasione (e che l’espressione in primo piano del ramo sembra quasi fermare!) in un mondo sconosciuto. Molto bella e affascinate infine la definizione della spiaggia che nella sua semplice versalita’ di pittrice del paesaggio concretizza la sensazione di serenita’ infinita nell’isola …che c’e’ ! 
30 aprile 2012

19 aprile 2012

la ex chiesa La Maddalena di Bergamo

Durante la mostra a cui ho partecipato L'ARTE PER L'ACCADEMIA (qui) sono rimasta entusiasta della splendida location dove è stata tenuta la mostra stessa e cioè la ex chiesa di "LA MADDALENA" sita in Bergamo via sant'Alessandro.Non mi posso dunque lasciare sfuggire l'occasione di approfondire un momento questo bellissimo esempio di architettura e di arte.




- così scrive la Rassegna stampa - La Chiesa della Maddalena risplende nel cuore cittadino


Torna a splendere la Chiesa della Maddalena, in via Sant'Alessandro. Un luogo prezioso e nascosto, sorto nel 1300 circa e al quale negli anni e nei secoli sono andati sovrapponendosi interventi di vario tipo, fino a nasconderlo dietro quel che sembra un semplice portone del borgo storico di città bassa, 



che invece tiene dietro di sè spazi ampi, chiari, che illuminati, al momento dell'inaugurazione, hanno dato il loro spettacolo.


Volte e affreschi di rilievo, anche se buona parte delle rappresentazioni originali, a cura di Gian Battista Guarinoni da Averara, sono state strappate dai muri della chiesa già nel 1951.



foto di Carla Colombo durante la mostra di cui sopra 

"C'è stato un restauro rigorosissimo - ha sottolineato il direttore della Sovrintendenza ai Beni architettonici Giuseppe Napoleone, al momento dell'inaugurazione -. La speranza è di riuscire a riportare gli affreschi del Guarinoni al loro posto, e su questo c'è massimo accordo con l'Amministrazione comunale".


Il progetto di restauro e la direzione dei lavori sono stati curati dall'architetto Luigi Paolo Bellocchio, che ha ripercorso le tappe storiche della Chiesa della Maddalena e il suo concepimento come struttura isolata, poi "nascosta da nuovi edifici che sorgevano nel borgo". I lavori di recupero sono durati un anno e mezzo circa, e sono costati circa 1 milione e 400 mila euro. Un tempo la chiesa fu anche palestra: "Quarant'anni fa, quando mi divertivo a giocare a basket senza grandissimi risultati - ha ricordato il sindaco Roberto Bruni - non avrei mai pensato di poter essere, un giorno, il sindaco che avrebbe riconsegnato la Chiesa della Maddalena alla città. Oggi è così e non nascondo una certa emozione".
Soddisfazione per la riconsegna della Maddalena alla città e per l'aggiunta di un ulteriore luogo storico ai circuiti culturali cittadini, è stata espressa anche dall'assessore ai Lavori pubblici Carlo Fornoni e dall'assessore alla Cultura Enrico Fusi
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Aggiungo:  una luogo da   aggiungere al percorso turistico alla città di Bergamo