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Le mie opere im vendita su ARTLYNOW

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16 novembre 2009

I miei primi acquerelli

Continua il mio studio con l'acquerello
fiori ed ancora fiori
DIM. cm. 30,5x45,5 Carta fabriano 300g grana grossa









....e lo studio continua...




Un gradito regalone " ALCUNE OPERE DI FRANCESCO BALDASSI"

questo post completa il post precedente :


Vi ho scritto qualche giorno fa del Poeta - scrittore FRANCESCO BALDASSI di Roma avendo avuto modo di conoscerlo personalmente presso la cerimonia di premiazione dell'accademia IL CONVIVIO a GIARDINI NAXOS
Il mio è stato un gesto spontaneo volendo assolutamente far conoscere a tutti Voi che mi seguite quanto sia sublime il suo scrivere.
Consaiderando le numerose opere pubblicate, mi rendo conto che aver postato tre poesie è stato uno spazio troppo limitativo, riduttivo ed allora Vi voglio qui riportare altre poesie che ho estratto dai volumi che ho avuto in regalo dallo stesso autore proprio oggi :





finito di stampare ottobre 2008
-
(alcune poesie)


QUIETE

Dallo scandaglio assiduo della vita
e da un vago timore eviscerato
dalla totalità fugace di penombre.

e per il vasto incresparsi del rumore
sorpreso nel sospetto del respiro:
germoglia la presenza dell'attesa.

Ritorno allora a lambire
l'essenza della quiete.

Così nell'emergenza del mio canto
disciolgo la vibrazione nel sereno.

E il senso che avvolge il cuore delle cose,
tracciate nel discender del destino,
sorprende l'esistazione della voce.

Ma il dono di parlarti con l osguardo
s'alza a congiungere questa invocazine
nell'incombenza d'una pietà risorta
a colmare lo spazio / del silenzio umano.



BELLEZZA

Ascoltare il silenzio del fiorire
dentro la vastità che annuncia il sole
all'origine della sorpresa della vita.

Dell'essere è scomparsa la sua assenza
impone regale la sua sovranità
nella liberazione dall'occulto

della bellezza

impervia alla sostanza
della folta oscurità dell'esistenza.

Ma forte si sovrappone l'energia
della lode che vibra nelle altezze
di questa suprema vittoria dell'amore

che impregna la materia
della fecondità, sortita
dalla potenza che illumina l'eterno.



">
finito di stampare luglio 2009


IL TRAMONTO

... torna a crogiolarsi nello spazio.

Un abisso di luce s'inginoscchia
e muore.

In lontananza
negli orizzonti accesi
dalla necessità del vento
il silenzio dell'ora si rovescia
dentro una calma
estrema.


Su tutto
preme l'infinito.


L'ONDA

Ho sognato di stringerti accanto
a questa inversione sconfinata
dell'oblio.

Per questo l'onda s'acquietò
rapidamente intorno all'accensione
del desiderio.

E tacque ogni sorpresa
in tanta convinzione di apparire
compresi nello spazio
d'una rincorsa folle
verso l'onnipotenza del destino.


E' trascorso mezzo secolo da quando, ragazzetto poco più che undicenne, Donato ritornò con i suoi a Roma. Mezzo secondo tondo, dopo esserne partiti otto anni prima, "sfollati" a motivo della guerra, andandosi a stabilire nel paese di origine e di nascita di suo padre.
Così ieri - dopo ver sostato un poco presso la tomba paterna, per una rapida visita - egli andava considerando quei lontani eventi e tutto il tempo trascorso nel suo paese di adozione.
Oscillava nel pensiero tra la percezione del presente e la rievocazione del passato, tra i ricordi di luoghi ed avvenimenti e la loro apparizione concreta, tra il sentimento delle giovanili amicizie. l'angoscia dell'ineluttabilità del tempo e la speranza del ricupero reale dell'esistenza perduta....

Francesco Baldassi


finito di stampare luglio 2008


(alcune poesie)


L'APICE

L'apice è là dove si spegne
la costanza del battito del cuore
là dove culmina la perseveranza
di questo scivolare lungo i bordi
d'un grave andare
nei crinali di tanta asperità del vivere
col sapore dell'aria nel respiro.

E' qualcosa di estremo
una definitiva ininterrotta
proclamazione
dalla frattura che s'avverte
quando si scuote l'ora del destino.


SORELLA MORTE

Mi sei presente, sorella, e mi brandisci
racchiusa nel mio seno
serenamente colmato nel tuo bene
e d'ogni perfezione
della distanza
da tutta la finitudine del mondo.


Lietamente
accorrerò a interrompere l'indugio
per tanta capacità di trasalire
a questa gremita festività degli occhi
che trascima a squillare nella luce
degli spazi percossi dalla sostanza eterna.

finito di stampare luglio 2006
(alcune poesie)

HO DATO LE MIE MANI...

Ho dato le mie mani a questa sosta
nel sollevarsi allo sguardo dei mattini
di rarità ad accogliere il diletto
del compimento incessante della vita.

Questo cuore mi hai dato e questa voce
a trasgredire il pudore dell'arcano
e il bisogno di ritrovare la sostanza
di guardare stupito dentro il cielo.

E grida e palpiti sospesi nello spazio
di un accorato gemito a sfrangiare
acuti attriti dall'ombra delle nubi
sull'increspato specchio del mio stagno.

Ma oggi ascolto questa fragilità del canto
che accompagna le mie notti impigliate
dentro i sogni che fuggono dal mondo
della frantumazione del mistero.


DENTRO IL FIORIRE

Dentro il fiorire aperto
di quel sorriso scalfito dal tepore
elava il suo silenzio dall'eterno.

E già la proiezione della luce
s'insinuava rapida a lambire


della vita una goccia

trasparente.


Fu l'attimo. E la soglia
di questo progredire dell'annunzio
ci regalò il sussurro

della letizia.


E le stagioni e il cielo
sciolsero il loro canto
a custodire
questa presenza morbida del volo
nel breve suo palpito raccolto
sul velo di quel volto
a disegnare l'infanzia della vita
dentro il primo respiro.

Era dono ed offerta
altare e liturgia.
Il sopraggiungere unico del soffio
e un vagito:
primizia dell'amore.

Roma, febbraio 20

finito di stampare nel 2005


Le scienze dell'uomo non sono in grado di interpretare adeguatamente "il malessere che affligge l'animo umano" che si esplicita "nella profanazione assurda del reale".
Solo con la luce e la forza della fede è possibile respongere nocivi giustificazionismi, allontanare comportamenti aberranti, rifiutare la logica del mondo avversa al progetto divino e riscattare l'uomo nel segno della Croce.
Nella poesia di Francesco Baldassi la parola umana, indegno simulacro della Parola divina, verifica se stessa e il mondo, proponendosi come risarcimento alla contigenza ed all'effimero del reale. (tratto da retro di copertina)



stampato nel 1969

(alcune poesie)


GIUSTO DOLORE UMANO

Mansuetudine dell'aria stanca,
nell'odore di nebbie
tra le viti. Ancora il sangue
trasale ai moti oscuri
del cuore, ancora l'urlo
sprofonda, ancora
il giusto dolore umano.

Come lontana
dal verde che affonda nel tramonto
questa malinconica di carne!

Alatri, 1961


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Ringrazio profondamente Francesco per questo suo splendido regalo e per avermi regalato attimi di profonda riflessione.

13 novembre 2009

Riconoscimento Poesia : NON ANDARE VIA

Ho inviato la seguente POESIA :
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NON ANDARE VIA
-
Accarezza l'andare veloce
di questi miei giorni bigi
e non fermare la musica
della nostra canzone senza tempo.
-
Fermati un attimo
ed ascolta ancora
il sussurro del cuore.
-
Cogli un raggio di sole
intriso del colore d'immenso
e non cercare la nota stonata
di questa nostra melodia .
-
Fermati un attimo
e resta con me,
non andare via!


12 novembre 2009

Proposte, piccole opere ad olio (pezzi unici)

dim. tondo diametro 12 - ovale 11x15,5 - anno 2009 - compresa cornice
(NON PIU' DISPONIBILI)

diametro 14 compresa cornice

ovale 18 x 13,5 compresa cornice

serie di piccole opere ad olio
(pezzi unici)proposte regalo

10 novembre 2009

Opere del mese di Novembre

Opera : I COLORI SULL'ADDA ( A BRIVIO)
OLIO A SPATOLA SU TAVOLA
DIM. CM. 40X30 ANNO 2009

lettura opera di : Dott. R. ARACRI
Anche questa ultima opera di Carla Colombo ci riporta attimi di intensa emotività artistica dove l’artista proietta la sua romantica interiorità. Perchè per la pittrice dipingere e’ trasferire all’osservatore scintille di umanità vera,barlumi di vitalità,speranza nel futuro. E per trasmettere questi messaggi usa i colori e la tela per farne il suo diario dell’anima. Nella sua policromia di colori infatti,l’opera ci trasporta in una dimensione paesaggistica onirica,rivissuta e rivisitata con gli occhi della sua genuina visione dello spazio scevra delle violenze quotidiane. Ecco allora che un angolo conosciuto rinasce sotto i colpi di spatole e rivive nella delicatezza dei pigmenti e delle tonalità magistralmente accostate. C’e in tutto una vibrazione sentimentale ed emozionale intensa appena velata da un ombra di tristezza forse per le cose come furono e che non saranno più ma che la magia della pittura e dell’arte riescono a inondare di luce e far ritornare come d’incanto.



9 novembre 2009

La mistica, raffinata, elegante poesia di FRANCESCO BALDASSI


La cerimonia di premazione dell'accademia IL CONVIVIO a GIARDINI NAXOS nell'ottobre scorso è stata per me motivo di enorme soddisfazione dal punto di vista artistico, ma è stata anche un'occasione unica per conoscere artisti che mi hanno in qualche modo colpita - affascinata.
In qualche post precedente ho postato alcune poesie di Giuseppe Palermo (alias Gabbimon), ora Vi voglio presentare un altro illustre poeta, del quale ho apprezzato d'impatto il suo modo appassionato di argomentare alcune Sue convinzioni in campo dell'editoria. Ho approfondito successivamente, tramite il Suo sito, alcune poesie edite e ne sono rimasta "semplicemente folgorata".
Vi presento il poeta :


FRANCESCO BALDASSI DI ROMA


(I° PREMIO LIBRO EDITO DI POESIA - ALL'ACCADEMIA INTERNAZIONE IL CONVIVIO...ma reduce da numerosi successi di libri editi di poesia)

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L'autore


Francesco Baldassi, classe ’38, è nato e vive a Roma.

Dopo una decennale esperienza come francescano, rinuncia alla sua professione religiosa abbandonando l'Ordine all'età di ventiquattro anni, agli inizi della sua formazione teologica. Ritornato al secolo, si inserisce gradualmente nell’ambiente politico e culturale di sinistra, ed inizia dal ’68 a praticare il gruppo di giovani poeti romani, tra cui: Tommaso Di Francesco, Franco Cordelli, Augusto Pantoni, Dario Bellezza, Renzo Paris, Biancamaria Frabotta... e molti altri non meno promettenti poeti e scrittori, che si riunivano, inizialmente, nella libreria ‘Ferro di Cavallo’ di via Ripetta e che formarono successivamente, dopo l'esperienza di 'Pubblico e Privato', il Collettivo 'Valore d'uso', che pubblicò periodicamente in forma autogestita, l'omonimo foglio di poesia. Questo evento costituisce l’esordio ad un suo intenso lavorio interiore che lo convincerà a spalancare le braccia alla fede ideologica marxista ed alle conseguenti idee politiche e culturali, che manterrà per oltre un trentennio. Dal 1973 ha iniziato, con entusiasmo, la professione di insegnante elementare, che eserciterà fino agli inizi del nuovo millennio. Si è anche dedicato attivamente, per quasi un ventennio, all'educazione motoria nella scuola, come insegnante e come formatore, ed all'attività di promozione sportiva (CAS), con funzioni di tecnico federale, specializzato nell'attività giovanile (pallavolo). Ha conseguito, presso la Terza Università di Roma, la laurea in Pedagogia, discutendo la propria tesi su Karl Raimund Popper: 'K. R. Popper tra epistemologia e antropologia'. Verso la fine del millennio ritorna di nuovo a professare la fede giovanile, che lo vedrà intensamente adoperarsi attorno ad una scrittura e ad una rinata poesia, decisamente e convintamene ordinata alla testimonianza della propria esperienza cristiano-cattolica.


Per INFORMAZIONI, SUGGERIMENTI, DIALOGHI, CONFRONTI o ALTRO, contattare l'autore per e-mail:


francescobaldassi@tiscali.it

LIBRI EDITI DI POESIE DI FRANCESCO BALDASSI - cliccate sul sito



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Digitando su GOOGLE " FRANCESCO BALDASSI " potrete conoscere tutte le numerose pubblicazione del poeta romano.

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ALCUNE SUE POESIE


da : LIEVE IL VENTO 2007


Cadrà la notte


Condurti alle soglie del perduto!
Ma già si spande il velo dell’albore.

E la perennità ci coglie assorti
nell’espansione estranea della luce


che ha crivellato l’esordio dell’eterno.


Quando s’accende l’ultimo bagliore
in questo cielo trapunto da comete:

cadrà la notte!

E il pensiero si accascerà disfatto
negli occhi dilatati
dall’insonnia.

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L’ultimo istante





Trattienimi in questa ampiezza
con lanci furtivi della tua quiescenza:

voglio rapire l’essenza del mistero!

Se tutta la trasparenza del durare
di un cielo aperto al vento di borea

congelasse impietrito il mio respiro:

fermerò allora l’ultimo istante mio
nel tempo eterno dell’adorazione

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da : STUPORE 2003

Stupore

Stupore dell’azzurro destarsi
stupiti al sottile
tattile laminare della luce
sorpresa avanti l’alba
nella sua curvatura
limpida saettante all’orizzonte
nell’arco aperto della mente
scattata ancora a consegnarci
corporeo il tepore della vita:

e mattini così trepidi
di penetranti voci
raccolte nel tuo abbraccio!

*

Stupore
della perennità
del volteggiare attonito
dello squittire adamantino
in cristallini aerei
passaggi apparsi
a sondare vergini cavità
condensate nel centro del pensiero
nella fitta, silente
sonorità del vento
nell’incorporeo arpeggio dell’amore:

e garrule rondini a forare
l’aerea dissolvenza della luna
nell’impietrito squillo dell’albore!

-

Stupore della grazia
di poterti chiamare
d’ascoltarti vicino alla mia assenza
di adorarti sospeso nel mio nulla
di coglierti - folgorato
nell’attimo che sa d’eternità
-Padre perfetto, Dio
della consolazione
della bruciante attesa, Dio
unico e immenso
raccolto nell’infinità amorosa
del tuo Volto.

-

Stupore del respiro
della sconfinata libertà
dello spirituale chiarore
che aleggia nella candida
veste dei tuoi figli, mio Signore.

Ah, parlare e amarti
con la voce dell’essere integrale
a raggiungere il tuo cielo profondo
consumarsi dentro la perforazione
nell’universo creatore
del tuo Verbo!

-

Stupore di sorprendermi
esistente
vivo nell’intimo
del tuo possente ardore
nell’estasi
el palpito, nella irrompente
graziosità del cenno
nella operosa, essenziale
beatitudine della tua dimora
o Vasta Donazione.



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( foto e collage di Nina Grioli - alias NiGri)


Scegliere fra le tante poesie è stata una sofferenza.

L'autore mi perdonerà se in questa scelta sono stata "riduttiva".


Vi demando al sito del poeta :