La cerimonia di premazione dell'accademia IL CONVIVIO a GIARDINI NAXOS nell'ottobre scorso è stata per me motivo di enorme soddisfazione dal punto di vista artistico, ma è stata anche un'occasione unica per conoscere artisti che mi hanno in qualche modo colpita - affascinata.
In qualche post precedente ho postato alcune poesie di Giuseppe Palermo (alias Gabbimon), ora Vi voglio presentare un altro illustre poeta, del quale ho apprezzato d'impatto il suo modo appassionato di argomentare alcune Sue convinzioni in campo dell'editoria. Ho approfondito successivamente, tramite il Suo sito, alcune poesie edite e ne sono rimasta "semplicemente folgorata".
Vi presento il poeta :
FRANCESCO BALDASSI DI ROMA
(I° PREMIO LIBRO EDITO DI POESIA - ALL'ACCADEMIA INTERNAZIONE IL CONVIVIO...ma reduce da numerosi successi di libri editi di poesia)
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L'autore
Francesco Baldassi, classe ’38, è nato e vive a Roma.
Dopo una decennale esperienza come francescano, rinuncia alla sua professione religiosa abbandonando l'Ordine all'età di ventiquattro anni, agli inizi della sua formazione teologica. Ritornato al secolo, si inserisce gradualmente nell’ambiente politico e culturale di sinistra, ed inizia dal ’68 a praticare il gruppo di giovani poeti romani, tra cui: Tommaso Di Francesco, Franco Cordelli, Augusto Pantoni, Dario Bellezza, Renzo Paris, Biancamaria Frabotta... e molti altri non meno promettenti poeti e scrittori, che si riunivano, inizialmente, nella libreria ‘Ferro di Cavallo’ di via Ripetta e che formarono successivamente, dopo l'esperienza di 'Pubblico e Privato', il Collettivo 'Valore d'uso', che pubblicò periodicamente in forma autogestita, l'omonimo foglio di poesia. Questo evento costituisce l’esordio ad un suo intenso lavorio interiore che lo convincerà a spalancare le braccia alla fede ideologica marxista ed alle conseguenti idee politiche e culturali, che manterrà per oltre un trentennio. Dal 1973 ha iniziato, con entusiasmo, la professione di insegnante elementare, che eserciterà fino agli inizi del nuovo millennio. Si è anche dedicato attivamente, per quasi un ventennio, all'educazione motoria nella scuola, come insegnante e come formatore, ed all'attività di promozione sportiva (CAS), con funzioni di tecnico federale, specializzato nell'attività giovanile (pallavolo). Ha conseguito, presso la Terza Università di Roma, la laurea in Pedagogia, discutendo la propria tesi su Karl Raimund Popper: 'K. R. Popper tra epistemologia e antropologia'. Verso la fine del millennio ritorna di nuovo a professare la fede giovanile, che lo vedrà intensamente adoperarsi attorno ad una scrittura e ad una rinata poesia, decisamente e convintamene ordinata alla testimonianza della propria esperienza cristiano-cattolica.
Per INFORMAZIONI, SUGGERIMENTI, DIALOGHI, CONFRONTI o ALTRO, contattare l'autore per e-mail:
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Digitando su GOOGLE " FRANCESCO BALDASSI " potrete conoscere tutte le numerose pubblicazione del poeta romano.
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ALCUNE SUE POESIE
da : LIEVE IL VENTO 2007
Cadrà la notte
Condurti alle soglie del perduto!
Ma già si spande il velo dell’albore.
E la perennità ci coglie assorti
nell’espansione estranea della luce
che ha crivellato l’esordio dell’eterno.
Quando s’accende l’ultimo bagliore
in questo cielo trapunto da comete:
cadrà la notte!
E il pensiero si accascerà disfatto
negli occhi dilatati
dall’insonnia.
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L’ultimo istante
Trattienimi in questa ampiezza
con lanci furtivi della tua quiescenza:
voglio rapire l’essenza del mistero!
Se tutta la trasparenza del durare
di un cielo aperto al vento di borea
congelasse impietrito il mio respiro:
fermerò allora l’ultimo istante mio
nel tempo eterno dell’adorazione
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da : STUPORE 2003
Stupore
Stupore dell’azzurro destarsi
stupiti al sottile
tattile laminare della luce
sorpresa avanti l’alba
nella sua curvatura
limpida saettante all’orizzonte
nell’arco aperto della mente
scattata ancora a consegnarci
corporeo il tepore della vita:
e mattini così trepidi
di penetranti voci
raccolte nel tuo abbraccio!
*
Stupore
della perennità
del volteggiare attonito
dello squittire adamantino
in cristallini aerei
passaggi apparsi
a sondare vergini cavità
condensate nel centro del pensiero
nella fitta, silente
sonorità del vento
nell’incorporeo arpeggio dell’amore:
e garrule rondini a forare
l’aerea dissolvenza della luna
nell’impietrito squillo dell’albore!
-
Stupore della grazia
di poterti chiamare
d’ascoltarti vicino alla mia assenza
di adorarti sospeso nel mio nulla
di coglierti - folgorato
nell’attimo che sa d’eternità
-Padre perfetto, Dio
della consolazione
della bruciante attesa, Dio
unico e immenso
raccolto nell’infinità amorosa
del tuo Volto.
-
Stupore del respiro
della sconfinata libertà
dello spirituale chiarore
che aleggia nella candida
veste dei tuoi figli, mio Signore.
Ah, parlare e amarti
con la voce dell’essere integrale
a raggiungere il tuo cielo profondo
consumarsi dentro la perforazione
nell’universo creatore
del tuo Verbo!
-
Stupore di sorprendermi
esistente
vivo nell’intimo
del tuo possente ardore
nell’estasi
el palpito, nella irrompente
graziosità del cenno
nella operosa, essenziale
beatitudine della tua dimora
o Vasta Donazione.
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(
foto e collage di Nina Grioli - alias NiGri)Scegliere fra le tante poesie è stata una sofferenza.
L'autore mi perdonerà se in questa scelta sono stata "riduttiva".
Vi demando al sito del poeta :