Ieri 4 ottobre è mancato
GINO GIUGNI
definito il padre della "STATUTO DEI LAVORATORI",
e da " lavoratrice", mi piace qui ricordarlo, ringraziando lui e tutti colori che a quel tempo lo hanno stilato con tanta dedizione.
Mi sono ritrovata in diverse occasione a prenderne stralci e doverli approfondire per ragioni varie che qui non vi sto a descrivere, ma il famoso art. 18 è stato e sarà probabilmente oggetto di molte discussioni parlamentari e sindacali.
È stato visiting professor nelle università di
Nanterre,
Parigi,
UCLA (
Los Angeles),
Buenos Aires e
Columbia University di New York .
È ricordato come il "padre" dello
Statuto dei lavoratori: nel
1969 venne infatti messo a capo della Commissione nazionale che ebbe l'incarico di redigere tale testo.
Il
3 maggio 1983, mentre stava camminando a
Roma, venne "
gambizzato" da una donna. L'attentato fu rivendicato dalle
Brigate Rosse, e fu anche il primo di un cambio di strategia da parte di quella organizzazione terroristica. Tale nuova strategia, infatti, consisteva non più nel colpire il "cuore" dello Stato attraverso i suoi poliziotti, magistrati o alti dirigenti politici (strategia rivelatasi perdente), bensì nel prendere di mira i cosiddetti "cervelli" dello Stato (come appunto Giugni, ed in seguito
Massimo D'Antona e
Marco Biagi) ossia l'anello di congiunzione tra le istituzioni e il mondo economico.
Nel
1983 venne anche eletto senatore nelle liste del
Partito Socialista Italiano: fu presidente della Commissione per il lavoro e la sicurezza sociale, e membro della Commissione parlamentare inquirente sulla
Loggia Massonica P2.
Aveva 82 anni.
STATUTO DEI LAVORATORI
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai a:
Navigazione,
cercaCon la denominazione di Statuto dei Lavoratori, ci si riferisce alla
legge n. 300 del
20 maggio 1970, recante "Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento.", che è una delle
norme principali del
diritto del lavoro italiano. La sua introduzione provocò importanti e notevoli modifiche sia sul piano delle condizioni di
lavoro che su quello dei rapporti fra i datori di lavoro, i lavoratori e le loro
rappresentanze sindacali; ad oggi di fatto costituisce, a seguito di minori integrazioni e modifiche, l'ossatura e la base di molte previsioni
ordinamentali in materia di
diritto del lavoro
PER APPROFONDIMENTI :