Voglio ricordare così.....
Erano uomini e poi... olio + tecnica mista - opera presentata al concorso Percorsi nella memoria 2010) - dim. cm. 60x40 - anno 2010 e poi donata in beneficenza.
dal diario di ANNA FRANK
Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo.
Era il 27 gennaio del 1945 quando le truppe dell’Armata Rossa entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz in Polonia. Finalmente veniva posta la parola “fine” all’Olocausto. Oggi ricordiamo quel giorno. Ricordiamo tutte le vittime della Shoa. Facciamolo, fuori da ogni retorica, con i nostri figli e i nostri nipoti. Insegniamo loro i valori della libertà e della democrazia. Non dimentichiamo!
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Due anni fa ebbi modo di partecipare "Al treno della memoria" organizzato dalla CGIL-CISL-UIL. Visitammo Auschwitz e Birkenau. Dire che ne usci alquanto scossa è poco e come tutti cercai di cogliere il più possibile da quella esperienza in riflessioni e tanto altro. Tutto mi colpì, feci un sacco di foto, e sono ahimè foto che ben conosciamo. Seppur non pubblicai mai nulla di quelle foto che scattai, forse per rispetto, forse per egoismo, forse perchè lo ritenevo un attimo solo mio, oggi, in questo giorno "del non dimenticare" voglio rendere pubbliche questi scatti che non mi è parso di aver visto su internet .Davanti a quelle immense vetrate di "reperti" ho pianto....uno ad uno mi scorrevano davanti i volti di quei poveri corpi. Sono forse foto pesanti che rendono però bene l'orrore vissuto. Le vetrate più pesanti /tipo la raccolta dei capelli per farne coperte/ era proibito fotografarle, quindi questo che vedete è solo una piccola parte.
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Due anni fa ebbi modo di partecipare "Al treno della memoria" organizzato dalla CGIL-CISL-UIL. Visitammo Auschwitz e Birkenau. Dire che ne usci alquanto scossa è poco e come tutti cercai di cogliere il più possibile da quella esperienza in riflessioni e tanto altro. Tutto mi colpì, feci un sacco di foto, e sono ahimè foto che ben conosciamo. Seppur non pubblicai mai nulla di quelle foto che scattai, forse per rispetto, forse per egoismo, forse perchè lo ritenevo un attimo solo mio, oggi, in questo giorno "del non dimenticare" voglio rendere pubbliche questi scatti che non mi è parso di aver visto su internet .Davanti a quelle immense vetrate di "reperti" ho pianto....uno ad uno mi scorrevano davanti i volti di quei poveri corpi. Sono forse foto pesanti che rendono però bene l'orrore vissuto. Le vetrate più pesanti /tipo la raccolta dei capelli per farne coperte/ era proibito fotografarle, quindi questo che vedete è solo una piccola parte.