GRAZIE PER ESSERE ARRIVATI QUI DA ME.
carla_colombo@libero.it - 349 5509930 - In questo mio spazio desidero condividere le mie opere pittoriche, le mie poesie, foto, viaggi, ricette, letture...ACCOMODATEVI!

Le mie opere im vendita su ARTLYNOW

Le mie opere  im vendita su ARTLYNOW
troverete particolari proposte artistiche- carla_colombo@libero.it

25 aprile 2014

Tavolozze dipinte

Altre nuove tavolozze dipinte



L'ultima neve di un dolce inverno


Profumo intenso di lavanda.

protette da Copyright

tutte le altre tavolozze, di legno sagomate  a mano , sono disponibili sul mio sito 
www.artecarla.it http://www.artecarla.it

23 aprile 2014

..e si prosegue con le mostre-concorsi

Sarò presente con due mie opere selezionate al prestioso concorso-collettiva "ARTE AL QUADRATO" a BERGAMO presso la sala Manzù - palazzo sede della provincia di Bergamo dal 24 aprile al 11 maggio







21 aprile 2014

Collettiva-concorso Michele Agnoletto



10/04-21/04/2014 - collettiva-concorso Michele Agnoletto.Bergamo

Si è conclusa oggi la decima edizione della collettiva-concorso di solo acquerelli "MICHELE AGNOLETTO" organizzata dal centro culturale Fratelli Greppi che ha visto la partecipazione di numerosi acquerellisti. La mostra si è tenuta presso la Sala Manzù palazzo della Provincia di Bergamo.












19 aprile 2014

Buona Pasqua in amore e resurrezione



ED E' QUESTO IL MIO MODO PER AUGURARE A TUTTI VOI UNA BUONA PASQUA IN 

AMORE E RESURREZIONE. 



"Se per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi facesse dono di un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto ciò che penso, ma penserei a tutto ciò che dico. Valuterei le cose, non per il loro valore, ma per ciò che significano. Dormirei poco, sognerei di più, essendo cosciente che per ogni minuto che teniamo gli occhi chiusi, perdiamo sessanta secondi di luce.
Andrei avanti quando gli altri si ritirano, mi sveglierei quando gli altri dormono.
Ascolterei quando gli altri parlano e con quanto piacere gusterei un buon gelato al cioccolato…
Se Dio mi desse un pezzo di vita, mi vestirei in modo semplice, e prima di tutto butterei me stesso in fronte al sole, mettendo a nudo non solo il mio corpo, ma anche la mia anima.
Dio mio se avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei l’arrivo del sole. Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
Annaffierei le rose con le mie lacrime per sentire il dolore delle loro spine e il rosso bacio dei loro petali.
Dio mio se avessi un pezzo di vita, non lascerei passare un solo giorno senza dire alle persone che amo, che le amo. Direi ad ogni uomo e ad ogni donna che sono i miei prediletti e vivrei innamorato dell’amore.
Mostrerei agli uomini quanto sbagliano quando pensano di smettere di innamorarsi man mano che invecchiano, non sapendo che invecchiano quando smettono di innamorarsi!
A un bambino darei le ali, ma lascerei che imparasse a volare da solo.
Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia, ma con la dimenticanza.
Ho imparato così tanto da voi, Uomini…
Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.
Ho imparato che quando un neonato stringe per la prima volta il dito del padre nel suo piccolo pugno, l’ha catturato per sempre.
Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare dall’alto in basso un altro uomo solo per aiutarlo a rimettersi in piedi. 
Da voi ho imparato così tante cose, ma in verità non saranno granché utili, perché quando mi metteranno in questa valigia, starò purtroppo per morire.
Dì sempre ciò che senti e fa ciò che pensi.
Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti guardo mentre ti addormenti, ti abbraccerei fortemente e pregherei il Signore per poter essere il guardiano della tua anima.
Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti vedo uscire dalla porta, ti abbraccerei, ti darei un bacio e ti chiamerei di nuovo per dartene altri.
Se sapessi che oggi è l’ultima volta che sento la tua voce, registrerei ogni tua parola per poterle ascoltare una e più volte ancora.
Se sapessi che questi sono gli ultimi minuti che ti vedo, direi “ti amo” e non darei scioccamente per scontato che già lo sai.
Sempre c’è un domani e la vita ci dà un’altra possibilità per fare le cose bene, ma se mi sbagliassi e oggi fosse tutto ciò che ci rimane, mi piacerebbe dirti quanto ti amo, che mai ti dimenticherò.
Il domani non è assicurato per nessuno, giovane o vecchio. Oggi può essere l’ultima volta che vedi chi ami. Perciò non aspettare oltre, fallo oggi, perché se il domani non arrivasse, sicuramente compiangeresti il giorno che non hai avuto tempo per un sorriso, un abbraccio, un bacio e che eri troppo occupato per regalare un ultimo desiderio.
Tieni chi ami vicino a te, digli quanto bisogno hai di loro, amali e trattali bene, trova il tempo per dirgli “mi spiace”, “perdonami”, “per favore”, “grazie” e tutte le parole d’amore che conosci.
Nessuno ti ricorderà per i tuoi pensieri segreti. Chiedi al Signore la forza e la saggezza per esprimerli. Dimostra ai tuoi amici e ai tuoi cari quanto sono importanti.
" Gabriel Garcia Marquez

A TUTTI VOI UNA SERENA PASQUA CON I VOSTRI AFFETTI PIU' CARI.

18 aprile 2014

Gabriel Garcia Marquez non c'è più

«Perché vuoi scrivere questo libro? Non sono ancora morto». 
Riletta oggi, a cinque anni di distanza, la risposta data da Gabriel Garcia Marquez a Gerald Martin, che voleva scriverne una biografia, lascia un sorriso amaro. 
«Quando la sua biografia è uscita – racconta l’autore – mi ha inviato una copia con una sua dedica che diceva così “A Gerald Martin, il folle che mi perseguita”».





Dedico questo post al premio Nobel per la letteratura nel 1987 scomparso il 17 aprile . Non scrivo nulla di ciò che già si trova sulle pagine in internet, voglio solo ricordarlo, così, semplicemente, con qualche frase che mi ha colpita tratte dal suo libro   "L'amore ai tempi del colera" che ho amato tardi...ma che comunque ho amato ed amo tuttora. 

...............................
... Poi lo guardò, e vide la sua padronanza invincibile, il suo amore impavido, e lo turbò il sospetto che è la vita, più che la morte,  non può avere limiti.
------- 
Gli essere umani non nascono sempre il giorno in cui le loro madri li danno alla luce, ma la vita li costringe ancora molte volte a partorirsi da sé.
-----

Quelli sono stati i peggiori anni della mia vita..ho contato uno ad uno, minuti eterni, in attesa del suo ritorno. Ma non mi pesava. l'avrei aspettata per l'eternità, fino alla morte, se fosse stato necessario..

------


'Le aveva insegnato che nulla di quanto si fa a letto è immorale

se contribuisce a perpetuare l'amore. E una cosa che da allora in poi sarebbe stata la ragione della sua vita: l'aveva convinta che si viene al mondo con i propri orgasmi contati, e quelli che non vengono usati per qualsiasi motivo, proprio o altrui, volontario o coatto, sono persi per sempre'. 
-------

" Ma la rabbia tornava sempre e ben presto si rese conto che la voglia di dimenticarlo era lo stimolo più forte per ricordarlo..."

-------

"La cercherò non la lascerò andare via. Il mio destino in questa vita è amarla. Riconquisterò il suo cuore, in un modo o nell'altro."

-------

"..Florentino Ariza aveva la risposta pronta .....

 da cinquantatrè anni, sette mesi e undici giorni con le loro notti: - Tutta la vita - , disse. "

Grazie grazie grazie Marquez per aver lasciato nei cuori la tua vita colma di poesia. 



da PensieriParole





15 aprile 2014

"Da 0 a 100 Watt"

... è la "fatica letteraria" di RICCARDO LEO" un ragazzo diversamente abile che abita, insieme alla Sua famiglia, a Beverate-Brivio prov. di Lecco e regalatomi dal padre qualche giorno fa prima che partissi per Cracovia.
Ho letto il volume durante il tragitto lunghissimo che come Vi accennavo  è durato 24 ore di treno toccando tutti gli stati del nord, e così  ho avuto modo di riflettere parecchio e di condividere con molti partecipanti dialoghi ed incontri.
---  
Tornando alla "fatica letteraria" , Riccardo racconta in modo schietto, diretto, alcune volte anche sotto forma ironica, la Sua vita, la Sua famiglia,  le Sue esperienze in cooperativa di lavoro, le Sue passioni ed anche alcune sue considerazione sulla Società.  
Racconta delle persone che gestiscono e che lo affiancano in  Cooperativa alla quale aderisce ""l'Alveare" con  forma di affetto ma anche con la schiettezza che lo contraddistingue, affermandone i pregi ma anche. se possibile, i cosidetti difetti (o almeno quelli che lui pensa di riscontrare).
Tutto questo accompagnato da schizzi e disegni che lo stesso Riccardo ha eseguito a completamento delle pagine. 
Spronato da Adolfo (il suo guru spirituale, come lui lo definisce) consegna al pubblico questo volume che come dice in premessa lo stesso Riccardo: 

"Sono del parere che chi scrive, specialmente chi si trova alla prima esperienza, debba farlo in primo luogo per sé stesso, senza altre pretese: E' con questo spiritio che ho affrontato questa avvenutura"
Riccardo 

UN volume sicuramente da apprezzare proprio per lo spirito con cui è stato stilato e per lo sprono a far sì che RIccardo possa ancora in futuro esternare il Suo sentire attraverso la scrittura o altre forme espressive, che trovo, siano lo sfogo di tanti momenti non sempre felici.

Ringrazio sin d'ora a nome di Riccardo e mio ovviamente, a tutte le amiche e gli amici che vorranno lasciare un loro pensiero. Sono certissima che Riccardo apprezzerà.