Le mie opere im vendita su ARTLYNOW
22 gennaio 2025
23 febbraio 2024
Volume "BASTA prevenzione e sicurezza sulla strada e sul lavoro" prof. Domenico Cerullo - Recensione
RECENSIONE AL VOLUME “BASTA” DI DOMENICO CERULLO
In questi quasi trent'anni di ripresa artistica ho incontrato sul mio percorso illustri maestri d'arte ed illustri professori che hanno sempre lasciato in me particolari ricordi e legami: di amicizia, di rispetto e stima. Così è stato ed è con il prof. Domenico Cerullo di Avellino, che, per motivi occasionali artistici a seguito del Suo pensionamento, ha sempre avuto in me un posto speciale. Così quando qualche anno fa mi illustrò il Suo grandioso e significativo progetto a tema “prevenzione e sicurezza sulle strade e sul lavoro” e mi chiese un mio disegno in bianco e nero da inserire nel volume che pensava di pubblicare, non esitai un attimo e nel giro di una settimana glielo feci pervenire con tanti ringraziamenti da parte Sua. Lo sentii tanto coinvolto ed entusiasta del progetto che aveva in mente e mi augurai e gli augurai che tutto andasse a buon fine e che il tanto impegno che avrebbe riposto in esso fosse premiato di attenzione da parte degli enti preposti, ma soprattutto anche da chi, della sicurezza, deve farne argomento quotidiano e costante. Ne è passato di tempo, ma non ho dimenticato mai di questo Suo desiderio, ed ora con tanta tenacia e perseveranza, nonostante gli ostacoli burocratici e non, il volume ha visto la luce ed il giorno 25 gennaio 2024 è stato presentato presso l'aula magna Istituto De Sanctis di Avellino. Il volume che ha per titolo "Basta! prevenzione e sicurezza sulle strade e sul lavoro” - CESVO LAB è ora disponibile. Il professore, gentilissimo, me lo ha spedito e come l’ho avuto in visione, l’impatto è stato di eleganza e di chiara lettura nel carattere e nella stesura. Corposo, elegante, raffinato, colmo di statistiche e di diagrammi significativi dei quali non intendo entrare nel merito poiché non sono la persona più adatta, ma che sicuramente illustrano con i dati alla mano, di quanto il problema sicurezza sul lavoro e sulle strade sia un argomento di attualissima cronaca nera che vede la morte di giovani e di lavoratori. Sembra che, nonostante le varie Leggi sulla sicurezza e la Leggi sull’omicidio stradale non sia cambiato nulla ed il problema resta di grandissima attenzione. Ẻ cronaca di questi giorni del crollo relativo al cantiere di Firenze, dove cinque lavoratori hanno trovato la morte, colpevoli solo di svolgere il loro dovere, forse spinti dal sistema dove tutto deve essere veloce ed eseguito a costi competitivi al ribasso. Ẻ ancora cronaca di ieri, mentre stavo stilando questo scritto, di un altro incidente proprio nella provincia dell'autore. Un padre di famiglia ha perso la vita mentre stava facendo un intervento di manutenzione ad un macchinario. Le cosidette morti bianche sono segnali di un paese che ha bisogno di uno stato attento che emetta normative precise, efficaci ed efficienti e soprattutto che facciano seguito a controlli ed ispezioni. Dibattiti senza poi far seguito ai fatti, restano fine a stessi e le parole restano tali. Non spetta a noi cittadini trovare le varie responsabilità, ma da parte nostra è doveroso manifestare il proprio disappunto ed è lodevole sollevare sempre il problema, con i mezzi più congeniali, come ha fatto con il volume “Basta” il prof. Cerullo che con tanta dedizione e precisione denuncia su candide pagine banche proponendo statistiche assurde in un mondo civile. La sicurezza sulla strada un’altra piaga sociale. Una disattenzione, un eccesso di velocità, alcool, droga, possono cambiare la vita, ma soprattutto togliere la vita ai nostri giovani che non avranno alcun futuro se non lasciare pianti infiniti e vuoti incolmabili. L’informazione costante presso le scuole deve essere obbligatoria e materia di studio affinché i nostri giovani prendano coscienza dei rischi che vanno incontro sulle disattenzioni o comportamenti sbagliati. Devono riuscire a far proprie le preziosità di un vivere sano seguendo ciò che una normale vita ci può offrire.
Da cittadini diciamo Basta! Diciamo Basta!
Da pittrice ed amante dell’arte tutta, non posso non soffermarmi sulle varie opere pittoriche che, sfogliando il volume si ammirano. Opere di tanti artisti che hanno collaborato con la loro arte a dar colore ed a rappresentare col cuore, unito alla tecnica ciò che vuol dire “sicurezza”. Impatti colorati eseguiti con dedizione con la consapevolezza di trasmettere con un’immagine l’importante problema sociale. Si legge fra le tante opere la volontà di esserci con la propria passione che deve e vuole essere denuncia, solidarietà alle vittime ed ai proprio cari e dare al prof. Cerullo quel sostegno (non che ne avesse bisogno) di approvazione e di plauso. Una pagina è riservata pure alla sottoscritta, un disegno in bianco e nero che il prof. Cerullo mi aveva richiesto che nel tempo le collaborazioni artistiche sono diventate , a colori, alcune con la cromia delicata di un soffio di vento, altre invece di forte impatto emotivo. Una bellissima visione d’insieme che rende il volume prezioso, quanto una mostra e nello sfogliare, pagina dopo pagina, ci si immerge nella collettività d’insieme per un unico obiettivo, denunciare e denunciare per migliorare. Significativa e d’impatto l’opera in copertina dell’amico Generoso Vella che come sempre, con la Sua arte, centra in pieno il tema proposto. Ci tengo sottolineare che tra i tanti artisti indicati all’interno e tra i vari ringraziamenti alle autorità locali e non, siamo presenti in pochi del nord: prov. Lecco, Milano, Udine, Pordenone, Treviso e Parma.
Mi sento dunque onorata di essere stata “chiamata” a dare il mio contributo.
Imbersago,lì 22 febbraio 2024
Carla
Colombo
Pittrice/poetessa
Imbersago Lc
Via Brianza n. 4
2398 Imbersago Lc
Carla_colombo@libero.it
Cell. 349 5509930
Sito: www.artecarla.it
per visionare la presentazione del libro presso l'aula magna Istituto De Sanctis di Avellino.
https://www.blogger.com/blog/post/edit/2465016801388283868/5592592633519915632
26 gennaio 2024
BASTA! di Domenico Cerullo
In questi quasi trent'anni di ripresa artistica ho incontrato sul mio percorso illustri maestri d'arte ed illustri professori che hanno sempre lasciato in me particolari ricordi e legami, in alcuni casi di amicizia, di rispetto e stima.
22 settembre 2022
Per non dimenticare: il cuore racconta di Tiziano Scarpel
Succede che le amiche e gli amici in questo mio cammino artistico, mi chiedano di scrivere di loro, di recensire il loro volume o una loro opera.
Non mi ritengo "critica d'arte", non ho titoli a tal proposito, ma credo, dopo tanti anni di dedizione all'arte in genere, di riuscire a capirne qualcosa.
Qualche mese fa mi è giunta la richiesta da parte dell'amico Tiziano Scarpel di stilare una prefazione al suo nuovo volume e seppur non conosco Tiziano, ma di lui ho seguito la sua pittura ed il suo crescendo nello scrivere, mi sono sentita di esaudire a sua richiesta.
Tiziano è rimasto soddisfatto e mi ha pure detto, che tra le righe, ha letto tanto di lui come se io lo avessi davvero conosciuto e frequentato. Mi succede e forse è proprio questo mio modo di entrare prima nella persona e poi nell'artista mi permette di carpire quelle sfumature che anche, al più esperto critico, magari può sfuggire.
Vi presento
“Per non dimenticare: il cuore racconta” di Tiziano Scarpel
PREFAZIONE di CARLA COLOMBO
“La passione
è un’emozione sulla quale si agisce.
Senza
azione, la passione non produce risultati utili.
La passione
è il carburante nel fuoco dell’azione.
Quando hai
passione per qualcosa, lo ami anche quando lo odi.
Un desiderio
alimentato dalla passione porterà i più grandi risultati nella vita”.
Ecco che cosa ho trovato in web sulla definizione della “passione” che ho voluto cercare, pensando a Tiziano Scarpel, perché è palpabile quanta passione lui riponga nel suo operato artistico, ma oserei dire anche nel suo percorso di vita.
Se c’è dunque passione, vuol dire che c’è emozione e trovarmi a recensire appunto le emozioni scritte di Tiziano Scarpel non è poca cosa, considerando che non ho mai avuto il piacere di conoscerlo personalmente per cui, per questa prefazione mi dovrò limitare alla mia conoscenza virtuale attraverso le Sue opere sia pittoriche che letterarie.
La nostra amicizia è ormai quasi
ventennale ed è stata coltivata attraverso
i mezzi informatici, in particolare il rispettivo blog, che appunto tanti anni
fa ormai, “la faceva da padrone” in web come vetrina personale per postare i lavori
artistici, conoscere il lavoro di altri
e comunque postare ciò che si voleva condividere con gli altri detentori di blog di argomenti
vari.
Il tempo ha fatto sì che quegli spazi diventassero
salotti per commenti più o meno pertinenti, ma che comunque davano lo spunto per
creare amicizie, che sono in alcuni casi durati nel tempo.
Tutti i giorni era normale postare, erano
creature nostre che cullavamo e che cercavamo sempre di renderle al meglio;
accattivanti, eleganti, interessanti. Ed è proprio lasciando i vari commenti sui
diversi blog il nostro range di conoscenze si ampliava e così è successo anche
con Tiziano.
Nel tempo purtroppo carissime amiche ed
amici ci hanno lasciato ed è come se ci avessero lasciate persone che realmente
frequentavamo.
Tiziano a tal proposito ha lasciato, qui
fra questa pagine del volume la poesia: “Ultimo
post” dedicato proprio ad un carissima amica che ci ha lasciati.
Dopo
questa premessa necessaria, per far conoscere i miei inizi di amicizia con
Tiziano Scarpel, entro nel merito della silloge, in punta di piedi, come mi
piace spesso affermare. Recensire poi un lavoro letterario, di poesie fra
l’altro, secondo me, deve essere fatto proprio con la delicatezza del cuore,
perché si vanno a scoprire emozioni intime espresse da un animo che si è in
quel momento messo a nudo,
Già il titolo della silloge lo trovo azzeccato. Si evince da subito che all’interno troveremo emozioni legate agli affetti, ai ricordi a tutto ciò che Tiziano ha accarezzato e che accarezza con la carezza del cuore nel suo percorso di vita, con tutta la positività che lo contraddistingue, come il ragazzo di tanti anni fa.
“Per non
dimenticare, il cuore racconta” è la seconda fatica letteraria di Tiziano
Scarpel. La prima risale al 2014 il cui
titolo era “Una vita…tante emozioni”
Titolo
entrambi emblematici per quanto contenuto.
Ero
sicura di trovare all’interno poesie dedicate ai suoi affetti familiari:
Tiziano marito non può certamente tralasciare liriche dedicate alla sua
compagna di vita, sua moglie Anna Maria, come non può tralasciare nel suo ruolo
di padre poesie dedicate alle due figlie: Cristiana e Gloria e poi al figlio
Mauro. Tiziano che della sua vita ha
fatto un capolavoro di dedizione con chiunque ed ovunque, è persona disponibile,
leale, buona, gentile. Non credo di potermi sbagliare, perché se non lo fosse non
potrebbe scrivere così liberamente di sentimenti puri, leggibili sotto ogni aspetto e sotto qualsiasi lente di in
gradimento. Non si notano brutture, sdoppiamenti, negatività, nella Sua
semplicità di scrittura c’è tutto il Tiziano Scarpel, quello che ama e sa di
essere amato.
Per
incidere maggiormente sulla volontà di “raccontarsi e raccontare” Tiziano si
avvale di fotografie storiche in bianco
e nero che lo ritraggono con i suoi
affetti più cari e di alcune opere
pittoriche scelte fra le tante da lui dipinte che accompagnano liriche dedicate
alla natura, al mare, alla montagna, ai tanti fiori decantati (stella alpina,
papavero, solo per citarne qualcuno). I posti delle fragole sono raccontati
come se quei posti li avessimo conosciuti anche noi e vederli con i nostri
occhi in fondo non è così difficile. Un ritorno alla gioventù, agli anni belli
della spensieratezza e della serenità.
Mi
piace ricordare che Tiziano Scarpel è un bravo pittore di tecnica ad olio, che
stende mirabilmente con pennellate grasse, tanto da essere scambiate per
spatolate. Ricordo come fosse ieri, quanto chiesi al fratello di Tiziano, Tomaso
(con una m) di farmi vedere qualche
immagine di opera di Tiziano e quando vidi un suo lavoro non esitai a carpire
la passione che Tiziano aveva riposto in quella tela, di quanta fosse la passione
che si trovava intrisa nella cromia, di
quanto entusiasmo viveva in quel paesaggio. Non avendo frequentato alcuna scuola d’arte ed
essendo appunto autodidatta è facile intuire di quale dono di natura egli è dotato,
che nel tempo ha coltivato esclusivamente con la sua dedizione e caparbietà, le
stesse che ha utilizzato negli ultimi anni per scrivere le liriche che andrete
a leggere in questa nuova silloge.
Tiziano
non ha mai nascosto e non nasconde di non aver frequentato studi particolari.
Era normale per noi figli del nord, soprattutto della Lombardia e del Veneto,
due delle regioni che negli anni del dopoguerra offrivano lavoro soprattutto in
campagna, e dunque, dopo le scuole
dell’obbligo, i nostri genitori ci indirizzavano sulla via del lavoro, vuoi per
necessità familiari o vuoi per la cultura dei genitori stessi che allora era
legata molto al mondo agreste.
La
poesia per Tiziano Scarpel è stata, oltre alla pittura, un’ulteriore ancora di
salvezza, un’uscita dalla normalità. Così come per la pittura anche la poesia
nasce da autodidatta. L’occasione fu
accolta qualche anno fa quando lo invitai a partecipare ad una rubrica
natalizia che teneva un’amica comune per
una testata locale qui del lecchese e da allora, entusiasta nel vedere
pubblicata una sua poesia sul Natale, non si è più fermato.
Ha
partecipato a diverse mie iniziative sia come pittore in collettive di pittura,
che come poeta in progetti proposti con il coinvolgimento di bravi autori
nazionali, quindi i suoi scritti sono annoverati in antologie varie, depositate
anche presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
Nelle
sue liriche l’autore lascia parlare il cuore e la sua mano scrive con la
semplicità di chi sa raccontare i drammi ed i travagli di una vita in modo
“quasi sereno”, dando voce a leggeri scoramenti, che non sono mai strazianti,
ma semplicemente leggeri, accadimenti
casuali che succedono come se nella vita tutto fosse normalità. Un susseguirsi
di atteggiamenti positivi, con il finale che non sorprende, perché trova sempre
la chiusa positiva ed incoraggiante.
Sembra
che ci voglia dire: il buio della vita si dilegua sempre e delle ferite
dell’anima restano solo i ricordi, tutto si è rimarginato, quasi senza lasciare
nessun solco. Come allora non essere amico del tempo che passa, seppur lascia malinconia e nostalgia, come nella poesia di
apertura “Far tesoro”
…da sempre mi ha
tenuto per mano, nella gioia e nel dolore…
Gli
affetti e l’amore così importanti per tutti noi li troviamo nelle
liriche di Tiziano che li raccoglie con la leggerezza di parole semplici ma
tanto sentite.
Dediche
particolari alla sua compagna di vita, a sua moglie, che diventa musa ispiratrice alla quale
dedicare parole spontanee piene di amore e di profonda gratitudine per una vita
insieme colma di tutto, di gioie e di dolori, con la consapevolezza che però
insieme, tutto è stato affrontato e si affronta
“Cinquant’anni di vita, guerra e pace!””…Mano
nella mano, come due ragazzini, abbiamo festeggiato un traguardo, un sogno…”
tante
pagine che Tiziano ricorda con parole dettate dal cuore, parole dirette che non
lasciando fraintendimenti, ma la testimonianza di un amore assoluto, forse leggermente celato, forse non esternato, ma che ora resta fra le pagine magnificamente
presenti, bianche, quasi immacolate.
Come
tralasciare l’amore importante per le figlie, Cristiana e Gloria alle quali
dedica parole colme d’amore. Alla figlia maggiore Cristiana, che ne parla con gli occhi pieni di luce di un padre
che l’ha visto crescere “La bambina dai
capelli color del grano” ,ora donna e madre.
Alla
figlia voluta ed amata “Gloria, una dolce melodia”
…Giungesti dal
cielo, come un fulmine a ciel sereno, un dono inaspettato che ti lascia senza
fiato…
Non
manca il ricordo alla cara mamma, con la poesia appunto “Cara mamma”
…sono trascorsi
più di vent’anni, da quando una sera, silenziosamente sei partita…
Scorrendo
le varie pagine, mi soffermo sugli scritti dedicati agli angoli del cuore, alla
natura in tutte le sue sfaccettature; dal fiume, ai monti, al mare, ai fiori, accompagnati
da opere pittoriche significative .
Alcuni
esempi: “La nostra battigia”, “Il lento mutare”, e poi riflessioni,
“perduta libertà” “Come il mare”..e
tante altre.
Tanti
sono gli argomenti trattati; la donna, la figura dell’alpino, il Natale, la Befana, San Valentino,
argomenti vari affrontati sempre con la semplicità che lo contraddistingue.
Nessuna
figura retorica, nessun sottinteso, nessuna similitudine, solo ed
esclusivamente la penna del cuore, come anche nelle poesie in vernacolo
friulano, che lascia quel tocco di nostrano e di antico che tanto ci convince
sempre.
Sfogliando
le pagine della silloge, troviamo il Tiziano Scarpel “grande” , dove svela una punta di nostalgia e di quasi dispiacere
nel tempo che se ne è andato troppo velocemente , che ben si racconta nei suoi
ricordi con la semplicità di chi ha vissuto una vita piena di valori con la
grinta di esserci sempre in prima persona a dare il meglio di sé per chiunque ne avesse
bisogno.
Lo
ha fatto e lo fa sempre in famiglia, nella vita lavorativa, nel suo ambiente, e
lo fa anche come pittore e come poeta regalando sempre immagini solari con i
suoi dipinti e parole sincere con le sue liriche.
Un
merito grande quello di Tiziano è la volontà ferrea di aver superato ostacoli,
non sempre facili, di averci messo la grinta giusta soprattutto per superarli.
Lui lo sa ed io
lo confermo, che su queste pagine lascia
una testimonianza eccezionale di vita, un diario per i suoi affetti più cari ed
una conoscenza maggiore del suo animo sensibile per coloro che gli vogliano
bene e che vorranno possedere questo suo volume...raccontato col cuore…per non dimenticare.
Carla Colombo
per eventuali info sull'acquisto contattatemi : carla_colombo@libero.it
15 agosto 2022
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"INCREDULITA’ E CONSAPEVOLEZZA"
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6 gennaio 2022
Nonna, spazzolami i capelli?, Libro, Adelia Rossi, Recensione
Letto, come si suol dire, tutto d'un fiato!
È il romanzo (credo in parte autobiografico) di Adelia Rossi
"Nonna, mi spazzoli i capelli?"
27 agosto 2021
Addio Carmelo (prof. Carmelo Cozzo)
Nel "MIO MONDO ARTISTICO", nel mio cuore, ma anche nel mondo artistico in generale, considerando l'alta qualità di tutto il Suo operato, abbiamo perso un valido esponente.
Il prof.Carmelo Cozzo, di Adrano CT, del quale mi sono coccolata nella Sua preziosa amicizia, fatta di tanto affetto, di chiacchiere, di consigli, di letture di poesie e scambi di tecniche artistiche. Il mio cuore ora ha un vuoto, perché anche se lontani, anche se si sa che tutto ha un finale, mi rendo sempre più conto che questo mio mondo che in qualche modo è parte della mia vita, pian piano va scemando, poiché ho perso persone carissime che mi hanno veramente voluto bene ed alle quali io ho voluto bene.