E' stato però molto interessante lo stesso anche se ovviamente con i colori puliti del cielo tutto sarebbe stato diverso.
Accontentiamoci...e guai a lamentarci :-)
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La Certosa di Pavia è un monastero con annesso Santuario della Beata Vergine Maria Madre delle Grazie, situato nell'omonimo comune distante circa 8 km a Nord di Pavia. Il monumento, risalente al XIV secolo, venne edificato nel periodo tardo-gotico italiano.
Il 7 luglio 1866 il monastero fu dichiarato monumento nazionale italiano diventando così di proprietà del Regno d'Italia prima e dello Stato italiano in seguito. Sono posti sotto vincolo demaniale anche tutti i beni artistici ed ecclesiastici in esso contenuti. Gli edifici che fanno parte del complesso monumentale attualmente ospitano al loro interno la sede del Museo della Certosa di Pavia e la locale stazione deiCarabinieri.
All'interno ci sono bellissimi dipinti e sculture, ma non è possibile fotografare. Le visite sono guidate e si viene accompagnati durante la visita da un monaco che raggruppa i vari gruppi solo su appuntamento, invitando spesso al silenzio ed all'attenzione. Del resto la Certosa era ed è sede di monasteri di monaci prima certosini ed ora benedettini per cui rispettano ancora alcune regole religiose.
Sono riuscita a "rubare" all' interno solo questa foto...
Un portale decorato all'interno con sculture realizzate dai fratelli Cristoforo e Antonio Mantegazza ed all'esterno da Giovanni Antonio Amadeo, conduce dalla chiesa al chiostro piccolo al cui centro si trova un giardino.
All'esterno ci sono due chiostri
il chiostro piccolo
Il chiostro piccolo era il luogo in cui si svolgeva gran parte della vita comunitaria dei padri: questo collegava, con i suoi portici, ambienti come la chiesa, la sala capitolare, la biblioteca ed il refettorio.
Da esso si vede il fianco ed il transetto della chiesa, con le guglie, le loggette in stile "neoromanico" ed iltiburio. Un tempo tutti i tetti erano ricoperti di rame, sequestrato durante le guerre napoleoniche per la costruzione di cannoni.
Sul portale d’accesso al chiostro piccolo si legge la firma del pavese Giovanni Antonio Amadeo (1447-1522). Gli ornamenti in terracotta che sormontano i sottili pilastri di marmo sono stati eseguiti dal maestro cremonese Rinaldo de Stauris nel 1466 che, in collaborazione con i fratelli Cristoforo e Antonio Mantegazza, realizzò anche quelli del chiostro grande nel 1478. Alcune delle arcate, decorate dagli affreschi di Daniele Crespi, sono oggi in parte illeggibili.
All'interno del chiostro piccolo vi è il lavabo in pietra e terracotta, con la rappresentazione della scena della Samaritana al pozzo (terzo quarto del XV secolo).
(sopra la chiesa dal chiostro piccolo)
il chiostro grande
Sono, invece, scomparsi i dipinti con profetis [...] et certis altris figuris, che ornavano un tempo il chiostro, per cui Vincenzo Foppa fu pagato nel 1463.
Abbiamo lasciato la Certosa per poi proseguire per Varzi, dove ci aspettava un lauto pranzo caratteristico del pavese e poi altra visita, ma Vi dirò più avanti.
foto di Carla Colombo un pochino sofferte, perchè coe dicevo è proibito fotografare anche senza flash. Addirittura all'esterno dei chiostri è vieto.
per info precise e dettagliate
http://it.wikipedia.org/wiki/Certosa_di_Pavia