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Le mie opere im vendita su ARTLYNOW

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25 settembre 2023

Cofanetti ricordo, scatole in legno eseguite a mano

Come faccio a non tenerci? Spolvero e dico... Chissà che fine farete? -:)

Tutte rigorosamente intagliate a mano, la prima ricordo di mio suocero esperto del legno credo risalga agli anni 40, pazienza di ritagli piccolissimi, un'altra di uno zio con la stessa passione ed eseguita appositamente per me con precisione geometrica di intarsi, anni 70, la terza, meno lavorata, ma eseguita con eleganza con intarsi di altri tempi, è stata un baratto con un dipinto in una mostra personale a Correzzana, anni 80, il piatto, amore a prima vista, acquistato in un mercatino dell'antiquariato in Provenza, anni 40, la cornice (devo studiare cosa e come inserire un piccolo dipinto) un affare da un amico corniciaio, anni 80. Insomma tra il moderno e l'antico mi piace davvero tutto, purché fatto con amore.
Le scatole, tutte con chiavetta regolarmente funzionante ed interni sanissimi sono ora deposito di oggetti vari.













7 settembre 2023

Parte della mia storia

Non parlo troppo di me, del mio compleanno, dell'anniversario, dei miei affetti (se non i miei nipotini) e parlo tanto invece della mia pittura e poesia, ma oggi, sfogliando vecchi ricordi mi sono venute agli occhi queste foto di un lungo periodo di militanza sindacale che univo (con fatica ma con correttezza costante) al lavoro di ufficio acquisti e segretaria dell'amministratore delegato poi presidente.

Non facile unire le due cose in netto contrasto, ma devo dire che ci sono riuscita, non a detta mia ma a detta di altri ed oggi, ancora ex colleghi me lo ricordano.
In occasione della mia "pensione" mi sono data da fare per festeggiare e salutare tutti quanti e non poteva mancare il saluto presso ai componenti del Direttivo Fim-Cisl di Milano di via Tadino. Non dico l'anno perchè sono troppi ormai.
Eccomi qui per i saluti e con il segretario generale di allora Andrea Bellisario, che per l'occasione mi regalo' una pianta in vaso.





9 ottobre 2020

#castagne

Una delle mie passioni che ho conservato fin da bambina, quando, dopo I compiti, mi recavo nel bosco del Santuario "Madonna del Bosco" a due passi da casa mia, a raccogliere le castagne.

Quelle che ho raccolte stamani sono piccole piccole, ma bollite sono le migliori.








foto di Carla Colombo

10 aprile 2017

I ricordi dei nonni.

Tutte le primavere mi chiedo se è ancora il caso di mettermi a pulire questi "ricordi" dei bisnonni oppure eliminarli dalla mensola della cucina...ma anche quest'anno...niente...non ce l'ho fatta! E così tutto pomeriggio per renderli lucidi. Quanto sono nostalgica!











1 luglio 2015

Fa sempre effetto!

Lo scorso mese ho tenuto presso Villa Sirtori di Olginate la mostra personale "ATTIMI" e durante la visita alla sede della biblioteca che gestisce lo spazio della Villa ho avuto modo di vedere dopo tanti anni  una mia opera datata  "credo98"  che avevo donato alla biblioteca a seguito di un'altra mostra tenuta sempre presso la Villa nel 2002.

Ora sono là appesa, assieme a grandi della pittura che purtroppo non sono più fra noi (Mauro Benatti e Arturo Bonanomi". Beh lo ammetto, mi ha fatto un certo effetto!





18 marzo 2015

"amarcord"

Ho avuto modo in questi giorni  di postare su facebook due mie foto anni 70 ed allora visto che ci sono, lascio traccia anche sul mio blog per i posteri :-)

Qui mi trovavo in Sardegna, la prima foto sulla spiaggia di Alghero e la seconda a Nuoro.
Ero in   viaggio di nozze ed era il settembre del 1977  - sposina da 5 cinque giorni.
In quegli anni già la Sardegna era una meta non per tutti, ma io mi ero organizzata cercando di risparmiare sulla cosidetta mancia che mi veniva data alla domenica.
Già lavoravo da anni, ma la busta paga la consegnavo sigillata in casa, alla mamma, che poi gestiva i miei cosidetti capricci con un piccolo contributo alla domenica.  

Nonostante questo ricordo che i risparmi raccimolati in diversi anni erano l'esatta quota del viaggio del traghetto Tirrenia, mio e di  mio marito e della mitica Fiat 127 blu con le ruote in lega (mio marito ci teneva tanto alle ruote in lega leggera)-


.



copyright 


14 gennaio 2014

Eppure...mi sono commossa

Beh..direte..esagerata..eppure è così. Mi sono commossa!
Qualche anno fa, forse i primi anni 2000,  quando ancora la pensione non era sopraggiunta e lavoravo in quella splendida azienda che resiste alla grande nonostante il periodo cosi detto di crisi e  che mi ha dato lavoro dal 1972, alcune colleghe mi avevano espresso  che avrebbero gradito un mio piccolo lavoro artistico (ero agli inizi della mia ripresa artistica) da regalare al loro responsabile d'ufficio.
Dopo alcuni pensamenti e proposte, hanno scelto una tavola in legno incisa e trattata a mano riportante un angolo brianzolo del mio paese.
Direte che c'è di strano! La cosa strana e piacevole è che dopo tanti anni, ricevo questa mail con la foto con queste  /  parole di chi ora la possiede  /  dopo aver viaggiato per molto tempo , ora finalmente la sua opera ha trovato la giusta collocazione / 

Della serie " sono le piccole cose che rendono il cuore grande  " ..ed io mi commuovo 
- citazione del tutto personale - 

Ecco la mini opera dimensione 20x20 olio su legno intagliato e trattato a mano  / collezione privata 
(su autorizzazione)



Grazie di cuore Ragio...avremo modo di vederci. Salutoni a Lei ed alle Ragazze tutte.  


13 dicembre 2012

Decorazioni di Natale (preziose per me)

Sono ormai più di dieci anni che ogni anno  alle finestre del mio soggiorno appendo alcune decorazioni che sanno per me di un valore immenso.
Sono decorazioni create all'uncinetto dalla   mia mamma un anno prima che mi lasciasse.
Come dicevo nel post precedente le feste non sempre sono come noi le vorremmo... 
Mia mamma all'età di 70 anni aveva scoperto quanto fosse bello lavorare di uncinetto, e così confezionava cuscini per la parrocchia per il banco vendita, centri vari, asciugamani con pizzo tutti di fattura egregia..  Negli anni precedenti lo faceva ma in modo molto saltuario, invece a questa età si ritrovava spesso la sera, per non dire tutte le sere sulla solita sedia al solito posto vicino al tavolo da cucina,  i piedi appoggiati sul solito sgabello di legno,  la tivu accesa sullo sceneggiato di turno e si premeva gli occhi fino a tarda sera  con il filet di filo sottile (più è sottile e più il lavoro è pregiato).
Quel Natale mi venne la brillante idea di farmi confezionare alcuni centrini bianchi, uno diverso dall'altro ed utilizzarli a mo' di fiocchi di neve da appendere alle finestre. 
Mia mamma si mise d'impegno e raccolti in un pacchetto di "carta velina" me li regalò il Natale prima che morisse... era il 2001 e nel marzo 2002 mi lasciò. 
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Li ho uniti  sul retro con un nastro rosso di raso dando un senso logico alle sagome rotonde o quadrate e  le ho appese alle finestre con una piccola puntina sopra.
Eccole, anche se le foto non sono il massimo:







Che ne dite? Non è una bella idea?
A parte questo mi piace avere un poco della mia mamma con me...

21 ottobre 2011

Un po' di me...

Permettetemi di aprire questa piccola parentesi per  una precisazione  che sento in dovere di scrivere dopo l'incontro che ho avuto con amici blogghers l'8 ottobre. 
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Nella vita, oltre ad essere moglie, mamma, alcuni ruoli nel  sociale, in particolare nel sindacato (negli anni difficili)  e per una vita  rappresentante nei vari consigli di classe dei miei figli,  attualmente impegnata in altre associazioni... per ben 40 anni e 6 mesi mi sono dedicata ad un lavoro ben preciso  (ufficio acquisti in un'azienda privata del milanese).
La  pittura è stata una mia compagna per puro diletto negli anni adolescenziali e poi una mia costante ed intima "passione" negli anni futuri  ma che ha  avuto  il suo  sfociare con notevoli difficoltà nel 1996, dopo aver visto dipingere con mano tremante,  l'ormai più che ottantenne maestro A.Beretta, (quest'anno abbiamo festeggiato i 100 anni del maestro) 
Ma perchè preciso questo?
Presto detto...Durante l'incontro blogghers di Milano del 8 ottobre la presentazione da parte di amiche che già mi conoscevano, a coloro che invece non sapevano manco chi fossi, è stata : Lei è Carla, la pittrice.
Credetemi ,  sono in imbarazzo quando mi appellano questo titolo, anche se mi sento lusingata perchè significa  che la mia pittura non passa inosservata,  ma mi sembra doveroso  sottolineare  che la pittura è solo una mia passione e  ho tantissimo da imparare, ho tante lacune, non ho mai frequentato studi artistici, (allora al mio paesiello era doveroso lavorare prestissimo) se non un breve corso del sabato pomeriggio all'età di 17 anni, pagato con le mie poche mance. 
I dipinti quindi che qui vado ad inserire sono semplicemente i miei modi di esprimere e dei tentativi per migliorare sempre di più:  Mi  accorgo solo a distanza di mesi degli errori fatti. Mi si  può tranquillamente considerare autodidatta, anche se ce l'ho messa davvero tutta  ed ho lavorato tantissimo in questi ultimi quindici  anni nonostante fossi fuori di casa per dieci ore al giorno per lavoro. Solo da due anni riesco a dedicarmi con più calma e rilassatezza.
Ho sacrificato qualche sera rubando anche ore al sonno,. qualche  domenica, ma non è stato faticoso, poichè  mi è diventato tutto normale.
Penso che il mio "donare" a questa bella-brutta bestia, così la definisco, perchè quando mi chiama, devo correre,  sia stato in qualche modo contraccambiato, perchè sto raccogliendo molte soddisfazioni-

Scusate questa parentesi, ma l'ho sentita doverosa, proprio per l'appellativo di cui sopra.
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Ed ora, giusto per non perdere l' abitudine :-)  un altro attimo di RELAX....questa volta non Vi dico accomodateVi, ma Vi porto con me...indietro negli anni, quando era mia abitudine recarmi presso un'abitazione illuminata di luce propria derivante  dall'ambiente accogliente ed invitante della campagna...con le gallinelle  a spasso..ed erano galline color autunno....non le solite galline  bianche.



opera : RELAX 2
Olio a spatola su tela
dim. cm. 70x50 - anno 2011 

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21 ottobre 


 Avendo tolto i commenti per motivi che conoscete, mi arrivano comunque degli apprezzamenti alle opere che inserisco...ed anche per questa opera la cosa si è ripetuta.
Su benestare dell'autrice, Gabriella Venuti, mi piace inserire il suo commento e la motivazione è semplice. Al di là dell'essere ben scritto, ancora una volta la coincidenza che unisce "il nostro passato" ritorna...ed io credo molto alle coincidenze....Con Gabriella ne sono successe parecchie. 

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Data: 21/10/2011 21.02
A: <carla_colombo@libero.it>
Ogg: ...galline color autunno
Cara Carla
ti seguo in questo luogo dove il tempo si è fermato, quanto si stà bene sedute vicino  all'uscio di questa casa che pare addormentate tra i tralci autunnali della pianta che l'avvolge, mi piace in modo particolare la finestra, un abile contrasto tra la porta chiusa e le vetrate che si aprono sul cortile e poi le "galline colore dell'autunno"  sono un tocco da "Grande Carla".
Sai che a casa mia abbiamo quattro galline identiche a quelle che hai dipinto, il colore del loro piumaggio bronzeo è molto bello, le alleva mio padre per avere sempre uova fresche.



Gabriella 
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Le galline a casa mia erano bianche... sempre bianche...e come mai le ho dipinte color autunno?...



10 settembre 2011

11 settembre - 10 anni dopo


In questo mio spazio avevo già dato testimonianza di questa tragica pagina di storia americana, ma che poi ha influenzato in effetti nel preseguo degli anni tutti i vari continenti.
http://artecarlacolombo.blogspot.com/2009/09/11-settembre-2001-attentato.html.

Nell'ormai lontano 11 settembre del 2001 in quel preciso momento ero in ufficio come al solito e ricordo perfettamente che stavo parlando al telefono per i soliti problemi di acquisti ed il  fornitore  dall'altra parte mi diede la notizia. 
Ricordo che mi fermai immediatamente, abbassai il telefono chiedendo scusa al mio interlocutore e per dieci minuti, stetti silenziosa alla mia scrivania con il magone nello stomaco......

Sono passati DIECI anni...2001 - 2011 

ed oggi??? Ho consultato l'web e ho trovato questo articolo, Ve lo giro, così...

In occasione del decennale dell'attentato alle Twin Towers, il Memorial di Michael Arad (presente quel tragico giorno) apre al grande pubblico
A dieci anni di distanza, nella mente di Michael Arad è ancora vivida la visione della prima Twin Tower avviluppata dalle fiamme: era nel suo appartamento dell'East Village quando successe. Quell'immagine Arlad non la scorderà mai. Inizia da quel preciso istante la storia che nel gennaio 2004 porterà Michael Arad, architetto israeliano all'epoca poco più che trentenne, a superare 5.200 progetti concorrenti, con la sua proposta per il Memorial dedicato alle 2.983 vittime dell'11 settembre.

Ora, alle porte del decimo anniversario della tragedia, il New York Times dedica un lungo articolo al faticoso iter che ha accompagnato il progetto di Arad, fin dall'inizio al centro di dispute, aggiustamenti, polemiche e mancanza di fondi, e che tra pochi giorni aprirà le porte al pubblico, con un'inaugurazione alla presenza di Barack Obama e dell'ex Presidente George Bush.

Reflecting Absence, il vuoto delle fondamenta e lo scroscio dell'acqua.
Arad, che ha voluto chiamare il suo memoriale Reflecting Absence, voleva trovare un modo per onorare la memoria delle vittime creando un luogo privato, dove poter riflettere lontano dalla frenesia e dai rumori della metropoli. Per ottenere un effetto di estraneamento dal Financial Centre in cui il mausoleo è immerso, Arad ha pensato fin da subito – fin da quell'11 settembre di dieci anni fa che non scorderà mai- che l'acqua potesse essere un elemento separatorio e di raccoglimento. L'architetto, oggi 42enne, ha raccontato di essere stato a lungo perseguitato da sogni in cui immaginava, scavati nel fiume Hudson, due grandi cavità quadrate. Le fondamenta. Mentre l'altro progetto finalista proponeva un struttura svettante contro il cielo, Arad porta lo sguardo dei visitatori verso il basso, “verso un abisso assordante”.
Scavate in profondità, le fondamenta delle Torri Gemelle hanno lasciato spazio a due immense vasche quadrate di 4.000 metri quadrati di estensione ciascuna: l'acqua si riversa da cascate alte venti metri, coprendo con il suo fragore i rumori della città. Tutt'attorno l'architetto paesaggista Peter Walker ha creato una grande piazza granitica da cui sorgono 293 alberi di quercia, in onore dei pochi esemplari rimasti eroicamente in piedi, anneriti dalle fiamme.


Non i contenziosi tra i progettisti per la ricostruzione del New World Trade Center, né la paura che le donazioni non bastassero a finanziare il Memorial (costato, alla fine, 700 milioni di dollari): quella che Arad ricorda ancora come la “questione più spinosa” e il momento in cui “ho avuto più paura che del Memorial non si facesse più nulla”, resta per la discussione sui nomi. Arad era risoluto sulla disposizione dei nomi delle vittime, che non voleva fosse lasciata al caso o affidata a “un anonimo criterio alfabetico”. “Reputavo importante che a legare i nomi delle persone cadute fossero i legami affettivi, di parentela o di lavoro. Dare a tutti una collocazione che avesse un senso”, commenta Arad, il quale ricorda due anni infernali “passati a parlare solo della disposizione dei nomi, nonostante fossimo fermi per mancanza di fondi. Dopo dozzine di incontri, finalmente, la mia versione è passata”. E oggi, incisi sul bordo dei due crateri, i nomi delle vittime di quell'11 settembre di dieci anni fa hanno trovato il loro giusto posto, accogliendo 1.200 richieste da parte dei familiari.

Giunto alla sua inaugurazione, il Mausoleo delle Twin Towers è attorniato da aspettative - ricordare e onorare le vittime e rispettare la sacralità del luogo sono solo alcune di queste- e critiche, in molti l'hanno attaccato per i suoi costi “eccessivi” (specie in tempi di crisi). Al di là di ogni polemica, oggi Michael Arad si sente soddisfatto di essere giunto al traguardo di un processo irto di ostacoli, durato anni: “Ero giovane, ma ancora ricordo la sensazione di voler dare a questo luogo, che ho visto crollare sotto i miei occhi, un futuro”.
tratto da :

http://www.casaeclima.com/


PER NON DIMENTICARE...


7 settembre 2011

Auguri BIC


Udite Udite....la CONOSCETE VERO LA PENNA  BIC.?

La penna biro trasparente trasparente col tappino che scrive cosi bene e che costa pochissimo... , e che si trova in commercio  in quattro colori diversi : nero, blu, rosso e verde? Quella a cui viene sempre voglia di staccare il cappuccetto di gomma con i denti?  
SIIIIIII!!! Perfetto...ed allora Vi annuncio che la penna BIC compie 60 anni...

ED ALLORA...DIRETE VOI?

Bene...state a leggere queste poche righe, ma prima permettetemi una piccola riflessione
Come passa il tempo, eppure mi sembra ieri che usavo la BIC sui banchi di scuola delle medie, si perchè alle elementari nel mio piccolo paese non era ancora arrivata, Le novità arrivavano sempre troppo tardi purtroppo!
Mi ricordo anche che da me esisteva solo il colore blue, ed io mi arrabbiavo moltissimo  perchè adoravo  inventarmi le varie grechine a chiusura del compito  con i vari colori.  In mancanza di biro colorate, dovevo usare i pastelli, ma le linee mi restavano sempre troppo grosse. Allora mi recavo al paese vicino dove la cartoleria era molto ben fornita e mi facevo la scorta di biro bic rosse e verdi.

Vah beh...perdonate...il divagare...arrivo al dunque di questo post :

LA PENNA BIC,   Per festeggiare questi sui primi 60 organizza un mega evento

il  giorno 10 SETTEMBRE 

L'evento sarà fessteggiato  in piazza Sant'Eustorgio,  A MILANO
 proprio di fronte alla chiesa. 
In linea di massima la piazza sarà a disposizione dell'evento, .
..ma SUL PROGRAMMA...ACQUA IN BOCCA...altrimenti che sorpresa è????? 
Una cosa è sicura e certissima , ci saranno gadget e regali per tutti quanti e tanto divertimento assicurato. 
Inoltre sarà presente Ettore...e chi è Ettore direte???
E' un fan accanito della Penna BIC appassionato disegnatore che usa contantemente la penna Bic per le sue bellissimi opere.
Se intanto Vi aggrada consultate:
 -www.facebook.com/lapennabic - e l'iniziativa Never ending pen - www.play-bic.it/neverendingpen
potrete vedere disegni e comunque restare in contatto con il mondo BIC.
---
Ma perchè, Vi chiederete, questa sfacciata pubblicità a questo evento?
Semplice, sono stata invitata a partecipare quale creativa, ma per le ragioni che ben conoscete  (MAIL ART DELL'AMICIZIA ancora in corso) ho dovuto rinunciare con grande rammarico ed allora...

suggerisco a Voi tutti di non perdere questa occasione!
Vi divertirete tantissimo ed inoltre entrerete di diritto in questo fantastico mondo della penna BIC

E per questo compleanno, ecco il mio regalo 



opera . - Un augurio solare per te , BIC. 
tecnica biro Bic  di diversi colori-bero,blu,verde,rosso
dim. 21x29,7 

acci, peccato che non si vedono bene i colori della penna Bic 
--
E MI PERDONERETE se in questo post inserisco ancora un pro-memoria per la collettiva di
MAIL ART..
.ancora in corso
VI ASPETTO! 


Non pensavo davvero che questa mostra diventasse così famosa........addirittura gli in "BOCCA AL LUPO"
 dalla FAMOSA PENNA BIC tramite uno dei suoi community manager  - Stefano -
giuro che non ho sollecitato nulla.....è stata una vera sorpresa
(che forte - grazie Stefano!)


6 maggio 2011

La passeggiata di Pasquetta : Duraga/Robbiate

(ANCORA UN POST PROGRAMMATO) - ..ED INTANTO CHE SONO ALTROVE,
(GIA'..INDOVINATE DOVE..http://lavostraarte,blogspot...e direte che p......) - SORRIDO :-)))

 lascio alcune immagini che parlano della mia Brianza verde.
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La Pasqua è trascorsa fra gli spadellamenti vari, ma anche nella dolcezza degli affetti più cari.
Il pomeriggio di Pasquetta, abbandonati i fornelli, ci siamo proposti io e mia sorella di passeggiare e di conoscere finalmente quel "pezzetto di bosco" che il nonno Ettore, il cosidetto coltivatore diretto di allora ed affezionato contadino attaccattissimo alle sue terre, ha lasciato a mio padre e successivamente a noi.
Oggi è piuttosto difficile riuscire a mantenere in buono stato le terre specialmente se agricole, infatti, a parte il pezzo di orto, siamo costrette ad affittarle (senza nessun compenso)  ad alcuni agricoltori affinchè non vengano lasciate incolte.
Negli anni 50 il nonno le coltivava a grano e granoturco ed a coltivazioni varie,  papà ha fatto del suo meglio  per conservare il tutto e noi non vogliamo essere da meno, poichè ci sembra assolutamente un dovere mantenere tutto come loro hanno lasciato, anche se tutto questo ci crea alcune difficoltà economiche e di rapporti.  
Quando eravamo piccole, vedevamo spesso il nonno partire al mattino presto ed avvolto nel suo tabarro, tipico cappotto di allora, si recava nel "famoso bosco" e lo vedevamo tornare alla sera, soddisfatto del lavoro svolto, e noi, con un grosso mea culpa, solo ora ci siamo decise ad andare a vedere quel pezzo di terra tanto amato.
Abbiamo respirato  aria "d'infanzia" e non ci è stato difficile immaginare il nonno tra quei cespugli e quel sottobosco intento nella pulizia delle piante...è stato un bel momento colmo di tanta nostalgia.
Desidero inserire alcune foto della zona, perchè, a parte la nostra necessità di recarsi sul posto,credo che per coloro che abitino nella mia zona, sia una valida opportunità per passare un pomeriggio.

FRAZIONE DURAGA -
A ROBBIATE

Ci avviamo verso il bosco





Proprio dove c'è il nostro pezzetto, la zona è contraddistinta da questo albero che sembra messo lì a delimitazione, ma è un puro caso della natura


Sul fondo bosco si intravede l'Adda e qui sotto, mio marito e mio cognato



non ci siamo mancate io e mia sorella di cogliere gli asparagi selvatici


di scattare qualche foto ai fiori di campo






.......ma ora guardate qui..
.
trovo questa tre foto splendide..-senza ritocchi come sempre
(l'insettino era proprio rosso così....).




questa qui sotto  la trovo particolarmente  significativa... sullo sfondo l'abuso edilizio, la modernità, il cemento, il cosidetto mostro del  CEMENTIFICIO DI CALUSCO D'ADDA ed in primo piano il contadino che semina nel giorno di Pasquetta.
L'amore per la propria terra è grande e non c'è festività che tenga!!!!
Mi è sembrato un bel contrasto...che esegiva una foto.

THE END