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27 agosto 2016

#irlanda #dublino #mollymalone #statua #canzone #monumento #carlacolombo

Durante il tour, in Irlanda, questa splendida ballata che poi è diventato l'inno popolare (non è però l'inno nazionale) tutti noi ce ne siamo innamorati ed abbiamo anche cercato di impararla. 


Condivido ciò che scrive Wikipedia
La canzone[modifica | modifica wikitesto]
Il brano appartiene alla cultura musicale popolare gaelica ed è dedicato ad una figura di dubbia esistenza storica, convenzionalmente identificata con una giovane pescivendola del villaggio di Howth, a nord di Dublino, morta in giovane età a causa di una non meglio specificata febbre.

Ignota è la data di composizione della canzone, che dovrebbe comunque essere stata scritta in Scozia nella seconda metà dell'Ottocento. Molly Malone, tuttavia, era già nel Settecento la protagonista di una canzone (una stampa settecentesca col riferimento a Molly Malone è in mostra al Dublin Writers Museum). Ugualmente sconosciuto è l'autore (o gli autori) del testo e della musica. Il brano non venne mai edito ufficialmente prima degli anni ottanta del XIX secolo e la sua pubblicazione avvenne contestualmente a quella di uno scritto che trattava dello stesso argomento da parte dello scrittore di Edimburgo James Yorkston.
Molti ritengono comunque che il brano dedicato a Molly Malone sia pressappoco coevo al celebre motivo musicale folk Oh my darling, Clementine scritto da Percy Montross intorno al 1880.
La canzone, grazie alla sua popolarità, divenne l'inno informale di Dublino, tanto da essere adottata nel 1970 dai tifosi riuniti nella "Hill 16", lo storico e popolare settore dello stadio della Gaelic Athletic Association, e successivamente dai maggiori club di sostenitori delle squadre di rugby e di calcio della città
Testo

« In Dublin's fair city,
where the girls are so pretty,
I first set my eyes on sweet Molly Malone,
As she wheeled her wheel-barrow,
Through streets broad and narrow,
Crying, "Cockles and mussels, alive alive oh!"

"Alive-a-live-oh,
Alive-a-live-oh",
Crying "Cockles and mussels, alive alive oh".

She was a fishmonger,
And sure 'twas no wonder,
For so were her father and mother before,
And they both wheeled their barrow,
Through streets broad and narrow,
Crying, "Cockles and mussels, alive, alive oh!"

"Alive-a-live-oh,
Alive-a-live-oh",
Crying "Cockles and mussels, alive alive oh".

She died of a fever,
And no one could save her,
And that was the end of sweet Molly Malone.
Now her ghost wheels her barrow,
Through streets broad and narrow,
Crying, "Cockles and mussels, alive, alive oh!"

"Alive-a-live-oh,
Alive-a-live-oh",

Crying "Cockles and mussels, alive alive oh" »
(IT)

« Nella bella città di Dublino,
dove le ragazze sono così carine
vidi per la prima volta la dolce Molly Malone
che portava il suo carretto,
per strade strette e larghe
gridando "vongole e cozze vive!"

vive, vive oh!
vive, vive oh!
Urlava "vongole e cozze vive!"

Lei era una pescivendola,
ma non c'è da stupirsi
perché lo erano stati anche suo padre e sua madre
e tutti e due avevano portato il carretto
per strade strette e larghe
gridando "vongole e cozze vive!"

vive, vive oh!
vive, vive oh!
Urlava "vongole e cozze vive!"

Morì a causa della febbre,
e nessuno fu capace di salvarla
quella fu la fine della dolce Molly Malone
ma il suo fantasma spinge ancora il carretto
per strade strette e larghe
gridando "vongole e cozze vive!"

vive, vive oh!
vive, vive oh!
Urlava "vongole e cozze vive!"




in compagnia di Molly Malone a DUBLINO 





foto di Carla Colombo

se vuoi vedere: 


26 agosto 2016

#Irlanda #Dublino #Oscarwilde #statua #carlacolombo

agosto CON UN TOUR IN IRLANDA.

Ho tantissimo materiale e non so davvero se riuscirò a postare tutto, vedo cosa mi andrà di inserire 

inizio con: 

In compagnia di Oscar Wilde a Dublino - agosto 2016 

Ho prelevato da web e così mi ripasso un po' cio' che la guida ci ha riccamente illustrato.

Oscar Wilde è di sicuro uno dei nomi più associati al lato artistico letterario di Dublino. E fare la foto con la sua scultura, è un classico per tutti i turisti in visita alla capitale irlandese.
La statua di Oscar Wilde si trova nell’angolo nord-ovest di Dublino in Merrion Square, all’interno di un delizioso parco in cui possiamo camminare allontanandoci dal trambusto della città, per un pic-nic o semplicemente rilassandoci su una panchina o sull’erba. Tornando alla nostra statua con soprannomi davvero di cattivo gusto, vediamo di capirci qualcosa in più…
Oscar Wilde nacque e visse gran parte della sua infanzia e giovinezza a Dublino, autore di opere teatrali, poesie, racconti e saggi che gli hanno dato successo in tutto il mondo, ma anche tante critiche per il suo modo di essere un po fuori dagli schemi di quell’epoca . In città qualunque angolo parla di lui, specialmente la sua casa e i grandi spazi del Trinity College che lo ha visto passare attraverso le sue aule, sono ogni anno prese d’assalto da migliaia di turisti.
Ma oggi vi porto in particolare a Merrion Square a scoprire questa particolare scultura di colori posta su una grande roccia, che trasmette proprio lo spirito bohemien e ribelle con il quale è conosciuto Wilde in tutto il mondo. L’autore della scultura è Danny Osborne , artista inglese molto noto per le sue sculture eclettiche, in particolare questa di cui vi parlo oggi.
Il titolo ufficiale della scultura è ” The Quare in the Square in Merrion Square Park ” ed è stato originariamente commissionato dal famosissimo gruppo industriale irlandese della birra, Guinness, per un importo di 45.000 sterline. Nel tempo sono stati dati diversi soprannomi in rima (e di cattivo gusto a mio parere) a questa scultura popolarmente conosciuta in riferimento alla omosessualità dello scrittore, che torna utile tanto per citare l’autore:
La società perdona spesso il criminale, ma non perdona mai il sognatore.
Mettiamo da parte le allusioni stupide che l’autore stesso probabilmente ignorava all’epoca , sfidando la rigidità vittoriana e le convenzioni del suo tempo, e concentriamoci sul colore della sua giacca e della sciarpa e con quale modo tiene la pipa nella mano destra, una figura che rappresenta al 100% l’animo dell’autore che ha fatto sognare intere generazioni con le sue opere.
Un altro particolare da notare sono gli occhi di Wilde, che si suppone stessero a guardare la casa dove è nato e dove ha vissuto, al numero 1, di Merrion Square (almeno, se non ci fosse nulla tra la scultura e l’edificio). Di fronte alla scultura, possiamo vedere due colonne con citazioni dell’autore.






foto di Carla Colombo