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2 ottobre 2014

Rimini a settembre - II parte

Ho fotografato momenti sulla spiaggia...ed ora mi addentro nella parte storica, che in una città balneare, di solito si visita quando il tempo è bigio ed il sole non è in cielo...ma altrove.
Quel giorno faceva anche freddo...

ed ecco cosa dice WIKIPEDIA 
Rimini non è però solo un luogo di villeggiatura della Riviera romagnola, ma anche una città di livello storico-culturale non indifferente (anche se quest'aspetto viene solitamente posto in secondo piano rispetto a quello più famoso di capitale della vita notturna e mondana). Colonia fondata infatti dai Romani nel 268 a.C., per tutto il periodo della loro dominazione è stata un fondamentale nodo di comunicazione fra il nord e il sud della penisola, e sul suo suolo gli imperatori romani eressero monumenti quali l'Arco d'Augusto, ilPonte di Tiberio e l'Anfiteatro; mentre durante il primo Rinascimento, sotto i Malatesta, la sua corte è stata una delle più vivaci dell'epoca, ospitando artisti del calibro di Leon Battista AlbertiPiero della FrancescaRoberto ValturioMatteo de' Pasti e producendo opere quali il Tempio Malatestiano. Nell'Ottocento è stata poi una delle città più attive sul fronte rivoluzionario, ospitando molti dei moti volti all'unificazione, mentre durante la seconda guerra mondiale la città fu teatro di duri scontri e aspri bombardamenti, ma anche di una fiera resistenza partigiana, che le valse l'onore di una medaglia d'oro al valore civile.
Favorita dalla posizione geografica e dall'attrezzatura ricettiva, si è affermata come uno dei maggiori poli fieristici e congressuali d'Europa[4], sede di manifestazioni e convegni di grande rilievo.
PIAZZA CAVOUR E LA ZONA VECCHIA FONTANA 
Qui sorse nel 1204 il palazzo dell'Arengo: sotto l’ampio portico si amministrava la giustizia, nell'immensa sala al primo piano, con finestre a polifora, si riuniva l’Assemblea del Comune. 
Ho potuto visitare in questo palazzo la mostra " il colore del motomondiale" dedicata al mondo del motociclismo /stupendi i caschi dei grandi campioni/ e la mostra "Russiaart" dedicata a  quattro giovani artisti russi (ho le foto ma non vorrei esagerare) 


Al centro si erge, dal 1614,  la Statua del Papa Paolo V, atto di deferenza della città.







La Pescheria, inaugurata nel 1747 su progetto di Francesco Buonamici, riflette l'importanza economica della pesca, ora adebita anche a mercatini vari 



Fulcro della piazza, la fontana richiamava venditori, mercanti, viaggiatori. Le forme medievali compaiono nel ritratto della città nel Tempio Malatestiano.


CASTELLO SISMONDO 
La residenza-fortezza di Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini dal 1432 al 1468, coniugava l'intento celebrativo con l’esigenza difensiva. La demolizione degli edifici  fra il Castello e la piazza comunale ne accentuò la posizione dominante e la mole malatestiana primeggiò sulle sedi del potere civile e religioso.
La fortezza si imponeva per la possenza di torri e mura munite di scarpate, per l'ampio fossato, per la grandiosità del mastio che, intonacato di bianco, si stagliava contro il rosso della torre d'ingresso. L’apparato difensivo, approntato con la consulenza di Filippo Brunelleschi, era dotato di bocche da fuoco.
Oggi resta ben poco e lo spazio interno viene adibito a concerti ed a mostre. Durante la mia visita ho visitato le mostre di due bravi artisti : La scultrice Paola Ceccarelli ed il pittore Amerigo Mazzotti. Davvero molto molto interessanti. 



TEMPIO MALATESTIANO
Il Tempio di Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini dal 1432 al 1468, sorge ove era prima la Chiesa di S. Maria in Trivio e, dal XIII secolo, la Chiesa di S. Francesco. Quest'ultima era  decorata da pitture oggi perdute ad eccezione del Crocifisso di Giotto, unica opera dell’artista a Rimini, risalente alle soglie del ‘300. Vicino alla chiesa  crebbero il convento e l'area cimiteriale in cui furono sepolti alcuni Malatesta.
Sigismondo realizzò nel Tempio, rimasto incompiuto alla sua morte, un sogno di magnificenza, riunendovi, come in una grande arca, le memorie della Famiglia.
I lavori, avviati nel 1447, prevedevano l'apertura di due cappelle a sepolcro di Sigismondo e di Isotta degli Atti, sua terza moglie; Sigismondo decise poi di agire su tutta l’antica chiesa affidando il progetto a Leon Battista Alberti, cui si deve il recupero della tradizione romana, evidente nella facciata e nelle fiancate che rieccheggiano l’arco d’Augusto e il ponte di Tiberio.
All'eleganza dell'esterno, fa riscontro la ricchezza della decorazione interna, vicina ai modelli di corte. Matteo dei Pasti e Agostino di Duccio operarono con una sensibilità quasi pittorica al rivestimento marmoreo delle sei cappelle laterali. I soggetti trattati aprono a più letture, dall'esaltazione dell'amore di Sigismondo ed Isotta alle teorie filosofiche; ma ciò che emerge è la personalità del committente, celebrata da Piero della Francesca nell'affresco con il principe inginocchiato davanti a San Sigismondo, e dominante anche nel ritratto di Rimini della Cappella dei Pianeti, sovrastato dal Cancro, segno zodiacale di Sigismondo.

Posso dire che allo sguardo è molto bello.





La chiesa di Sant'Antonio 


e purtroppo ho perso di vedere tanto altro....uffolina 



se volete vedere la prima parte qui:
http://artecarlacolombo.blogspot.it/2014/09/rimini-settembre-i-parte.html

foto di Carla Colombo