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18 novembre 2010

Due amici in simbiosi - Grioli + Baldassi



Questo nuovo post  desidero dedicarlo  a due stupende persone che considero  amici carissimi.

Precedenza alle signore...e quindi la prima è la mia amicona sicula (come la chiamo io) NINA GRIOLI . amica di vecchia data, che si diletta da tempo con la fotografia e che da appassionata "marcia"  scatta con la sua compatta fotografie che poi rielabora sperimentando programmi vari che sviluppa personalmente.

La seconda persona è il poeta scrittore  FRANCESCO BALDASSI di Roma, squisitissimo amico che ho conosciuto nell'anno 2009 a GIARDINI NAXOS durante la cerimonia di premiazione dell'Accademia il CONVIVIO.
Ed è in questo contesto che avendomi accompagnata Nina al premio ha avuto con me  l'opportunità di conoscere Francesco.

Direte....ed allora?

Allora desidero postare lo splendido connubio artistico di questi miei due amici, ritenendomi un pochino, se   posso dire, mentore del bell'incontro.

Per il suo nuovo volume 

 IL VENTO E LA ROSA

Francesco ha chiesto la collaborazione a Nina per una Sua foto sulla pagina di copertina




foto di Nina Grioli utilizzata per la quarta di copertina





foto di Nina Grioli utilizzata per la copertina








IL VENTO E LA ROSA
nuova fatica del poeta-scrittore
FRANCESCO BALDASSI DI ROMA

di prossima uscita al costo di euro 8.00

EDITO TABULA FATI


Se desiderate approfondire il profilo di Nina
visualizzate :

tutti i vari video you tube a nome di selenina1
ed anche qui sul mio blog, nei vari post ad etichetta : opere di altri artisti

mentre per Francesco






NOTA DELL’AUTORE



Questa silloge, diversamente a quanto annunciato in La giovinezza non muore, pubblicata precedentemente,
non si propone obiettivi relativi all’espressione, alla voce, o a qualsiasi altro intento di carattere estetico.
D’altra parte non si allinea neanche alle ultime tre pubblicazioni precedenti, legate tra di loro da una peculiare
ricerca estetico-espressiva da me segnalata come Poesia della contiguità.
Questo libro si colloca semplicemente come interludiotra la poesia della contiguità e un suo ulteriore
superamento auspicato, ma non ancora realizzato.
Le composizioni ivi incluse, attestano un bisogno spressivo, attraverso i moduli consueti della mia voce, per dar luogo alla manifestazione di spazi esistenziali.
Quindi, soprattutto, un intento epifanico, volto allo scioglimento dei nodi dell’anima, che aspira alla pienezza ed all’autenticità, alla chiarezza ed al compimento virtuale.
La suddivisione in due parti, sta ad indicare una diversità implicita di stile e di contenuti, ed esse parti vanno intese da un lato come complementarità e dall’altro come dualità puntualmente rilevata e distinta nelle sue componenti e nella diversità di stile.
Con la presente silloge, mi auspico di non aver duplicato il lavoro pregresso e quindi di non aver semplicemente compiuto un’operazione di “riscrittura”, ma di aver ancora una volta manifestato la mia volontà e il mio bisogno di testimonianza.


(un piccolo assaggio della silloge)
Quanto inverno...!
SPOSA)

Ti guardo
appena liberata
dalla sottile seduzione
dei mattini.
Il tuo tepore
mi rasserena e scioglie
il tratto nascosto al mio sorriso.
*
Quanto inverno
ricorre nella mente
a illuminare l’opacità dei giorni!
Ma così lievi i passi
nel borgo che accoglie l’adunata
furtiva dei tuoi sguardi
che si distende appena,
assorbita dalla tua leggerezza,
tutta l’ampiezza della luce.
*
Ecco: in te
oggi mi perdo e affido
nel palmo delle mani tue
il volto della mia trepidazione.


Vagabondo
(SPOSO)

Vagabondo dentro l’universo
del pensiero,
raccolgo tutto il peso della vita.
Ma tu ricorda, amore:
solo per te oggi mi accingo
a conquistare le costellazioni
per indicarti il cuore di una stella
che abita l’infanzia della vita.
E cometa sarò
quando avrò dilatato i confini
ai limiti del cosmo
navigando lo spazio dissepolto
della felicità.





ho inserito questo post proprio oggi e Ninetta sa il perchè.


CIAOOO NINA
CIAOOO FRANCESCO

UN ABBRACCIO AD ENTRAMBI!